Ho sempre pensato che lo shopping di EY fosse fondamentalmente mirato ad espandere il potere dell'emiro a livello globale, più che parte di un serio progetto imprenditoriale.Vediamo se e cosa c'è di vero nell'indiscrezione. Certo, la strategia della equity alliance, per il momento, non è che abbia portato chissà quali risultati: bisognerebbe, però, anche capire come Etihad misuri i risultati di questi interventi. Non è affatto detto che a EY occorrano Air Berlin, Alitalia, Jet Airways e tutte le altre a produrre utili, anzi. Potrebbe non dispiacere al vettore emiratino lasciare che a produrre utili sia Etihad - che paga tasse (si fa per dire) ad Abu Dhabi - lasciando che le controllate perdano denaro in paesi dove gli utili verrebbero tassati pesantemente. Potrebbero persino (ma non so se abbia senso) risultare più facili da controllare con una quota di minoranza anziende che, sulla carta, perdono denaro.
Con Air Berlin Etihad ha guadagnato slot preziosi nel mercato tedesco e - col programma Top Bonus - un blocco di consumatori da spremere. Nel breve termine penso che al vettore emiratino abbia fatto comodo poter impiegare aerei tedeschi su Abu Dhabi per accelerare la propria espansione, e per lo stesso motivo non sarà loro dispiaciuto ereditare un blocco di piloti dalla Germania. Air Berlin perde ancora soldi, ma qualche frutto in casa EY lo ha prodotto sicuramente.
Con Jet Airways Etihad si è assicurata un partner importante nel subcontinente. Considerata l'importanza del mercato indiano per le golfare, immagino che vi siano state già importanti sinergie su quel fronte.
Le acquisizioni di Darwin e Air Serbia non le ho mai capite, ma saranno anche costate 2 euro l'una, non penso che fossero importanti.
L'unica cosa che sembra accomunare tutte le compagnie partecipate, è la situazione fallimentare nella quali si trovavano quando EY è intervenuta. Secondo me se al posto di AZ e AB ci fossero state due compagnie francese e spagnola, non sarebbe cambiato nulla.
A parte il comune federaggio verso AUH, difficilmente ci può essere una seria integrazione tra le varie anime della galassia EY. Perchè sono tutte compagnie che ancora non sembrano aver trovato un modello di sviluppo sostenibile, figuriamoci quindi un modello comune.
Se davvero avesse voluto creare il network del quale al momento non si intravede traccia se non a livello formale, EY avrebbe dovuto puntare su compagnie sane e scelte in modo strategico, anche a costo di non averne il controllo ferreo che invece può esercitare su una compagnia moribonda.
La poco sensibile trovata di rebrandizzare Darwin in livrea EY Regional, sembra testimoniare quanto sia importante per l'emiro dimostrare al mondo che comanda lui.
Ultima modifica: