Idea low cost per il lungo raggio: Lufthansa 'imita' Ryanair


MrMav

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15 Ottobre 2013
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Lufthansa gioca d'anticipo, e con una mossa a sorpresa batte sul tempo Ryanair.

Il lungo raggio leisure low fare potrebbe essere la novità di punta del vettore tedesco per il prossimo inverno. Il progetto ricorda molto da vicino quello che la no frills irlandese ha più volte annunciato e poi confermato con l'obiettivo fissato al 2016.

Secondo fvw.com, che riporta la notizia, le intenzioni di Lh sarebbero, in primo luogo, di entrare in competizione con le rivali in patria, ovvero Air Berlin e Condor, già operative su collegamenti intercontinentali nel segmento turistico.

Dopo tre anni di voli charter verso destinazioni di corto e medio raggio per i tour operator tedeschi, perlopiù attraverso la controllata low cost Germanwings - si legge sul quotidiano online -, ora Lufthansa sta pensando di ampliare in modo significativo la propria attività nel leisure sul long haul..

Nella winter 2015/16 la compagnia potrebbe lanciare voli a basso prezzo per mete turistiche in Asia, Caraibi e Nord America.

Per questa operazione, prosegue Fvw, dovrebbero essere revisionati gli aerei più vecchi della flotta, quali gli A340 o anche B747, da riconfigurare a due class di bordo.

http://www.ttgitalia.com/stories/tra...imita_ryanair/
 
Chiedo venia, ma io non capisco ... a livello di concetto, proprio.
Col termine "low-cost" generalmente ci si riferisce all'intera struttura aziendale progettata e gestita secondo politiche di contenimento e "stress" dei costi; ragion per cui Ryan (esempio) è strutturata coerentemente con questa ottica e, tra le varie, ha deciso di utilizzare un aeromobile particolarmente efficiente ed economico. Giusto?
Col termine "low-fare" ci si riferisce al listino prezzi e quindi alle tariffe offerte al cliente.
Come fa LH, che non ha struttura low-cost ad offrire voli low-cost utilizzando per giunta velivoli tutt'altro che economici nella gestione come l'A340 e il B747? Capirei un B787 o un A350.
Immagino che ci si riferisca, quindi, a tariffe promozionali su un limitato e determinato target di destinazioni e lo si faccia passare per offerta low-cost tanto perché va di moda e quindi ciò carpisce l'attenzione del consumatore. Si fa leva sul fatto che la maggior parte del pubblico medio non distingua concettualmente i due termini (= pressapochismo e ignoranza) ... mondi separati!
Scusate l'intervento.
 
Chiedo venia, ma io non capisco ... a livello di concetto, proprio.
Col termine "low-cost" generalmente ci si riferisce all'intera struttura aziendale progettata e gestita secondo politiche di contenimento e "stress" dei costi; ragion per cui Ryan (esempio) è strutturata coerentemente con questa ottica e, tra le varie, ha deciso di utilizzare un aeromobile particolarmente efficiente ed economico. Giusto?
Col termine "low-fare" ci si riferisce al listino prezzi e quindi alle tariffe offerte al cliente.
Come fa LH, che non ha struttura low-cost ad offrire voli low-cost utilizzando per giunta velivoli tutt'altro che economici nella gestione come l'A340 e il B747? Capirei un B787 o un A350.
Immagino che ci si riferisca, quindi, a tariffe promozionali su un limitato e determinato target di destinazioni e lo si faccia passare per offerta low-cost tanto perché va di moda e quindi ciò carpisce l'attenzione del consumatore. Si fa leva sul fatto che la maggior parte del pubblico medio non distingua concettualmente i due termini (= pressapochismo e ignoranza) ... mondi separati!
Scusate l'intervento.

A meno che non pensino ad una compagnia ad hoc con contratti e strutture di staff tipiche della Low Cost.
 
o che facciano fare il lungo leisure a Germanwings

Io avevo pensato a questa ipotesi, visto che si parla esplicitamente di revisionare gli aeromobili più vecchi e di riconfigurarli.

mi aggiungo. Ho pensato anche io alla stessa cosa. Anche se forse in LH staranno studiando un brand apposito per catturare il mercato leisure?

Boh. In ogni caso, gli A340 e B747 non hanno bassi costi di esercizio, ma gia' li hanno e quindi non costano in leasing o quote di ammortamento. Alla fine dovranno farne qualcosa, oppure li manderanno al macello. Quindi forse, detta cosi, sembra piu' una soluzione tampone, per spremere ancora un po' di introiti da aerie a fine ciclo vita, rispetto ad un modello di business vero e proprio per il future. Magari se la cosa funziona, in futuro fanno ordini e convertono l'intera flotta della low-cost di lungo raggio ad un singolo modello di aeromobile. Un po' quello che FR fece agli inizi (partirono con aerei usati, giusto? Per poi sviluppare la loro efficiente flotta di B737-800).
 
