[BHX-CPH-GDN]
PREFAZIONE
Svariati anni di lettura (tanta), interventi (non altrettanto), assenze (scarse) hanno contraddistinto il mio personale rapporto con AC, un rapporto che ha acquisito un significato notevole per me e non solo per la passione del volo o per tenermi al corrente delle ultime notizie concernenti l’aviazione commerciale, ma (incredibilmente, stranamente o come volete voi) anche per una questione strettamente linguistica, considerato il fatto che la parte italiana della famiglia non ha svolto il suo dovere fino in fondo e che, in parole spicce, il mio italiano lascia tanto a desiderare (la parte anglo/belga della famiglia stessa ha, invece, perseverato abbastanza per far si che divenissi fluente in 2 ed in seguito 3 lingue). Detto ciò, ahimé, il mio racconto fotografico non sarà incentrato su destinazioni da sogno o compagnie alquanto sconosciute ma, as a matter of fact, consisterà in un breve resoconto (con foto pessime – my apologies) su quella che, da svariati mesi, è la mia routine settimanale da quando è arrivato il trasferimento definitivo in Polonia, con sede lavorativa, tuttavia, sempre nel Regno Unito: indeed, si va in ufficio in aereo lunedì mattina per tornare giovedì sera (e lavorare da casa, o perlomeno provarci, nell'ultimo giorno lavorativo della settimana).
SK è la mia prima scelta in termini di compagnia: puntualità di tutto rispetto, servizio di bordo che non fa una pecca (consistency - that's the word), hub dov’è addirittura un piacere passare 2 volte a settimana (mi capita spessissimo di far transito a FRA o MUC ma CPH rimane, per me, il miglior scalo in tal senso), lounge spesso heavily overcrowded ma a me bastano un paio di birre (on the way home) od un tè caldo (on my way to work). Oh, e dimenticavo - il loro sito internet, incredibile ma vero di 'sti tempi, funziona! E riesco a prenotare voli...
Bando alle ciance, cominciamo.
Quest’oggi, con l’ottima scusa di visitare parte del mio project team a Copenhagen (nell’intento di preparare la prossima trasferta lavorativa a Graz), decido di prenotare il volo delle 10:10 del mattino, dock my laptop in one of the many hot desks e tornare direttamente a casa a Danzica col volo delle 17:10. La mia routine di sempre, invece, prevede un full day at work di giovedì, volo delle 19:25 per CPH e ritorno a casa a GDN con l’ultimo collegamento del giorno, alle 22:55.
In attesa del treno delle 7:17, l’unico diretto del giorno da Burton-on-Trent, cittadina industriale (famosa per la produzione di birra) dello Staffordshire, dove l'azienda per la quale lavoro ha una sede full-time mentre il sottoscritto, invece, ci respira soltanto on a part-time basis.
Non è cambiata dai tempi della rivoluzione industriale.
Coach A, First Class, in pochi e scenderanno quasi tutti alla principale stazione di Birmingham, New Street.
Birmingham si sveglia sotto le nuvole - not really an uncommon scene.
Dopo circa un'ora di treno, mi sento già a casa.
20 secondi, quanto bastano all'AirLink (o people-mover) per raggiungere il main terminal.
Fast-lane con corridoio claustrofibico per raggiungere la security area.
Niente foto della lounge, che era piena e che comunque non vale assolutamente lo sforzo fotografico (pane e leekie soup anyone? E la Guinness, specialmente in lattina, non mi piace) – spesso, infatti, mi fermo a Pret a Manger senza nemmeno metterci piede.
Meglio, allora, dirigersi verso i gates and see what's going on out there. Incredibile ma vero, spunta un 321 di LH, nel bel mezzo dello sciopero.
Secondo volo del mattino per KL, con UA pronto ad oltrepassare l'Atlantico e dirigersi verso EWR. Fino a poco tempo fa, sempre intorno a quest'ora del mattino, c'era anche un volo AA per JFK (non ricordo, tuttavia, se sarà riproposto per la S17).
That's all for now - more pictures to follow.

