Thread Alitalia dal 1 settembre 2014


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Gli incontri coi dipendenti sono previsti il 12, 13 e 15 settembre. Presentazione del piano e gruppi di confronto. Il 20 incontro finale con presentazione "nuove livree". Non so che significhi però. Forse le special Fiat che anticipava Francesco75.

non si diceva anche un mesetto fa dopo la firma che AZ avrebbe cambiato livrea? magari è quello.
 
Gli incontri coi dipendenti sono previsti il 12, 13 e 15 settembre. Presentazione del piano e gruppi di confronto. Il 20 incontro finale con presentazione "nuove livree". Non so che significhi però. Forse le special Fiat che anticipava Francesco75.

Essendo il thread flotta di tua competenza, il 20 "caccia le foto" :D
 
Per Montezemolo pronta la presidenza Alitalia dopo l'uscita dalla Ferrari

di Roberta Amoruso

Se l’avventura Ferrari è ormai alle spalle, davanti a Luca Cordero di Montezemolo ora si apre l’impresa sulla quale l’Italia intera scommette non solo la faccia: Alitalia-Etihad. Perchè secondo indiscrezioni confermate ieri da fonti qualificate, banche creditrici, Etihad e Palazzo Chigi sono convinti che il nome di Montezemolo sia la migliore opzione da spendere per guidare un’azienda che ha e avrà ancora di più con gli arabi la missione di portare il made in Italy nel mondo e portare in Italia tanto turismo. Quando accadrà? È solo questione di tempo. Probabilmente l’investitura non arriverà prima della pronuncia dell’Antitrust di Bruxelles sull’ingresso del socio di Abu Dhabi e sulla partecipazione di Poste nel capitale della compagnia. Ma anche questo passaggio cruciale non dovrebbe far slittare l’evento oltre la fine di ottobre: al massimo si parla di novembre.

D’altra parte, proprio Montezemolo ha seguito in prima linea la trattativa tra Roma e Abu Dhabi. E non solo perchè nell’ultimo anno è stato uno degli interlocutori italiani più ascoltati dall'emiro Khalifa bin Zayed Al Nahayan. Tra maggio e giugno scorso si deve proprio a Montezemolo il riavvio di una trattativa di fatto incagliata. Così, il ruolo di «facilitatore» molto caro allo stesso presidente della Ferrari, sembra ora più che mai il miglior viatico verso la presidenza di Alitalia. Anzi. C’è chi pensa che l’ingresso al vertice di Alitalia sarà anche accompagnato da una partecipazione (non simbolica) al capitale nella compagnia aerea, a dimostrazione dell’impegno non formale ma sostanziale che Montezemolo sarebbe pronto a garantire. Del resto, non si può certo dire che il fondatore del Fondo Charme sia a corto di risorse, visto che oltre alla liquidazione a tre cifre che potrebbe arrivare presto dalla Ferrari, può contare sui frutti della campagna dismissioni dell’ultimo anno e mezzo proprio in casa Charme.

Il fondo lussemburghese partecipato insieme a Diego Della Valle, Nerio Alessandri e Moschini ha chiuso sì in profondo rosso il 2012 e il 2013, ma quest’anno nel bilancio dovrebbe suonare tutt’altra musica visto che la vendita di Poltrona Frau agli americani di Haworth, l’ultimo gioiello messo in vendita a febbraio, ha fruttato agli azionisti circa 240 milioni e una plusvalenza calcolata in circa 160 milioni. Poco prima, sempre a febbraio, la vendita ai russi di Renova della Octo Telematics, società che produce scatole nere per il mercato delle assicurazioni auto, aveva portato in cassa quasi 500 milioni di euro. Risorse che sono andate ad aggiungersi a quelle già raccolte a inizio 2013 con la vendita a due fondi internazionali (Amadeus Capital Partners e Capital Dynamics) del 20% della società biomedicale Bellcobi di Miradola. A questo punto, dopo la liquidazione della società Ballantyne, nel portafoglio del fondo Charme non restano che le briciole (l’1,6% in Grandi Navi Veloci e il 60% dell’immobiliare Pf Real estate), pur sempre milionarie.

