Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
non sono un po tantini 3000? o vengono inclusi quelli di adesso?

Si stima circa 1000 nuovi impiegati ogni 1000000 di passeggeri in più. Visto che FLR fa circa 2 mln di passeggeri annui e il target sarà 4,5 mln con la nuova pista ci dovrebbero essere 2500 nuovi posti di lavoro. Infatti nardella dice dai 2000 ai 3000 posti di lavoro.
 
Si stima circa 1000 nuovi impiegati ogni 1000000 di passeggeri in più. Visto che FLR fa circa 2 mln di passeggeri annui e il target sarà 4,5 mln con la nuova pista ci dovrebbero essere 2500 nuovi posti di lavoro. Infatti nardella dice dai 2000 ai 3000 posti di lavoro.

bè bisogna prendere un pò per le pinze questi numeri, BGY fa quasi 9 milioni di pax ma non penso proprio che ci siano 8000/9000 lavoratori la dentro :)
 
Quella di 1000 ogni milione è una famosa massima di FR, quindi va presa molto, molto con le molle. Bisognerebbe vedere se considerano l'indotto, l'eventuale crescita del turismo e l'apertura di nuovi esercizi commerciali... com'è calcolata tale stima?
 
bè bisogna prendere un pò per le pinze questi numeri, BGY fa quasi 9 milioni di pax ma non penso proprio che ci siano 8000/9000 lavoratori la dentro :)

Penso che si riferisca all'intero indotto non alle persone che fisicamente lavorano in aerostazione. Pensa alle ditte di catering ad esempio. I prodotti vengono preparati e confezionati fuori dal sedime aeroportuale e poi portati in aeroporto. E come loro tanti altri addetti che lavorano perchè c'è un aeroporto.:D:D:D
 
La società unica che Rossi ha voluto è proprio per non far perdere posti di lavoro a chi lavora a Pisa. Pensa a chi lavora in aeroporto a Pisa e abita a pontedera, Ponsacco, Empoli, San miniato. Se (e dico se) ci dovesse essere problemi di esuberi a Pisa e di mancanza di personale a Firenze ci potrebbe essere un travaso di personale che comunque gia fa il pendolare per recarsi al lavoro conservando il posto di lavoro. Ma secondo me non ce ne sarà bisogno perchè Pisa manterrà gli attuali passeggeri e FLR crescerà.

Cmq i Pisani continuando a dire no allo sviluppo di FLR si tirano solo la zappa sui piedi da soli. Senza la nuova pista a Firenze niente aeroporto strategico a Pisa e quindi niente soldi europei e dallo stato italiano. Inoltre corporation ha già fatto sapere di ritirare i capitali se non si faranno 2400 mt a Firenze. Tutto questo significa che il nuovo masterplan di Pisa che prevede la costruzioni di nuovi piazzali per arrivare a 7 milioni di passeggeri se lo possono scordare.

Queste che tu (giustamente) riscontri sono logiche medievali: tutte. Da toscano non ho mai capito la diatriba aeroportuale fra Firenze e Pisa: più che due campane, mi pare che siano due coglioni. Il vero problema di Pisa, di Firenze, e della Toscana è sì occupazionale, ma non ha niente a vedere coi posti di lavoro dell'aeroporto di Pisa: il problema è che i due aeroporti, assieme, occupano troppe poche persone, accolgono voli troppo piccoli, e rallentano l'attività economica di tutta la regione. Una concorrenza continua al ribasso che non fa bene a nessuno.
E', a mio avviso, inaccettabile che negli aeroporti toscani transitino solo 7 milioni scarsi di passeggeri: una regione con quasi 4 milioni di abitanti, con una fama turistica e culturale invidiabile, un po' di business crocieristico a Livorno, traffico etnico cinese in crescita, copiosa popolazione studentesca internazionale, non può registrare numeri tanto modesti. Trovo assurdo che la Toscana non abbia un volo per il golfo, e che il primo volo per Istanbul arrivi solo nel 2014.
7 milioni scarsi di passeggeri: meno degli aeroporti dell'Oregon (popolazione paragonabile a quella della Toscana, turismo assolutamente incomparabile), per intendersi, il cui vino non lo vuole nessuno. La paura di perdere qualche posto di lavoro all'aeroporto di Pisa costa da anni migliaia di posti di lavoro in tutta la Toscana, e questo è inaccettabile. Comprendo la paura degli addetti di Pisa, ma le scelte politiche devono essere fatte per il bene dei quattro milioni di abitanti della Toscana, non di qualche centinaio di pisani ai quali - nella peggiore delle ipotesi - un altro lavoro lo troveremmo subito in un contesto di crescita.
 
