[TR] Un ragazzo calabrese alla conquista dell'Impero

  • Autore Discussione Autore Discussione aless
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Bellissimo TR!!! ...con uno stile narrativo avvincente...come tutti gli altri TR che hai fatto, del resto!!! Devo dire che l'italiano della maggior parte degli utenti del forum è invidiabile...e questo ci deve inorgoglire!!!!!
 
Grandissimo TR con belle foto e uno stile narrativo impareggiabile. Aspetto il resto.

Inviato dal King Kamehameha Club
 
E vabbè, con un TR così, cosa vuoi che ti dica? Meta interessantissima e uno stile narrativo come ce ne sono pochi. Manca la seconda parte però :)
 
Il TR è fenomenale come al solito, di piacevolissima lettura.
L'unica cosa che non comprendo è a che cosa servisse un urbanista a Makelle, visto che dalle foto aeree si capisce benissimo che sono già a posto con una splendida pianta ortogonale.:D
 
Sembra che da questo TR sia stato tratto anche un film.

un_ragazzo_di_calabria_5_dicembre_africa_sport.jpg
 
ti sei salvato solo perché le foto degli altipiani sono mozzafiato davvero!

Grazie Prez.

Così a caldo: siamo prossimi al sublime narrativo, e le foto non fanno assolutamente schifo. Quelle dal frullino, in particolare, sono fantastiche.

Davvero curioso di leggere il seguito.

DaV

Detto da te è un complimentone! Spero di non deludere troppo.

Bei ricordi i panorami Etiopi... Vai avanti veloce!

Sono già in astinenza: vai avanti o no?

Comandi!

Un'avventura sin'ora!!! M piac!!!

Grazz'! :)

Foto fantastiche, il racconto e'... meglio.

Grazie per avermi fatto sentire vecchio! Io ricordo di aver volato su un DC 3 Ethiopian:)

Suvvia! Diciamo che è ET ad essere anzianotta (70anni!), con oltretutto una lunga passione per gli aerei vintage. ;)

Figa che posto, io sarei già impazzito dopo un minuto e mezzo.

Ho avuto a che fare per lavoro con degli Eritrei e mi ci ritrovo perfettamente nel tuo racconto surreale.

In effetti è tutto il posto che è surreale.

Comunque sì, vivono in un mondo molto loro. Per i nostri canoni, se poco poco li becchi in un momento di stress o di fretta è la fine.

Bellissimo inizio. L'Etiopia è meravigliosa, c'ho lasciato il cuore tre anni fa.
Comunque posso controllare meglio, ma ad ottobre sono partito da Pisa con Alitalia poi ADD ed infine Malawi e direi un solo biglietto.

Ho il solo rammarico di non avere fatto molti giri che avevo in mente. Spero di rimediare il più presto possibile.

Hai controllato poi la storia dei biglietti? Di sicuro AZ al momento non vola su ADD.

stupendamente kafkiano! :cool:

Grazie!

Ottimo davvero, e gustoso...quasi come la nastrina del mulino bianco etiope che non ha resistito dal regalarti appena atterrato ad ADD!! Nostalgia di casa galoppante? ;)

ossigeno : essere umano = nastrina : aless


sappilo :)

La nastrina è più di una passione: è il mio feticcio. :D
Dovrei seriamente farmi pagare dalla Mulino Bianco.

Scrivo pochissimo, però permettimi di dirti che trovo questo TR davvero eccezionale, scritto con un ottimo stile narrativo, coinvolgente e che si fa leggere, per non parlare delle foto, anch'esse davvero belle, tra tutte, quelle degli altopiani etiopi e quelle dell'avvicinamento a MQX sono davvero emozionanti.

Quanto all'indisponibilità della mascherina, non ho potuto non pensare a questo https://youtu.be/kwYr4LAIUjk?t=27s Si vede che non volavi EK... :D :D :D

Ti ringrazio tanto!

TR che promette non bene, di piu'.
Leggerti e' davvero un piacere, il tuo modo di raccontare le esperienze e le sensazioni e' coinvolgente. Bravo.
Ora avanti con il proseguio.

Grazie mille!

complimenti davvero un bel TR :)

E grazie anche a te.

La parte relativa al cambio gate ad ADD è fantastica! Come il TR

Mi dovete credere quando vi dico che io ste storie non me le invento! :roll:

E io adoro i TR scritti così. Grazie della condivisione. :)

Un piacere scriverli, quando scopri che per altri è un piacere leggerli.

