Non solo le audizioni alla Camera e al Senato, non soltanto i consigli di Regione Lazio e Campidoglio, ma la proposta del Comune di Fiumicino per la situazione Alitalia è ora nelle mani del collegio commissariale composto da Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.
Più precisamente nelle mani di Gubitosi, che nei giorni scorsi – notizia riservatissima, della quale non si è saputo praticamente nulla, ma che ci è stata confermata dallo stesso sindaco Esterino Montino – ha fatto un blitz a via Portuense proprio per confrontarsi col primo cittadino sulla proposta unanime del Consiglio comunale.
“Sì – conferma il Sindaco – è vero che Gubitosi è stato nei miei uffici. Lo avevo chiamato per sottoporgli ‘de visu’ la bozza di piano industriale per il rilancio di Alitalia partorita da Fiumicino, che peraltro gli avevo anticipato per via telematica, ma lui stesso ha voluto incontrarci a Fiumicino e non a Roma, credo per rispetto all’intero Consiglio e alla città”.
Di cosa avete parlato?
“Ovviamente del Piano Alitalia. Ho mostrato chiaramente a Gubitosi come nel piano di spese aziendale ci siano costi difficili da digerire. Si badi bene – chiarisce Montino – che il personale incide solo per un 16% circa del costo globale di Alitalia, dunque non è quello il problema. Al primo posto di questa classifica c’è il carburante, per il quale vengono spesi oltre 600 milioni di euro l’anno, una enormità rispetto agli altri competitor…”
E Gubitosi?
“Ne ha preso atto, anche se ovviamente già aveva ben presente la materia. Tant’è che i Commissari hanno già fatto alcune azioni che porteranno a un contenimento di 100 milioni di euro quella voce di spesa”.
Poi quali altri numeri avete affrontato?
“Al secondo posto di spesa incidono gli oneri non caratteristici della gestione, cioè cose che non sono fondamentali per la funzionalità del vettore, tipo 30 milioni di consulenze esterne. Poi i 63 milioni di pubblicità spesi non si sa dove, visto che con quella cifra avremmo dovuto vedere il marchio Alitalia ovunque,,,”
Insomma tanti sprechi, ma questo già si sapeva…
“Sì sapeva per modo di dire, oggi grazie al Comune di Fiumicino si sa nel dettaglio, voce per voce, e dunque si sa dove intervenire”.
Quindi avete parlato di assetto societario e di piano industriale?
“Si, anche se ovviamente le nostre sono proposte in bozza, che attendono di essere recepite e sviluppate. Non abbiamo l’arroganza di fornire la soluzione, ma la determinazione di indicare una strada sì, quella ce l’abbiamo”.
La crisi Alitalia si accompagna però anche ad altre crisi, molto importanti per le ricadute sul territorio. Ne cito una come simbolo, visto l’impegno che i sindacati stanno mettendo da mesi: la questione di Alitalia Maintenance Systems, oggi Iag… Ne avete parlato?
“Sì, ne abbiamo parlato. La questione della manutenzione e riparazione dei motori è un argomento per il quale Gubitosi ha mostrato particolare interesse. D’altronde il saccheggio che il nuovo proprietario sudamericano sta facendo nei capannoni ex Ams è sotto gli occhi di tutti”.
Per la verità saccheggiano anche le professionalità, non solo pezzi di ricambio e macchinari…
“E infatti anche su questo va fatta una riflessione. Le professionalità migliori le abbiamo in casa, i magazzini ci sono, i macchinari anche. Che senso ha spendere di più per andare a Tel Aviv o a Miami quando potremmo rivitalizzare un nostro settore di punta? E’ evidente che le scelte fatte negli anni verso l’estero non hanno pagato in termini di competitività, dunque perché insistere, creando oltre che crisi aziendale anche disoccupazione dilagante?”
Domande girate a Gubitosi, che è tornato a Roma con una copia cartacea degli elaborati prodotti dal Consiglio Comunale di Fiumicino. Fatti dunque, non mere parole di solidarietà.
Elaborati che il Comune di Fiumicino, dopo averli realizzati, è riuscito a portare sul tavolo dei Commissari, del Parlamento, del Senato, della Regione e del Campidoglio. Non c’è livello istituzionale che non sia stato coinvolto, Ora la parola, però, passa a chi deve prendere questo piano e renderlo operativo realmente.
Il Faro Online.