Utilizzo di apparati elettronici a bordo


Re: codice di comportamento

Su Ryanair gli annunci di recente sono stati cambiati e specificano chiaramente che gli apparecchi elettronici si possono usare anche in decollo e atterraggio purchè in modalità "aereo". Restano esclusi PC con hard disk e simili, che si possono usare solo in fase di crociera.

Buono a sapersi, grazie.
Avranno le loro buone ragioni coloro che sono più permissivi, come l'UE che a quanto sembra non ha provvedimenti erga omnes.

Personalmente, da passeggero preferisco la policy AZ e degli altri vettori che la adottano: tutto spento sotto i 10.000 ft.
Forse sbaglierò, ma sino a quando qualcuno mi dimostrerà che l'avionica è costantemente testata su tutto ciò che l'industria elettronica sforna, preferisco vederla così.
 
Re: codice di comportamento

Non vedo quale minaccia possa dare un tablet o smartphone in modalità volo agli apparati avionici.... Se i pax vogliono giocare a candy crash... Lo facciano pure se consentito! Sempre che si usi massimo rispetto per gli altri, vedi volume alto etc etc! Le compagnie che adottano questa policy offrono una comodità in più ai pax! Credo sia l'ora che Enac si metta al passo coi tempi ....

Buono a sapersi, grazie.
Avranno le loro buone ragioni coloro che sono più permissivi, come l'UE che a quanto sembra non ha provvedimenti erga omnes.

Personalmente, da passeggero preferisco la policy AZ e degli altri vettori che la adottano: tutto spento sotto i 10.000 ft.
Forse sbaglierò, ma sino a quando qualcuno mi dimostrerà che l'avionica è costantemente testata su tutto ciò che l'industria elettronica sforna, preferisco vederla così.
 
Re: codice di comportamento

Buono a sapersi, grazie.
Avranno le loro buone ragioni coloro che sono più permissivi, come l'UE che a quanto sembra non ha provvedimenti erga omnes.

Personalmente, da passeggero preferisco la policy AZ e degli altri vettori che la adottano: tutto spento sotto i 10.000 ft.
Forse sbaglierò, ma sino a quando qualcuno mi dimostrerà che l'avionica è costantemente testata su tutto ciò che l'industria elettronica sforna, preferisco vederla così.

Quindi la FAA secondo te sta adottando una policy errata?
Io preferisco invece pensare che di fronte alle nuove tecnologie vi siano approcci differenti, che sono anche conseguenti a skills, visions e stili di vita molto diversi di fronte alla tecnologia in generale.
Se in USA hanno fatto determinate concessioni, non è certo per agevolare il rompiballe che non sa stare più di 5 minuti senza pigiare un qualsiasi tasto del suo cellulare, PC o tablet, ma perché hanno verificato che non vi sono reali e sostanziali rischi.
In Europa tendenzialmente si è finora tenuto un approccio più conservatore e cautelativo, andando come sempre in ordine sparso. Vuoi perché solo ora stiamo iniziando ad essere dipendenti ed asserviti a cellulari ed affini, vuoi perché culturalmente si preferisce il divieto preventivo ad un'analisi accurata del reale rischio, vuoi perché le varie compagnie nell'indecisione preferiscono proibire piuttosto che approfondire realmente il problema, non avendo né i mezzi, né la voglia, néil know how. Stessa cosa dicasi per governi e autorità aeronautiche che ne sanno ancor meno, e pertanto dicono di no a prescindere. Così non si sbaglia. Ma è una scelta miope, oltre che stupida.
 
volo di oggi KLM, annuncio esplicito che si potevano tenere accesi ed utilizzare gli apparati elettronici (in mod. aereo) per tutta la durata del volo; rullaggio, decollo e atterraggio inclusi
 
Ma come mai AZ non consente ancora l'uso dei cellulari, tablet ecc. sotto i 10.000 piedi?
 
in europa sono concessi in tutte le fasi del volo http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-13-1100_it.htm

a pasqua, sul meridiana CTA-LIN, non ho avuto problemi a tenerlo in modalità volo per tutto il tempo

è una concessione ma non da intendersi alla lettera, ovvero è un orientamento cui le compagnie possono o meno adattarsi. Personalmente la trovo una rottura di balle che per pochi minuti un pax qualunque possa non utilizzare il proprio PED. Per non parlare dei voli speciali, charter dove vengono trasportate squadre sportive blasonate ove le più elementari regole per la sicurezza vengono mandate a quel paese dal calciatore di turno.
 
Re: codice di comportamento

Anche perché, ormai, alcune compagnie permettono di utilizzare tali dispositivi in "modalità aereo".