Eccezionale davvero! Complimenti ma adesso continua!!

Eccomi!

Grandissimo TR. Aspetto l'OT a Mekkele.

Poco, ma c'è.

Sarebbe anche ora di continuarlo sto gran bel TR, no?
:D

Suvvia, qua dentro sono tra i pochissimi che i TR li finisce! :D

Ciao, bellissime foto e bel racconto!! Vai con il resto!

Grazie mille!

Bellissimo TR!!! ...con uno stile narrativo avvincente...come tutti gli altri TR che hai fatto, del resto!!! Devo dire che l'italiano della maggior parte degli utenti del forum è invidiabile...e questo ci deve inorgoglire!!!!!

Grazie della stima reiterata! :)

Grandissimo TR con belle foto e uno stile narrativo impareggiabile. Aspetto il resto.

Apprezzatissimo.

E vabbè, con un TR così, cosa vuoi che ti dica? Meta interessantissima e uno stile narrativo come ce ne sono pochi. Manca la seconda parte però :)

Lascia stare, che non vedo l'ora di leggere (e vedere!) il tuo.
Méta invidiatissima.

Sempre molto interessante.
Gran Bel TR Aless.

Grazie mille Dan!

Con tutto quello che ti paghiamo mi pare il minimo :D

(mi sa che c'è stato un problema col bonifico in entrata. puoi provare un'altra volta?)

Il TR è fenomenale come al solito, di piacevolissima lettura.
L'unica cosa che non comprendo è a che cosa servisse un urbanista a Makelle, visto che dalle foto aeree si capisce benissimo che sono già a posto con una splendida pianta ortogonale.:D

Ma infatti sono andato via, ché ero superfluo. :D

Questo TR risvegliato in me l'amore per l'Africa, bravo ;)

Non avevo dubbi! :D

Sembra che da questo TR sia stato tratto anche un film.

Momento serietà.
Il titolo di questo racconto di viaggio non è mio, ma è anzi una citazione dell'omonimo libro con cui un mio caro Prof. del Liceo raccolse le lettere del padre, militare al fronte africano.
G.F. Milano (2005). Un ragazzo calabrese alla conquista dell'Impero, ICSAIC, Cosenza.
 
L'Etiopia è un paese enorme, estremamente variegato da un punto di vista etnico, e con una cultura millenaria alle spalle.

Le radici della sua storia affondano negli albori della razza umana e nelle scorrazzate di Lucy sugli altopiani, passando per le vicende di Macheda - la Regina di Saba - e del suo fugace amore con Re Salomone. Da cui nacque Menelik, primo di una dinastia che regnò incontrastata nel paese per più di tremila anni. Eccezion fatta per la breve parentesi in cui la Regina Gudit quasi sterminò gli axumiti e tipo qualsiasi altro essere vivente, facendo sprofondare il paese in una sorta di letargo.
Gudit era una falascia, cioè una beta-israeliana, cioè un'ebrea nera. Già, perchè in Etiopia vive, anch'essa fin dall'alba dei tempi, una enorme comunità ebraica che si dice erronamente faccia parte delle tribù perdute d'Israele. Anche se non si sono persi per niente, e sono venuti qui chissà quando. Forse assieme a Menelik, quando questi tornò in Patria dopo essere andato a trovare suo padre Re Salomone, portandosi dietro come souvenir l'Arca dell'Alleanza che è conservata in una chiesetta rurale.
Chi lo sa.

E questo è solo l'inizio!

Pensate che qui si rifugiò parte della famiglia di Maometto durante le persecuzioni del Profeta, famiglia che ricevette però una così calorosa accoglienza e protezione da rendere i cristiani etiopi un popolo quasi sacro per i musulmani. Si dice sia per questo che l'Etiopia è l'unico paese dell'area non convertitosi (con le buone o con le cattive) all'Islam. E infatti qui la maggioranza della popolazione è cristiana - copta ortodossa per la precisione - e non da poco tempo. Forse da ancora prima del regno di Costantino, mentre altri affermano come l'Etiopia sia il primo paese che mise la croce sulla propria bandiera. Quindi cristiani, ebrei, musulmani, cos'altro? Ah già, gli animisti, e i politeisti. E i rastafariani, il cui messìa, guarda un po', è proprio Haile Selassie I. Cioè il diretto e ultimo discendente di Menelik, Re Salomone, la Regina Macheda, e altri tremila anni di storia e storie.