Ultima modifica:
Queste che tu (giustamente) riscontri sono logiche medievali: tutte. Da toscano non ho mai capito la diatriba aeroportuale fra Firenze e Pisa: più che due campane, mi pare che siano due coglioni. Il vero problema di Pisa, di Firenze, e della Toscana è sì occupazionale, ma non ha niente a vedere coi posti di lavoro dell'aeroporto di Pisa: il problema è che i due aeroporti, assieme, occupano troppe poche persone, accolgono voli troppo piccoli, e rallentano l'attività economica di tutta la regione. Una concorrenza continua al ribasso che non fa bene a nessuno.
E', a mio avviso, inaccettabile che negli aeroporti toscani transitino solo 7 milioni scarsi di passeggeri: una regione con quasi 4 milioni di abitanti, con una fama turistica e culturale invidiabile, un po' di business crocieristico a Livorno, traffico etnico cinese in crescita, copiosa popolazione studentesca internazionale, non può registrare numeri tanto modesti. Trovo assurdo che la Toscana non abbia un volo per il golfo, e che il primo volo per Istanbul arrivi solo nel 2014.
7 milioni scarsi di passeggeri: meno degli aeroporti dell'Oregon (popolazione paragonabile a quella della Toscana, turismo assolutamente incomparabile), per intendersi, il cui vino non lo vuole nessuno. La paura di perdere qualche posto di lavoro all'aeroporto di Pisa costa da anni migliaia di posti di lavoro in tutta la Toscana, e questo è inaccettabile. Comprendo la paura degli addetti di Pisa, ma le scelte politiche devono essere fatte per il bene dei quattro milioni di abitanti della Toscana, non di qualche centinaio di pisani ai quali - nella peggiore delle ipotesi - un altro lavoro lo troveremmo subito in un contesto di crescita.

Applausi scroscianti !!!! Qui invece si ragiona al contrario. Non si vuol fare un aeroporto per non "danneggiarne un altro e rubare voli".
 
E' anche un assurdo che non ci sia un volo per gli Stati Uniti non stagionale, considerando solo la quantità di università statunitensi con base in Toscana e che a Firenze c'è una divisione significativa della General Electric. Sulla diatriba tra Pisa e Firenze, troppo spesso l'importante non è vincere insieme, ma far perdere l'altro. O se preferite una espressione colorita, il marito che per far dispetto alla moglie si taglia le "appendici"..... L'agire "contro" porta all'immobilismo. Ed in più, a peggiorare la situazione, una mentalità ed una visione a raggio più che corto, che secondo me sono ancora peggio del campanilismo. Non so se sia cosa scegliere tra l'immobilismo od il lasciar fare ai bottegai: la visione bottegaia della preferenza per l'uovo oggi piuttosto che della gallina domani forse è peggio, per me. Sono del 1956 e mi ricordo bene di come era il centro di Firenze, quando lo giravo da bambino con mio padre. Oggi solo cenciaioli e scarpai. Era bello; ora tanti turisti mordi e fuggi, polli da spennare.
 
E' anche un assurdo che non ci sia un volo per gli Stati Uniti non stagionale, considerando solo la quantità di università statunitensi con base in Toscana e che a Firenze c'è una divisione significativa della General Electric.