Va però anche detto che sul fronte degli impegni nelle prossime settimane il fondatore di Charme dovrà seriamente occuparsi di un’altra sua creatura: la Ntv fondata nel 2006 con Diego Della Valle e Gianni Punzo con i quali condivide una quota del 33,5%. A poco più di due anni dalla partenza del primo treno Italo, non basta la crescita di fatturato e viaggiatori a limitare le perdite. La guerra dei prezzi scatenata da Trenitalia e il decreto competitività del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, che mette fine al regime tariffario agevolato introdotto nel 1963, rischiano infatti di mettere davvero in crisi una società che per il momento dovrebbe essere a caccia di un aumento di capitale da almeno 100 milioni di euro.

http://economia.ilmessaggero.it/eco...nte_ferrari_marchionne_bruxelles/886746.shtml

Notizia non pessima, di più.
"Noi togliamo il disturbo, ma vedrete che i banditi arriveranno dopo di noi."
 
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Alitalia, slitta la mobilità ma 300 accettano la buonuscita
Sono i primi volontari a lasciare l’azienda, premio di 10 mila euro: il vettore ha prorogato di una settimana il termine per accettare l’offerta di incentivo. L’azienda spera di finire entro dicembre le procedure per l’uscita dei 2.171 esuberi concordati

ROMA - Trecento lavoratori di Alitalia hanno deciso di accettare il bonus da 10 mila euro lordi e vanno volontariamente in mobilità, anticamera dell’uscita definitiva dall’azienda. E altri potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni: oggi era fissato il termine per accettare l’offerta di incentivo, ma in serata la compagnia ha reso noto di averlo fatto slittare di una settimana per permettere nuove adesioni. E anche la mobilità, anziché scattare dal 19 settembre, partirà dal 26. Il piano di tagli però va avanti. Entro dicembre, il numero dei dipendenti dovrà scendere di 2.171 unità dalle circa 14 mila attualmente in organico, condizione imposta dalla compagnia Etihad per entrare nel capitale di Alitalia, scongiurando il fallimento.
Cento vicini all’età della pensione

Fra i 300 che hanno già accettato la mobilità volontaria, c’è anche un centinaio di lavoratori che arriveranno all’età delle pensione durante la mobilità stessa. Dal 26 scatterà la fase due: l’azienda dovrà individuare i nominativi di chi sarà messo in mobilità in maniera forzata, settore per settore. Chi andrà fuori percepirà da uno a due anni di indennità (a seconda dell’età e dell’anzianità aziendale). Secondo gli accordi sottoscritti, però, non tutti resteranno senza lavoro: come ricordato pochi giorni fa dal ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi, sono previste «ricollocazioni in aziende dell’indotto e non solo».
Mille ricollocamenti in altre aziende
Dalle prime stime, tolti i «volontari», dovrebbero esserci circa 800-1000 ricollocamenti in altre aziende e - almeno inizialmente - resterebbero a spasso fra gli 800 e i 1000 lavoratori, anche se il numero potrebbe essere ridotto ulteriormente «se dovessero verificarsi le condizioni per nuove assunzioni nel settore anche in vista dell’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino». Secondo il piano, fra gli esuberi dovrebbero esserci 149 piloti, 420 assistenti di volo e i restanti fra il personale di terra. E quasi tutti sono legati a Fiumicino. L’operazione dovrebbe essere ultimata entro dicembre. Poi a gennaio Alitalia dovrebbe annunciare la rivoluzione nelle rotte, con il nuovo «operativo» dei voli, che potrebbe portare all’attivazione di collegamenti sul medio e lungo raggio sia con l’America, sia con il Medio Oriente, considerate le due aree con maggiori potenzialità di sviluppo in sinergia con Etihad.

www.roma.corriere.it
 
...ma perché 'sta povera Compagnia deve andar male per forza ???
Se come pare può essere un presidente di rappresentanza direi che l'andamento di AZ non lo determina lui. Più che altro i compensi a cui è abituato sono importanti e probabilmente era opportuno un risparmio su quello, poi magari entra come socio e con prospettive diverse.
Riguardo alla sua scelta è uomo di fiducia dell'Emiro che lo ha designato anche in Unicredit per esempio.
 
