Guasto ai sistemi informatici di BA: tutti i voli cancellati


Condivido pienamente il tuo punto di vista e credimi, non siete gli unici ad aver creduto nella chimera dell'outsourcing facile, vantaggioso e a prova di errore...
 
@13900

quindi al momento l'ipotesi plausibile è che sia saltata una server farm e che il back-up non si sia avviato in tempo debilto.
se puoi: FlyBA e JFE viaggiano separati immagino visto che il secondo è stato implementato per sopperire alle cadute del primo, giusto? ma Amadeus per caso ha una sua ridondanza nei suoi server in germania di FlyBA/JFE da attivare eventualmente? [ps: il fatto che BA si sia customizzato Altéa a suoi piacimento per poi utilizzare la "versione base" per il back-up a me ha fatto un pelo ridere]
 
@13900

quindi al momento l'ipotesi plausibile è che sia saltata una server farm e che il back-up non si sia avviato in tempo debilto.
se puoi: FlyBA e JFE viaggiano separati immagino visto che il secondo è stato implementato per sopperire alle cadute del primo, giusto? ma Amadeus per caso ha una sua ridondanza nei suoi server in germania di FlyBA/JFE da attivare eventualmente? [ps: il fatto che BA si sia customizzato Altéa a suoi piacimento per poi utilizzare la "versione base" per il back-up a me ha fatto un pelo ridere]

Sul perchè BA abbia creato FLY si possono scrivere pagine, avendoci lavorato su per 15 mesi potrei dirne diverse, da una parte e dall'altra.

Comunque, FLY e JFE sono sì separati, ma alla fine della fiera parlano tutti con CM/FM. Infatti ieri JFE era usata, seppur manualmente.
 
Sul perchè BA abbia creato FLY si possono scrivere pagine, avendoci lavorato su per 15 mesi potrei dirne diverse, da una parte e dall'altra.

Comunque, FLY e JFE sono sì separati, ma alla fine della fiera parlano tutti con CM/FM. Infatti ieri JFE era usata, seppur manualmente.

quindi alla fine Fly è una vera e propria "amanazione" di Altéa e lavora come "front line"...ma dietro c'è CM! Mi ricordo quando Airone prese SABRE e mentre tu smanettavi sulle "finestre", dietro c'era il "sistema" che processava gli input a stringhe...
 
quindi alla fine Fly è una vera e propria "amanazione" di Altéa e lavora come "front line"...ma dietro c'è CM! Mi ricordo quando Airone prese SABRE e mentre tu smanettavi sulle "finestre", dietro c'era il "sistema" che processava gli input a stringhe...

Bravo. FLY è un front-end.

@aless: prego :)
 
@13900 purtroppo siete stati in buona compagnia, la national grid ha tirato giu una bella dose di datacentre in tutta Londra.
per farmi degli amici ra i "rinnovabili" vi racconti che nei giorni scorsi ci siamo trovati con il 24% di produzione da energia solare con il bel risultato che una diminuzione dell'irraggiamento sul Galles improvvisa ha causato un deficit di produzione non colmabile in altro modo, non essendoci produzione idroelettrica in UK non esiste nulla in grado di reagire a questa mancanza. Pertanto hanno disattivato le utenze maggiormente assorbenti potenza reattiva quali i DC. Tralaltro si crede che i DC abbiano gruppi UPS e motogeneratori in grado di subentrare, ma anche questo e' falso, in quanto un Dtacentre assorbe moltissima potenza reattiva con un CosFi elevato che il gruppo UPS non sempre riesce a compensare nel momento in cui switch dalla rete alla produzione autonoma. Risultato si aprono tutti gli interruttori e il DC va giu di botto. Tenendo presente la pessima progettazione dei DC in UK sommata alle grandi dimensioni che questi hanno qui (andate a vedere dalle parti di East India nei Docklands che edifici ci sono) portano a dei disastri tremendi.
La storia dell'alimentazione multipla in UK e' una bufala tremenda, la national grid e' una ed unica, magari puoi avere più linee che arrivano da cabine diverse, ma più in la di tanto non vai, soprattutto se decidono di tirarti giu ti tagliano tute le alimentazioni. L'unico luogo alimentato al mondo da due reti parallele ed indipendenti e' una ristretta fascia della periferia di Milano praticamente la zona tra il piano Beruto ed il piano De Finetti dove convivono le due reti AEM ed ExEnel che sono alimentate da due reti di primo livello separate con produzioni separate etc.. etc... Solo che una legge in Italia impedisce di fatto la doppia alimentazione se non per utenze speciali come gli ospedali o gli aeroporti. Peccato che nessun aeroporto abbia questa doppia alimentazione in quanto non disponibile presso nessuno di essi. Solo a MXP c'e' auto produzione con Backup proveniente da Turbigo, unico caso di pseudo ridondanza in Italia.
Il problema e' che in queste vicende finisce sempre per lavorare come un somaro chi non c'entra nulla con colpe distribuite a destra e manca e mai che si faccia qualcosa per fare si che non possa capitare più.
 