Questo non lo so: il volo annuale non so se reggerebbe. Gli studenti americani (peraltro non proprio clientela ricca) arrivano e partono tutti insieme a inizio settembre e inizio dicembre - poi ancora a metà gennaio e metà maggio. Il resto del tempo non è che gli aerei possano viaggiare vuoti.
La divisione GE di Firenze è a capo di Oil & Gas: genera traffico per Houston, e qualcosa per Fairfield (catchment area di JFK). Il resto si muove verso Aberdeen, Singapore, e l'Australia. Anche quando ci aggiungi Eli Lilly non ottieni una gran quantità di traffico da aziende multinazionali.
Quando parlo di crescita per il traffico toscano non mi riferisco al lungo raggio, che sarebbe un risultato cosmetico: i numeri di passeggeri li fai col breve e medio, ma non con gli Embraer, gli Avro RJ e qualche A319, e non puoi lasciare che i numeri grossi li faccia solo FR. AF/KLM e LH devono poter arrivare a Firenze con 320 e 321 senza limitazioni, così come anche BA. Turkish deve essere messa in condizione di reggere più di un 4 weekly per la Toscana, e bisogna trovare il modo di far arrivare in Toscana Qatar ed Etihad.

Quando sento dire che la ferrovia veloce fra Firenze e Pisa Aeroporto è una valida alternativa all'allungamento della pista di Firenze mi viene da ridere: non sarebbero due iniziative alternative, sarebbero complementari. Allunghiamo la pista a FLR E colleghiamo meglio Pisa a Firenze (oltre che a Grosseto, Massa, Carrara, e La Spezia). Sviluppiamo collegamenti seri fra Siena e Firenze, ché la vecchia ferrovia e quella specie di superstrada sono siti archeologici etruschi. L'accessibilità costa molto, ma rende anche molto.
 
Questo non lo so: il volo annuale non so se reggerebbe. Gli studenti americani (peraltro non proprio clientela ricca) arrivano e partono tutti insieme a inizio settembre e inizio dicembre - poi ancora a metà gennaio e metà maggio. Il resto del tempo non è che gli aerei possano viaggiare vuoti.
La divisione GE di Firenze è a capo di Oil & Gas: genera traffico per Houston, e qualcosa per Fairfield (catchment area di JFK). Il resto si muove verso Aberdeen, Singapore, e l'Australia. Anche quando ci aggiungi Eli Lilly non ottieni una gran quantità di traffico da aziende multinazionali.
Quando parlo di crescita per il traffico toscano non mi riferisco al lungo raggio, che sarebbe un risultato cosmetico: i numeri di passeggeri li fai col breve e medio, ma non con gli Embraer, gli Avro RJ e qualche A319, e non puoi lasciare che i numeri grossi li faccia solo FR. AF/KLM e LH devono poter arrivare a Firenze con 320 e 321 senza limitazioni, così come anche BA. Turkish deve essere messa in condizione di reggere più di un 4 weekly per la Toscana, e bisogna trovare il modo di far arrivare in Toscana Qatar ed Etihad.

Quando sento dire che la ferrovia veloce fra Firenze e Pisa Aeroporto è una valida alternativa all'allungamento della pista di Firenze mi viene da ridere: non sarebbero due iniziative alternative, sarebbero complementari. Allunghiamo la pista a FLR E colleghiamo meglio Pisa a Firenze (oltre che a Grosseto, Massa, Carrara, e La Spezia). Sviluppiamo collegamenti seri fra Siena e Firenze, ché la vecchia ferrovia e quella specie di superstrada sono siti archeologici etruschi. L'accessibilità costa molto, ma rende anche molto.

Ti assicuro che il flusso di americani a Firenze è costante e massiccio tutto l'anno. L'85% dei nostri clienti viene dagli usa, tutti i mesi dell'anno senza soste :)
Quasi tutti atterrano in città come Milano, Venezia o Roma (nazionali) o usano gli hub europei.
 
Ti assicuro che il flusso di americani a Firenze è costante e massiccio tutto l'anno. L'85% dei nostri clienti viene dagli usa, tutti i mesi dell'anno senza soste :)

Il problema è che non arrivano tutti dalla stessa zona: un volo via JFK è più scomodo per un americano di CLT/PHL/BOS/ORD/DEN/SFO/LAX/SEA/SAN/PHX/DFW/IAH/IAD di un volo via FRA/MUC/ZRH/CDG. Dunque il valore di un volo diretto dagli USA sarebbe più che altro cosmetico: gli hub europei non sono concorrenza (mica vorrai un hub in Toscana), sono bacino d'utenza.
 
