Alitalia, il CdA vara il nuovo Piano


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E questo comunque non risolverebbe il problema del rinnovamento della flotta di 772 che ormai inizia ad avere una certa età.

a mio avviso queste idee ci sono (per il 2018 la macchina che entra in flotta è già individuata ed è un 332 proveniente da una compagnia europea). Sono fortemente scettico sulla concretizzazione però di tutto il piano flotta nei tempi citati.
 
Beh, di sicuro farlo in 3 tappe vuol dire triplicare il costo opportunita' derivante dall'avere gli aerei a terra, triplicare il costo d'installazione, specie se si usano parti terze, piu' triplicare il lavoro di modifica del sistema di reservations, passanger management, load & balance...



In questo caso, quindi, bisogna domandarsi se esistano le condizioni per una compagnia aerea 'major' in Italia. Il corto point-to-point, come sappiamo, non funziona e non porta soldi. Il medio raggio non porta soldi. Sul lungo raggio la domanda e' forte d'estate e inesistente in inverno. Non e' che, fisiologicamente, non c'e' modo per una major di rimanere sul mercato e in salute?

non sono molto d'accordo su quanto dici in quanto FR,U2 e VY sono profitable nel Point-to-Point Italia , il problema è che AZ non ha nel DNA l'essere low cost.

L'unico modo per far sopravvivere Alitalia sarebbe far fallire AZ e ripartire dallo scratch con un top management (CEO incluso) che viene dal mondo low cost quindi in pratica no italiani ( in Italia ci sono solo 2/3 professionisti che capiscono di compagnie aeree low cost). Inoltre, anche se sicuramente in Alitalia ci sono anche persone valide, riassumerei nella nuova AZ solo il 15/20 % dell'attuale forza lavoro in quanto IMHO c'è bisogno di un ricambio quasi totale del mindset
 
E questo comunque non risolverebbe il problema del rinnovamento della flotta di 772 che ormai inizia ad avere una certa età.

Onestamente sono aerei dei primi anni 2000, quindi non esattamente vecchissimi. Non so con precisione quanti cicli abbiano fatto, ma se il loro impiego e' similare a quello di BA allora e' facile che abbiano ancora almeno una decina d'anni di vita se non di piu'. Quelli ancora di proprieta' AZ saranno oramai deprezzati, per cui sono 'gratis', e quindi piu' economici da utilizzare di un aereo nuovo, anche considerando il maggior consumo di carburante. Un 77E completamente deprezzato, col petrolio sotto i 100 al barile, e con circa 300 posti, ha un CASK minore di un 787-9 nuovo (assumendo parita' di costo per il crew).

Quanto ai 77W, tanti auguri ad AZ a trovarne usati. Chi ce li ha se li tiene ben stretti; magari si inizieranno a trovare alcuni ex-EK, o dale giapponesi, ma posto che siano -ER e non semplici -300 avranno un numero di cicli altissimo.
 
È un comma di un decreto legge del 2003 la base normativa su cui il governo sta facendo leva per andare in soccorso di Alitalia cercando di evitare i no di Bruxelles sugli aiuti di Stato.

Gli uomini del ministero dell’Economia e del ministero dello Sviluppo economico, con l’avallo di Palazzo Chigi, stanno vagliando tutte le ipotesi possibili per evitare il collasso definitivo della compagnia aerea controllata con il 49% da Etihad.

La chiave di volta, secondo la ricostruzione di Formiche.net, è il decreto n. 269 del 2003 (“Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell’andamento dei conti pubblici”), nella parte in cui si parla del ruolo potenziale della Cassa depositi e prestiti, controllata dal ministero dell’Economia.

Il lavorìo dei dicasteri nasce dalle operazioni economiche e finanziarie in cantiere per Alitalia: piano industriale da far accettare ai sindacati, aumento di capitale per ripianare le perdite e finanziamenti da prorogare o da incrementare.

