Compagnie Aeree e supplemento carburante


kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Riceviamo e volentieri pubblichiamo




Sono un agente di viaggi.

Da addetto ai lavori mi fa sorridere la recente notizia sugli utili record delle aerolinee preisti per il 2016 grazie al petrolio meno caro. Peccato pero' che nessuno evidenzi come tale risultato cosi' ben strombazzato dalla Iata derivi da una politica commerciale scorretta dei vettori ai danni dei consumatori. E' infatti noto che nonostante il calo del costo del petrolio sono pochissimi i vettori che hanno adeguato al ribasso il supplemento carburante (iso code YQ/YR). I passeggeri di tutto il mondo continuano a versare alla maggior parte dei vettori lo stesso supplemento di due anni fa quando il WTI era a 110 dollari al barile. Mi chiedo: a quando la fine di questo scandalo del supplemento carburante e la sua naturale unione al prezzo-base dei biglietti ?

VARIAZIONE TASSA SUPPLEMENTO CARBURANTE YQ ANNO 2013/2014/2015
COMPARAZIONE MESE DICEMBRE 2013 / MESE DICEMBRE 2015
ALCUNI ESEMPI IN CLASSE ECONOMICA (NO BUSINESS E FIRST CLASS)

WTI dicembre 2013 Usd 110
WTI dicembre 2014 Usd 58
WTI dicembre 2015 Usd 38

ALITALIA
Milano-Roma-Algeri-Roma Milano Eur 118,00 nel 2013, Eur 66 nel 2014, Eur 88 nel 2015 **AUMENTATO**
Milano-Bangkok-Milano Eur 348 nel 2014, Eur 300 nel 2015
Milano-Palermo-Milano Eur 28 nel 2013, Eur 28 nel 2014, Eur 25 nel 2015
MIlano-Lamezia-MIlano Eur 53 nel 2013, Eur 22 nel 2015
Milano-Bucarest-Milano Eur 82 nel 2014, Eur 56 nel 2015
Milano-Francoforte-Milano Eur 82 nel 2014, Eur 52 nel 2015



AIR FRANCE
MIlano-Dakar-Milano Eur 356 nel 2013, Eur 346 nel 2014, Eur 200 nel 2015

EMIRATES (Le YQ iniziano ad essere scorporate dalla tariffa base dal primo aprile 2014)
Milano-Brisbane-Milano Eur 430 nel 2014 Eur 430 nel 2015
Milano-Manila-Milano Eur 280 nell'aprile 2014, Eur 294 nel 2014, Eur 294 nel 2015
Milano-Colombo-Milano Eur 230 nell'aprile 2014 Eur 244 nel 2014, Eur 244 nel 2015
Milano-Dhaka-Milano Eur 230 nell'aprile 2014, Eur 244 nel 2014, Eur 244 nel 2015
Milano-LAgos-Milano Eur 310 nel 2014, Eur 310 nel 2015



QATAR
Milano-Colombo-Mlano Eur 228 nel 2013, Eur 228 nel 2014, Eur 228 nel 2015
Milano-Clark-Milano Eur 230 nel 2013, Eur 230 nel 2014, Eur 230 nel 2016
MIlano-Manila-MIlano Eur 230 nel 2014, Eur 230 nel 2016

ETIHAD
Milano-Manila-Milano Eur 284 nel 2013, Eur 300 nel 2014, Eur 300 nel 2015


KLM
Milano-Amsterdam-Lima Eur 396 nel 2013, Eur 200 nel 2015

AIR EUROPA
Milano-Lima-Milano Eur 410 nel 2014, Eur 410 nel 2015
Milano-Dakar-MIlano Eur 140 nel 2013, Eur 0 nel 2015



TUNISAIR
Milano-Dakar-Milano Eur 95.20 nel 2013, Eur 94.96 nel 2014, Eur 96.60 nel 2015 **AUMENTATO**

ROYAL AIR MAROC
Milano-Dakar-Milano Eur 200 nel 2013, Eur 200 nel 2014, Eur 160 nel 2015

