Saranno cinque anni che mi riprometto di andare a trascorrere il capodanno a caccia dell’aurora boreale e, dopo vari tira e molla, indecisioni e “magari l’anno prossimo”, quest’anno a maggio decido effettivamente di mettere in atto il piano diabolico. Il calendario offre una splendida chiusura natalizia in ufficio fino al 6 gennaio, per cui ho modo di cercare la soluzione più congeniale – cioè fare più voli possibili 
Oltre all’aurora boreale, avevo in testa da un po’ di provare il rarissimo BAe ATP, il cui unico operatore di linea passeggeri al mondo è la svedese NextJet. Dando un occhio all’orario della compagnia, vedo che c’è un comodo volo in partenza il 26 dicembre che mi possa portare nella Lapponia svedese, più o meno dove avevo intenzione di recarmi. Andata e ritorno sono costruiti su questo, con l’idea di passare qualche giorno alle Lofoten (piano che dovrò abbandonare) e facendo un open jaw Milano-Stoccolma // Oslo-Milano con Lufthansa, che aveva gli orari migliori per lasciare Milano il 25 sera, pena diseredamento. L’itinerario originale MXP-MUC-ARN viene cambiato più volte da LH e diventa infine MXP-FRA-ARN, un po’ più tardi dell’orario originario, cosa che a me va benissimo.
Il 25 quindi, mangiata la quantità di panettone necessaria a resistere al gelo polare, mi carico zainone e zainetto in spalla e mi faccio gentilmente portare da mio cugino a Malpensa, che pensavo di trovare più deserta di quanto in effetti fosse (non che fosse pieno, saranno partiti una decina di voli in totale a quell’ora). Le zone rinnovate sono piacevoli ma manca ancora qualcosa, soprattutto nella zona dei check-in; sarà il soffitto?
001 by dskaccomatto, on Flickr
Ho già fatto c-in da casa, ma devo lasciare la valigia e non c’è il banco drop-off dedicato, quindi mi metto buono in coda. Ho tempo da perdere. L’addetta mi consegna le carte d’imbarco per entrambi i voli e mi augura un buon volo; le chiedo rassicurazioni riguardo la valigia – basteranno 50 minuti a FRA il giorno di Natale? Mi dice di sì. A me basta questo.
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003 by dskaccomatto, on Flickr
Ai controlli di sicurezza c’è un po’ di coda – anche qui, più di quanto mi aspettassi di trovare, visto il giorno – ma mi sbrigo in poco tempo.
Victoria’s Secret e Gallo, una combinazione vincente:
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005 by dskaccomatto, on Flickr
Al Sat A non c’è molta vita; a parte noi, di sicuro un MAD di UX, LX per Zurigo e forse un altro volo.
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007 by dskaccomatto, on Flickr
Fino a una settimana prima era previsto un 319, il cambio macchina con il 735 non può che farmi piacere visto che sono un gerontofilo aeronautico.
All’imbarco c’è già la coda, decido di lasciarla scemare un po’ prima anche solo di alzarmi dalla sedia!
Tratta: MXP-FRA
Volo: LH 255
Aereo: Boeing 737-530
MSN: 24824 LN: 2006
Reg: D-ABIL
Primo volo: 19/02/1991
Consegnato: 07/03/1991
Età: 23.9 anni
Posto: 16F
Gate: A12
Sched/Actual: 1910-2030 / 1940-2027
Durata volo: 47’
008 by dskaccomatto, on Flickr
Imbarco sorprendentemente tranquillo per un volo full sia in Y che in C. Saluto l’equipaggio, sull’anzianotto andante, e vado al mio posto; a fianco a me una coppia italiana di mezza età, lui si addormenterà dopo tre secondi, lei leggerà il suo libro per tutto il (breve) volo.
009 by dskaccomatto, on Flickr
La cabina si presenta bene: i sedili sono i nuovi slim di LH, comodi e con un buon pitch nonostante l’effetto sottiletta; l’overhead è quello originale, tenuto maniacalmente; l’interno pulito, con tutte le riviste all’interno della loro pochette di plastica trasparente. Chiuse le porte viene effettuata la safety demo in inglese e tedesco, quella italiana andrà in onda pre-registrata durante il rullaggio. In questo, come in tutti gli altri voli LH, le tendine che dividono Y e C sono già tirate sopra i sedili, ma rimane aperta quella sul corridoio. Mi pareva di avere capito che, per disposizioni di sicurezza, anche quelle sui sedili andassero lasciate aperte durante salita e discesa.
010 by dskaccomatto, on Flickr
011 by dskaccomatto, on Flickr
Rulliamo per 35R senza andare in testata pista per un decollo sprint. Salita e crociera tranquilli.
Già che ci siamo, facciamo l’abituale legroom shot e foto dell’IFE cartaceo. Sì, ho arrotolato il pantalone solo per far vedere il calzino rigato a Nicolap: meglio non metterlo in ansia, alla sua età.
012 by dskaccomatto, on Flickr
013 by dskaccomatto, on Flickr
In tutta fretta, gli aa/vv passano a distribuire la cena. La scelta è tra tramezzino vegetariano al formaggio oppure al salame di tacchino (!). Prendo quello al tacchino, insieme a un succo di mela:
014 by dskaccomatto, on Flickr
Il panino non è un granché. Faccio il bis di succo di mela – riescono a fare due giri bevande in 47 minuti di volo. Mi rendo conto che Milano-Francoforte è davvero corta; in linea d’aria, da Malpensa, più vicina che Roma. La capocabina annuncia una serie di cambi gate – tra cui il mio volo per Stoccolma che passa da A01 ad A04.
Vengono ritirati i vuoti che siamo in avvicinamento, in mezzo ad una nuvola – sbucare all’improvviso al di sotto e vedersi Francorte illuminata, con i grattacieli così vicini da poterli quasi toccare, mi coglie completamente alla sprovvista. Tiro fuori al volo la reflex ma quello che ne esce fuori, con impostazioni quasi a caso, è al limite del penale
015 by dskaccomatto, on Flickr
Tocchiamo con rimbalzo sulla 35C e facciamo un breve tour di FRA sotto la pioggia, prima di andare a parcheggiare al finger. Siamo nella zona monocolore LH.
016 by dskaccomatto, on Flickr
017 by dskaccomatto, on Flickr
Raccolgo le mie cose, esco salutando l’equipaggio e augurando loro buon Natale e mi faccio la non troppo lunga passeggiata al nuovo gate. L’imbarco è ancora chiuso e al gate siamo davvero in pochi. Il volo sarà operato da A321, tuttavia non avremo il finger in quanto l’imbarco sarà con bus.
018 by dskaccomatto, on Flickr