Il problema è che non arrivano tutti dalla stessa zona: un volo via JFK è più scomodo per un americano di CLT/PHL/BOS/ORD/DEN/SFO/LAX/SEA/SAN/PHX/DFW/IAH/IAD di un volo via FRA/MUC/ZRH/CDG. Dunque il valore di un volo diretto dagli USA sarebbe più che altro cosmetico: gli hub europei non sono concorrenza (mica vorrai un hub in Toscana), sono bacino d'utenza.

Figuriamoci. Di un hub non ce n'è certo bisogno :)
La mia era una sorta di provocazione verso chi considera l'aeroporto di Firenze "inutile". Il bacino d'utenza è enorme (senza escludere gli US) e speriamo si sviluppi sempre di più!
 
Queste che tu (giustamente) riscontri sono logiche medievali: tutte. Da toscano non ho mai capito la diatriba aeroportuale fra Firenze e Pisa: più che due campane, mi pare che siano due coglioni. Il vero problema di Pisa, di Firenze, e della Toscana è sì occupazionale, ma non ha niente a vedere coi posti di lavoro dell'aeroporto di Pisa: il problema è che i due aeroporti, assieme, occupano troppe poche persone, accolgono voli troppo piccoli, e rallentano l'attività economica di tutta la regione. Una concorrenza continua al ribasso che non fa bene a nessuno.
E', a mio avviso, inaccettabile che negli aeroporti toscani transitino solo 7 milioni scarsi di passeggeri: una regione con quasi 4 milioni di abitanti, con una fama turistica e culturale invidiabile, un po' di business crocieristico a Livorno, traffico etnico cinese in crescita, copiosa popolazione studentesca internazionale, non può registrare numeri tanto modesti. Trovo assurdo che la Toscana non abbia un volo per il golfo, e che il primo volo per Istanbul arrivi solo nel 2014.
7 milioni scarsi di passeggeri: meno degli aeroporti dell'Oregon (popolazione paragonabile a quella della Toscana, turismo assolutamente incomparabile), per intendersi, il cui vino non lo vuole nessuno. La paura di perdere qualche posto di lavoro all'aeroporto di Pisa costa da anni migliaia di posti di lavoro in tutta la Toscana, e questo è inaccettabile. Comprendo la paura degli addetti di Pisa, ma le scelte politiche devono essere fatte per il bene dei quattro milioni di abitanti della Toscana, non di qualche centinaio di pisani ai quali - nella peggiore delle ipotesi - un altro lavoro lo troveremmo subito in un contesto di crescita.




bisogna entrare anche nella logica del trasporto a 360°! A Firenze la stazione,in un anno, Movimenta circa 60 milioni d Pax d questi almeno un 25/30% sono stranieri e inoltre un continuo afflusso d bus GT con targhe exstra IT fanno d Firenze un terminal finale d tutto rispetto!
Dobbiamo migliorare d molto la ricettivita' aeroportuale questo e' chiaro ma considera anche la vicinanza a Roma e Milano con l AV!
sono usciti i dati del 2013 e siamo alla bella cifra di 11 milioni d pernottamenti a Firenze e oltre 44 milioni in toscana!
sono ripresi anche i lavori x il sotto attraversamento della AV e la nuova stazione ,e Dio lo voglia, il nuovo APT con la nuova pista porteranno a Firenze ancora piu' turisti e Lavoro!
 
Pista dell'aeroporto troppo lunga, a rischio il nuovo stadio di Firenze

Enac impone una distanza di 1000 metri dall'infrastruttura per le nuove costruzioni. I comitati anti Peretola all'attacco: "Impossibile il raddoppio dello scalo"

FIRENZE. Alla fine la nuova pista dell'aeroporto di Peretola si sta rivelando ingombrante. Più per Firenze che per Pisa, l'aeroporto fino a pochi mesi considerato diretto concorrente. Prima della scalata dell'imprenditore armeno argentino Eduardo Eurnekian che, volenti o nolenti, ha messo insieme i due scali e sta fondendo le due società di gestione. Alla vigilia dell'approvazione del master plan per ridisegnare l'aeroporto Vespucci, infatti, Enac - l'ente nazionale dell'aviazione civile, rivela che la nuova pista è incompatibile con il nuovo stadio della Fiorentina.