Nell’ambito di queste manovre che vedono come interlocutore anche il governo (“Alitalia resti una compagnia privata, per salvarla servono 2 miliardi”, è stata la frase clou di ieri del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda), “mancherebbero all’appello ancora 200 milioni”, scrive oggi il Corriere della Sera: “Dovrebbero garantirli ancora Intesa Sanpaolo e Unicredit. Ma qui è cominciata una trattativa sottotraccia con Cassa depositi e prestiti. L’ipotesi più accreditata è che debba intervenire Cdp Equity, la holding di partecipazioni della Cassa. Ciò potrebbe avvenire tramite un prestito-ponte in cui anche le banche farebbero la loro parte. Fido coperto però da una garanzia del Tesoro in caso di perdite”.

Dunque il ministero dell’Economia retto da Piercarlo Padoan (nella foto) mette in campo Cdp Equity? Certo, la holding di partecipazioni della società presieduta da Claudio Costamagna e guidata dall’ad, Fabio Gallia, “investe in imprese italiane di rilevante interesse nazionale”, come si legge pure sul suo sito. Ma acquisisce “quote prevalentemente di minoranza in società in equilibrio economico finanziario”, e questo non è il caso di Alitalia.

Ma evidentemente le trattative e i pour parler ci sono. Ha scritto martedì scorso Gianni Dragoni del quotidiano Il Sole 24 Ore: “La scorsa settimana è stato negli uffici di Alitalia Leone Pettofatto, responsabile delle partecipazioni di Cdp e presidente di Cdp Equity”.

Morale: nei ministeri interessati si spinge per un ruolo attivo di Cdp. La base normativa per un finanziamento della Cassa – seppure non di Cdp Equity – è l’articolo 5 del dl 269/2003, comma 11, let. e) bis in cui legge: “Le esposizioni assunte o previste da CDP S.p.A., diverse da quelle di cui al comma 7, lettera b), che possono essere garantite dallo Stato, anche a livello pluriennale. La garanzia dello Stato può essere rilasciata a prima domanda, deve essere onerosa e compatibile con la normativa dell’Unione europea in materia di garanzie onerose concesse dallo Stato”.

È su questo decreto che il Tesoro in particolare sta lavorando per studiare un intervento pro Alitalia. I contatti decisivi sono comunque con la Commissione di Bruxelles per evitare di violare la normativa (in verità ormai stiracchiata da più parti e da più Paesi) sugli aiuti di Stato.
 
332 e 77W per l'esattezza, usati. Che poi arrivino è un altro paio di maniche.

Kenya sbaglio o 7/8 macchine WB erano gia' previste nel piano che avrebbe dovuto portare al pareggio nel 2017?
Quante se ne sono viste? 3
Mi sembra che i numeri siano stati spostati avanti in un orizzonte temporale che arriva al 2021,e siano da considerare in funzione dei risultati futuri dell'azienda.
 
Onestamente sono aerei dei primi anni 2000, quindi non esattamente vecchissimi. Non so con precisione quanti cicli abbiano fatto, ma se il loro impiego e' similare a quello di BA allora e' facile che abbiano ancora almeno una decina d'anni di vita se non di piu'. Quelli ancora di proprieta' AZ saranno oramai deprezzati, per cui sono 'gratis', e quindi piu' economici da utilizzare di un aereo nuovo, anche considerando il maggior consumo di carburante. Un 77E completamente deprezzato, col petrolio sotto i 100 al barile, e con circa 300 posti, ha un CASK minore di un 787-9 nuovo (assumendo parita' di costo per il crew).

Quanto ai 77W, tanti auguri ad AZ a trovarne usati. Chi ce li ha se li tiene ben stretti; magari si inizieranno a trovare alcuni ex-EK, o dale giapponesi, ma posto che siano -ER e non semplici -300 avranno un numero di cicli altissimo.


ek cede 5 77W a Rossya quest'anno.
 
Onestamente sono aerei dei primi anni 2000, quindi non esattamente vecchissimi. Non so con precisione quanti cicli abbiano fatto, ma se il loro impiego e' similare a quello di BA allora e' facile che abbiano ancora almeno una decina d'anni di vita se non di piu'. Quelli ancora di proprieta' AZ saranno oramai deprezzati, per cui sono 'gratis', e quindi piu' economici da utilizzare di un aereo nuovo, anche considerando il maggior consumo di carburante. Un 77E completamente deprezzato, col petrolio sotto i 100 al barile, e con circa 300 posti, ha un CASK minore di un 787-9 nuovo (assumendo parita' di costo per il crew).

