Saudia potrebbe introdurre la segregazione dei sessi sui suoi voli


FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
Saudi national airline may introduce gender segregation on its flights

Saudi Arabia’s national airline carrier is planning to introduce gender segregation aboard its flights following complaints from passengers who refused to have random males seated next to their wives, the Kingdom’s media report.

Airline company Saudia will order its staff to keep men and women separated onboard, unless they are close relatives, the Emirates247 news website reported.

“There are solutions to this problem…we will soon enforce rules that will satisfy all passengers,” Saudia assistant manager for marketing Abdul Rahman Al Fahd said, according to Saudi daily Ajel.

Saudia's traveling policies are already in accord with the strict Islam practices of Saudi Arabia. For instance, in addition to the routine boarding announcements at the Kingdom’s airports, a prayer or verse from the Quran is read prior to take off. Furthermore, international flights usually have a specially designated men’s prayer area to accommodate 5 daily prayers. In addition, the airline does not offer any beverages or dishes which contain alcohol or pork products. And the onboard entertainment menu does not offer any movies with adult content.

The Kingdom itself is infamous for gender segregation in everyday matters of society. For instance, women typically require male guardian approval to travel or work outside of the home. Saudi women are also not employed as stewardesses on Saudi Arabia’s national carrier. That role is reserved for women of other nationalities.

Ironically enough, Israel too is battling the same problem, as many ultra-orthodox Jews refuse to share their transit time with female companions. A flight from New York to Tel Aviv was delayed by half an hour in late December after a group of male Jewish passengers onboard a Delta flight refused to sit next to women.

In October, on the eve of the Jewish festival Rosh Hashana, ultra-Orthodox (Haredi) men left the plane before take-off, also between New York and Tel Aviv, again refusing to sit next to women. In an incident in September, Israeli carrier El Al flight was postponed by 11-hours after a group of Haredi passengers refused to sit next to women.

Last September an Israeli campaign, seeking to put a stop to the segregation stalemate started an online campaign on Change.org, entitled, "Ultra-Orthodox passengers refuse to sit next to women on El Al flights"

"Why does El Al Airlines permit female passengers to be bullied, harassed, and intimidated into switching seats which they rightfully paid for and were assigned to by El Al Airlines? One person's religious rights does not trump another person's civil rights," the petition said.

Via http://rt.com/news/219283-saudi-airline-gender-segregation/
 
È la volta buona che metto nella mia personale black list anche loro. È conto (inutilmente) che la UE vieti a Saudia di viaggiare in Europa se attua una qualunque politica di segregazione, anche se "giustificata" dalla religione
 
È la volta buona che metto nella mia personale black list anche loro. È conto (inutilmente) che la UE vieti a Saudia di viaggiare in Europa se attua una qualunque politica di segregazione, anche se "giustificata" dalla religione
Oddio, vietare i voli mi sembra esagerato, ma far notare che si tratta di una porcata assurda è più che legittimo.

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La separazione dei sessi sarà pure parte della loro cultura (l'Arabia Saudita è wahabita, quella parte di Islam più radicale e bigotta che anche l'ISIS ha abbracciato), ma arrivare a questo passo è veramente eccessivo.
 
Saudi airline rep denies plan to separate men and women on flights

Saudia Airlines, the state-run airline of Saudi Arabia, does not have plans to separate passengers based on gender, according to an airline source quoted in stories claiming the opposite.

Several Gulf area and UK media outlets reported that the airline planned to seat unrelated men and women after receiving complaints.

“There are solutions to this problem," Abdul Rahman Al Fahd, an assistant marketing manager for Saudia, was quoted as saying to Saudi Arabia daily Ajel. "We will soon enforce rules that will satisfy all passengers."

Although Ajel reported that those solutions would include separating men and women unless they are closely related, the source of the quote said the story was fabricated, and that his quote was taken out of context.
 
È la volta buona che metto nella mia personale black list anche loro. È conto (inutilmente) che la UE vieti a Saudia di viaggiare in Europa se attua una qualunque politica di segregazione, anche se "giustificata" dalla religione
Tranquillo l'ue ha nel mirino personaggi ben più scomodi di un emiro a cui affibiare sanzioni.
 
