Sono nuovo in questo forum (anche se leggo da qualche tempo). Non mi considero un esperto, perche` nonostante passi molte ore in volo quasi tutte le settimane, non lavoro nel settore.
Un po' come tutti, mi sono formato opinioni riguardo questa saga mescolando un po' di esperienza e letture piu` o meno approfondite sull'argomento.
Ci sono 3 temi che mi lasciano perplesso.
Marchio: sento spesso dire (da parti interessate) che il marchio Alitalia e` prestigioso e non puo` essere ridotto a qualche volo LR (muovendo il resto sotto l'ombrello di EW nel caso di LH). Come detto viaggio molto, per business, e nonostante ritenga la classe magnifica un ottimo prodotto, non ho mai sentito nessuno tessere le lodi di Alitalia al di fuori dell'Italia. Ci saranno sicuramente paesi in cui lo e` (america latina?) ma ci sono elementi strutturali per cui temo che alcuni si illudano (o pretendono di illudersi) del valore del marchio Alitalia. Legacy non proprio esemplare nella gestione bagagli, network ridotto, tempi di collegamento a FCO non sempre accettabili, servizio a bordo un po' lotteria (a volte esemplare, a volte inaccettabile), fallimenti e riorganizzazioni continue. Tutti questi elementi hanno contribuito nel tempo a far si che il viaggiatore business se puo` evita di prenotare Alitalia (mi rendo conto che e` una generalizzazione, ma spero di rendere l'idea). LH vorrebbe acquisire Alitalia, non per il marchio o per il network o per avere un altro hub, bensi` per proteggere il suo secondo mercato dalla possibilita` che un concorrente ne prenda una fetta troppo importante. Se potesse acquistare gli slot e lasciare tutto il resto, lo farebbe gia` domani mattina.
Occupazione: da tempo immemore, ogni volta in cui Alitalia e` stata sottoposta ad una riorganizzazione o ristrutturazione, uno (se non IL) tema principale e` sempre stato la tutela dell'occupazione. E ogni volta in cui il numero di esuberi inizialmente proposto e` poi stato ridotto, questo e` stato visto da molti come un successo ("siamo riusciti a far tagliare meno posti di lavoro"). Benche` un intento nobile e non penso che persone sane di mente si possano augurare il piu` alto numero di licenziamenti possibili, questo approccio, per assurdo, potrebbe essere uno dei motivi per peserano sul potenziale futuro della compagnia. Prendiamo il caso di LH. Vogliono 2,000 esuberi (a quanto leggo) e i commissari e il governo stanno cercando di ridurli il piu` possibile. Mettiamo che li riducano di 500 e il totale sia 1,500. Il problema e` in quale tipo di business queste 500 persone verranno utilizzate: rotte che portano forti yields o rotte che (se va bene) piu` o meno pareggiano i conti. Se (come temo) e` piu` probabile il secondo caso, questo sara` uno dei motivi che rendera` un futuro sviluppo di Alitalia molto piu` difficile. Quando LH Group decidera` di espandere il network, giudichera` quale sara` l'ambito che porte il massimo utile in base al capitale investito. E se Alitalia avra` un modello in cui una parte troppo elevata di rotte non porta utili (con il resto del network che ne deve sopportare i costi), LH Group riterra` piu` conveniente sviluppare il network utilizzando un'altra delle compagnie che controlla. Si prenda ad esempio quello che sta facendo IAG: visto che la ristrutturazione di IB sta andando piu` lenta del previsto, IAG sta usando molto di piu` AerLingus per espandere il network. Perche` con una struttura di costi piu` vantaggiosa, gli permette di ripagare l'investimento molto piu` rapidamente e cominciare a fare utili molto prima.
Flotta: finquando Alitalia sara` in una posizione solida, con una struttura di costi ottimale, nessuno investira` per l'acquisto di nuovi aeromobili in quantita` necessarie per uno sviluppo sostanziale del network. E i leasing sono (a medio/lungo termine) molto meno efficienti. Un po' il cane che si morde la coda: costi piu` elevati (anche) a causa del finanziamento degli asset, quindi meno disponibilita` a investire in asset dato il lungo tempo necessario per ripagare l'investimento. Penso che per questo motivo, l'unica soluzione e` tagliare al massimo tutti gli altri costi. E purtroppo questo ci riporta al punto 1.
Non c'e` una soluzione ottimale. Ma e` scontato che non ci possa essere. Se ci fosse, non saremmo arrivati a questo punto. L'accanimento terapeutico porta solo piu` sofferenza, l'inevitabile arriva lo stesso. Putrobbo l'inevitabile e` che di Alitalia non c'e` bisogno. Che ci sia o non ci sia, qualcun altro ne prendera` il posto.