Alla fine mi sembra di capire che su queste pagine l'outsourcer stia facendo da capro espiatorio quando in realtà il problema sia in capo al fornitore di energia.
Scusate ma c'è un buona quota parte di "populismo aziendale" a credere che gli outsourcer siano by definition meno capaci di gestire i servizi esternalizzati di quanto fosse l'azienda al suo interno. In fin dei conti è il management dell'azienda che pretende stiano in piedi business case impossibili avendo allo stesso tempo una buona superficialità nel concordare i KPI contrattuali coll'outsourcer.
In altre parole: un outsourcer incapace sta sul mercato molto poco se il management aziendale è in grado di governare il servizio con gli appropriati strumenti a sua disposizione (SLA's e relative penali, innanzitutto).
 
Veramente un bel resoconto! Grazie

@13900 purtroppo siete stati in buona compagnia, la national grid ha tirato giu una bella dose di datacentre in tutta Londra.
per farmi degli amici ra i "rinnovabili" vi racconti che nei giorni scorsi ci siamo trovati con il 24% di produzione da energia solare con il bel risultato che una diminuzione dell'irraggiamento sul Galles improvvisa ha causato un deficit di produzione non colmabile in altro modo, non essendoci produzione idroelettrica in UK non esiste nulla in grado di reagire a questa mancanza. Pertanto hanno disattivato le utenze maggiormente assorbenti potenza reattiva quali i DC. Tralaltro si crede che i DC abbiano gruppi UPS e motogeneratori in grado di subentrare, ma anche questo e' falso, in quanto un Dtacentre assorbe moltissima potenza reattiva con un CosFi elevato che il gruppo UPS non sempre riesce a compensare nel momento in cui switch dalla rete alla produzione autonoma. Risultato si aprono tutti gli interruttori e il DC va giu di botto. Tenendo presente la pessima progettazione dei DC in UK sommata alle grandi dimensioni che questi hanno qui (andate a vedere dalle parti di East India nei Docklands che edifici ci sono) portano a dei disastri tremendi.
La storia dell'alimentazione multipla in UK e' una bufala tremenda, la national grid e' una ed unica, magari puoi avere più linee che arrivano da cabine diverse, ma più in la di tanto non vai, soprattutto se decidono di tirarti giu ti tagliano tute le alimentazioni. L'unico luogo alimentato al mondo da due reti parallele ed indipendenti e' una ristretta fascia della periferia di Milano praticamente la zona tra il piano Beruto ed il piano De Finetti dove convivono le due reti AEM ed ExEnel che sono alimentate da due reti di primo livello separate con produzioni separate etc.. etc... Solo che una legge in Italia impedisce di fatto la doppia alimentazione se non per utenze speciali come gli ospedali o gli aeroporti. Peccato che nessun aeroporto abbia questa doppia alimentazione in quanto non disponibile presso nessuno di essi. Solo a MXP c'e' auto produzione con Backup proveniente da Turbigo, unico caso di pseudo ridondanza in Italia.
Il problema e' che in queste vicende finisce sempre per lavorare come un somaro chi non c'entra nulla con colpe distribuite a destra e manca e mai che si faccia qualcosa per fare si che non possa capitare più.
 
Secondo alcuni esperti BA rischia 170 milioni di euro di risarcimento oltre alla figura barbina fatta in tutto il mondo...
 