Quanto ai 77W, tanti auguri ad AZ a trovarne usati. Chi ce li ha se li tiene ben stretti; magari si inizieranno a trovare alcuni ex-EK, o dale giapponesi, ma posto che siano -ER e non semplici -300 avranno un numero di cicli altissimo.
Tutto giusto, ma visti i backlog per gli aerei di prossima generazione (a parte forse il 330NEO) le decisioni devono essere prese abbastanza in fretta, altrimenti poi ci si trova davvero con macchine obsolete.
 
Kenya sbaglio o 7/8 macchine WB erano gia' previste nel piano che avrebbe dovuto portare al pareggio nel 2017?
Quante se ne sono viste? 3
Mi sembra che i numeri siano stati spostati avanti in un orizzonte temporale che arriva al 2021,e siano da considerare in funzione dei risultati futuri dell'azienda.
Riporto solo quello che è in discussione al momento. Io sono molto scettico che un'azienda sull'orlo del fallimento possa nel giro di due anni reperire risorse tali da consentire l'ingresso in flotta di un così ampio numero di macchine. Anche perché allora sarebbe stato più logico vederle ora in flotta come da piano del 2015. Questo almeno lo scenario con le informazioni che abbiamo attualmente se poi ci sono dei dettagli che ancora non conosciamo pubblicamente si faranno valutazioni diverse
 
Si apprende che dei 2037 esuberi previsti 813 sono esternalizzazioni, in special modo manutenzione.

Fonte ANSA
 
Arrivano anche aerei di medio raggio...


(ansa)
MILANO - I lavoratori di Alitalia procedono verso lo sciopero del 5 aprile con il placet del Garante per gli scioperi, che ha valutato la legittimità dell'agitazione del personale di varie sigle sindacali, proclamato per l'intera giornata lavorativa.

Mentre si scaldano i motori per l'agitazione, azienda, governo e sindacati lavorano intorno al piano industriale che prevede duemila esuberi ed è stato giudicato irricevibile dai rappresentanti dei lavoratori nei giorni scorsi. "Stiamo illustrando il piano industriale, i sindacati hanno avuto tutte le informazioni richieste con un scambio di e-mail: sono ottimista di natura", ha dichiarato il presidente 'in pectore' dell'Alitalia, Luigi Gubitosi incontrando i giornalisti sulla soglia del ministero dello Sviluppo economico dove è in corso da stamane un incontro tecnico fra l'esecutivo, il management e i lavoratori.

Secondo le fonti sindacali, Alitalia ha confermato l'intenzione di risparmiare un miliardo nel prossimo triennio, con tagli che per due terzi non riguarderanno il personale. In particolare il piano punta a risparmiare a regime, dal 2019 433 milioni all'anno dei quali 163 sul costo del lavoro. Nel dettaglio la riduzione del costo del lavoro a regime riguarderà per 84 milioni il personale di terra, per 40 milioni i piloti e per 39 milioni gli assistenti di volo. Fermo restando che il risparmio totale da qui a fine 2019 sarà di un miliardo e nel solo 2019 la riduzione dei costi sarà di 433 milioni, ne risulta che da qui a fine 2018 dovrebbero risparmiati 567 milioni.

Tra il 2020 e il 2021 la flotta dall'Alitalia riceverà 7 aerei a medio raggio oltre ai 14 aerei a
lungo raggio previsti entro il 2021. - "Quella di oggi è stata una buona sessione", ha detto l'ad Cramer Ball dopo il tavolo tecnico. "Abbiamo dato tutte le informazioni e molti dettagli. Vogliamo essere trasparenti e dare il maggior numero di dettagli", ha affermato.
 
Quello che non comprendo è come mai il piano del 2015 è fallito così miseramente.
I fattori negativi (costi leasing, JV, costo personale, flotta sbilanciata verso short haul etc.) erano ben noti, mentre si è avuto per contro la sorpresa positiva del prezzo del greggio in caduta libera (anche se da quello che ho capito AZ ne ha beneficiato poco o nulla in ragione di vincoli contrattuali già in essere).