L'annuncio non è proprio così diretto. Si nasconde dietro le prescrizioni e le norme comunitarie: qualunque manufatto, costruzione, operazione immobiliare deve stare a una distanza di sicurezza di 1000 metri dalla nuova pista. Fino a pochi anni fa, la distanza era di 500 metri. Ora, invece, è raddoppiata. Quindi, Diego e Andrea Della Valle, proprietari della Fiorentina, si devono rassegnare: o si spostano con lo stadio o non costruiscono la cittadella sportiva. A mezzo chilometro dalla pista, al massimo, ci può stare un posteggio per auto, nulla di più. Il Comune di Firenze ufficialmente ancora non è stato informato della novità. E comincia ora a ragionare su come maneggiare la materia che, da un punto di vista urbanistico, in realtà è di esclusiva competenza della Regione: per prevedere la pista di Peretola, infatti, a luglio ha modificato (con una variante controversa) il Pit, il piano di insediamento territoriale, di fatto il piano regolatore regionale. E ci ha infilato la nuova pista fiorentina con due grandi prescrizioni: la prima è che misurasse 2000 metri e la seconda è che venisse realizzata a carico dei privati.


Se la pista restasse di 2000 metri, lo stadio sarebbe salvo. Ma Enac vuole approvare il master plan di Adf - la società di gestione dell'aeroporto di Firenze - con la pista a 2400 metri. Salvo che il Coordinamento dei comitati per la salute della Piana hanno intenzione di mettersi di traverso. Ora che perfino Enac riconosce l'incompatiblità della nuova pista con qualsiasi altra infrastruttura - a cominciare dallo stadio - riprendono la battaglia contro Peretola bis. E la prima richiesta che avanzano al sindaco di Firenze, Diego Nardella è di "partecipare insieme ai nostri tecnici di parte alla conferenza dei servizi prevista per la costruzione del nuovo stadio Acf Fiorentina e relative opere a corredo nell'attuale zona detta Mercafir".


Visto che i comitati - molto attivi nella zona di Prato - temono di non essere ammessi alla conferenza dei servizi, ricordano ai Della Valle che "in base alla recente variante Pit è fatto obbligo al Comune (di Firenze) di prevedere il piano rischio volo (Risk assessment) come previsto dal Codice della navigazione. Inoltre, a differenza di quanto sostenuto dal Comune e dalla Regione, la documentazione prodota da Enac ed Enav (parte integrante della variante Pit) attesta la biodirezionalità della pista. Perciò il piano di rischio deve essere prodotto sulla base della nuova pista e prima dell'approvazione di nuove varianti urbanistiche". Secondo i comitati, infatti, in base al "regolamento per la costruzione degli aeroporti e alle norme in vigore, tale struttura non può essere realizzata".


http://iltirreno.gelocal.it/regione...rischio-il-nuovo-stadio-di-firenze-1.10231450
 
Pista dell'aeroporto troppo lunga, a rischio il nuovo stadio di Firenze

Enac impone una distanza di 1000 metri dall'infrastruttura per le nuove costruzioni. I comitati anti Peretola all'attacco: "Impossibile il raddoppio dello scalo"

FIRENZE. Alla fine la nuova pista dell'aeroporto di Peretola si sta rivelando ingombrante. Più per Firenze che per Pisa, l'aeroporto fino a pochi mesi considerato diretto concorrente. Prima della scalata dell'imprenditore armeno argentino Eduardo Eurnekian che, volenti o nolenti, ha messo insieme i due scali e sta fondendo le due società di gestione. Alla vigilia dell'approvazione del master plan per ridisegnare l'aeroporto Vespucci, infatti, Enac - l'ente nazionale dell'aviazione civile, rivela che la nuova pista è incompatibile con il nuovo stadio della Fiorentina.