Oltre all’aurora boreale, avevo in testa da un po’ di provare il rarissimo BAe ATP, il cui unico operatore di linea passeggeri al mondo è la svedese NextJet. Dando un occhio all’orario della compagnia, vedo che c’è un comodo volo in partenza il 26 dicembre che mi possa portare nella Lapponia svedese, più o meno dove avevo intenzione di recarmi. Andata e ritorno sono costruiti su questo, con l’idea di passare qualche giorno alle Lofoten (piano che dovrò abbandonare) e facendo un open jaw Milano-Stoccolma // Oslo-Milano con Lufthansa, che aveva gli orari migliori per lasciare Milano il 25 sera, pena diseredamento. L’itinerario originale MXP-MUC-ARN viene cambiato più volte da LH e diventa infine MXP-FRA-ARN, un po’ più tardi dell’orario originario, cosa che a me va benissimo.
Il 25 quindi, mangiata la quantità di panettone necessaria a resistere al gelo polare, mi carico zainone e zainetto in spalla e mi faccio gentilmente portare da mio cugino a Malpensa, che pensavo di trovare più deserta di quanto in effetti fosse (non che fosse pieno, saranno partiti una decina di voli in totale a quell’ora). Le zone rinnovate sono piacevoli ma manca ancora qualcosa, soprattutto nella zona dei check-in; sarà il soffitto?