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talune compagnie che consentono tale utilizzo, avvisano tra l'altro che i PED, una volta impostata la modalità flight mode/off line, vanno tenuti spenti e riaccesi soltanto a decollo avvenuto (e per decollo non è da intendersi appena si staccano le ruote da terra).
 
Di sicuro se ne e' parlato in passato ma non ho trovato un link specifico, se esiste me ne scuso ed il thread puo' essere cancellato. Apro questo thread ispirato dal solito magistrale trip report di BGW postato da poco, in cui descriveva una passeggera nasty canadese che parlava con il cellulare fino al decollo. E' una situazione che ho (abbiamo) vissuto moltissime volte, una delle quali il colpevole era un ex presidente RAI il cui telefonino ha squillato proprio durante la rotation e lui ha risposto! Ebbene: un passeggero ha il diritto di far notare al cretino che e' vietato usare il cellulare durante le fasi di decollo ed atterraggio? A volte ho anche visto assistenti di volo che vedono e non dicono nulla. Esiste un codice scritto? Cosa fareste voi? Avete casi da raccontare? Grazie
Foxtrot Bravo

Anche se leggermente OT, riguarda sempre il rispetto di regole a bordo tra cui non fumare e non decinturarsi e alzarsi dal proprio posto in rullaggio ad atterraggio avvenuto per andare al bagno...cose anche queste spesso e volentieri ignorate. Poi però quando raramente accadono frenate improvvise e taluni passeggeri cadono e si fanno male hanno pure il coraggio di lamentarsi e intentare contenziosi legali contro la compagnia, dopo pure essersi lamentati con l'assistente di volo di turno in quel momento, seduto davanti al bagno, che lo invitava a riaccomodarsi per questioni di sicurezza e incolumità.
 
Vengo adesso da un Singapore Abu Dhabi con ey. Loro offrono un servizio GSM a bordo. Hanno un opuscolo con le regole monti chiaro. Sotto i 20000ft solo flight mode. Sopra i 20000 ft si può in genere usare normalmente il servizio (lo si paga come roaming e la connessione avviene tramite un apposito ripetitore a bordo e non tramite la rete terrestre). Una apposita icona sullo schermo dell'IFE segnala quando lo si può usare e quando no. Rimangono comunque delle restrizioni legate agli spazi aerei dei singoli paesi. Ad esempio l' opuscolo diceva che nei cieli USA sono ammessi SMS ed MMS ma non chiamate voce.

Ciao
 
volo di oggi KLM, annuncio esplicito che si potevano tenere accesi ed utilizzare gli apparati elettronici (in mod. aereo) per tutta la durata del volo; rullaggio, decollo e atterraggio inclusi

Con BA si puo' anche usare il cellulare dopo l'atterraggio, quando l'aereo sta rullando sulla pista. Oltre a poter utilizzare telefoni e tablet in flight mode in ogni momento
 
L'effettiva pericolosità dei dispositivi elettronici è difficile da determinare nei casi generali, quindi come moltri aspetti dell'aviazione nel dubbio si adotta un criterio di prudenza. Quando una regola c'e' non rispettarla è da idioti, stop. Se ognuno rispettasse solo quelle che ritiene "giuste" anche sugli aeroplani non avremmo fatto altro che replicare la nostra tipica italianita' anche in aria.
Questo detto il problema delle interferenze e' uno di quelli che affronto ad ogni missione ed ognuna differisce nei requisi dalla precedente per gli obbiettivi e gli apparati onboard. Nel mio caso la regola di solito funziona cosi': fai quello che vuoi col tuo accidenti di telefono o tablet, quando inizia la parte "seria" del volo va tutto spento. Non e' un requisito di sicurezza ma dettato dalle necessita' operative.
Riguardo i problemi con le radio nei nostri dispositivi: a meno che uno voli con un turboelica a bassa quota, tenere acceso il cellulare serve solo a consumare la batteria se non esiste una picocella apposita sull'aereo. Per quanto riguarda le emissioni radio in generale, con tutto lo sforzo che facciamo i dispositivi commerciali hanno emissioni su uno spettro piuttosto ampio e non solo legati alle emissioni tipiche attraverso antenne (Wifi, BT, Cellular) ma producono emissioni "di sfuggita". Quando mettete il tablet in modalità aereo e giocate a Angry Birds, impegnate un processore che gira con frequenze sovrapponibili a quelle delle reti cellulari/GPS, con la differenza che invece di emettere con 2W discontinui state impegnando potenze almeno un ordine di grandezza superiori in modo continuativo. Con tutti gli sforzi che vengono fatti per adottare le opportune schermature, pensate per proteggere il device stesso prima che l'aeromobile, la possibilità di creare disturbi e poi interferenze agli apparati di navigazione non e' per nulla campata per aria. E' possibile creare delle fingerprint di device e persone "ascoltando" questo tipo di emissioni.
Sugli aeromobili piu' moderni l'utilizzo di fibre ottiche per il trasporto delle informazioni riduce tra l'altro un sottoinsieme di questi problemi, ma il problema alla radice rimane. Contare poi sull'educazione degli utenti e' tempo perso e si va quindi verso la produzione di apparati che sopportino meglio questo genere di interferenze.
 
