Francia precipita Airbus A320 GermanWings
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Allora, ti chiedo scusa sull'illazione circa la PS3.
TGCOM24 e Le Parisien? No, non sono fonti attendibili, come NESSUN giornale in questi momenti e in questi giorni.
Per notizie e fonti attendibili intendo quindi Enti Istituzionali e Forze dell'Ordine, le uniche alle quali un forum serio come questo ho l'obbligo di riferirsi per dare certezze.
Che poi si utlizzino tutti gli articoli e i media per valutare e' altro conto e in questo dobbiamo essere tutti attenti a non prendere le notizie e spiattellarle dandole per oro colato; tu non hai citato un articolo, ma hai fatto un'asserzione "i fuochi accesi perche' i lupi stessero alla larga da rottami e vittime". Con tutto il casino che c'e' la' non credo ci sia davvero il bisogno di fuochi, ma romanzarne sopra fa fico.....indubbiamente!
Tra parentesi, questo uno degli articoli del giornale (Le Parisien) che tu trovi in vendita li' dove stai (noiartri se accontentamo der messaggggero....)
12h43. Certains personnels de la compagnie Germawings refusent de prendre part à des vols,
quando abbiamo ormai STABILITO che trattasi di EMOTIONAL DISTRESS, e questo per dichiarazione ufficiale del vettore...
insomma, cautela ok?
Perché l’A-320 è precipitato? Cinque domande e le possibili risposte
Troppe cose non tornano. Lo schianto dell’aereo Germanwings sulle Alpi francesi ha qualcosa di «eccezionale» per le modalità con cui si è consumato. Ecco alcune interrogativi, e le possibili risposte sulla tragedia che è costata la vita a 150 persone.
Che cosa ci insegna la traiettoria dell’aereo prima dello schianto?
L’aereo ha iniziato una discesa rapida ma non in picchiata. Ha continuato ad avere una certa portanza, cioè ad avere una forza sufficiente a mantenersi in quota: insomma non è precipitato all’improvviso, anzi è rimasto su una traiettoria orizzontale e ha conservato il suo piano di volo, eccezion fatta per l’altitudine. Un movimento del genere fa pensare a una manovra dell’equipaggio. «Scendere di mille metri al minuto per quasi dieci minuti senza cambiare traiettoria resta incomprensibile», afferma l’ex comandante di aerei Jean Serrat, intervistato da France 2. «La prima cosa che si insegna a un pilota che voglia o debba scendere di quota per qualsiasi ragione è di uscire dalla propria rotta di circa 90 gradi a destra o a sinistra per evitare di creare turbolenze agli aerei che si trovano sulla stessa posizione a un’altitudine inferiore. Inoltre, poiché l’aereo si stava dirigendo verso le Alpi, avrebbe dovuto subito deviare verso la Valle del Rodano per evitare le montagne. In questo caso invece l’Airbus è sceso mantenendo la sua rotta.
Come spiegare questa comportamento anomalo o questa mancanza di reazione dell’equipaggio?
«Se i piloti non hanno impedito all’aereo di andare a schiantarsi sulle montagne, ci sono tre possibilità: o erano incoscienti, o hanno deciso di morire, o sono stati obbligati a schiantarsi», spiega un esperto sentito dall’agenzia Afp. «Un’altra ipotesi è che ci sia stata una lenta depressurizzazione e che le maschere a ossigeno non abbiano funzionato. In questo caso, i piloti si sarebbero trovati rapidamente in stato di ipossia (diminuzione del tasso di ossigeno nel sangue)». Secondo il consulente aeronautico Bernard Chabbert, la possibile perdita di coscienza dell’equipaggio potrebbe essere stata causata da un’esplosione di pile al litio nella cabina di pilotaggio. «Normalmente quando c'è una messa in discesa di questo tipo, c'è un problema», afferma l’esperto, chiedendosi che cosa sia successo a bordo da provocare da parte dell'equipaggio «questa probabile messa in discesa volontaria» . La sua ipotesi è un’esplosione di pile al litio. «Negli ultimi dieci anni - sottolinea - ci sono stati 170 casi di esplosioni di pile al litio su aerei di linea. Nella maggior parte erano pile di smartphone o computer portatili, ma due cargo 747 si sono schiantati con l’equipaggio perché un carico di pile al litio ha preso fuoco a bordo». Quando bruciano, queste pile «emettono vapori estremamente tossici che uccidono in poche decine di secondi.
Perché i piloti non hanno lanciato il «Mayday»?
Proprio il black out di oltre dieci minuti nelle comunicazioni di bordo è uno degli elementi più inspiegabili. «Supponiamo che un motore esploda - continua Serrat - In questo caso può accadere che i piloti siano occupati nel tentativo di capire le cause e che per tre minuti non abbiano tempo di inviare un messaggio radio. Ma qui parliamo di una caduta rettilinea che dura quasi dieci minuti. Ci sono due modi di dichiarare un’emergenza a bordo: il classico «Mayday» via radio oppure l’attivazione del codice transponder 7700 che automaticamente mette in allerta tutti i controllori di volo». Né l’uno né l’altro sono stati attivati. Sembra escluso, inoltre, che ci sia stata un’esplosione in volo prima dello schianto sulle Alpi: l’aereo è stato avvistato da testimoni. Era intero. Inoltre l’area dell’impatto è piuttosto circoscritta, il che fa concludere che l’A320 sia arrivato intatto al momento dello schianto.