L'annuncio non è proprio così diretto. Si nasconde dietro le prescrizioni e le norme comunitarie: qualunque manufatto, costruzione, operazione immobiliare deve stare a una distanza di sicurezza di 1000 metri dalla nuova pista. Fino a pochi anni fa, la distanza era di 500 metri. Ora, invece, è raddoppiata. Quindi, Diego e Andrea Della Valle, proprietari della Fiorentina, si devono rassegnare: o si spostano con lo stadio o non costruiscono la cittadella sportiva. A mezzo chilometro dalla pista, al massimo, ci può stare un posteggio per auto, nulla di più. Il Comune di Firenze ufficialmente ancora non è stato informato della novità. E comincia ora a ragionare su come maneggiare la materia che, da un punto di vista urbanistico, in realtà è di esclusiva competenza della Regione: per prevedere la pista di Peretola, infatti, a luglio ha modificato (con una variante controversa) il Pit, il piano di insediamento territoriale, di fatto il piano regolatore regionale. E ci ha infilato la nuova pista fiorentina con due grandi prescrizioni: la prima è che misurasse 2000 metri e la seconda è che venisse realizzata a carico dei privati.


Se la pista restasse di 2000 metri, lo stadio sarebbe salvo. Ma Enac vuole approvare il master plan di Adf - la società di gestione dell'aeroporto di Firenze - con la pista a 2400 metri. Salvo che il Coordinamento dei comitati per la salute della Piana hanno intenzione di mettersi di traverso. Ora che perfino Enac riconosce l'incompatiblità della nuova pista con qualsiasi altra infrastruttura - a cominciare dallo stadio - riprendono la battaglia contro Peretola bis. E la prima richiesta che avanzano al sindaco di Firenze, Diego Nardella è di "partecipare insieme ai nostri tecnici di parte alla conferenza dei servizi prevista per la costruzione del nuovo stadio Acf Fiorentina e relative opere a corredo nell'attuale zona detta Mercafir".


Visto che i comitati - molto attivi nella zona di Prato - temono di non essere ammessi alla conferenza dei servizi, ricordano ai Della Valle che "in base alla recente variante Pit è fatto obbligo al Comune (di Firenze) di prevedere il piano rischio volo (Risk assessment) come previsto dal Codice della navigazione. Inoltre, a differenza di quanto sostenuto dal Comune e dalla Regione, la documentazione prodota da Enac ed Enav (parte integrante della variante Pit) attesta la biodirezionalità della pista. Perciò il piano di rischio deve essere prodotto sulla base della nuova pista e prima dell'approvazione di nuove varianti urbanistiche". Secondo i comitati, infatti, in base al "regolamento per la costruzione degli aeroporti e alle norme in vigore, tale struttura non può essere realizzata".


http://iltirreno.gelocal.it/regione...rischio-il-nuovo-stadio-di-firenze-1.10231450

A me piace il calcio ma ora che viene prima lo stadio dell'aeroporto mi sembra assurdo.....
 
ragazzi... basta usare Google Earth e misurare la distanza per capire che NON CI SONO 1000 metri di distanza dalla testata pista futura e l'area stadio.
Ce ne sono più di 2!!
 
inoltre che la pista sia di 2000 o 2400 mt dal lato Firenze finisce sempre nel solito punto e quindi per lo stadio la lunghezza della pista è completamente ininfluente. Articolo stupido pieno di errori tecnici... ma chi pubblica queste demenzialità? e cmq prima dello stadio c'è la costruenda scuola marescialli dei carabinieri, la linea ferroviaria e poi finalmento lo stadio... bha!!!
 
inoltre che la pista sia di 2000 o 2400 mt dal lato Firenze finisce sempre nel solito punto e quindi per lo stadio la lunghezza della pista è completamente ininfluente. Articolo stupido pieno di errori tecnici... ma chi pubblica queste demenzialità? e cmq prima dello stadio c'è la costruenda scuola marescialli dei carabinieri, la linea ferroviaria e poi finalmento lo stadio... bha!!!

Ma altrimenti come fanno a vendere? Due sono le cose:o non controllano le fonti o lo fanno apposta. Nel primo caso sono giornalisti pessimi, nel secondo sono faziosi non vanno alla ricerca della verità e quindi sono dei pessimi giornalisti lo stesso....indignato
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.