Un po' come tutti, mi sono formato opinioni riguardo questa saga mescolando un po' di esperienza e letture piu` o meno approfondite sull'argomento.
Ci sono 3 temi che mi lasciano perplesso.
Marchio: sento spesso dire (da parti interessate) che il marchio Alitalia e` prestigioso e non puo` essere ridotto a qualche volo LR (muovendo il resto sotto l'ombrello di EW nel caso di LH). Come detto viaggio molto, per business, e nonostante ritenga la classe magnifica un ottimo prodotto, non ho mai sentito nessuno tessere le lodi di Alitalia al di fuori dell'Italia. Ci saranno sicuramente paesi in cui lo e` (america latina?) ma ci sono elementi strutturali per cui temo che alcuni si illudano (o pretendono di illudersi) del valore del marchio Alitalia. Legacy non proprio esemplare nella gestione bagagli, network ridotto, tempi di collegamento a FCO non sempre accettabili, servizio a bordo un po' lotteria (a volte esemplare, a volte inaccettabile), fallimenti e riorganizzazioni continue. Tutti questi elementi hanno contribuito nel tempo a far si che il viaggiatore business se puo` evita di prenotare Alitalia (mi rendo conto che e` una generalizzazione, ma spero di rendere l'idea). LH vorrebbe acquisire Alitalia, non per il marchio o per il network o per avere un altro hub, bensi` per proteggere il suo secondo mercato dalla possibilita` che un concorrente ne prenda una fetta troppo importante. Se potesse acquistare gli slot e lasciare tutto il resto, lo farebbe gia` domani mattina.
Occupazione: da tempo immemore, ogni volta in cui Alitalia e` stata sottoposta ad una riorganizzazione o ristrutturazione, uno (se non IL) tema principale e` sempre stato la tutela dell'occupazione. E ogni volta in cui il numero di esuberi inizialmente proposto e` poi stato ridotto, questo e` stato visto da molti come un successo ("siamo riusciti a far tagliare meno posti di lavoro"). Benche` un intento nobile e non penso che persone sane di mente si possano augurare il piu` alto numero di licenziamenti possibili, questo approccio, per assurdo, potrebbe essere uno dei motivi per peserano sul potenziale futuro della compagnia. Prendiamo il caso di LH. Vogliono 2,000 esuberi (a quanto leggo) e i commissari e il governo stanno cercando di ridurli il piu` possibile. Mettiamo che li riducano di 500 e il totale sia 1,500. Il problema e` in quale tipo di business queste 500 persone verranno utilizzate: rotte che portano forti yields o rotte che (se va bene) piu` o meno pareggiano i conti. Se (come temo) e` piu` probabile il secondo caso, questo sara` uno dei motivi che rendera` un futuro sviluppo di Alitalia molto piu` difficile. Quando LH Group decidera` di espandere il network, giudichera` quale sara` l'ambito che porte il massimo utile in base al capitale investito. E se Alitalia avra` un modello in cui una parte troppo elevata di rotte non porta utili (con il resto del network che ne deve sopportare i costi), LH Group riterra` piu` conveniente sviluppare il network utilizzando un'altra delle compagnie che controlla. Si prenda ad esempio quello che sta facendo IAG: visto che la ristrutturazione di IB sta andando piu` lenta del previsto, IAG sta usando molto di piu` AerLingus per espandere il network. Perche` con una struttura di costi piu` vantaggiosa, gli permette di ripagare l'investimento molto piu` rapidamente e cominciare a fare utili molto prima.
Flotta: finquando Alitalia sara` in una posizione solida, con una struttura di costi ottimale, nessuno investira` per l'acquisto di nuovi aeromobili in quantita` necessarie per uno sviluppo sostanziale del network. E i leasing sono (a medio/lungo termine) molto meno efficienti. Un po' il cane che si morde la coda: costi piu` elevati (anche) a causa del finanziamento degli asset, quindi meno disponibilita` a investire in asset dato il lungo tempo necessario per ripagare l'investimento. Penso che per questo motivo, l'unica soluzione e` tagliare al massimo tutti gli altri costi. E purtroppo questo ci riporta al punto 1.
Non c'e` una soluzione ottimale. Ma e` scontato che non ci possa essere. Se ci fosse, non saremmo arrivati a questo punto. L'accanimento terapeutico porta solo piu` sofferenza, l'inevitabile arriva lo stesso. Putrobbo l'inevitabile e` che di Alitalia non c'e` bisogno. Che ci sia o non ci sia, qualcun altro ne prendera` il posto.