Onestamente non capisco lo scalpore degli utenti, qui come su A.net, nel leggere la notizia riportata. Dubito che la maggior parte delle persone che commenta abbia avuto a che fare con l'Arabia Saudita. Condivido con voi quello che ho visto:

Si tratta di un Paese particolare, le cui tradizioni sono dure a morire ed in cui la segregazione è talmente forte e radicata ad ogni livello della società che gli abitanti si scandalizzano se uno sconosciuto (saudita o straniero) "rompe" l'abitudine a cui si conformano, come ad esempio il sedersi affianco durante un volo. Ciò si manifesta soprattutto quando famiglie o anche semplicemente coppie di donne sono sistemate lontane tra loro e nel mezzo ci sono altri individui.
Per esperienza, sui voli nazionali sauditi capita che il purser e gli altri aa.vv indichino a questi singoli pax di scambiare i posti in modo tale che venga rispettata l'unità familiare o la vicinanza con persone conosciute. Io stesso, in un volo tra Jeddah e Bisha, ho dovuto cambiare posto su invito del purser perchè la signora al mio fianco fece presente che era separata da una seconda donna con la quale viaggiava.

Certo, fa strano, ma non è niente di scandaloso (dal loro punto di vista). Anche perchè che sia un ristorante (sì, anche i McDonald's) o che sia un qualunque altro posto di pubblico accesso, i maschi non sposati hanno un'area (spesso e volentieri, con un ingresso completamente diverso) e le donne + le famiglie tutt'altro spazio. Il tutto separato da muri o qualsiasi altra barriera che impedisca anche il solo contatto visivo. Non ultimo, dall'estate 2014 anche i mall (dopo due anni) hanno rimesso in pratica la segregazione tra i sessi: gli uomini single non possono più entrare nei mall durante i week-end. Provate a cercare quest'ultima cosa attraverso Google, per curiosità.

Insomma, per me, si fa tanto rumore per nulla. Anche perchè Saudia è una compagnia di nicchia, con un suo mercato ben impostato, che difficilmente viene preso in considerazione dagli Europei o dagli Americani a meno che non si debba andare in KSA per lavoro o per fare l'Haij.

PS: è quanto meno curioso che degli occidentali si scandalizzino per ciò che avviene in KSA, mentre invece, per lo stesso identico meccanismo adottato da ebrei ortodossi sui voli di El Al e compagnie Americane tra NYC e Tel Aviv, la questione venga minimizzata.
 
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PS: è quanto meno curioso che degli occidentali si scandalizzino per ciò che avviene in KSA, mentre invece, per lo stesso identico meccanismo adottato da ebrei ortodossi sui voli di El Al e compagnie Americane tra NYC e Tel Aviv, la questione venga minimizzata.

La differenza e' che non ci sono state voci sull'EL AL. In altre parole gli ebrei ultra-ortodossi non dettano (per ora) la politica aziendale di EL AL. Le reazioni sono nate sulla presunta intenzione di Saudia. E poi, scusami, cosa c'entrano El Al e gli ebrei? Capirei se parlassimo della situazione mediorientale ma non in questo thread.
 
Da quanto riportato sopra, anche Saudia ha smentito. Poi di fatto ci saranno accomodamenti, come sempre in questi casi (compreso quando una famiglia con svariati pargoli vuole viaggiare insieme ma ha avuto posti preassegnati diversi), ma mi pare una discussione natalizia tanto per passare il tempo.

La separazione dei sessi era praticata anche dai cristiani ed è ancora valida in certe chiese ortodosse. Si tratta di una caratteristica comune alle "religioni del libro", che non so se si estende anche ad altre religioni. A partire dal Concilio Vaticano II, magari ci troviamo di fronte a cambiamenti irreversibili in questa materia, e magari no, ma comunque dobbiamo valutare le cose nel contesto culturale e storico a prescindere dalle nostre opinioni personali.
 
Pazzesco, comunque si sta parlando di situazioni di nicchia. Riguardo all'EL AL, se ben ricordo ci fu un articolo con polemiche riguardo ad un ritardo di un JFK-TLV perché la compagnia che, come giustamente sottolinea Silvano non adotta tali policy quale standard, non riusciva a trovare una quadratura dell'assegnazione dei posti a bordo per la forte presenza di ebrei ortodossi che si rifiutavano di accettare l'assegnazione disposta dalla compagnia in fase di check-in. Una policy che cerca di rispettare le convinzione religiose di ognuno all'interno di confini sensati è intelligente, gli estremismi si emarginano automaticamente a nicchie.
 
La differenza e' che non ci sono state voci sull'EL AL. In altre parole gli ebrei ultra-ortodossi non dettano (per ora) la politica aziendale di EL AL. Le reazioni sono nate sulla presunta intenzione di Saudia. E poi, scusami, cosa c'entrano El Al e gli ebrei? Capirei se parlassimo della situazione mediorientale ma non in questo thread.

Non avrei problemi a mettere nella stessa personalissima black list anche El Al se adottasse la medesima politica