Ultima modifica:
L'effettiva pericolosità dei dispositivi elettronici è difficile da determinare nei casi generali, quindi come moltri aspetti dell'aviazione nel dubbio si adotta un criterio di prudenza. Quando una regola c'e' non rispettarla è da idioti, stop. Se ognuno rispettasse solo quelle che ritiene "giuste" anche sugli aeroplani non avremmo fatto altro che replicare la nostra tipica italianita' anche in aria.
Questo detto il problema delle interferenze e' uno di quelli che affronto ad ogni missione ed ognuna differisce nei requisi dalla precedente per gli obbiettivi e gli apparati onboard. Nel mio caso la regola di solito funziona cosi': fai quello che vuoi col tuo accidenti di telefono o tablet, quando inizia la parte "seria" del volo va tutto spento. Non e' un requisito di sicurezza ma dettato dalle necessita' operative.
Riguardo i problemi con le radio nei nostri dispositivi: a meno che uno voli con un turboelica a bassa quota, tenere acceso il cellulare serve solo a consumare la batteria se non esiste una picocella apposita sull'aereo. Per quanto riguarda le emissioni radio in generale, con tutto lo sforzo che facciamo i dispositivi commerciali hanno emissioni su uno spettro piuttosto ampio e non solo legati alle emissioni tipiche attraverso antenne (Wifi, BT, Cellular) ma producono emissioni "di sfuggita". Quando mettete il tablet in modalità aereo e giocate a Angry Birds, impegnate un processore che gira con frequenze sovrapponibili a quelle delle reti cellulari/GPS, con la differenza che invece di emettere con 2W discontinui state impegnando potenze almeno un ordine di grandezza superiori in modo continuativo. Con tutti gli sforzi che vengono fatti per adottare le opportune schermature, pensate per proteggere il device stesso prima che l'aeromobile, la possibilità di creare disturbi e poi interferenze agli apparati di navigazione non e' per nulla campata per aria. E' possibile creare delle fingerprint di device e persone "ascoltando" questo tipo di emissioni.
Sugli aeromobili piu' moderni l'utilizzo di fibre ottiche per il trasporto delle informazioni riduce tra l'altro un sottoinsieme di questi problemi, ma il problema alla radice rimane. Contare poi sull'educazione degli utenti e' tempo perso e si va quindi verso la produzione di apparati che sopportino meglio questo genere di interferenze.

ottima spiegazione, però scusa, allora anche gli stessi schermi dell'IFE in realtà generano interferenza, no?
 
ottima spiegazione, però scusa, allora anche gli stessi schermi dell'IFE in realtà generano interferenza, no?

Certamente, in dipendenza da cosa contengono. La mia prima frase è proprio legata a questo aspetto: "nei casi generali".
Quello non è un caso generale, è un dispositivo specifico, costruito ad hoc, e ottimizzato fino a che non rientra all'interno di alcuni limiti. Nel momento in cui lo installi sai già cosa emette e con che potenza.
E' uno dei motivi per cui alcuni dispositivi, una volta certificati, restano immutati per anni anche se nel frattempo la tecnologia fa dei salti avanti notevoli.
I dispositivi portati a bordo dagli utenti sono il "caso generale" che non si puo' gestire.
Anche lo stesso dispositivo con una enclosure differente produce risultati differenti, per quanto riguarda le emissioni materiali e geometria la fanno da padroni.
 
Certamente, in dipendenza da cosa contengono. La mia prima frase è proprio legata a questo aspetto: "nei casi generali".
Quello non è un caso generale, è un dispositivo specifico, costruito ad hoc, e ottimizzato fino a che non rientra all'interno di alcuni limiti. Nel momento in cui lo installi sai già cosa emette e con che potenza.
E' uno dei motivi per cui alcuni dispositivi, una volta certificati, restano immutati per anni anche se nel frattempo la tecnologia fa dei salti avanti notevoli.
I dispositivi portati a bordo dagli utenti sono il "caso generale" che non si puo' gestire.
Anche lo stesso dispositivo con una enclosure differente produce risultati differenti, per quanto riguarda le emissioni materiali e geometria la fanno da padroni.

grazie! :)