Anni fa, per puro caso, sono capitato sulle pagine del forum e, vincendo la mia proverbiale timidezza e scarsa socialità, ho partecipato a quella che fu la prima "cena sociale" associativa a Roma, a seguito della quale decisi di diventare socio. Conobbi, in quella prima occasione, parecchie persone con le quali, col tempo, si è cementato un rapporto di amicizia sincera e spensierata, che mi portò a fare viaggi che difficilmente avrei pensato di fare in autonomia. Questo è il racconto dell'ultimo fine settimana, quello appena trascorso.
Dovremmo essere in 6, il settimo (dreamliner) tiene tutti sulle spine per poi starsene sul divano di casa. Sentiremo invece, e molto, la mancanza del sesto (il buon nicolap), impossibilitato all'ultimo secondo ad unirsi alla combriccola.
L'appuntamento, per i quattro quinti del gruppo, è nell'hub intercontinentale milanese, BGY. Voleremo con FR alla volta di vedrete poi dove, col primo volo mattutino (scheduled departure alle 6.25). Tralascio foto di aeroporto e vettore, tanto non c'è molto da dire. Da vedere, invece, c'è lo spettacolo dell'alba sulle Alpi



Venuta una ciofeca quella artistica
Incontri ravvicinati di qualche tipo. Le scie kimike e, più seriamente parlando, le turbolenze di scia di un quadrimotore...


ma anche dei bimotori (questo è di BA)
Arrivati infine alla prima tappa, durante il taxiing incrociamo il retro livery di SAS: siamo a Copenhagen

Parcheggiamo all'F7, la foto fa schifo ma non è certo una novità

Usciamo dall'aerostazione perchè il quinto compare attende fuori per fumarsi una (anche due/tre/quattro) ciuspa, condividendo con me la sana abitudine.
Una volta rientrati, si compie il sacro rito della birra prima, e della seconda birra poi, con annesso hamburger (alle 10 del mattino!), per poi raggiungere il gate. Il quinto ci precederà a destinazione volando con l'insipida SAS, noi tutti abbiamo optato per altra e ben più blasonata compagnia. Che, per inciso, non è quella che fa volare 'sto tamarro


Bene, il volo sembra essere in perfetto orario. E la destinazione è di quelle da urlo!

Ora, uno si chiede: perchè andare, proprio a novembre, in questo posto che non conosce il significato di sole nei mesi invernali, nel quale è prevista una quantità di acqua e neve tale da mettere a dura prova l'idrorepellenza umana, dove vivono circa 50.000 anime pie che di certo non attendono la presenza di cinque cialtroni come noi a turbare la serenità isolana? Semplice: non c'è un motivo, se non il fatto che, talvolta, la banalità non fa parte del nostro DNA.
Arriva il nostro avione: per l'occasione, voleremo sull'unico A320 di RC

Il comanante stava probabilmente verificando con quale scusa lasciarci a terra

A bordo, l'aeromoble si presenta come tutti gli altri, ma dobbiamo dare una parvenza di aeronauticità alla cosa


Le winglet sono spettacolari

Cabina

Flotta di RC: 1 A320, due A319, e due Agusta 139


Non fosse per il finestrino che si appannerà sempre più, l'avvicinamento è bellissimo: ricorda molto quello di Paro e di Queenstown, con l'aereo che scende in mezzo alle montagne





E finalmente, benvenuti a Vagar, per gli amici FAE!

Notate nulla di strano?

Sbarchiamo e raggiungiamo Malboroli, che nel frattempo aveva recuperato il potente mezzo col quale andare a spasso. Vi chiederete: ma come può avere provveduto al ritiro una bestia ignorante come lui? Semplice: l'agenzia di noleggio ci aveva data la targa del mezzo, lasciato aperto e con le chiavi nel cruscotto nel parcheggio aeroportuale. D'altronde, le Isole Faroer non hanno praticamente criminalità!

Pronti per l'OT adesso? Vi aspettano 'ste cose qua...




continua...
Dovremmo essere in 6, il settimo (dreamliner) tiene tutti sulle spine per poi starsene sul divano di casa. Sentiremo invece, e molto, la mancanza del sesto (il buon nicolap), impossibilitato all'ultimo secondo ad unirsi alla combriccola.
L'appuntamento, per i quattro quinti del gruppo, è nell'hub intercontinentale milanese, BGY. Voleremo con FR alla volta di vedrete poi dove, col primo volo mattutino (scheduled departure alle 6.25). Tralascio foto di aeroporto e vettore, tanto non c'è molto da dire. Da vedere, invece, c'è lo spettacolo dell'alba sulle Alpi



Venuta una ciofeca quella artistica

Incontri ravvicinati di qualche tipo. Le scie kimike e, più seriamente parlando, le turbolenze di scia di un quadrimotore...


ma anche dei bimotori (questo è di BA)

Arrivati infine alla prima tappa, durante il taxiing incrociamo il retro livery di SAS: siamo a Copenhagen

Parcheggiamo all'F7, la foto fa schifo ma non è certo una novità

Usciamo dall'aerostazione perchè il quinto compare attende fuori per fumarsi una (anche due/tre/quattro) ciuspa, condividendo con me la sana abitudine.
Una volta rientrati, si compie il sacro rito della birra prima, e della seconda birra poi, con annesso hamburger (alle 10 del mattino!), per poi raggiungere il gate. Il quinto ci precederà a destinazione volando con l'insipida SAS, noi tutti abbiamo optato per altra e ben più blasonata compagnia. Che, per inciso, non è quella che fa volare 'sto tamarro


Bene, il volo sembra essere in perfetto orario. E la destinazione è di quelle da urlo!

Ora, uno si chiede: perchè andare, proprio a novembre, in questo posto che non conosce il significato di sole nei mesi invernali, nel quale è prevista una quantità di acqua e neve tale da mettere a dura prova l'idrorepellenza umana, dove vivono circa 50.000 anime pie che di certo non attendono la presenza di cinque cialtroni come noi a turbare la serenità isolana? Semplice: non c'è un motivo, se non il fatto che, talvolta, la banalità non fa parte del nostro DNA.
Arriva il nostro avione: per l'occasione, voleremo sull'unico A320 di RC

Il comanante stava probabilmente verificando con quale scusa lasciarci a terra

A bordo, l'aeromoble si presenta come tutti gli altri, ma dobbiamo dare una parvenza di aeronauticità alla cosa


Le winglet sono spettacolari

Cabina

Flotta di RC: 1 A320, due A319, e due Agusta 139


Non fosse per il finestrino che si appannerà sempre più, l'avvicinamento è bellissimo: ricorda molto quello di Paro e di Queenstown, con l'aereo che scende in mezzo alle montagne





E finalmente, benvenuti a Vagar, per gli amici FAE!

Notate nulla di strano?

Sbarchiamo e raggiungiamo Malboroli, che nel frattempo aveva recuperato il potente mezzo col quale andare a spasso. Vi chiederete: ma come può avere provveduto al ritiro una bestia ignorante come lui? Semplice: l'agenzia di noleggio ci aveva data la targa del mezzo, lasciato aperto e con le chiavi nel cruscotto nel parcheggio aeroportuale. D'altronde, le Isole Faroer non hanno praticamente criminalità!

Pronti per l'OT adesso? Vi aspettano 'ste cose qua...




continua...