Alla fine mi sembra di capire che su queste pagine l'outsourcer stia facendo da capro espiatorio quando in realtà il problema sia in capo al fornitore di energia.
Scusate ma c'è un buona quota parte di "populismo aziendale" a credere che gli outsourcer siano by definition meno capaci di gestire i servizi esternalizzati di quanto fosse l'azienda al suo interno. In fin dei conti è il management dell'azienda che pretende stiano in piedi business case impossibili avendo allo stesso tempo una buona superficialità nel concordare i KPI contrattuali coll'outsourcer.
In altre parole: un outsourcer incapace sta sul mercato molto poco se il management aziendale è in grado di governare il servizio con gli appropriati strumenti a sua disposizione (SLA's e relative penali, innanzitutto).
Con il piccolo problema che l'ousourcer esiste proprio per fare da capro espiatorio. Un CIO con gli attributi al posto suo, se supportato dagli altri manager che sanno il fatto loro non si sogna di scaricare il barile all'esterno. Ma dato che nel mondo dell'IT lo sport più popolare si chiama incXXXXXXrello ne deriva che e' sempre necessario trovare qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa. Purtroppo con i fornitori di corrente in tutto il mondo non si può' parlare di SLA, anzi, loro si riservano il diritto di tagliarti la fornitura a loro piacimento. L'unica leva che tu possa avare sta nel fatto che quando ti tagliano la corrente tu non paghi ... fine! ... poco imposta che cosa alimentavi con quella fornitura. Tralaltro sto sport cosi popolare sta facendo si che anche gli IT si proteggano fornendoti un servizio esattamente come fanno quelli della corrente e del gas: paghi quel che ti offro, ed io, fornitore dei sevizi IT, decido cosa fare per massimizzare il MIO business non il tuo di cliente. Purtroppo nei prossimi anni ne vedremo delle belle.
 
LONDRA - Ancora un giorno di caos per la British Airways e di passione per migliaia di suoi passeggeri.

Anche se la compagnia aerea britannica assicura che si sta tornando alla normalità dopo che i suoi sistemi sono andati in tilt per un guasto elettrico, oltre un terzo dei voli in partenza da Heathrow è stato cancellato mentre a Gatwick la situazione è migliorata sebbene si siano registrati forti ritardi.

Ma la rabbia e in certi casi la disperazione dei clienti, con alcuni ad esempio in viaggio dagli Usa che si sono visti rovinare la luna di miele in Europa, continua a montare nonostante il 'mea culpa' ufficiale e al massimo livello fatto dal boss Alex Cruz.

"So che è stato un momento orribile per i clienti - ha detto l'amministratore delegato della British - alcuni hanno perso le loro vacanze, alcuni sono rimasti bloccati sull'aereo, altri ancora non hanno recuperato i loro bagagli". Insieme alle scuse ha assicurato che "molti" dei sistemi ora funzionano, che il vettore prevede per oggi un ritorno alla "quasi normalità" all'aeroporto di Gatwick mentre ad Heathrow dovrebbero essere garantiti tutti i voli a lunga distanza.

Ma serviranno ancora diversi giorni, stando agli esperti, per tornare alla totale operatività del maggiore scalo londinese e in particolare di quel suo Terminal 5 che doveva essere il fiore all'occhiello di British e che è stato trasformato in una sorta di accampamento per passeggeri disperati, alcuni visti perfino in lacrime, che continuano ad attendere di poter partire. Come se non bastasse il numero verde al quale si dovevano rivolgere nel pomeriggio non funzionava ed è stato diffuso un avviso a non recarsi all'aeroporto se non si ha la sicurezza sulla sorte del proprio volo.

Il tilt dei computer della compagnia di bandiera britannica ha avuto ovviamente ripercussioni anche negli altri paesi europei. Sulle cause di questo 'black out' dei sistemi viene ripetuto che si è trattato di un problema nella fornitura di energia elettrica, senza aggiungere altri dettagli, e, come è stato detto più volte, "non sono state trovate prove di un cyber attacco".

Ma questo non frena i dubbi e le polemiche, che si stanno spostando sul fronte sindacale, con la union Gmb che punta il dito contro la decisione l'anno scorso di fare una serie di tagli al personale e trasferire in India con un processo di 'outsourcing' molti posti di addetti informatici.

Accuse respinte dai top manager che devono affrontare uno dei momenti più difficili nella storia della British Airways. Il vettore infatti rischia di dover pagare circa 150 milioni di sterline (170 milioni di euro) in risarcimenti ai propri passeggeri. La stima è stata fatta da alcuni esperti citati dai media del Regno, che hanno calcolato una richiesta di compenso per ognuno dei 300 mila clienti coinvolti intorno alle 300 sterline, alle quali però si devono aggiungere i costi di vitto e alloggio sostenuti.

Resta difficilmente calcolabile invece l'enorme danno di immagine che la società inglese sta subendo. Basta vedere le tante testimonianze dei clienti finite su giornali e tv ma soprattutto sui social network dove il flusso dello sfogo telematico di passeggeri infuriati è stato continuo nelle ultime ore.

