Al vaglio la US pre-clearance nel Regno Unito e altri 4 paesi europei


Svezia? Credo sarà un refuso, immagino che sia Spagna che Olanda abbiano piu' traffico con gli USA rispetto alla Svezia. Sempre se quello del maggior traffico sia il criterio di scelta.
Cesare i criteri sono economici e politici.
Avere la pre-clearance è un vantaggio competitivo ma anche un costo per chi la ospita, e così come è stato fino ad ora e cioè limitato ad alcune aree geografiche è anche una necessità.
Abu Dhabi ha spezzato un equilibrio essendo la parte competitiva ed economica preponderante con guadagni a far scalo a AUH invece che per esempio a DXB e un guadagno/risparmio economico per gli USA.
Dall'Europa, l'Irlanda è stata una sorta di test e il vantaggio competitivo ad ave la pre-clearance è quantomai maggiore in base ai tagli che gli Usa hanno fatto e fanno di personale stanziato a casa propria. Specialmente per voli sulla east coast dover sopportare 2 o 3 ore di fila all'immaginazione è anche il 30% del tempo di viaggio. Concedendo la pre-clearance a 4 paesi che portano un gran numero di pax alle code all'immigrazione negli aeroporti USA si prospettano due scenari:
1. Si riducono gli agenti negli aeroporti Usa e si tiene un tempo di attesa alto, questo farà si di spingere fuori dal mercato che compagnie di paesi che non aderiscono alla pre-clearance ma di creare anche problemi alle compagnie Usa che si troveranno a subire la competitività di certi voli con scalo rischiando di perdere l'incoming e non riuscire più a sostenere certi voli diretti. È le compagnie americane perdono competitività nell'offrire voli in prosecuzione, in quanto il tempo dello scalo su suolo americano non viene più almeno in parte ammortizzato con lo svolgimento di dogana e immigrazione.
2. La riduzione di pax in arrivo in corrispondenza di certe ondate dall'Europa permette alle autorità Usa di fornire un tempo per le formalità di immigrazione basso, quasi totalmente recuperati con l'attesa del bagaglio. In questo scenario ne guadagna il sistema in generale limitando quasi totalmente il vantaggio competitivo di avere la pre-clearance, dando però una certezza di tempi maggiore svolgendo il tutto nell'aeroporto di partenza, fornendo negli USA un servizio degno con perdita di tempo ridotta e scaricando parte dei costi che l'amministrazione Usa fatica a sopportare sui paesi che richiedano la pre-clearance sul proprio territorio.
Quello che succederà non è prevedibile senza conoscere le scelte che verranno fatte in tema di destinazione delle risorse, ma in ogni caso porterà nel medio periodo alla creazione di un equilibrio con benefici per tutti.
 
In che senso? Un volo diretto è sempre e comunque più corto di un volo con scalo.
Inoltre la preclearance in un aeroporto europeo comporterà per forza tempi di scalo più lunghi perché dovrai fare la coda nell'hub europeo.
Quindi cosa cambia? Niente.

Se ad esempio devi prendere una connessione negli USA arrivare senza fare l'immigrazione è un grande vantaggio, mentre adesso se trovi lunghe code all' immigrazione spesso capita di perderla.
 
A parte che le code sono molto variabili. Spesso c'è lunga fila, altrettanto spesso non c'è assolutamente nessuno.
Poi se devi prendere la connection, in certi aeroporti c'è una lane apposita (es. T1 JFK) senza coda.

Ma se poi la coda la sposti solo prima del volo intercontinentale invece che dopo, che cambia? Niente.
 
Svezia? Credo sarà un refuso, immagino che sia Spagna che Olanda abbiano piu' traffico con gli USA rispetto alla Svezia. Sempre se quello del maggior traffico sia il criterio di scelta.
Come dice Farfallina, i criteri sono politico-economici. Il governo di Abu Dhabi paga l'80% dei costi della pre clearance facility negli Emirati.
 
