Come conciliare il compleanno, la promozione scolastica del nipote quattordicenne, un'offerta per volare a pochi euro e la passione per gli aerei?
Presto detto! AB lancia la sua tariffa per il volo su STR da LIN a 100€, vicino Stoccarda ci sono un paio di musei, quindi il pacchetto è completo. Si vanno a visitare questo

e quest'altro museo

ovverosia, il Museo di Sinsheim e quello si Speyer, che poi sono gemellati.
Vi risparmio il volo su Dash Q400 di AB, nulla di nuovo rispetto al solito. Vi racconto, invece, dell'esperienza a bordo del TU144 (che credo sia una prima assoluta su questi lidi), sul Concorde di AF e... vedrete alla fine.
Consigli per gli acquisti: come dicevo, i due musei sono gemellati, ma se passate prima da Sinsheim (come ho fatto io) chiedete il biglietto che vale per entrambi, e non comprate (salvo non vi interessi) quello che include il cinema, tanto non ci sono spettacoli aeronautici.
I due musei distano una trentina di km l'uno dall'altro, sono più o meno equidistanti da Francoforte, Stoccarda e Karlsrhue e sono ricchi di materiale non solo aeronautico, essendo una sorta di Museo della Scienza e della Tecnica. Per raggiungerli, è comoda l'automobile, avete un'oretta abbondante di strada da percorrere senza troppa fatica.
Cominciamo, dunque, da Sinsheim: il Museo è l'unico ad avere in esposizione gli unici due aerei supersonici che abbiano mai svolto servizio commerciale passeggeri, ovverosia il Tupolev 144 ed il Concorde. Aggiungeteci il fatto che su entrambi è possibile salire a bordo e vi rendete subito conto che i 14 € di biglietto sono ben spesi anche solo per questi due mezzi.
Qualche foto d'insieme prima di salire







All'interno ho trovato l'esposizione certamente ricca di materiale, ma a mio avviso estremamente "affollata" in modo poco organico ed ordinato, quasi fosse un bazaar. A parte poche cose interessanti, comunque, non ero venuto per questo, ma per gli aerei. Saliamo a bordo del TU144 (per gli amici, il Konkordski), quindi, che di roba da vedere ce n'è molta.



C'è un vento dell'accidenti (che sembra una fesseria, ma su un aereo in mostra statica si fa comunque sentire quanto una turbolenza in volo), ed un meteo che alterna splendido sole, nuvole, un temporale improvviso, di nuovo sole... insomma, tutte ottime scuse per giustificare impropriamente la solita scarsissima abilità nel fare le foto. Ah, dimenticavo: tutto all'interno è protetto da plexliglass, e come avete visto gli aerei sono esposti in posizione di decollo, quindi parte dello schifo fotografico è imputabile anche a questo.
Appena saliti, lo scenario è questo

La prima impressione, è che sia più spazioso del fratello anglo/francese, che ha preceduto sia a livello progettuale, sia come entrata in servizio. A differenza del Concorde, però, il TU144 ha fatto pochissimi voli commerciali passeggeri (55 in tutto), è stato utilizzato come cargo (!!!), non è stato ritirato dal servizio dopo il famoso incidente di Le Bourget del 1973 (precedente all'entrata in servizio), ed ha compiuto l'ultimo volo nel 1997 con la NASA... Sì, Wikipedia aiuta molto (https://it.wikipedia.org/wiki/Tupolev_Tu-144). Dal punto di vista progettuale, era tecnicamente migliore del Concorde, vuoi per i canard sul muso, vuoi per i motori che consentivano di viaggiare a velocità supersonica anche senza postbruciatori. Suo il record di velocità per un aereo supersonico non militare (mach 2.5, contro i 2.23 del Concorde). Insomma, non era la classica scopiazzatura mal riuscita del concorrente, tutt'altro!


Internamente, i sedili avevano le dimensioni (e la qualità) degli odierni sedili di economy


Il portellone di ingresso



L'interno del cockpit è nel classico colore azzurrino/verde acqua degli aerei di produzione della gloriosa CCCP.



