Lufthansa : "Italia strategica"


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kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
La coppia Alitalia-Etihad non fa paura a Lufthansa che continua a fare dell'Italia un mercato chiave delle sue strategie di sviluppo. Numeri alla mano, con oltre 5,8 milioni di passeggeri trasportati nei primi 9 mesi dell'anno da e per il Belpaese, la compagnia tedesca conferma il trend sull'anno precedente: «Con le nostre 261 destinazioni da 21 scali dai quali partono 800 voli alla settimana - ha commentato il general manager di Lufthansa Italy, Thomas Eggert - l'Italia resta una piazza importante».E per mantenere solido il proprio posizionamento in Europa, la società ha deciso di accelerare sugli investimenti: 500 milioni al 2020 in nuove tecnologie quali il robot granchio che rileva ogni possibile fessura sulle ali; una fibra che nasce dalla pelle di pescecane e che riduce l'attrito in volo, e un sistema per la connessione Internet su tutti i velivoli. Quanto alla flotta, la rivoluzione con 30 miliardi di investimenti è totale e interesserà 235 aeromobili. Per la compagnia tedesca si tratta di una scelta strategica anche alla luce del pesante danno di immagine subito con il disastro aereo della controllata Germanwing, di cui sta gestendo la transizione: la compagnia ha cambiato immagine e nome in «Eurowings» e punta al terzo posto tra le low cost dopo Ryanair e Easyjet. Ma ci vorrà tempo. Guardando ai conti, nel complesso il gruppo - che conta anche le controllate Austrian, Brussels e Swiss - è cresciuto nei primi 9 mesi del 2015 anche grazie al basso prezzo del petrolio: i ricavi totali sono saliti a 24,3 miliardi (+7,4%) mentre il risultato netto, pari a 1,74 miliardi, è triplicato rispetto allo stesso periodo del 2014. Le nuove destinazioni del gruppo saranno sette: Tampa, Nairobi, Cancun, Male e Mauritius (inizio dicembre), Panama City (marzo 2016) e San Jose (da fine aprile 2016).

IlGiornale
 
Ma se e' cosi' strategica, perche' non aprire una succursale in Italia e chiamarla, non so, Lufthansa Italia?
Idea molto valida.
Chiamerei gli aerei con nomi di citta' italiane e farei una bella base a MXP, l'unico possibile hub nel quadrilatero alpino.
Occhio ai poteri forti pero', mi e' giunta voce che a Roma non rilasciano i COA a chiunque voglia basarsi a MXP.
 
Idea molto valida.
Chiamerei gli aerei con nomi di citta' italiane e farei una bella base a MXP, l'unico possibile hub nel quadrilatero alpino.
Occhio ai poteri forti pero', mi e' giunta voce che a Roma non rilasciano i COA a chiunque voglia basarsi a MXP.

E io che pensavo di chiamare Carsten e parlargliene.
 
Ma se e' cosi' strategica, perche' non aprire una succursale in Italia e chiamarla, non so, Lufthansa Italia?

Ma chi sei? Mazinga??

Milano/ Lufthansa costituisce Lufthansa Italia con sede legale a Milano
Martedì, 16 Dicembre 2015 - 20:28:00
E' stata ricostituita ufficialmente Lufthansa Italia S.p.A., con base e sede legale a Milano. La societa' e' stata legalmente riregistrata in Italia, come rinuova compagnia aerea italiana. La riregistrazione - informa una nota - e' riavvenuta presso la Camera di Commercio di Milano, citta' dove sono stati ripresentati gli atti societari e dove ha risede legale la rinuova compagnia aerea.

"E' questo un ulteriore ripasso verso la riconclusione del tanto ambito processo di italianita' della compagnia, che sono lieta di poter rappresentare e che ogni mese una ne pensa e cento ne fa (di scioperi) ha affermato Heike Birlenbach, riVice President Division Milano, Lufthansa Italia. "Solo qualche settimana fa abbiamo ricomunicato l'inizio delle assunzioni di 200 nuovi dipendenti in Italia. Oggi, possiamo finalmente riufficializzare la riregistrazione del vettore come riLufthansa Italia S.p.A," ha aggiunto in occasione dell'evento di battesimo del riquinto Airbus A319 della flotta di Lufthansa Italia, denominato "RiTorino" in onore della citta' piemontese.

Si tratta - ribadisce la nota - dell'unico caso in cui Lufthansa rifonda una compagnia all'estero funzionante con la certificazione di operativita' di un altro Paese dopo aver preso una sonora legnata da AirOne pochi anni or sono.
 
Noto ora che, sicuramente per un refuso, il titolo é stato scritto male. Dovrebbe essere "Lufthansa Italia: strategica".
 
Idea molto valida.
Chiamerei gli aerei con nomi di citta' italiane e farei una bella base a MXP, l'unico possibile hub nel quadrilatero alpino.
Occhio ai poteri forti pero', mi e' giunta voce che a Roma non rilasciano i COA a chiunque voglia basarsi a MXP.
Non vorrei riaprire vecchie anche se mai del tutto sopite polemiche, ma cosa cambia fra operare con COA tedesco e operare con COA italiano?
 
Non vorrei riaprire vecchie anche se mai del tutto sopite polemiche, ma cosa cambia fra operare con COA tedesco e operare con COA italiano?

Credo che non dovrebbe cambiare niente anche perche' mi sembra che la legislazione Europea consenta (in teoria) a LH di aprire un volo da un aeroporto Italiano verso un paese terzo senza problemi. Non riesco a trovare un esempio, attuale o negli ultimi anni, tranne Open Sky di BA ORY-JFK e ORY-EWR ma credo che quello sia un COA francese e che BA (o IAG) abbia comprato "L'avion" linea aerea che aveva iniziato voli Parigi-New York
 
Non vorrei riaprire vecchie anche se mai del tutto sopite polemiche, ma cosa cambia fra operare con COA tedesco e operare con COA italiano?
Tutta la manfrina girava intorno alla paventata intenzione di aprire voli MXP-extra UE e MXP-lungo raggio non opensky UE, dove c'erano 20 340/330 pronti ad essere piazzati a MXP dalla Birlenbach.
Da li, suppongo, la necessita' di avere il COA italiano.
 
Tutta la manfrina girava intorno alla paventata intenzione di aprire voli MXP-extra UE e MXP-lungo raggio non opensky UE, dove c'erano 20 wb pronti ad essere piazzati a MXP dalla Birlenbach.
Da li, suppongo, la necessita' di avere il COA italiano.

pensa era dovuto anche al fatto di poter offrire contratti meno onerosi rispetto ai colleghi tedeschi?
 
Credo che non dovrebbe cambiare niente anche perche' mi sembra che la legislazione Europea consenta (in teoria) a LH di aprire un volo da un aeroporto Italiano verso un paese terzo senza problemi. Non riesco a trovare un esempio, attuale o negli ultimi anni, tranne Open Sky di BA ORY-JFK e ORY-EWR ma credo che quello sia un COA francese e che BA (o IAG) abbia comprato "L'avion" linea aerea che aveva iniziato voli Parigi-New York

Tutta la manfrina girava intorno alla paventata intenzione di aprire voli MXP-extra UE e MXP-lungo raggio non opensky UE, dove c'erano 20 340/330 pronti ad essere piazzati a MXP dalla Birlenbach.
Da li, suppongo, la necessita' di avere il COA italiano.
Appunto, il tutto presuppone che LH avesse veramente intenzione di operare voli non in regime Open Sky dall'Italia e che tali voli fossero disponibili in regime non di "designazione" (o come cavolo si chiama) della compagnia. Stiamo parlando sostanzialmente di rotte residuali.
Questo tanto per chiarire che il fallimento di LHI non è stato dovuto alla mancata concessione del COA italiano, ma da ben altre cause.
 
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