Thread Alitalia - Ottobre 2016


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Probabilmente qualcuno nella Jv non vuole quest' accordo tra Az e AM. Non credi ?
Comunque è assurdo che Az debba fare accordi di cs con una compagnia non Skyteam quando ne ha una.

Dubito che AZ possa fare tali accordi in prosecuzione ed in area in JV Atlantica senza il benestare del board della JV.
 
Alitalia e Interjet hanno finalizzato un nuovo accordo commerciale, valido a partire dal 15 ottobre 2016. Interjet è un vettore messicano (il secondo per dimensione), operativo in Messico, Colombia, Costa Rica, Cuba, Guatemala e Stati Uniti; i suoi hub principali sono Città del Messico, Cancun e Toluca. All’aeroporto di Città del Messico Alitalia e Interjet operano dallo stesso terminal. L’accordo comprende 51 rotte interne in Messico e 30 internazionali. I nostri clienti potranno raggiungere: tutte le principali destinazioni del Messico (come Cancun, Merida, Monterrey, Puerto Vallarta, Cozumel) in connessione con i voli Alitalia tra Fiumicino e Città del Messico e anche dagli aeroporti di Cancun e Toluca; destinazioni internazionali via Città del Messico, tra cui L'Avana, Guatemala City, Lima, Bogotà; destinazioni messicane tramite gli altri gateway di Alitalia (Miami, L'Avana, Los Angeles, Chicago e New York JFK).

Mi sorprende che questo accordo non lo si è raggiunto con AeroMexico che è in Sky Team

Ma è la LC che ha in flotta i Superjet 100??
 
Ma è la LC che ha in flotta i Superjet 100??

si. effettivamente non si è mai capito come mai non si è aperto un accordo di cs con AM già dal momento della partenza del volo IC da FCo a MEX.
è parso a tutti davvero strano, tanto più che in contemporanea AM ha messo il cs sul volo KLM per AMS, e quindi KLM da MAS a FCO....

questa è una ulteriore prova che dà fastidio, all'interno dell JV, che AZ apra nuove rotte.....le altre possono fare quello che cavolo vogliono....(vero DL???)
 
si. effettivamente non si è mai capito come mai non si è aperto un accordo di cs con AM già dal momento della partenza del volo IC da FCo a MEX.
è parso a tutti davvero strano, tanto più che in contemporanea AM ha messo il cs sul volo KLM per AMS, e quindi KLM da MAS a FCO....

questa è una ulteriore prova che dà fastidio, all'interno dell JV, che AZ apra nuove rotte.....le altre possono fare quello che cavolo vogliono....(vero DL???)

Schermate in vista di una rivisitazione della JV, diversamente non si spiega . . . . poi con una LC. . . .
 
Dubito che AZ possa fare tali accordi in prosecuzione ed in area in JV Atlantica senza il benestare del board della JV.

sono d'accordo. allora, come lo spieghi? (per cortesia leggi altro mio post).....cosa ne pensi? si prevede n futuro una "rottura" o qualche forma di allentamento all'interno della JV (non subito ovviamente, visto che scade nel 2022)
 
