De Laurentiis assolto per la lite di Capodichino con un poliziotto
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato assolto con la formula più ampia, "perché il fatto non sussiste", dalle accuse di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale che erano state ipotizzate nei suoi confronti a seguito del diverbio con un agente di polizia all'aeroporto di Capodichino nel luglio 2015.
La sentenza è stata emessa dal giudice Dario Gallo che ha accolto la tesi della difesa, rappresentata dall'avvocato Gino Fabio Fulgeri.
De Laurentiis, attraverso i suoi legali, ha diffuso una dichiarazione in cui afferma: "Ho sempre riposto fiducia nella magistratura attendendo con serenità e rispetto l'esito del giudizio preliminare. Esprimo, inoltre, la mia stima per la Polizia di Stato verso la quale ho sempre nutrito grande apprezzamento per la delicata funzione che svolge per la collettività".
A rendere nota la vicenda del diverbio all'aeroporto di Capodichino fu, nel luglio scorso, il sindacato di polizia Silp-Cgil: "A De Laurentiis, al suo staff, e ai suoi parenti, composto da ben 18 membri - sosteneva il sindacato - è stato consentito di imbarcarsi attraverso il varco riservato agli equipaggi aerei. Il presidente del Calcio Napoli ha avuto l'arroganza e la protervia di pretendere che la Polizia dello scalo aereo di Capodichino trasportasse i suoi bagagli. Al rifiuto manifestato, ha richiesto di giungere sotto bordo dell'aereo col proprio pulmino privato, pur essendo vietato circolare sulla pista con autoveicoli non adeguati a specifiche normative di sicurezza".
Al diniego ricevuto - secondo il sindacato - De Laurentiis avrebbe "aggredito fisicamente, in modo pubblico e plateale all'interno dell'aeroporto", alcuni agenti della Polaria. Un agente in particolare riportò lesioni giudicate guaribili in cinque giorni, come testimoniato da un referto.
Fin qui la versione del sindacato di polizia. All'esito del processo però il giudice ha escluso la sussitenza di reati a carico di De Laurentiis.