Indecente.
Spesso però è anche colpa della gente, ad esempio a me è capitato un sacco di volte sui 320 di vedere gente provare a staccare il monitor di quella specie di ife.
Questi poi i risultati (ieri, ei-dsl)
pyde8udu.jpg


Inviato dal mio Nexus 7 con Tapatalk 4
I pax spesso sono delle bestie, certo che la manutenzione è importante e qualcosa in più dovrebbe essere fatta.
Riguardo ai gemellini ex AP è sicuramente opportuna una riconfigurazione, direi che durante la prossima winter capiremo le intenzioni di AZ in quanto fino ad aprile e giugno scorso erano in scadenza di leasing, in estate poi non potevano fermarli, nella prossima winter lo spazio per sistemarli c'è, vedremo se ci sarà la volontà.
 
Alcune foto di uno scassoplano prese da Instagram
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Io ricordo un volo assurdo da JFK a MXP col vecchio "Umberto Nobile" (avevo fatto anche un TR sulle condizioni pietose degli interni). Tuttavia vedendo queste foto non capisco come mai Nobile sia stato "fatto fuori" di prima di questo schifo.
 
Se come pare può essere un presidente di rappresentanza direi che l'andamento di AZ non lo determina lui. Più che altro i compensi a cui è abituato sono importanti e probabilmente era opportuno un risparmio su quello, poi magari entra come socio e con prospettive diverse.
Riguardo alla sua scelta è uomo di fiducia dell'Emiro che lo ha designato anche in Unicredit per esempio.


Mah, visto che il tema di discussione è il "controllo di fatto" della compagnia, non mi pare il massimo nominare come presidente uno che già rappresenta gli emiri in Unicredit.
Mi pare un'inutile forzatura vista peraltro la quasi irrilevanza del ruolo.
 
Mah, visto che il tema di discussione è il "controllo di fatto" della compagnia, non mi pare il massimo nominare come presidente uno che già rappresenta gli emiri in Unicredit.
Mi pare un'inutile forzatura vista peraltro la quasi irrilevanza del ruolo.
Ricorda che parlano di un presidente senza deleghe operative.
 
non si diceva anche un mesetto fa dopo la firma che AZ avrebbe cambiato livrea? magari è quello.

intanto a breve un A330, presumibilmente EI-EJP (almeno dal draft che ho visto) riceverà la special livery dedicata all'EXPO 2015 e sulla fusoliera saranno presenti entrambe le scritte Alitalia ed Etihad.

Saluti
EI-DBK
 
Etihad accelera i tempi
Montezemolo guida di Az

Serviva un lasciapassare fondamentale ed è arrivato.
Anche le banche hanno dato il via libera alla possibile nomina di Luca Cordero di Montezemolo alla guida Alitalia, seguite a ruota da Giovanni Castellucci, a.d. di Atlantia: “Cordero di Montezemolo potrebbe essere un ottimo presidente”. Tutto questo poche ore prima del ritorno a Roma di James Hogan, l’amministratore delegato di Etihad. Quest’ultimo incontrerà i sindacati di Az ma non si esclude anche un faccia a faccia con lo stesso Montezemolo, che ha ormai chiuso la sua lunga esperienza con la Ferrari.

Montezemolo, 67 anni, di cui 23 con il Cavallino, è da sempre in ottimi rapporti con Abu Dhabi, che spinge per mettere al timone del vettore una figura di primo piano. Hogan, dopo aver scelto Silvano Cassano come amministratore delegato di Alitalia, sta invece cercando di accelerare per dare il prima possibile un nuovo assetto al vettore.

Az ha inoltre affidato a una società di consulenza la ricerca di un nuovo manager in grado di rilanciare l’area commerciale. Bisogna ricordare che negli ultimi anni Alitalia ha cambiato a più riprese il manager responsabile dell’area commerciale. Ora l’ennesima svolta sotto l’occhio attento di Hogan, che vuole risultati immediati. TTG
 
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