Aeroplano sfiora una casa Paura a Caselle Torinese


giannini giuseppe

Utente Registrato
13 Febbraio 2015
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Articolo pubblicato sul sito : http://www.lastampa.it/2015/03/01

Passa un aereo, volano le tegole. É il solito film in replica da anni. Questa mattina verso le 9,30 un aereo in fase di atterraggio ha creato un vortice che ha risucchiato le tegole dello stabile di via Torino, proprio di fronte al municipio, scagliandole poi come proiettili sulla strada e contro un’arcata del palazzo municipale. Una tragedia sfiorata, perché la strada é pedonale e solo qualche minuto prima era passata una persona , diretta alla vicina edicola. “Sono vent’anni di fortuna - sbotta Dario Vigliano -. Finora a Caselle é andata bene, ma prima o poi qualcuno ci lascerà le penne”. La proprietaria dello stabile, Tiziana Robbiano ha subito chiamato vigili del fuoco e carabinieri di Caselle: “anche perché - spiega- alcune tegole sono rimaste in bilico sul cornicione non vorrei che al passaggio di un altro aereo o ad un alito di vento finissero in testa a qualcuno”. Poi aggiunge: “voglio sapere chi ha provocato la caduta. Sono anni che combattiamo una battaglia contro questo fenomeno. Abbiamo fatto denunce ed esposti e cosa è cambiato? Ma se questa mattina le tegole fossero cadute in testa a qualcuno chi ne avrebbe risposto?”. Domani mattina il sindaco, Luca Baracco incontrerà i responsabili della Sagat, la società del “Pertini” e tornerà a porre la questione.
di Nadia Bergami
 
Da qualche anno la domenica è la giornata dei charter inglesi, questo significa che aumenta sia la frequenza degli atterraggi che la grandezza degli a/m (757 al posto dei soliti regional).
Detto questo l'articolo rimane da denuncia.
 
Che per caso il proprietario ha parenti dalle parti di Malpensa?
 
Qualcuno spieghi a questi signori cosa fosse l'avvicinamento a Kai Tak con la scacchierona bianca e rossa sulla montagna!
 
Qualcuno spieghi a questi signori che i piloti non sono aspiranti suicidi e che le rotte di atterraggio sono standard...
 
Non vorrei sbagliarmi ma nelle vicinanze dell'aeroporto di Kay Tak (parliamo di Hong Kong), comunque oggi non piu' attivo, era stata disegnata ai margini di una collina adiacente la pista una scacchiera bianco rossa, la quale veniva sorvolata come riferimento e poi si eseguiva una virata a destra per atterrare sulla famosa pista 13, manovra non tanto facile, problema identico per il decollo dalla pista 31 dove occoreva prendere quota rapidamente per via degli edifici.
E se non continuo a ricordare male gli atterraggi avvenivamo prevalentemente sulla pista 13 per la direzione del vento.
Ricordo bene?
 
Non vorrei sbagliarmi ma nelle vicinanze dell'aeroporto di Kay Tak (parliamo di Hong Kong), comunque oggi non piu' attivo, era stata disegnata ai margini di una collina adiacente la pista una scacchiera bianco rossa, la quale veniva sorvolata come riferimento e poi si eseguiva una virata a destra per atterrare sulla famosa pista 13, manovra non tanto facile, problema identico per il decollo dalla pista 31 dove occoreva prendere quota rapidamente per via degli edifici.
E se non continuo a ricordare male gli atterraggi avvenivamo prevalentemente sulla pista 13 per la direzione del vento.
Ricordo bene?

Si, ricordi bene. Aggiungerei anche la sensazione 'da passeggero' di toccare quasi gli edifici.
 
Ok, notizie lette non ricordo su quale testo tecnico,ho apprese durante qualche aggiornamento, non ho mai operato in quelle zone dell'Asia.
 
Qualche monsone e qualche tempesta tropicale farebbero scuola su come fare i tetti anche in italia....