Cesare i criteri sono economici e politici.
Avere la pre-clearance è un vantaggio competitivo ma anche un costo per chi la ospita, e così come è stato fino ad ora e cioè limitato ad alcune aree geografiche è anche una necessità.
Abu Dhabi ha spezzato un equilibrio essendo la parte competitiva ed economica preponderante con guadagni a far scalo a AUH invece che per esempio a DXB e un guadagno/risparmio economico per gli USA.
Dall'Europa, l'Irlanda è stata una sorta di test e il vantaggio competitivo ad ave la pre-clearance è quantomai maggiore in base ai tagli che gli Usa hanno fatto e fanno di personale stanziato a casa propria. Specialmente per voli sulla east coast dover sopportare 2 o 3 ore di fila all'immaginazione è anche il 30% del tempo di viaggio. Concedendo la pre-clearance a 4 paesi che portano un gran numero di pax alle code all'immigrazione negli aeroporti USA si prospettano due scenari:
1. Si riducono gli agenti negli aeroporti Usa e si tiene un tempo di attesa alto, questo farà si di spingere fuori dal mercato che compagnie di paesi che non aderiscono alla pre-clearance ma di creare anche problemi alle compagnie Usa che si troveranno a subire la competitività di certi voli con scalo rischiando di perdere l'incoming e non riuscire più a sostenere certi voli diretti. È le compagnie americane perdono competitività nell'offrire voli in prosecuzione, in quanto il tempo dello scalo su suolo americano non viene più almeno in parte ammortizzato con lo svolgimento di dogana e immigrazione.
2. La riduzione di pax in arrivo in corrispondenza di certe ondate dall'Europa permette alle autorità Usa di fornire un tempo per le formalità di immigrazione basso, quasi totalmente recuperati con l'attesa del bagaglio. In questo scenario ne guadagna il sistema in generale limitando quasi totalmente il vantaggio competitivo di avere la pre-clearance, dando però una certezza di tempi maggiore svolgendo il tutto nell'aeroporto di partenza, fornendo negli USA un servizio degno con perdita di tempo ridotta e scaricando parte dei costi che l'amministrazione Usa fatica a sopportare sui paesi che richiedano la pre-clearance sul proprio territorio.
Quello che succederà non è prevedibile senza conoscere le scelte che verranno fatte in tema di destinazione delle risorse, ma in ogni caso porterà nel medio periodo alla creazione di un equilibrio con benefici per tutti.
Ottima analisi
 
Scusa ho sbagliato, intendevo il programma Global Entry e, si, ha una valagata di benefici, a iniziare dal fatto che i tempi di immigration si riducono del 90%.
E' su base di scambio con l'Olanda (Privium) quindi, finchè in italia non ci sarà qualcosa di vagamente simile, da noi sarà impossibile parteciparci.
Stiamo parlando di due cose diverse. Il Global Entry non ha nulla a che vedere con la pre clearance.

Sono membro di Global Entry da sei mesi ed è semplicemente un'altra vita!
 
Teniamo comunque presente che ci vorrà un po' di tempo prima di vedere realizzata una cosa del genere. Ad AUH hanno fatto presto, ma perché si tratta di pochissimi voli al giorno. Una cosa del genere ad Heathrow, per esempio, sarebbe comunque un bel grattacapo, perché significherebbe dover creare una struttura dedicata solo per i voli diretti verso gli USA, e considerando la quantità di, passeggeri di cui si parla e la già congestionata situazione dello scalo londinese, non sarebbe esattamente un'operazione semplice. Senza poi considerare tutti gli effetti collaterali (duplicazione delle operazioni e delle infrastrutture, come lounge, etc...).
Nel caso di BA, per esempio, vorrebbe dire muovere una parte consistente delle proprie operazioni fuori dal T5, con tutto quanto ne consegue.
 
La scorsa settimana abbiamo fatto due ingressi a MIA, in orari di presumibile alta affluenza, e con 20 minuti netti eravamo fuori.
Certo, l'immigration è sempre da prendere con le molle, specialmente se si è in connessione; ho postato questa piccola esperienza per statistica.
Ciao
 
Se ad esempio devi prendere una connessione negli USA arrivare senza fare l'immigrazione è un grande vantaggio, mentre adesso se trovi lunghe code all' immigrazione spesso capita di perderla.

Lo scorso agosto ho atteso 2 ore circa al T8 del JFK per l'immigrazione.
Chi aveva la connessione veniva chiamato e passava in testa alla fila.
 
A parte che le code sono molto variabili. Spesso c'è lunga fila, altrettanto spesso non c'è assolutamente nessuno.
Poi se devi prendere la connection, in certi aeroporti c'è una lane apposita (es. T1 JFK) senza coda.

Ma se poi la coda la sposti solo prima del volo intercontinentale invece che dopo, che cambia? Niente.