Trasporti. La plusvalenza di circa 40 milioni riduce le perdite
Alitalia vende a Etihad slot a Londra Heathrow
ROMA
Alitalia ha venduto al suo azionista Etihad slot all’aeroporto di Londra Heathrow per fare cassa. L’operazione è stata realizzata in luglio. La cessione è stata fatta al prezzo di 60 milioni di euro, con una plusvalenza di circa 40 milioni per Alitalia, che ha così potuto ridurre le perdite accumulate nel 2016, superiori alle previsioni. Gli slot sono le bande orarie che danno diritto ad atterrare e decollare in un aeroporto. Negli accordi del 2014 con Etihad era prevista la vendita di cinque coppie di slot a Heathrow. Il 7 gennaio di quest’anno, quando Il Sole 24 Ore aveva scritto che la cessione sarebbe avvenuta nel 2016, Alitalia aveva smentito. La vendita, con un accordo di sale and lease back, è avvenuta un po’ più tardi del previsto, con Alitalia in difficoltà finanziarie. Adesso per volare nel principale scalo europeo la compagnia paga un canone di affitto al suo socio forte (con il 49%) Etihad.
Quest’anno Alitalia sta accumulando perdite sensibilmente superiori a quelle stimate nel «Piano economico 2015-2018», fatto per l’ingresso di Etihad, che prevedeva una perdita netta di 44 milioni quest'anno e un utile netto il prossimo. Nel 2015 Alitalia ha dichiarato una perdita netta consolidata di 199,1 milioni, in linea con le previsioni, mettendo a conto economico 220 milioni di plusvalenze, realizzate con la cessione a Etihad del 75% della società del Mille Miglia (194 milioni di plusvalenza) e con la vendita di 15 aerei Airbus (26 milioni). Senza questo apporto, la gestione nel 2015 avrebbe prodotto una perdita consolidata di circa 420 milioni. A livello consolidato a fine 2015 i debiti finanziari netti sono saliti a 903 milioni, mentre il patrimonio netto (capitale più riserve) si è ridotto a 122 milioni. La sola capogruppo Alitalia Spa ha dichiarato una perdita netta di 408,1 milioni e un patrimonio netto di 51,88 milioni a fine 2015.
Questo patrimonio non basta a coprire le perdite che si stanno accumulando quest’anno, il cui importo, mai rivelato, secondo indiscrezioni potrebbe superare anche la perdita del 2015, che è stato l’anno migliore della storia per il trasporto aereo mondiale, con profitti record secondo la Iata. L'a.d. Cramer Ball dice che la compagnia perde 500mila euro al giorno.
Alitalia avrebbe bisogno di un aumento di capitale. Ma i principali azionisti italiani, Unicredit e Intesa Sanpaolo, hanno detto che non metteranno altri soldi. L’emiratina Etihad ha le risorse, ma non può mettere neppure un euro se non lo fanno anche i principali soci italiani, altrimenti salirebbe oltre il 50% del capitale infrangendo le norme Ue, che prescrivono una maggioranza assoluta in mano a soci comunitari, pena la perdita dei diritti di volo. La compagnia sta preparando tagli al costo del lavoro e forse nuovi esuberi, ma uno dei problemi è la debolezza dei ricavi.
Come riferito dal Sole 24 Ore il 4 ottobre, la compagnia sta studiando un’operazione sul capitale basata su uno swap per trasformare circa 200 milioni di debiti in strumenti partecipativi, i tecnici li chiamano “quasi capitale”. Se i creditori accetteranno, sarebbe un modo di rafforzare il patrimonio sulla carta ed evitare di dichiarare che il patrimonio netto è negativo, il che significherebbe il collasso. Se l’operazione si farà, potrebbe essere una soluzione solo temporanea. La necessità di un vero aumento di capitale con soldi freschi sarebbe solo rimandata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gianni Dragoni

Com'è possibile che la plusvalenza sia di 40 mil? Gli slot non sono asset iscritti in attivo, una vendita a 60 mil dovrebbe generare una plusvalenza per 60 mil.
 
Se sapessi di cosa stai parlando noteresti che solo Alitalia ed altre tre compagnie in Europa perdono soldi e noteresti che tra queste tre c'è chi perde soldi anche sul nord america, persino con il barile a 50 USD. E noteresti anche chi è l'azionista principale.
Solo che a quanto pare ignori proprio l'argomento.

Ma tu hai dati alla mano? O parliamo tanto per?

M come, osi mettere in dubbio quello che dice Kropotkin72?
Lui sì che conosce dove fanno gli utili le compagnie UE, mica nel nord America, eh...
 
sono d'accordo. allora, come lo spieghi? (per cortesia leggi altro mio post).....cosa ne pensi? si prevede n futuro una "rottura" o qualche forma di allentamento all'interno della JV (non subito ovviamente, visto che scade nel 2022)

Non drammatizzerei. Letto così sembra un semplicissimo interline, che dubito possa essere soggetto a veti. Tanto più che non intercetta il dominio di nessun partner (AM non è in JV) e che presumibilmente serve a migliorare la redditività del FCO-MEX (cioè, è coerente con gli interessi di AF, KL e DL).
Non mi pare neanche una particolare novità l'ibridazione: no volato spesso con AF e KL in interline con Westjet ed Alaska (come anche con Lufthansa e JetBlue anche se parliamo di una diversa JV).
 
M come, osi mettere in dubbio quello che dice Kropotkin72?
Lui sì che conosce dove fanno gli utili le compagnie UE, mica nel nord America, eh...