Cosa è, in concreto, che non è andato per il verso giusto?
Ed inoltre, perchè sti benedetti aerei per il lungo, già previsti nel piano EY, non sono arrivati?
 
Quello che non comprendo è come mai il piano del 2015 è fallito così miseramente.
I fattori negativi (costi leasing, JV, costo personale, flotta sbilanciata verso short haul etc.) erano ben noti, mentre si è avuto per contro la sorpresa positiva del prezzo del greggio in caduta libera (anche se da quello che ho capito AZ ne ha beneficiato poco o nulla in ragione di vincoli contrattuali già in essere).

Cosa è, in concreto, che non è andato per il verso giusto?
Ed inoltre, perchè sti benedetti aerei per il lungo, già previsti nel piano EY, non sono arrivati?


La risposta di AZ e' stata che fino a marzo la compagnia era perfettamente allineata al piano.

Poi con gli attentati di Bruxelles le low cost hanno attaccato il mercato delle major facendo crollare i prezzi e pur in presenza di un LF superiore all'anno precedente si e' assistito ad un decadimento sostanziale dei ricavi soprattutto nei mesi estivi.

Parole riportate da un quotidiano del CFO Duncan Naysmith.
 
Arrivano anche aerei di medio raggio...


(ansa)
MILANO - I lavoratori di Alitalia procedono verso lo sciopero del 5 aprile con il placet del Garante per gli scioperi, che ha valutato la legittimità dell'agitazione del personale di varie sigle sindacali, proclamato per l'intera giornata lavorativa.

Mentre si scaldano i motori per l'agitazione, azienda, governo e sindacati lavorano intorno al piano industriale che prevede duemila esuberi ed è stato giudicato irricevibile dai rappresentanti dei lavoratori nei giorni scorsi. "Stiamo illustrando il piano industriale, i sindacati hanno avuto tutte le informazioni richieste con un scambio di e-mail: sono ottimista di natura", ha dichiarato il presidente 'in pectore' dell'Alitalia, Luigi Gubitosi incontrando i giornalisti sulla soglia del ministero dello Sviluppo economico dove è in corso da stamane un incontro tecnico fra l'esecutivo, il management e i lavoratori.

Secondo le fonti sindacali, Alitalia ha confermato l'intenzione di risparmiare un miliardo nel prossimo triennio, con tagli che per due terzi non riguarderanno il personale. In particolare il piano punta a risparmiare a regime, dal 2019 433 milioni all'anno dei quali 163 sul costo del lavoro. Nel dettaglio la riduzione del costo del lavoro a regime riguarderà per 84 milioni il personale di terra, per 40 milioni i piloti e per 39 milioni gli assistenti di volo. Fermo restando che il risparmio totale da qui a fine 2019 sarà di un miliardo e nel solo 2019 la riduzione dei costi sarà di 433 milioni, ne risulta che da qui a fine 2018 dovrebbero risparmiati 567 milioni.

Tra il 2020 e il 2021 la flotta dall'Alitalia riceverà 7 aerei a medio raggio oltre ai 14 aerei a
lungo raggio previsti entro il 2021. - "Quella di oggi è stata una buona sessione", ha detto l'ad Cramer Ball dopo il tavolo tecnico. "Abbiamo dato tutte le informazioni e molti dettagli. Vogliamo essere trasparenti e dare il maggior numero di dettagli", ha affermato.

Ogni giorno escono fuori aerei nuovi.Nemmeno alla fiera dell'est c'e' un livello di serieta' e approssimazione cosi' basso.
 
Tutto giusto, ma visti i backlog per gli aerei di prossima generazione (a parte forse il 330NEO) le decisioni devono essere prese abbastanza in fretta, altrimenti poi ci si trova davvero con macchine obsolete.

Puoi sempre prendere slot dai lessor, aerei usati da quelle compagnie che li tengono per 5 anni... Soluzioni se ne trovano.

ek cede 5 77W a Rossya quest'anno.