Quanto c'è di mito in tutto ciò? Forse tutto.

La Regina Macheda era probabilmente yemenita. Vai a sapere. E solo un monaco è autorizzato a vedere l'arca dell'alleanza, alla cui morte si sosituisce un altro monaco. Alla faccia del fact check. Il Santo patrono è San Giorgio, immortalato dall'iconografia nell'atto di trafiggere il drago, particolare che deriva però forse da un'errata identificazione dell'imperatore Costantino in un dipinto. Ma allora dovrebbero ravvedersi sia la città di Milano con il suo scudo crociato, che tutta l'Inghilterra.
E la tribù perduta d'Israele? No, quella è vera, tant'è che da Tel Aviv se li venirono a riprendere nel 1991 coi 747 cargo di El Al. A migliaia alla volta. Nome dell'operazione? "Salomone", e come sennò. La causa? Le locuste del deserto, che assieme a tre anni di siccità assoluta uccisero milioni di persone. Perchè tutto qui è biblico, pure le tragedie.

Io la fascinazione dell'Africa non ce l'ho mai avuta, e mi sono ritrovato qui quasi per caso, ma devo ammettere come l'Etiopia sia davvero una bolla, che galleggia indifferente nel continuum del tempo.

O almeno lo faceva prima del Secolo Breve.

Rimandati a casa gli italiani, Haile Selassie I, ultimo discendente di Menelik e Salomone, messìa dei rastafariani, ed emblema vivente della liberazione dei popoli africani, ritorna in patria. Finendo però per tartassare il suo popolo fino a farsi destituire da una giunta militare di stampo socialista. Una nuova dittatura, a cui pose fine un'altra guerra civile da cui è faticosamente uscita l'Etiopia che conosciamo oggi.
Nel mezzo, guerre coi somali, coi sudanesi, e con gli eritrei, che avevano pure le loro ragioni ma che a Mekelle hanno pur sempre bombardato scuole e ospedali. E chissà cosa succederà a breve con gli egiziani, visto che quando la Salini finirà la sua diga sul Nilo potrebbe parallelamente finire l'acqua al Cairo.


Ah giusto, il Trip Report.

Ma alla fine, chi ti è venuto a prendere in aeroporto?

E che dovevo fare? Ho preso un taxi.
Tariffa propostami, 5.000 birr. Tariffa contrattata, 200 birr.
Faranji price.



Contrariamente ai miei pronostici, il semi asse di questo residuato bellico regge, e giungo nel migliore albergo di tutto il Tigray.





Con vista panoramica sul centro cittadino.







Come detto in apertura di TR, dopo pochissimo sono costretto a cambiare i miei piani.

Il risultato è che molti posti che ho visitato e che mi ripromettevo di fotografare con calma in seguito, purtroppo, rimarranno solo nella memoria fotografica del cervello.

Su quella del telefono ho giusto qualche scatto.

La via dello shopping.



La via delle parate ai piedi del monumento alla liberazione tigrina.



Lo sport nazionale: sedersi sul ciglio della strada.



Impalcature in legno.



Non ho fatto in tempo a farmi il selfie con i cammelli, dunque ripiego sui bovini. Giusto per intenderci quando dico che Mekelle è una grande città, ma sostanzialmente un centro rurale. In periferia invece ci stanno direttamente le iene.



Altra costante: i monaci ortodossi.
Contate che, appena entrati nella hall dell'albergo, tutto il personale si è fermato e messo in fila per baciare croce e anelli. Tutto.
E non perchè costretti da obblighi aziendali, ma per devozione. Assieme al personale, lo stesso facevano infatti anche gli ospiti, che interrompevano le loro conversazioni per andare ad omaggiare i prelati.
Un popolo estremamente religioso. Ai limiti del tenerti sveglio tutta la notte con le loro innumerevoli processioni cantate.





Ah, a Mekelle è vietato fumare. In città intendo. Anche per strada. Giusto l'albergo ha una piccola area fumatori esterna. Che utilizzo sorseggiando una prelibata biretta.



E questo è quanto. Il peggiore OT della storia.
Quando invece è un peccato, perchè di cose da raccontare ce ne sarebbero a migliaia.
Come di posti da visitare, soprattutto qui al nord. Una meta turistica sui generis, e che mi sento di consigliarvi a occhi chiusi.