Bravo, meglio non osare :)
Ormai dal 2014 tutte le compagnie europee fanno utili, tranne AZ, AB, EY Regional e Meridiana.
Persino compagnie date per rottami come Olympic e Air Baltic fanno utili. Anche loro sul nord america?
 
Bravo, meglio non osare :)
Ormai dal 2014 tutte le compagnie europee fanno utili, tranne AZ, AB, EY Regional e Meridiana.
Persino compagnie date per rottami come Olympic e Air Baltic fanno utili. Anche loro sul nord america?

Accademia. Professore o ricercatore (all estero)?
 
Accademia. Professore o ricercatore (all estero)?

Semplice conoscenza di un business che ho praticato per molti anni lavorando con alcune delle principali compagnie aeree al mondo, europee e non.
Tra l'accademia e l'ignoranza crassa esistono anche livelli intermedi.
 
Le donne che hanno
cambiato Alitalia
di Rita Pucci

Hanno cambiato il volto di Alitalia. Lavorando sui servizi, sulle strategie di vendita, sulle politiche di distribuzione, sul personale. Lo hanno cambiato e ancora ne plasmeranno l’evoluzione, per riportare davvero la compagnia aerea italiana a volare alto. Sono le donne che, da quando è entrata in campo Etihad acquisendo il 49 per cento delle quote del vettore, stanno ridando smalto ad Alitalia.

Occhi puntati sulle vendite
A partire da Lorna Dalziel, che da dieci mesi ricopre l’incarico di senior vicepresident global sales, guidando tutta la struttura vendite dell’aerolinea. Precedentemente tra le fila di Etihad, per cui dal 2011 ha ricoperto il ruolo di country manager Italia, Dalziel non nasconde il cambio di passo che Alitalia ha attuato sul fronte delle vendite: un cambio di passo che, nelle settimane scorse, la manager non esitava a definire concreto, supportato anche da "un cambiamento di percezione sul mercato della compagnia".

I prossimi progetti a cui la manager sta lavorando riguardano i contratti di incentivazione alle agenzie di viaggi, spina dorsale della distribuzione di Alitalia: "Il rapporto con le adv è migliorato" diceva a TTG Italia qualche settimana fa. E il prossimo futuro sembra essere all’insegna di un ulteriore miglioramento.

Tra servizi premium e divise
Meno visibile sul mercato trade, ma costantemente al lavoro dietro le quinte è Aubrey Tiedt, chief customer officer di Alitalia, che da 25 anni nel settore dell'aviazione ricopre ruoli 'customer oriented'. Arrivata in Alitalia con la ventata Etihad, in passato ha lavorato proprio per il vettore di Abu Dhabi, e prima ancora in Gulf Air. In Alitalia il suo obiettivo è quello di riposizionare la compagnia, operando gomito a gomito con il personale e facendo attenzione ad ogni singolo dettaglio: il lavoro è già stato avviato con le nuove divise, il miglioramento dei servizi di terra e l’aggiornamento professionale costante dei dipendenti. E gli ultimi dati rilasciati dalla compagnia, parlano di un indice di gradimento dei servizi da parte della clientela che ha raggiunto il 91.4 %.

Dove aprono le nuove rotte
Se ne sente parlare ancora meno, di lei, il terzo pilastro tra le 'quota rosa' della nuova Alitalia: Claudia Bugno, che ha un trascorso al Mise e ricopre nel vettore l’incarico di vicepresident Public Affairs. Un ruolo strategico, perché le nuove rotte dipendono in buona parte da lei, visto che si occupa dei negoziati internazionali gestendo i rapporti intergovernativi, ponendo tra le sue priorità diritti di traffico e interessi del vettore. E se dal 29 novembre Alitalia volerà a Cuba e prevede di avviare a breve ulteriori operazioni lungo raggio, un po' di merito va anche a lei.
 
Le donne che hanno
cambiato Alitalia
di Rita Pucci

Un solo appunto: il titolo andrebbe modificato in: "Le donne che stanno provando a cambiare Alitalia".

Perché il passato prossimo è una forma verbale che indica un evento già compiuto.
Se così fosse, ovvero se il cambiamento in AZ fosse già concluso, ci sarebbe da preoccuparsi.
 
Come mai quasi tutte le compagnie, LC comprese, mensilmente pubblicano i dati del rispettivo traffico e AZ non lo fa mai??
 
Stato
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