Corriere del Ticino
 
Ma stiamo scherzando? Un data center decente deve avere tutti dispositivi con doppia alimentazione, e anche generatori autogeni per subentrare in caso di sospensione della fornitura di elettricita'.

Se l'IT di BA avesse fatto appena decentemente il proprio lavoro, potevano togliergli la corrente e gli utenti non avrebbero dovuto neanche accorgersene.

Ma casso, lo sapete che se andate in Mediaworls o all'Unieuro o su Amazon con 50 euro comprate un gruppo di continuita' che vi mette al sicuro se va via la corrente? Se ci attaccare il PC e il monitor l'autonomia si riduce, ma se ci collegate solo il router modem e il NAS (chi ce l'hai), con i dispositivi autoalimenteti, il laptop, i telefonini e il tabled continuate a lavorare come se nulla fosse. Anzi, consiglio vivamente di procurarvi un UPS, e' utilissimo e costa poco, anche se non gestite una compagnia aerea a cui sono affidate milioni di vite.

La continuita' elettrica e' l'abc dell'informatica, con ampia letteratura e soluzioni. E buona parte del tempo di lavoro per mettere su un data center dovrebbe essere dedicato a questo, anche in settori meno sensibili dell'aviazione.

Qui hanno fatto una cacata grossa, sia BA che l'outsourcer. La societa' elettrica viene dopo nella scala dei colpevoli, perche' i blackout succedono e sono normali.
 
Quello che non riesco a capire è come sia stato possibile che su due DC su due non siano partiti i gruppi elettrogeni che per forza di cose ci devono essere.
 
Ma stiamo scherzando? Un data center decente deve avere tutti dispositivi con doppia alimentazione, e anche generatori autogeni per subentrare in caso di sospensione della fornitura di elettricita'.

Se l'IT di BA avesse fatto appena decentemente il proprio lavoro, potevano togliergli la corrente e gli utenti non avrebbero dovuto neanche accorgersene.

Ma casso, lo sapete che se andate in Mediaworls o all'Unieuro o su Amazon con 50 euro comprate un gruppo di continuita' che vi mette al sicuro se va via la corrente? Se ci attaccare il PC e il monitor l'autonomia si riduce, ma se ci collegate solo il router modem e il NAS (chi ce l'hai), con i dispositivi autoalimenteti, il laptop, i telefonini e il tabled continuate a lavorare come se nulla fosse. Anzi, consiglio vivamente di procurarvi un UPS, e' utilissimo e costa poco, anche se non gestite una compagnia aerea a cui sono affidate milioni di vite.

La continuita' elettrica e' l'abc dell'informatica, con ampia letteratura e soluzioni. E buona parte del tempo di lavoro per mettere su un data center dovrebbe essere dedicato a questo, anche in settori meno sensibili dell'aviazione.

Qui hanno fatto una cacata grossa, sia BA che l'outsourcer. La societa' elettrica viene dopo nella scala dei colpevoli, perche' i blackout succedono e sono normali.


prova a mettere un UPS dell'UNIEURO a tenere su un DC da 1GW che assorbe a cosFi 0,6 e poi ne parliamo ...
cio non toglie che qua in UK i DC non li sappiano progettare, ripeto, sono venuti giu affari tipo tele house, Global Switch etc...
 
Alla fine mi sembra di capire che su queste pagine l'outsourcer stia facendo da capro espiatorio quando in realtà il problema sia in capo al fornitore di energia.
Scusate ma c'è un buona quota parte di "populismo aziendale" a credere che gli outsourcer siano by definition meno capaci di gestire i servizi esternalizzati di quanto fosse l'azienda al suo interno. In fin dei conti è il management dell'azienda che pretende stiano in piedi business case impossibili avendo allo stesso tempo una buona superficialità nel concordare i KPI contrattuali coll'outsourcer.
In altre parole: un outsourcer incapace sta sul mercato molto poco se il management aziendale è in grado di governare il servizio con gli appropriati strumenti a sua disposizione (SLA's e relative penali, innanzitutto).

Non credo, a rileggermi, di aver buttato tutta la colpa sui providers, anzi.

La colpa sta TUTTA nel management di British Airways e di IAG. Volendo posso fare nomi, cognomi e mansioni. Sono loro ad aver deciso che un landscape complesso come quello dell'IT di BA possa essere gestito da providers certamente volenterosi, ma anche troppo "faciloni".

Il provider ha le sue colpe nel non saper capire ciò che é chiamato a gestire, e continuerà a non saperlo per un bel po'. Ma chi ce l'ha messo in questa situazione é il nostro management.