Io intendevo anche gli oriundi (giusto o sbagliato che sia) che sono quasi 1.000.000 http://it.wikipedia.org/wiki/Italo-australiani non solo quei quattro gatti iscritti all'Aire. Ti posso garantire che a tutt'oggi ci sono italiani che dopo una vita passata in AUS non hanno imparto mezza parola d'inglese perchè hanno sempre vissuto nella grande comunità italica!
Quindi per il popolo australiano una persona con più di 31 anni è zavorra pubblicamente sgradita.... poi in Italia si parla di razzismo e di disgusto per chi chiede un controllo nei flussi in arrivo. Intanto col nostro buonismo siamo con le pezze al culo....
Quindi per il popolo australiano una persona con più di 31 anni è zavorra pubblicamente sgradita.... poi in Italia si parla di razzismo e di disgusto per chi chiede un controllo nei flussi in arrivo. Intanto col nostro buonismo siamo con le pezze al culo....
Esatto, i giapponesi sono un popolo raramente emigrante, eccezion fatta per il Brasile, che ne nutre una forte comunità. Gli italiani, invece emigrano in ogni dove.... e credo che sia per questo che nel nostro paese non ci sia una politica per gestire correttamente l'immigrazione come c'è appunto in Australia o USA: noi siamo nati per andarcene e non sappiamo come gestire chi invece viene....Comunque mi sembra che anche wikipedia (per quanto inaffidabile) confermi che la piu' grande comunita' italiana all estero e' a Sao Paulo. Dove tra l'altro c'e' anche la piu' grande comunita' giapponese fuori dal giappone (forse non tutti lo sapevano).
Questa di San Paolo la sapevo anche io, ma naturalmente dipende da cosa si intende per "italiani".Se non sbaglio avevo letto che come numero di passaporti italiani emessi, Sao Paulo e' la piu' grande citta' italiana (anche superiore a Milano e Roma). E' chiaro che cio' dipende dal fatto che un brasiliano aveva e ha molto piu interesse ad avere un passaporto italiano rispetto ad un americano.
Comunque mi sembra che anche wikipedia (per quanto inaffidabile) confermi che la piu' grande comunita' italiana all estero e' a Sao Paulo. Dove tra l'altro c'e' anche la piu' grande comunita' giapponese fuori dal giappone (forse non tutti lo sapevano).
Esatto, i giapponesi sono un popolo raramente emigrante, eccezion fatta per il Brasile, che ne nutre una forte comunità. Gli italiani, invece emigrano in ogni dove.... e credo che sia per questo che nel nostro paese non ci sia una politica per gestire correttamente l'immigrazione come c'è appunto in Australia o USA: noi siamo nati per andarcene e non sappiamo come gestire chi invece viene....
Stiamo andando molto OT, comunque mi sento di smentire categoricamente questa affermazione. Nella mia esperienza di residente a Sao Paulo i brasiliani di origini giapponesi, benché' orgogliosi delle proprie origini, si sentono brasiliani al 100% e ciò perché non vi e' alcuna forma di discriminazione verso di loro. Il brasiliano e' il popolo meno razzista che io abbia mai visto. In Brasile convivono in pace (razziale) tedeschi e italiani, argentini, portoghesi, giapponesi, africani, tutti ugualmente brasiliani. Poi si discrimina per ceto o religione magari, ma per etnia proprio no!Diciamo che Fujimori non e' qualcosa che giapponesi dovrebbero andar fieri di aver esportato.
Un aspetto negativo che colpisce i nippo-brasiliani (ma che poi si puo' estendere a un po' tutti gli emigrati) e' il non venir riconosciuti come pienamente brasiliani in Brasile e giapponesi in Giappone.
Stiamo andando molto OT, comunque mi sento di smentire categoricamente questa affermazione. Nella mia esperienza di residente a Sao Paulo i brasiliani di origini giapponesi, benché' orgogliosi delle proprie origini, si sentono brasiliani al 100% e ciò perché non vi e' alcuna forma di discriminazione verso di loro. Il brasiliano e' il popolo meno razzista che io abbia mai visto. In Brasile convivono in pace (razziale) tedeschi e italiani, argentini, portoghesi, giapponesi, africani, tutti ugualmente brasiliani. Poi si discrimina per ceto o religione magari, ma per etnia proprio no!
Questa di San Paolo la sapevo anche io, ma naturalmente dipende da cosa si intende per "italiani".
Credo che la maggior parte di quelle persone di italiano non abbia nulla da almeno due generazioni e che abbiano approfittato della promozione "passaporto italiano in omaggio in cambio di un certificato di nascita del vostro trisavolo" solo per poter circolare e lavorare liberamente in Ue, stessa cosa per argentini ed uruguaiani, altre popolazioni con molti antenati italiani che, se però emigrano, poi se ne vanno per lo più in Spagna o Portogallo. Purtroppo l'Italia e l'Ue hanno delle procedure di immigrazione tra le più masochiste del mondo e questo alla lunga porterà solo problemi. Insomma, l'anomalia non è l'Australia o il Canada, ma noi.
Detto questo, faccio i complimenti per il TR ed auguri per il WHV ad aless. Anche io ho il WHV e non nego che mi mette un po' di tristezza vedere quelle foto che dimostrano che quei posti sono stupendi, che partire è così facile...mentre nel mio caso, complice situazione personale e familiare non delle migliori, sembra come scalare una montagna. Che dire? Spero di riuscirci.
Intanto avrei delle domande:
1 - alla fine dove inizi? Melbourne o Sydney?
2 - che tipo di volo hai preso? A/r o solo andata?
3 - come ti regoli per alloggio e ricerca lavoro?
Grazie