Che cosa può emergere dalla scatola nera?
Quella che è ora all’esame delle autorità francesi è il Cockpit voice recorder (Cvr), da cui si dovrebbe stabilire chi era al comando del volo, se i piloti erano soli in cabina o se c’era qualcun altro. In questo caso si dovrebbero ricostruire le conversazioni che sono avvenute. Il Cvr permette inoltre di ascoltare il rumore della porta della cabina che si apre e si chiude, il rumore dei vari comandi e interruttori di bordo. Ogni piccolo rumore può fornire informazioni preziose su ciò che è avvenuto.
Si può escludere l’ipotesi dell’attentato?
No, non si può escludere. «Di fronte a tutti questi interrogativi si è obbligati a concludere - afferma Serrat - che è accaduto qualcosa di molto strano. Non ho mai visto un aereo scendere senza cambiare rotta e senza avvisare nessuno». L’ipotesi dell’attentato è però considerata improbabile dalle autorità: «Non ci sono evidenze di un coinvolgimento di terzi nell’incidente», ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maizière.
http://www.ilsole24ore.com/art/mond...possibili-risposte-122814.shtml?uuid=AB8QHwED
Troppe cose non tornano. Lo schianto dell’aereo Germanwings sulle Alpi francesi ha qualcosa di «eccezionale» per le modalità con cui si è consumato. Ecco alcune interrogativi, e le possibili risposte sulla tragedia che è costata la vita a 150 persone.
Che cosa ci insegna la traiettoria dell’aereo prima dello schianto?
L’aereo ha iniziato una discesa rapida ma non in picchiata. Ha continuato ad avere una certa portanza, cioè ad avere una forza sufficiente a mantenersi in quota: insomma non è precipitato all’improvviso, anzi è rimasto su una traiettoria orizzontale e ha conservato il suo piano di volo, eccezion fatta per l’altitudine. Un movimento del genere fa pensare a una manovra dell’equipaggio. «Scendere di mille metri al minuto per quasi dieci minuti senza cambiare traiettoria resta incomprensibile», afferma l’ex comandante di aerei Jean Serrat, intervistato da France 2. «La prima cosa che si insegna a un pilota che voglia o debba scendere di quota per qualsiasi ragione è di uscire dalla propria rotta di circa 90 gradi a destra o a sinistra per evitare di creare turbolenze agli aerei che si trovano sulla stessa posizione a un’altitudine inferiore. Inoltre, poiché l’aereo si stava dirigendo verso le Alpi, avrebbe dovuto subito deviare verso la Valle del Rodano per evitare le montagne. In questo caso invece l’Airbus è sceso mantenendo la sua rotta.
Come spiegare questa comportamento anomalo o questa mancanza di reazione dell’equipaggio?
«Se i piloti non hanno impedito all’aereo di andare a schiantarsi sulle montagne, ci sono tre possibilità: o erano incoscienti, o hanno deciso di morire, o sono stati obbligati a schiantarsi», spiega un esperto sentito dall’agenzia Afp. «Un’altra ipotesi è che ci sia stata una lenta depressurizzazione e che le maschere a ossigeno non abbiano funzionato. In questo caso, i piloti si sarebbero trovati rapidamente in stato di ipossia (diminuzione del tasso di ossigeno nel sangue)». Secondo il consulente aeronautico Bernard Chabbert, la possibile perdita di coscienza dell’equipaggio potrebbe essere stata causata da un’esplosione di pile al litio nella cabina di pilotaggio. «Normalmente quando c'è una messa in discesa di questo tipo, c'è un problema», afferma l’esperto, chiedendosi che cosa sia successo a bordo da provocare da parte dell'equipaggio «questa probabile messa in discesa volontaria» . La sua ipotesi è un’esplosione di pile al litio. «Negli ultimi dieci anni - sottolinea - ci sono stati 170 casi di esplosioni di pile al litio su aerei di linea. Nella maggior parte erano pile di smartphone o computer portatili, ma due cargo 747 si sono schiantati con l’equipaggio perché un carico di pile al litio ha preso fuoco a bordo». Quando bruciano, queste pile «emettono vapori estremamente tossici che uccidono in poche decine di secondi.
Perché i piloti non hanno lanciato il «Mayday»?