La postazione dell'ingegnere di volo


Vista verso il retro della cabina




Che dire: come accennavo prima, la primissima impressione è che lo spazio, per quanto ristretto per via della fusoliera, fosse comunque superiore a quello del Concorde, sia in larghezza, sia in altezza. Qualità dei materiali e "raffinatezza" erano certamente sovietici, ma comunque adeguati al mezzo di elite che equipaggiavano, fatto salvo il cesso completamente in metallo, scelta magari igienicamente migliore, ma esteticamente molto discutibile.
A breve il resto.
Presto detto! AB lancia la sua tariffa per il volo su STR da LIN a 100€, vicino Stoccarda ci sono un paio di musei, quindi il pacchetto è completo. Si vanno a visitare questo

e quest'altro museo

ovverosia, il Museo di Sinsheim e quello si Speyer, che poi sono gemellati.
Vi risparmio il volo su Dash Q400 di AB, nulla di nuovo rispetto al solito. Vi racconto, invece, dell'esperienza a bordo del TU144 (che credo sia una prima assoluta su questi lidi), sul Concorde di AF e... vedrete alla fine.
Consigli per gli acquisti: come dicevo, i due musei sono gemellati, ma se passate prima da Sinsheim (come ho fatto io) chiedete il biglietto che vale per entrambi, e non comprate (salvo non vi interessi) quello che include il cinema, tanto non ci sono spettacoli aeronautici.
I due musei distano una trentina di km l'uno dall'altro, sono più o meno equidistanti da Francoforte, Stoccarda e Karlsrhue e sono ricchi di materiale non solo aeronautico, essendo una sorta di Museo della Scienza e della Tecnica. Per raggiungerli, è comoda l'automobile, avete un'oretta abbondante di strada da percorrere senza troppa fatica.
Cominciamo, dunque, da Sinsheim: il Museo è l'unico ad avere in esposizione gli unici due aerei supersonici che abbiano mai svolto servizio commerciale passeggeri, ovverosia il Tupolev 144 ed il Concorde. Aggiungeteci il fatto che su entrambi è possibile salire a bordo e vi rendete subito conto che i 14 € di biglietto sono ben spesi anche solo per questi due mezzi.
Qualche foto d'insieme prima di salire







All'interno ho trovato l'esposizione certamente ricca di materiale, ma a mio avviso estremamente "affollata" in modo poco organico ed ordinato, quasi fosse un bazaar. A parte poche cose interessanti, comunque, non ero venuto per questo, ma per gli aerei. Saliamo a bordo del TU144 (per gli amici, il Konkordski), quindi, che di roba da vedere ce n'è molta.



C'è un vento dell'accidenti (che sembra una fesseria, ma su un aereo in mostra statica si fa comunque sentire quanto una turbolenza in volo), ed un meteo che alterna splendido sole, nuvole, un temporale improvviso, di nuovo sole... insomma, tutte ottime scuse per giustificare impropriamente la solita scarsissima abilità nel fare le foto. Ah, dimenticavo: tutto all'interno è protetto da plexliglass, e come avete visto gli aerei sono esposti in posizione di decollo, quindi parte dello schifo fotografico è imputabile anche a questo.
Appena saliti, lo scenario è questo

La prima impressione, è che sia più spazioso del fratello anglo/francese, che ha preceduto sia a livello progettuale, sia come entrata in servizio. A differenza del Concorde, però, il TU144 ha fatto pochissimi voli commerciali passeggeri (55 in tutto), è stato utilizzato come cargo (!!!), non è stato ritirato dal servizio dopo il famoso incidente di Le Bourget del 1973 (precedente all'entrata in servizio), ed ha compiuto l'ultimo volo nel 1997 con la NASA... Sì, Wikipedia aiuta molto (https://it.wikipedia.org/wiki/Tupolev_Tu-144). Dal punto di vista progettuale, era tecnicamente migliore del Concorde, vuoi per i canard sul muso, vuoi per i motori che consentivano di viaggiare a velocità supersonica anche senza postbruciatori. Suo il record di velocità per un aereo supersonico non militare (mach 2.5, contro i 2.23 del Concorde). Insomma, non era la classica scopiazzatura mal riuscita del concorrente, tutt'altro!


Internamente, i sedili avevano le dimensioni (e la qualità) degli odierni sedili di economy


Il portellone di ingresso



L'interno del cockpit è nel classico colore azzurrino/verde acqua degli aerei di produzione della gloriosa CCCP.



La postazione dell'ingegnere di volo


Vista verso il retro della cabina




Che dire: come accennavo prima, la primissima impressione è che lo spazio, per quanto ristretto per via della fusoliera, fosse comunque superiore a quello del Concorde, sia in larghezza, sia in altezza. Qualità dei materiali e "raffinatezza" erano certamente sovietici, ma comunque adeguati al mezzo di elite che equipaggiavano, fatto salvo il cesso completamente in metallo, scelta magari igienicamente migliore, ma esteticamente molto discutibile.
A breve il resto.