Torniamo IT.

Dopo una decina di giorni devo andare ad Addis. Potrei fare il biglietto online (magari tramite Expedia), ma decido di provare prima in biglietteria per vedere se è vera la storia dello sconto del 60% sulle tratte domestiche se si è entrati nel Paese con un volo ET.



La biglietteria è in pieno centro.



C'è molta gente, che occupa 4-5 file di panche poste al centro della sala.
Io mi siedo su uno sgabbellino di lato cercando di ignorare le decine di occhi puntati addosso, e osservo il loro modo di fare la fila: sono tutti seduti, e ogni tot di tempo, quando la prima panca si svuota, tutti si alzano e prendono posto più avanti.
Dopo una quindicina di minuti, una signora appena arrivata mi chiede se fossi nella fila Sheba Miles. Al che capisco che i pax premium possono scavalcare la fila, e che anzi hanno a disposizione delle poltroncine imbottite e brandizzate ET.

Al banco, l'addetta mi conferma la storia dello sconto.
Io però devo fare di sicuro un'andata per ADD, ma non so se dovrò fare anche il ritorno, e nel caso per quale data.
Non sapendomi spiegare nemmeno lei precisamente i termini dello sconto (per quanto tempo, quante volte ne posso approfittare, etc), mi consiglia di comprare un a/r con ritorno aperto, ed eventualmente rimborsabile.
Accetto e sbrigo la pratica.
Da poco è persino possibile pagare con carta, mentre fino a poco tempo prima era necessario prendere la ricevuta, andare alla banca dall'altra parte della strada, prelevare, pagare in contanti in banca, tornare in biglietteria con una seconda ricevuta, e prendere il biglietto.
In alcuni casi è persino possibile pagare in euro/dollari, o cambiarli nei maggiori alberghi a tassi vantaggiosissimi, talmente tanta è la fame che hanno di valuta estera.

Che poi è vero che ho preso il taxi perchè i colleghi mi hanno dato buca, però è anche vero che tutti i maggiori alberghi etiopi, tra cui il mio, garantiscono un servizio navetta gratuito da/per l'aeroporto. Io non avevo nemmeno letto i dettagli della prenotazione, e dunque non lo sapevo. Al ritorno però ne approfitto.

Per entrare all'aeroporto si deve passare un primo controllo di sicurezza, e un secondo dopo il check-in.

I computer sono fuori uso, quindi carta d'imbarco scritta a mano. Chi invece ha una connessione ad ADD, sarà costretto a ritirare il bagaglio e re-imbarcarlo.



L'unico stanzone degli imbarchi.



I computer fuori uso significano anche free seating. Riesco a sedermi solo a metà. Nonostante la vicinanza con il motore, devo dire che il frullino non si dimostra affatto rumoroso.



Il volo è una copia conforme di quello d'andata.



Aspetto innocentemente il mio bagaglio a questo nastro, per vederlo invece apparire su quello a fianco dedicato ai comuni mortali.





Stavolta mi ricordo però di chiamare l'albergo per farmi venire a prendere. La tipa mi dice di aspettarli qui:



Camera abbastanza insulsa. Mentre il resto dell'albergo non è affatto male, come struttura e servizi.



Impalcatura per i lava-vetri.
Nope!





Esterno giorno.


Ovunque vi troviate, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ecco cosa fanno gli etiopi: lavano per terra. Non scherzo.



Se di Mekelle non ho molte foto perchè mi ripromettevo di farle in un secondo momento, di Addis non ne ho perchè porto con me solo qualche spiccio e nulla più: nella calca delle zone centrali e dei mercati, ti senti più mano sul culo di una bella figliola sul notturno a Termini.


Dopo pochi giorni passati nella capitale, è di nuovo la volta di imbarcarsi. Per Roma e non per Mekelle.
Acquisto il biglietto la mattina stessa, via Expedia, ad una cifra ancora più bassa del FCO-ADD-MQX dell'andata. E soprattutto ad una cifra più bassa di quella propostami dalla biglietteria dove ero andato per farmi rimborsare il ADD-MQX non volato.

Per il Bole International Airport, è quasi l'ora di punta: qui i voli notturni sono forse la maggior parte.







Il famoso rito del caffè etiope.



L'assistenza transiti. Da quel che mi hanno riferito, per gli scali molto lunghi ET offre pacchetti simili a quelli offerti da TK.