Sarebbe bello vedere quanti cicli hanno quegli aerei. Grazie per l'info!

La risposta di AZ e' stata che fino a marzo la compagnia era perfettamente allineata al piano.

Poi con gli attentati di Bruxelles le low cost hanno attaccato il mercato delle major facendo crollare i prezzi e pur in presenza di un LF superiore all'anno precedente si e' assistito ad un decadimento sostanziale dei ricavi soprattutto nei mesi estivi.

Parole riportate da un quotidiano del CFO Duncan Naysmith.

Se veramente Naysmith ha detto questo vuol dire che prende l'intervistatore per fesso. Un effetto così dirompente (passare dall'essere in linea col piano a bruciare un miliardo) non l'ha avuto Lehman Brothers nel 2008... Toh, magari l'11 settembre.
 
ROMA, 23 MAR - Dei 2.037 esuberi previsti dal piano di Alitalia circa 800 persone sarebbero coinvolte in operazioni di esternalizzazione. Lo riferiscono fonti sindacali al termine del tavolo tecnico che si è svolto al Ministero dello sviluppo. Nel corso del tavolo si è infatti parlato degli esuberi e in particolare delle terziarizzazioni (cioè personale che uscirebbe dal perimetro dell'azienda, andando a lavorare in un'altra azienda), che sarebbero 813: sono diverse le attività che verrebbero terziarizzate, ma la parte più significativa riguarderebbe la manutenzione. Andando a guardare la composizione degli esuberi, poi, risulta che 500 sono contratti a tempo determinato che non verrebbero rinnovati. Il piano prevede inoltre 433 milioni di risparmi annui a regime, cioè dal 2019. In particolare, 270 milioni sui costi non legati al personale e 163 milioni sul costo del personale. Considerato che nei primi 3 anni i risparmi complessivi sono di un miliardo, si arriverebbe a 1,866 miliardi nei 5 anni di piano.
 
Roma, 23 mar. (askanews) - "Quella di oggi è stata una buona sessione". Lo ha detto l'ad di Alitalia, Cramer Ball, al termine del tavolo tecnico di oggi al ministero dello Sviluppo tra azienda e sindacati.

"Abbiamo dato tutte le informazioni e molti dettagli. Vogliamo essere trasparenti e dare il maggior numero di dettagli", ha affermato. "Per me - ha aggiunto Ball - è molto inusuale che un'azienda condivida così tante informazioni ma vogliamo essere trasparenti perchè riteniamo che il piano sia convincente. I due terzi dei risparmi non riguardano il costo del lavoro".

Alla domanda su quando sarà possibile raggiungere un accordo, Ball ha risposto: "il prima possibile". Infine, circa l'ipotesi di un prestito garantito dallo Stato, l'ad di Alitalia ha detto che: "Non spetta a me parlarne, spetta agli azionisti".
 
Quello che non comprendo è come mai il piano del 2015 è fallito così miseramente.
I fattori negativi (costi leasing, JV, costo personale, flotta sbilanciata verso short haul etc.) erano ben noti, mentre si è avuto per contro la sorpresa positiva del prezzo del greggio in caduta libera (anche se da quello che ho capito AZ ne ha beneficiato poco o nulla in ragione di vincoli contrattuali già in essere).

Cosa è, in concreto, che non è andato per il verso giusto?
Ed inoltre, perchè sti benedetti aerei per il lungo, già previsti nel piano EY, non sono arrivati?
Perchè hanno grandemente sovrastimato il revenue e al contrario sottostimato le spese.
Secondo le previsioni, nel 2016 il revenue sarebbe dovuto essere di 3.428 MLD€, mentre in realtà si è fermato a 2.902 MLD. Parimenti l'EBIT, previsto di -50 M€, è risultato di -531 M€.
A fronte di questi valori, i costi sembrerebbe siano stati più o meno in linea con le previsioni. Ma questo è stato possibile solo a causa del prezzo del petrolio che nella realtà è stato ben più basso dei 100 USD/barile preventivati nel piano. Per cui anche le altre voci di costo sono state grandemente cannate.


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