Per questo che dicevo che le mie esperienze di pre-clearance a Shannon sono fantastiche perche' al massimo coinvolgono una quarantina di persone, non so se sarebbero altrettanto fantastiche al T5 di LHR con tutti i voli che partono per gli USA.
 
La scorsa settimana abbiamo fatto due ingressi a MIA, in orari di presumibile alta affluenza, e con 20 minuti netti eravamo fuori.
Certo, l'immigration è sempre da prendere con le molle, specialmente se si è in connessione; ho postato questa piccola esperienza per statistica.
Ciao

2 ingressi e statistica cozzano un pò.. se sono 2 ingressi non è statistica.
 
2 ingressi e statistica cozzano un pò.. se sono 2 ingressi non è statistica.
Infatti, se devo guardare la mia esperienza personale dovrei dire che negli Usa non si fa mai più di una ora di fila, anche 10 minuti l'ultima volta che sono andata a BOS, ma la realtà è molto più varia e le statistiche per essere affidabili si fanno su grandi numeri.
 
http://awt.cbp.gov/

Qui ci sono tutti i dati sui tempi di attesa per l'immigrazione nei vari aeroporti USA, suddivisi per terminal.

La situazione di Miami e' notevolmente migliorata rispetto al passato. Se non sbaglio, e' proprio l'aeroporto a pagare gli ispettori extra per ridurre i tempi di attesa.
 
No immigration queues in US for UAE passengers

Pre-clearance extended to all Etihad passengers

One of the things tourists hate about traveling is having to queue up at the immigration on arrival. For UAE passengers wishing to travel to the United States, they may no longer have to show their visa and passport to the immigration officer after landing.

This is because the same immigration, customs and other required checks that international passengers go through on arrival in the United States can now be completed prior to boarding the plane.

Etihad Airways, the UAE’s national carrier that operates a number of flights to at least five destinations in the United States, announced on Tuesday that all its US-bound passengers will soon go through a preclearance process prior to departure at Abu Dhabi airport, enabling them to avoid queues on arrival.

Abu Dhabi International Airport is one of the 15 foreign airports in six different countries that offer immigration preclearance services.

The new US preclearance facility will open from Thursday 15 January and serve passengers on EY 103 to New York JFK and EY 183 to San Francisco flights. Both flights connect with inbound services from Mumbai, Delhi and other cities in India and the Indian Subcontinent.

“We’re delighted that from this Thursday, all air travelers flying to the United States from Abu Dhabi will enjoy the benefits that US customs and immigration preclearance offers,” says Peter Baumgartner, Etihad Airways’ chief commercial officer.

The facility, called the United States Customs and Border Protection at Terminal 3 in Abu Dhabi Airport, allows US-bound passengers to go through the necessary checks, including US customs, immigration and security while in Abu Dhabi. When they land in the US, visitors will be treated as domestic passengers.

“Since its opening in January last year, the US preclearance has been extremely popular with air travelers particularly those from the Indian Subcontinent and Middle East region. More than 325,000 people have passed through the facility arriving in the United States as domestic passengers.”

Etihad Airways says that the US preclearance facility at Abu Dhabi airport is “the only one of its kind in the Middle East, and the UAE capital is one of a small group of airports around the world to offer passengers preclearance into the US.”

http://gulfnews.com/business/aviation/no-immigration-queues-in-us-for-uae-passengers-1.1439882
 
mah... il discorso del pre-clearing, anche in Italia, per le merci - e soprattutto in vista del EXPO - è sempre più realtà..!
se fai pre-clearing non deve esserci interruzione del viaggio di alcun tipo (nessuno scalo) nemmeno dal punto di vista di perdita dei contatti il viaggio deve essere interamente traccciato con almeno uno dei mezzi di comunicazione riconosciuti
introdurre a tutti gli effetti e per tutti le destinazioni un pre-clearing per le persone non è utopia ma ovviamente ci vorrà del tempo, ripeto ancora per le merci siamo agli inizi e bisogna notare che già nel trasporto merci ci sono sensori RF eccetera per pallet, containers eccetera....
... per fortuna :-) noi umani non abbiamo MicroChip o braccialetti elettronici... che sicuramente faciliterebbero operazioni di pre-clearing
 
mah... il discorso del pre-clearing, anche in Italia, per le merci - e soprattutto in vista del EXPO - è sempre più realtà..!
se fai pre-clearing non deve esserci interruzione del viaggio di alcun tipo (nessuno scalo) nemmeno dal punto di vista di perdita dei contatti il viaggio deve essere interamente traccciato con almeno uno dei mezzi di comunicazione riconosciuti
introdurre a tutti gli effetti e per tutti le destinazioni un pre-clearing per le persone non è utopia ma ovviamente ci vorrà del tempo, ripeto ancora per le merci siamo agli inizi e bisogna notare che già nel trasporto merci ci sono sensori RF eccetera per pallet, containers eccetera....
... per fortuna :-) noi umani non abbiamo MicroChip o braccialetti elettronici... che sicuramente faciliterebbero operazioni di pre-clearing

