Io alcuni di voi li conosco personalmente, alcuni forumisticamente, altri non li conosco ma, partendo dall'assunto che pilotano un aereo di linea, mi immagino abbiano un quoziente intellettivo quantomeno elementare.
Questo per dire che non mi capacito come ci sia gente che ancora parla di cause dello sciopero.
Il problema sono i CFS? Madeché, che con un'azienda che perde 500k al giorno, quei 2.5M li hai bruciati in meno di una settimana. Preoccupati degli altri 360gg piuttosto.
I licenziamenti dei malati terminali? Ma se in Italia il tribunale del lavoro opera velocemente e tende spesso - diciamocelo - a favore del lavoratore?
FTL e simili amenità? Ma non scherziamo: AZ ha un safety record invidiabile, perchè l'azienda è seria su questo fronte, e il personale capace.
Questo sciopero, come tutta la più generale agitazione del personale AZ degli ultimi tempi, è il sintomo di una battaglia che ha come oggetto i rapporti di forza tra azienda e sindacati, e nulla più. L'abbiamo detto fino allo sfinimento. La prima vorrebbe levarsi di mezzo per sempre i secondi facendone degli yesmen, e i secondi vorrebbero continuare a contare come hanno sempre contato, in un'ottica spesso vicina alla rendita di posizione più che alla leale collaborazione.
L'idea che personalmente mi sono fatto è che entrambe le posizioni siano ridicole, ma soprattutto che entrambe siano sinonimo di una cultura aziendale ferma all'età della pietra. E non a caso AZ non vede un utile dai tempi degli esordi in Rai di Baudo.
Ma se le cose stanno così, perchè non si riesce ad affrontare la questione in maniera matura e si continua invece con il "ma perchè scioperate??" da una parte, e il "con voi non vale la pena parlare, ché non capite un ca**o, siete prevenuti contro la categoria, e anche un po' prezzolati" dall'altra?
Ad essere all'età della pietra non è solo la cultura aziendale su entrambi i fronti, ma proprio il modo in cui culturalmente ci si approccia alla questione. E la cosa non fa ben sperare, facendo anzi parecchia tristezza.