Proprio il black out di oltre dieci minuti nelle comunicazioni di bordo è uno degli elementi più inspiegabili. «Supponiamo che un motore esploda - continua Serrat - In questo caso può accadere che i piloti siano occupati nel tentativo di capire le cause e che per tre minuti non abbiano tempo di inviare un messaggio radio. Ma qui parliamo di una caduta rettilinea che dura quasi dieci minuti. Ci sono due modi di dichiarare un’emergenza a bordo: il classico «Mayday» via radio oppure l’attivazione del codice transponder 7700 che automaticamente mette in allerta tutti i controllori di volo». Né l’uno né l’altro sono stati attivati. Sembra escluso, inoltre, che ci sia stata un’esplosione in volo prima dello schianto sulle Alpi: l’aereo è stato avvistato da testimoni. Era intero. Inoltre l’area dell’impatto è piuttosto circoscritta, il che fa concludere che l’A320 sia arrivato intatto al momento dello schianto.
Che cosa può emergere dalla scatola nera?
Quella che è ora all’esame delle autorità francesi è il Cockpit voice recorder (Cvr), da cui si dovrebbe stabilire chi era al comando del volo, se i piloti erano soli in cabina o se c’era qualcun altro. In questo caso si dovrebbero ricostruire le conversazioni che sono avvenute. Il Cvr permette inoltre di ascoltare il rumore della porta della cabina che si apre e si chiude, il rumore dei vari comandi e interruttori di bordo. Ogni piccolo rumore può fornire informazioni preziose su ciò che è avvenuto.
Si può escludere l’ipotesi dell’attentato?
No, non si può escludere. «Di fronte a tutti questi interrogativi si è obbligati a concludere - afferma Serrat - che è accaduto qualcosa di molto strano. Non ho mai visto un aereo scendere senza cambiare rotta e senza avvisare nessuno». L’ipotesi dell’attentato è però considerata improbabile dalle autorità: «Non ci sono evidenze di un coinvolgimento di terzi nell’incidente», ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maizière.
http://www.ilsole24ore.com/art/mond...possibili-risposte-122814.shtml?uuid=AB8QHwED
Quanto puo' essere attendibile l'ipotesi della autocombustione di carichi di batterie al litio?
http://www.adnkronos.com/fatti/este...cabina-pilotaggio_GY2MCBam43jIGc0heWpdYJ.html
http://www.adnkronos.com/fatti/este...cabina-pilotaggio_GY2MCBam43jIGc0heWpdYJ.html
E vedo che era anche un appassionato di simulazione che aveva appena concluso il training da pilota
http://forum.avsim.net/topic/465483-maik-korolczuk-fs2crew-team-member-rip-german-wings-crash/
RIP
guarda che la notizia che la CVR è danneggiata non l'ho cacata io "aggratis", ma sta su molte testate online. E pare che a dirlo sia stata LH, infatti la riportano come notizia appresa dalla compagnia.
Direi come tutte le altre ipotesi, inutile perderci tempo fino a quando non saranno disponibili i dati di CVR e FDR.
trovata la seconda scatola nera TGCOM.IT
Guardate cosa ha pubblicato la gazzetta di parma http://www.gazzettadiparma.it/video/260814/8-minuti-verso-lo-schianto-.html
Guardate cosa ha pubblicato la gazzetta di parma http://www.gazzettadiparma.it/video/260814/8-minuti-verso-lo-schianto-.html
non hanno azzeccato nulla della discesa fatta...
ma che dilettanti allo sbaraglio sti giornalai
A parte le sciacallaggine di pubblicare una simile cosa, non corrisponde neanche alle poche informazioni disponibili fino ad ora.
Ciao a tutti.
Premesso che finché non saranno svolte le indagini, secondo me è prematuro tirare fuori ipotesi da parte dei media, ma leggendo l'articolo sotto, domando da profano: per quale motivo, visti l'alto numero di casi di "autocombustioni di batterie al litio" non viene introdotta una norma che obblighi i piloti in cabina (a turno o entrambi) ad indossare durante il volo la maschera d'ossigeno così che, nel caso in cui si dovessero sprigionare esalazioni da gas o simili, il rischio di ipossia sia sventato?
Ripeto è una domanda (forse ingenua) da profano!
Premesso che finché non saranno svolte le indagini, secondo me è prematuro tirare fuori ipotesi da parte dei media, ma leggendo l'articolo sotto, domando da profano: per quale motivo, visti l'alto numero di casi di "autocombustioni di batterie al litio" non viene introdotta una norma che obblighi i piloti in cabina (a turno o entrambi) ad indossare durante il volo la maschera d'ossigeno così che, nel caso in cui si dovessero sprigionare esalazioni da gas o simili, il rischio di ipossia sia sventato?
Ripeto è una domanda (forse ingenua) da profano!
Ecco, certa gente meriterebbe una denuncia. Provo pieta' per le vittime e per certi giornalai...
Pensavo si fosse già toccato il fondo, ma come sempre la demenza e l'assurdità umana non hanno limiti e purtroppo si resta ancora sbigottiti da tale mancanza di buon senso e follia sia da parte di chi lo ha fatto che di chi lo pubblica. Vergogna.
Per quale motivo dovrei provare vergogna a pubblicare un qualcosa che trovo una follia? pensi che sia contento di questo? come sempre si fa polemica anche sopra una tragedia del genere edit