Vi segnalo che la Reuters oggi riportava di un nuovo tasso di cambio dei Bolivar permesso dal governo che ora hanno raggiunto quota 174 contro il dollaro (quasi quanto il tasso di cambio al mercato nero, che pare sia intorno a 188, sempre secondo Reuters).
Questo fa si che gli investimenti e i crediti delle aziende straniere in Venezuela valgano ormai quasi carta straccia. E considerato anche la difficolta' di riprendersi i capitali, molte aziende, Ford in testa, hanno deciso di azzerare queste voci nei loro bilanci, riportando una perdita secca ora, anziche' continuare a riportare crediti praticamente inesigibili (Ford, per lo meno, ha beneficiato di tax credits su questi ammontari, in quanto queste perdite hanno annullato altri profitti da altri mercati, su cui ora non pagano le tasse).
Simile situazione e' riportata per molte altre aziende, a cominciare da Telefonica che ha riportato perdite enormi a causa della situazione in Venezuela.
Mi chiedo come proseguira' la via crucis delle compagnie aeree.