La Lounge Gold, che è quella vista all'andata.



Nell'arco di 50 metri sono disponibili ben 3 sale: questa, la sala Silver, e quella per i pax Business a cui non si può accedere con il solo status. Nella prima passeggiata ero passato davanti a quella Silver, che sembrava abbastana nuova, decisamente grande e vuota, ma che non ho controllato cosa offrisse in termini di bar e sala fumatori. Decido quindi di fermarmi qui, e credo di non aver fatto un'ottima scelta.



La sala è infatti piena come un uovo, si fa fatica sia a trovare posto che, nel caso lo si trovi si fa fatica ad arrivarci. Inoltre è buia da morire.









Per arrivare a quella poltroncina è necessario scavalcare tutti gli altri e incastrarsi tra i bagagli.



Catering (che non tocco).





Bar (che tocco).





Fai 'n po' come te pare...



Dopo 2-3 ore chiamano il volo per MXP, di cui FCO è lo scalo intermedio.
Di nuovo partenza intorno a mezzanotte.
Stavolta però, complice il fuso, arriveremo alle 4:30. Mi sento male solo a pensarci.

Per entrare in aeroporto si passa da un primo controllo radiogeno, e poi un secondo per arrivare ai gate.



Ethiopian raggruppa i pax premium di diversi voli in alcuni gate dedicati e allestiti come se fossero una mini lounge. Non male come idea.









Finalmente me ne ricordo!



Imbarco tramite bus.
Un solo quesito mi assale: che aereo troverò?

La risposta è presto detta:



Niente, non ce lo posso proprio fare a beccare il 787.
Però 'mazza che bestia.





Imbarco tra i primissimi quindi me la prendo comoda e mi metto pure a fare due chiacchiere con la f/a che serve la mia zona. E che soprattutto mi spiega come è vero il 787 sia più nuovo e tecnologico, ma come dal loro punto di vista il triplo sia molto meglio perchè con un corridoio e un galley più spaziosi.

La mia fila.







Miglior copertina vista su una Y.



Posto finestrino.



Sapete che diceva il Passenger Announcement in Progress?
"Boarding complete".
Io credevo di essere salito per primo, e invece sono salito per ultimo.
Saremo credo meno di 100 persone in Y.





Subito dopo l'annuncio c'è l'assalto ai forni: tutti cercano di accaparrarsi una fila tutta per sè. Inoltre noto che chi è già seduto su una fila vuota si sposta al posto centrale, per evitare che qualcuno più lento si sieda sulla stessa fila. Ottima idea, provvedo subito.



Bon, ci siamo.



(volevo fare qualche foto del decollo, ma purtroppo l'assistente mi ha redarguito quindi ho messo da parte la macchina)


La prima fase della salita avrà preso quanto, dieci minuti?
Bene, appena dopo il segnale vado rapidamente in bagno, torno rapidamente al posto, mi metto in assetto da guerra...



...e mi sveglio qui!





Per uno che non è mai riuscito a dormire davvero su un aereo: S-P-E-T-T-A-C-O-L-O!!!!

Che sia giorno o che sia notte, niente a Roma è più riconoscibile della macchia scura del Verano dall'alto.



Benvenuti all'Aeroporto di Roma Fiumicino. E' presto da fare schifo, fa un freddo porco, si sbarca via bus nonostante siamo attaccati al finger, ci sono tre macchina della polizia che ci accompagnano fino al terminal, e tutti i pax devono subire un nuovo controllo radiogeno all'arrivo, tra l'altro utilizzando un solo metal detector.





O che tu che hai firmato per codesta fornitura sia destinato a non poter usare diverso tipo di bagno per il resto dell'eternità!



La suorina ha trascinato in questo modo la valigia per tutto il tempo, dimostrando di non aver ancora del tutto chiaro il concetto di ruota.



In compenso non sbarcavo da questa parte di FCO da un bel po', e devo dire che l'ho trovata molto gradevole e ben organizzata.











E con l'unica cosa al mondo che per me conta davvero (cioè la colazione dolce), vi saluto e vi ringrazio di aver letto questa mia ultima fatica.



Buon volo!
 
Ultima modifica:
Epico. Se fossi ricco da fare schifo ti pagherei solo per viaggiare e farci i TR. Invidia per la sonora dormita in aereo, a me non è mai capitato - a parte quella volta in J su DL da ATL a FCO dopo diversi bicchieri di vino :D