Ho già fatto c-in da casa, ma devo lasciare la valigia e non c’è il banco drop-off dedicato, quindi mi metto buono in coda. Ho tempo da perdere. L’addetta mi consegna le carte d’imbarco per entrambi i voli e mi augura un buon volo; le chiedo rassicurazioni riguardo la valigia – basteranno 50 minuti a FRA il giorno di Natale? Mi dice di sì. A me basta questo.


Ai controlli di sicurezza c’è un po’ di coda – anche qui, più di quanto mi aspettassi di trovare, visto il giorno – ma mi sbrigo in poco tempo.
Victoria’s Secret e Gallo, una combinazione vincente:


Al Sat A non c’è molta vita; a parte noi, di sicuro un MAD di UX, LX per Zurigo e forse un altro volo.


Fino a una settimana prima era previsto un 319, il cambio macchina con il 735 non può che farmi piacere visto che sono un gerontofilo aeronautico.
All’imbarco c’è già la coda, decido di lasciarla scemare un po’ prima anche solo di alzarmi dalla sedia!

Tratta: MXP-FRA
Volo: LH 255
Aereo: Boeing 737-530
MSN: 24824 LN: 2006
Reg: D-ABIL
Primo volo: 19/02/1991
Consegnato: 07/03/1991
Età: 23.9 anni
Posto: 16F
Gate: A12
Sched/Actual: 1910-2030 / 1940-2027
Durata volo: 47’


Imbarco sorprendentemente tranquillo per un volo full sia in Y che in C. Saluto l’equipaggio, sull’anzianotto andante, e vado al mio posto; a fianco a me una coppia italiana di mezza età, lui si addormenterà dopo tre secondi, lei leggerà il suo libro per tutto il (breve) volo.

La cabina si presenta bene: i sedili sono i nuovi slim di LH, comodi e con un buon pitch nonostante l’effetto sottiletta; l’overhead è quello originale, tenuto maniacalmente; l’interno pulito, con tutte le riviste all’interno della loro pochette di plastica trasparente. Chiuse le porte viene effettuata la safety demo in inglese e tedesco, quella italiana andrà in onda pre-registrata durante il rullaggio. In questo, come in tutti gli altri voli LH, le tendine che dividono Y e C sono già tirate sopra i sedili, ma rimane aperta quella sul corridoio. Mi pareva di avere capito che, per disposizioni di sicurezza, anche quelle sui sedili andassero lasciate aperte durante salita e discesa.


Rulliamo per 35R senza andare in testata pista per un decollo sprint. Salita e crociera tranquilli.
Già che ci siamo, facciamo l’abituale legroom shot e foto dell’IFE cartaceo. Sì, ho arrotolato il pantalone solo per far vedere il calzino rigato a Nicolap: meglio non metterlo in ansia, alla sua età.


In tutta fretta, gli aa/vv passano a distribuire la cena. La scelta è tra tramezzino vegetariano al formaggio oppure al salame di tacchino (!). Prendo quello al tacchino, insieme a un succo di mela:

Il panino non è un granché. Faccio il bis di succo di mela – riescono a fare due giri bevande in 47 minuti di volo. Mi rendo conto che Milano-Francoforte è davvero corta; in linea d’aria, da Malpensa, più vicina che Roma. La capocabina annuncia una serie di cambi gate – tra cui il mio volo per Stoccolma che passa da A01 ad A04.
Vengono ritirati i vuoti che siamo in avvicinamento, in mezzo ad una nuvola – sbucare all’improvviso al di sotto e vedersi Francorte illuminata, con i grattacieli così vicini da poterli quasi toccare, mi coglie completamente alla sprovvista. Tiro fuori al volo la reflex ma quello che ne esce fuori, con impostazioni quasi a caso, è al limite del penale


Tocchiamo con rimbalzo sulla 35C e facciamo un breve tour di FRA sotto la pioggia, prima di andare a parcheggiare al finger. Siamo nella zona monocolore LH.


Raccolgo le mie cose, esco salutando l’equipaggio e augurando loro buon Natale e mi faccio la non troppo lunga passeggiata al nuovo gate. L’imbarco è ancora chiuso e al gate siamo davvero in pochi. Il volo sarà operato da A321, tuttavia non avremo il finger in quanto l’imbarco sarà con bus.
