Gli utili delle compagnie aeree volano col calo del petrolio: verso 20 miliardi di dollari
Le stime della Iata prevedono per l'anno prossimo una nuova crescita a 25 miliardi di dollari. Il margine stimato per il 2015 è di un profitto per passeggero di 7,08 dollari, contro i 6,02 dollari del 2014 e raddoppiato rispetto ai 3,38 dollari del 2013
MILANO - Il calo del petrolio e la ripresa economica mondiale, che per ora non coinvolge il Vecchio continente, danno una mano all'industria internazionale del trasporto aereo. Nel 2014, infatti, il settore dovrebbe consuntivare utili per circa 19,9 miliardi di dollari rispetto ai 18 miliardi previsti nello scorso mese di giugno. Una cifra che dovrebbe, poi, compiere un ulteriore balzo nel 2015 a 25 miliardi di dollari. E' l'outlook contenuto nel report sull'industria del trasporto aereo, pubblicato recentemente dalla Iata.
I 25 miliardi di dollari di utili netti, stimati per il 2015, rappresentano un margine del 3,2% e per passeggero il profitto è di 7,08 dollari rispetto ai 6,02 dollari del 2014 e più del doppio rispetto ai 3,38 dollari del 2013. Il ritorno sul capitale investito dovrebbe crescere a 7%, un deciso miglioramento rispetto al 6,1% previsto nel 2014. Tuttavia, si rimane ancora sotto di 0,8 punti percentuali rispetto al 7,8% del costo medio ponderato del capitale e, pertanto, sottolinea la Iata, c'è ancora della strada da fare prima di raggiungere margini sostenibili.
"L'outook del settore sta migliorando. Il recupero dell'economia globale e la caduta dei prezzi del petrolio rafforza la ripresa il prossimo anno", commenta Tony Tyler, direttore generale e ceo della Iata, per il quale un'industria più forte "è una buona notizia per tutti". "Mentre vediamo profitti netti per le compagnie di 25 miliardi di dollari, è importante ricordare che i margini sono solo al 3,2%. Le prospettive sono largamente positive ma c'è un numero di rischi nel contesto globale come instabilità politica, conflitti, e alcune economie regionali deboli. E con margini al 3,2%, i profitti rischiano di essere più facilmente colpiti in caso di peggioramento della situazione esterna".
Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2...o_utili_compagnie_aeree-102617639/?ref=HRLV-5
Le stime della Iata prevedono per l'anno prossimo una nuova crescita a 25 miliardi di dollari. Il margine stimato per il 2015 è di un profitto per passeggero di 7,08 dollari, contro i 6,02 dollari del 2014 e raddoppiato rispetto ai 3,38 dollari del 2013
MILANO - Il calo del petrolio e la ripresa economica mondiale, che per ora non coinvolge il Vecchio continente, danno una mano all'industria internazionale del trasporto aereo. Nel 2014, infatti, il settore dovrebbe consuntivare utili per circa 19,9 miliardi di dollari rispetto ai 18 miliardi previsti nello scorso mese di giugno. Una cifra che dovrebbe, poi, compiere un ulteriore balzo nel 2015 a 25 miliardi di dollari. E' l'outlook contenuto nel report sull'industria del trasporto aereo, pubblicato recentemente dalla Iata.
I 25 miliardi di dollari di utili netti, stimati per il 2015, rappresentano un margine del 3,2% e per passeggero il profitto è di 7,08 dollari rispetto ai 6,02 dollari del 2014 e più del doppio rispetto ai 3,38 dollari del 2013. Il ritorno sul capitale investito dovrebbe crescere a 7%, un deciso miglioramento rispetto al 6,1% previsto nel 2014. Tuttavia, si rimane ancora sotto di 0,8 punti percentuali rispetto al 7,8% del costo medio ponderato del capitale e, pertanto, sottolinea la Iata, c'è ancora della strada da fare prima di raggiungere margini sostenibili.
"L'outook del settore sta migliorando. Il recupero dell'economia globale e la caduta dei prezzi del petrolio rafforza la ripresa il prossimo anno", commenta Tony Tyler, direttore generale e ceo della Iata, per il quale un'industria più forte "è una buona notizia per tutti". "Mentre vediamo profitti netti per le compagnie di 25 miliardi di dollari, è importante ricordare che i margini sono solo al 3,2%. Le prospettive sono largamente positive ma c'è un numero di rischi nel contesto globale come instabilità politica, conflitti, e alcune economie regionali deboli. E con margini al 3,2%, i profitti rischiano di essere più facilmente colpiti in caso di peggioramento della situazione esterna".
Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2...o_utili_compagnie_aeree-102617639/?ref=HRLV-5