CATHAY PACIFIC
Milano-Manila-Milano Eur 217, 20 nel 2013, Eur 159.02 nel 2014, Eur 32,08 nel 2015

AIR ALGERIE
Milano-Algeri-Milano Eur 61,28 nel 2013, Eur 61.64 nel 2014, Eur 56,52 nel 2015
MIlano-Dakar-Milano Eur 142, 98 nel 2013, Eur 142,78 nel 2014, Eur 131,86 nel 2015

THAI
Milano-Manila-Milano Eur 388,26 nel 2013, Eur 425,88 nel 2014, Eur 377,02 nel 2015

SINGAPORE AIRLINES
Milano-Manila-Milano Eur 320,06 nel 2013, Eur 351,94 nel 2014, Eur 349,70 nel 2015

AIR CHINA
Milano-Manila-Milano Eur 240 nel 2013, Eur 260 nel 2014, Eur 260 nel 2015

BRUSSELS AIRLINES
Milano-Abidjan-Milano Eur 320 nel 2014, Eur 320 nel 2015

Milano-Dakar-Milano Eur 294 nel 2013, Eur 320 nel 2014, Eur 230 nel 2015

TAP
Milano-Dakar-Milano Eur 202 nel 2013, Eur 202 nel 2014, Eur 202 nel 2015
Milano-Bogota'-Milano Eur 320 nel 2014, Eur 350 nel 2015 **AUMENTATO**

MERIDIANA
Milano-Dakar-Milano Eur 162 nel 2013, Eur 160 nel 2014, Eur Eur 160 nel 2015

OMAN AIR
Milano-Manila-Milano Eur 180 nel 2014, Eur 196 nel 2015 **AUMENTATO**


IBERIA
Milano-Lima-Milano Eur 410 nel 2014, Eur 410 nel 2015
Milano-Dakar-MIlano Eur 0 nel 2014, Eur 0 nel 2015
Milano-Madrid-Milano Eur 82 nel 2014, Eur 0 nel 2015


TURKISH AIRLINES
Milano-Manila-Milano Eur 352 nel 2014, Eur 352 nel 2015
Milano-Istanbul-Milano Eur 66 nel 2014, Eur 82 nel 2015 **AUMENTATO**
Milano-Cairo-Milano Eur 172 nel 2014, Eur 172 nel 2015
Milano-Dakar-Milano Eur 222 nel 2014, Eur 222 nel 2015


BLUE PANORAMA
Milano-Havana-Milano Eur 200 nel 2014, Eur 100 nel 2015

SWISS
Milano-Cairo-Milano Eur 160 nel 2014, Eur Eur 160 nel 2015

LUFTHANSA
Milano-Riga-Milano Eur 76 nel 2014 Eur 28 nel 2015


ETHIOPIAN AIRLINES
Milano-Lagos-Milano Eur 274 nel 2014, Eur Eur 278 nel 2015 **AUMENTATO**

EGYPTAIR
MIlano-Cairo-Milano Eur 96 nel 2014, Eur 96 nel 2015


LOT
Milano-Varsavia-Milano Eur 34.61 nel 2014, Eur 50 nel 2015 **AUMENTATO**






Ringrazio per l'ospitalita' e per l'evidenza che vorrete dare al mio modesto intervento.

Nel frattempo invio qui di seguito una lettera aperta ai vettori che secondo il mio modesto parere potrebbe offrire ai giornalisti - soprattutto a quelli d'inchiesta e documentaristi - piu' di uno spunto.

Ringrazio mentre resto a Vs disposizione per ogni eventuale necessita' sull'argomento.

Dr. Ugo Papa







INTERVIA
Agenzia Viaggi e Turismo dal 1924
Orario ufficio: Lun-Ven 8.30-18 (no-stop) Sab e Dom 8-13
Via della Torre, 1 (angolo V.le Monza MM1 Turro) - 20127 Milano
tel.xxxxxxxxxxx - e-mail: intervia@tiscali.it


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Argomento: il mancato adeguamento delle spese carburante sui biglietti aerei e la trasparenza dei prezzi di vendita.