Non capisco perche' dovremmo avere 'Chips' per il pre-clearing. Io l'ho fatto a Shannon, si tratta semplicemente di fare il "controllo passaporti e controllo doganale all'arrivo" prima di salire in aereo, e poi arrivi negli USA come se fosse un volo nazionale. Tutto li.
 
Non capisco perche' dovremmo avere 'Chips' per il pre-clearing. Io l'ho fatto a Shannon, si tratta semplicemente di fare il "controllo passaporti e controllo doganale all'arrivo" prima di salire in aereo, e poi arrivi negli USA come se fosse un volo nazionale. Tutto li.

era solo una battuta :-) ho voluto paragonare l'uomo alle merci estremezzando il concetto :-)
comunque il concetto non è "come se fosse un un volo nazionale" col pre-clearing il passeggero rimane sempre e comunque uno straniero cambia solo la procedura di sdoganamento... ops :-) di immigrazione del Pax ovvero viene anticipata al aeroporto di partenza...

cambiano solo le procedure per svolgere la formalità ma in qualche modo tutti i dati sensibili necessari devono essere tracciati per essere auotrizzati ed in possesso delle rispettive Autorità Doganali ed ogni stato potrebbe avere esigenze diverse
 
mah... il discorso del pre-clearing, anche in Italia, per le merci - e soprattutto in vista del EXPO - è sempre più realtà..!
se fai pre-clearing non deve esserci interruzione del viaggio di alcun tipo (nessuno scalo) nemmeno dal punto di vista di perdita dei contatti il viaggio deve essere interamente traccciato con almeno uno dei mezzi di comunicazione riconosciuti
introdurre a tutti gli effetti e per tutti le destinazioni un pre-clearing per le persone non è utopia ma ovviamente ci vorrà del tempo, ripeto ancora per le merci siamo agli inizi e bisogna notare che già nel trasporto merci ci sono sensori RF eccetera per pallet, containers eccetera....
... per fortuna :-) noi umani non abbiamo MicroChip o braccialetti elettronici... che sicuramente faciliterebbero operazioni di pre-clearing
Per gli USA sarebbe un risparmio di denaro visto che i costi della preclearance sono a carico della nazione che la ospita e delle compagnie che fanno scalo negli USA visto che si toglie una problematica che rendono più incerti i tempi negli scali.
Per l'Italia bisogna fare una seria valutazione riguardo ai costi, sono 5 voli a MXP e si arriva ad una quindicina di voli giornalieri a FCO in estate.
Per le compagnie se tutto fila liscio è un vantaggio, specialmente per le americane che vedono facilitati i transiti in USA, mentre per le compagnie europee c'è il problema dei transiti che presuppone che il tuo hub funzioni bene e che tu sia regolare nei voli di federaggio visto che ti mangi parte del tempo di scalo con la preclearance.
In ogni caso nel momento in cui molti la ottengono non averla significa perdere competitività, quindi anche l'Italia bisogna che si dia da fare per ottenerla nei propri principali aeroporti, almeno FCO e possibilmente MXP.
 
era solo una battuta :-) ho voluto paragonare l'uomo alle merci estremezzando il concetto :-)
comunque il concetto non è "come se fosse un un volo nazionale" col pre-clearing il passeggero rimane sempre e comunque uno straniero cambia solo la procedura di sdoganamento... ops :-) di immigrazione del Pax ovvero viene anticipata al aeroporto di partenza...

cambiano solo le procedure per svolgere la formalità ma in qualche modo tutti i dati sensibili necessari devono essere tracciati per essere auotrizzati ed in possesso delle rispettive Autorità Doganali ed ogni stato potrebbe avere esigenze diverse

Una volta che hai fatto il pre-clearing sei autorizzato all'ingresso negli Stati Uniti. All'arrivo non c'e' nessun controllo passaporti ne' controllo doganale. In questo senso all'arrivo sei trattato come un passeggero di un volo nazionale.