Avevo sentito dire da qualche parte, che vi era anche il discorso (sempre in caso di emergenza) dei tempi di (ri)adattamento alle luci ambientali dell'occhio umano; nel senso che lasciando la situazione attuale (finestrini aperti con luce esterna) invece che luci artificiali dell'interno, si evitano secondi preziosi per rimettere a fuoco il campo visivo (la pupilla è già "sincronizzata")
Poi magari è una bufala o un motivo "minore"... non mi ricordo dove diavolo l'avevo sentita (documentario?) ma sono sicuro di non essermela sognata