Se ne e' parlato tanto nei mesi passati ma - per quanto accade tuttora in agenzia - nulla o quasi e' cambiato.

Mi chiedo come mai la stragrande maggioranza dei vettori aerei non abbia ancora adeguato (al ribasso) il valore della "fuel surcharge" nonostante il continuo calo del prezzo del petrolio (ai minimi da piu' di un anno).

Il sovrapprezzo carburante cosiddetto "fuel surcharge" viene incassato per ogni emissione di biglietto aereo dalla stragrande maggioranza delle compagnie aeree attraverso le tasse aggiunte al prezzo base, tasse visibili sul biglietto e che hanno come codice di riconoscimento YQ/YR.

Con i valori del prezzo del petrolio cosi' bassi da oltre un anno, il balzello potrebbe anzitutto essere ridotto (cosa che per la maggior parte dei vettori non e' stato fatto) o meglio ancora scomparire del tutto per essere finalmente inglobato nel costo base del biglietto dando cosi' a tutta l'industria dei trasporto aereo un segnale di trasparenza verso il consumatore.

Ma perche' tutto cio' non accade ? Perche' il sovrapprezzo carburante non si abbassa ?

La maggior parte dei vettori, chiamati in causa sull'argomento, tirano in ballo a loro discolpa i contratti di acquisto carburante effettuati attraverso contratti finanziari derivati "future e forward" (cosiddetti contratti "hedged") che hanno lo scopo di tenere bloccato il prezzo alla pompa e nei periodi di volatilita' di ridurne le perdite.

Ma per i consumatori quanto tempo dovra' ancora passare e quale valore dovra' raggiungere il prezzo del barile e per quanto tempo dovra' esser stabile al ribasso per vedere la riduzione o meglio ancora la fine definitiva del "supplemento carburante" sui biglietti aerei ?

Potrebbe tornare utile sapere che il prezzo del barile era 110 dollari nel dicembre 2013, 58 dollari un anno fa e circa 34 dollari qualche giorno fa. I valori "future" del WTI prevedono che si arrivi a toccare 20 dollari al barile nei prossimi mesi (fonte Il Sole 24 Ore).

Ma perche' - ci chiedevamo - la maggior parte dei vettori non vuole cancellare la fuel surcharge ed inserire il suo valore nel prezzo base del biglietto (evitando anche la furbata dell'altro sovrapprezzo, quello attraverso l'imposizione di una "Q surcharge" nella costruzione tariffaria) ?

Forse perché così facendo pagherebbero piu' commissioni alle agenzie viaggi ?

Forse perché così facendo le grosse agenzie (quelle con gli accordi di over-commission) raggiungerebbero piu' facilmente i premi produzione di fine anno ?

Forse perche' gestire "in-house" la casellina "YQ" o quella "YR" da' ai vettori maggiore velocita' utile ad operazioni tattiche (poco trasparenti) per abbassare ed alzare il prezzo dei biglietti senza passare (e pagare) ATPCO o TCS (le societa' che "caricano" le tariffe worldwide nei Gds) e cosi' risparmiando sui costi di distribuzione delle tariffe ?

O forse perché, incorporando la "fuel surcharge" nel prezzo base del biglietto, saranno obbligati a pagare piu' tasse ? Si'perche' finora - nessuno sembra essersene accorto - gli introiti collettati attraverso le tasse YQ ed YR non sono mai state soggette ad imposta ("Airline own use only" come recita il manuale di decodifica della Iata).

Ringrazio per l'ospitalita'.

Ugo Papa

INTERVIA
Agenzia Viaggi e Turismo dal 1924
Orario ufficio: Lun-Ven 8.30-18 (no-stop) Sab e Dom 8-13
Via della Torre, 1 (angolo V.le Monza MM1 Turro) - 20127 Milano
tel. xxxxxxxxx - e-mail: intervia@tiscali.it
 
Davvero interessante. Non penso abbia influito sui prezzi dei biglietti, ma ci danno informazioni false.
Avevo notato questa cosa perché nell' emissione dei biglietti premio le tasse che si pagano sono sempre uguale o superiori, nonostante il carburante sia sceso parecchio.
Poi sui biglietti premio succede ancora di peggio: lo stesso volo se preso con il FF Az costa 110 di tasse, con AF 65 di tasse (stiamo parlando dello stesso volo, operato da Az).
 