G
PREFAZIONE
Svariati anni di lettura (tanta), interventi (non altrettanto), assenze (scarse) hanno contraddistinto il mio personale rapporto con AC, un rapporto che ha acquisito un significato notevole per me e non solo per la passione del volo o per tenermi al corrente delle ultime notizie concernenti l’aviazione commerciale, ma (incredibilmente, stranamente o come volete voi) anche per una questione strettamente linguistica, considerato il fatto che la parte italiana della famiglia non ha svolto il suo dovere fino in fondo e che, in parole spicce, il mio italiano lascia tanto a desiderare (la parte anglo/belga della famiglia stessa ha, invece, perseverato abbastanza per far si che divenissi fluente in 2 ed in seguito 3 lingue). Detto ciò, ahimé, il mio racconto fotografico non sarà incentrato su destinazioni da sogno o compagnie alquanto sconosciute ma, as a matter of fact, consisterà in un breve resoconto (con foto pessime – my apologies) su quella che, da svariati mesi, è la mia routine settimanale da quando è arrivato il trasferimento definitivo in Polonia, con sede lavorativa, tuttavia, sempre nel Regno Unito: indeed, si va in ufficio in aereo lunedì mattina per tornare giovedì sera (e lavorare da casa, o perlomeno provarci, nell'ultimo giorno lavorativo della settimana).
SK è la mia prima scelta in termini di compagnia: puntualità di tutto rispetto, servizio di bordo che non fa una pecca (consistency - that's the word), hub dov’è addirittura un piacere passare 2 volte a settimana (mi capita spessissimo di far transito a FRA o MUC ma CPH rimane, per me, il miglior scalo in tal senso), lounge spesso heavily overcrowded ma a me bastano un paio di birre (on the way home) od un tè caldo (on my way to work). Oh, e dimenticavo - il loro sito internet, incredibile ma vero di 'sti tempi, funziona! E riesco a prenotare voli...
Bando alle ciance, cominciamo.
Quest’oggi, con l’ottima scusa di visitare parte del mio project team a Copenhagen (nell’intento di preparare la prossima trasferta lavorativa a Graz), decido di prenotare il volo delle 10:10 del mattino, dock my laptop in one of the many hot desks e tornare direttamente a casa a Danzica col volo delle 17:10. La mia routine di sempre, invece, prevede un full day at work di giovedì, volo delle 19:25 per CPH e ritorno a casa a GDN con l’ultimo collegamento del giorno, alle 22:55.
In attesa del treno delle 7:17, l’unico diretto del giorno da Burton-on-Trent, cittadina industriale (famosa per la produzione di birra) dello Staffordshire, dove l'azienda per la quale lavoro ha una sede full-time mentre il sottoscritto, invece, ci respira soltanto on a part-time basis.

Non è cambiata dai tempi della rivoluzione industriale.

Coach A, First Class, in pochi e scenderanno quasi tutti alla principale stazione di Birmingham, New Street.

Birmingham si sveglia sotto le nuvole - not really an uncommon scene.

Dopo circa un'ora di treno, mi sento già a casa.

20 secondi, quanto bastano all'AirLink (o people-mover) per raggiungere il main terminal.

Fast-lane con corridoio claustrofibico per raggiungere la security area.

Niente foto della lounge, che era piena e che comunque non vale assolutamente lo sforzo fotografico (pane e leekie soup anyone? E la Guinness, specialmente in lattina, non mi piace) – spesso, infatti, mi fermo a Pret a Manger senza nemmeno metterci piede.
Meglio, allora, dirigersi verso i gates and see what's going on out there. Incredibile ma vero, spunta un 321 di LH, nel bel mezzo dello sciopero.

Secondo volo del mattino per KL, con UA pronto ad oltrepassare l'Atlantico e dirigersi verso EWR. Fino a poco tempo fa, sempre intorno a quest'ora del mattino, c'era anche un volo AA per JFK (non ricordo, tuttavia, se sarà riproposto per la S17).

That's all for now - more pictures to follow.

G