Le compagnie aeree si sono accorte che con questo supplemento possono incassare qualcosa anche dai biglietti premio, e quindi non lo tolgono.
Ancora una volta si rientra nella libertà di mercato. Se qualche compagnia riterrà conveniente abolire il supplemento integrandolo nella tariffa base e fornendo quindi un miglior servizio ai propri FF, percorrerà questa strada e le altre, forse, si adegueranno.
 
Ma perche' - ci chiedevamo - la maggior parte dei vettori non vuole cancellare la fuel surcharge ed inserire il suo valore nel prezzo base del biglietto (evitando anche la furbata dell'altro sovrapprezzo, quello attraverso l'imposizione di una "Q surcharge" nella costruzione tariffaria) ?

Forse perché così facendo pagherebbero piu' commissioni alle agenzie viaggi ?

Cos'è? il segreto di pulcinella?

Forse perché così facendo le grosse agenzie (quelle con gli accordi di over-commission) raggiungerebbero piu' facilmente i premi produzione di fine anno ?

Forse perche' gestire "in-house" la casellina "YQ" o quella "YR" da' ai vettori maggiore velocita' utile ad operazioni tattiche (poco trasparenti) per abbassare ed alzare il prezzo dei biglietti senza passare (e pagare) ATPCO o TCS (le societa' che "caricano" le tariffe worldwide nei Gds) e cosi' risparmiando sui costi di distribuzione delle tariffe ?


Corretto (escluso il "poco trasparente")

O forse perché, incorporando la "fuel surcharge" nel prezzo base del biglietto, saranno obbligati a pagare piu' tasse ? Si'perche' finora - nessuno sembra essersene accorto - gli introiti collettati attraverso le tasse YQ ed YR non sono mai state soggette ad imposta ("Airline own use only" come recita il manuale di decodifica della Iata).


Buona questa! Dove l'hanno sentita? Hanno incaricato un società di revisione contabile di verificare i bilanci?
 
Ultima modifica:
Che non sia molto moralmente corretto è evidente, che le motivazioni (fra l'altro come dice Greco non è che abbiano evidenziato chissà quale segreto) sia per fare utili aggiuntivi bypassando agenzie ecc... basta avere la forza contrattuale di rivedere gli accordi con le compagnie.
 
Alla fine della fiera, il trasporto aereo è un mercato molto regolamentato e monopolistico, dunque è normale che si creino situazioni di cartello e sarebbe normale anche che l'autorità di regolamento vigili sopra quelle situazioni, il problema è che spesso e volentieri i governi hanno ogni tipo di interesse nel settore tranne la protezione del consumatore.
 
Alla fine della fiera, il trasporto aereo è un mercato molto regolamentato e monopolistico, dunque è normale che si creino situazioni di cartello e sarebbe normale anche che l'autorità di regolamento vigili sopra quelle situazioni, il problema è che spesso e volentieri i governi hanno ogni tipo di interesse nel settore tranne la protezione del consumatore.
Ultimamente il trasporto aereo mi sembra tutt'altro che monopolista in 2 delle principali aree economiche al mondo.
 
Ultimamente il trasporto aereo mi sembra tutt'altro che monopolista in 2 delle principali aree economiche al mondo.

Ti dò ragione se mi dici che le due aree sono USA ed Estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Australia), ma in Medio Oriente, Africa, Europa e America Latina vedo un vettore nazionale prevalente, cosa che si riflette su un'offerta limitata sulle tratte internazionali. Quinte libertà ancora poche.

Parlare delle golfare come paladine del libero mercato è un po' forzato. Se mi dici VA, allora sono d'accordo.