Se i 340 sono di proprietà, il loro uso è a impatto zero sulla cassa, ma soprattutto il valore sul mercato è pure zero. Resta da vedere se usare aerei a costo zero, ma antieconomici nella gestione, è un'idea brillante. Somiglia alla scelta da parte di Meridiana di dismettere dei 320 in leasing per tenere i vecchi MD82 di proprietà.
 
Ok, ma fino a che punto si può fare? Voglio dire, le low cost al momento hanno successo proprio perché si concentrano su una porzione di mercato, il medio raggio, dove i passeggeri sono disposti a rinunciare ad alcune cose come la scelta del posto e il bagaglio da stiva proprio perché le rotte sono brevi. Quando si parla di lungo raggio tutto questo inizia a venire meno, dato che è quasi impensabile rinunciare al bagaglio da stiva, al catering e all'IFE.

E poi ci sono i costi operativi, le tasse e l'handling. Se una tratta è breve, tagliando sull'handling il risparmio in proporzione al costo totale si nota e non poco... ma quando parliamo di voli intercontinentali, quanto possono influire 1.000€ (cifra a caso) sul costo totale? Un volo intercontinentale, e parlo per esperienza personale, è molto complesso da gestire perché al check-in bisogna inserire vari dati anagrafici (n. passaporto, data di nascita, etc.), si ha a che fare con bagagli generalmente voluminosi e pesanti, e le richieste dei passeggeri per quanto riguarda l'assegnazione dei posti sono più articolate e insistenti dato che i voli sono lunghi e i gruppi vogliono rimanere uniti. Per gestire queste cose servono molti banchi check-in, e i banchi costano...

Esistono già compagnie leisure come Air Transat che mettono a disposizione dei clienti tariffe veramente vantaggiose (un tempo era possibile fare Lamezia-Toronto-Lamezia con 360€, non so se è ancora possibile), ma siamo comunque lontani dal low cost così come lo intendiamo nel medio raggio.
 
Se i 340 sono di proprietà, il loro uso è a impatto zero sulla cassa, ma soprattutto il valore sul mercato è pure zero. Resta da vedere se usare aerei a costo zero, ma antieconomici nella gestione, è un'idea brillante. Somiglia alla scelta da parte di Meridiana di dismettere dei 320 in leasing per tenere i vecchi MD82 di proprietà.

Infatti, questo e' proprio quello a cui mi riferivo nel mio intervento quando dicevo "Alla fine dovranno farne qualcosa, oppure li manderanno al macello." nel senso che averli di proprieta' e' per loro un costo zero, e l'unico posto dove li possono vendere e' ormai il macello, visto che quel tipo di aeromobili non se li piglia piu' nessuno.

La questione pero' e' un'altra: il modello low-cost si basa anche su un uso molto intenso delle macchine, con cicli di turnover molto rapidi e le macchine sfruttate al massimo, spesso operando anche in orari scomodi, anziche' fare come molte major che lasciano alcune macchine a terra a lungo per ottimizzare gli orari ed i flussi di arrivi/partenze dai loro hub.

Detto questo, se la macchina e' in volo come nel modello low-cost per un numero maggiore di ore significa anche che i costi variabili diventano preponderanti rispetto ai costi fissi. Questo e' anche il motivo per cui (quasi) nessuno fa servizi low-cost con un MD80 (dico quasi nessuno, perche' in realta' alcuni operatori minori basati in Est Europa per esempio lo fanno).
 
Se l'aereo è a costo zero e valore di rivendita zero, puoi fare dei voli simil charter nei periodi di picco della domanda, quando i prezzi sono remunerativi e tenerli al prato nella brutta stagione, come appunto fanno Ryanair e easyJet d'inverno. In Germania però non deve essere facile far lavorare gli equipaggi solo pochi mesi l'anno.
 
Ok, ma fino a che punto si può fare? Voglio dire, le low cost al momento hanno successo proprio perché si concentrano su una porzione di mercato, il medio raggio, dove i passeggeri sono disposti a rinunciare ad alcune cose come la scelta del posto e il bagaglio da stiva proprio perché le rotte sono brevi. Quando si parla di lungo raggio tutto questo inizia a venire meno, dato che è quasi impensabile rinunciare al bagaglio da stiva, al catering e all'IFE.

E poi ci sono i costi operativi, le tasse e l'handling. Se una tratta è breve, tagliando sull'handling il risparmio in proporzione al costo totale si nota e non poco... ma quando parliamo di voli intercontinentali, quanto possono influire 1.000€ (cifra a caso) sul costo totale? Un volo intercontinentale, e parlo per esperienza personale, è molto complesso da gestire perché al check-in bisogna inserire vari dati anagrafici (n. passaporto, data di nascita, etc.), si ha a che fare con bagagli generalmente voluminosi e pesanti, e le richieste dei passeggeri per quanto riguarda l'assegnazione dei posti sono più articolate e insistenti dato che i voli sono lunghi e i gruppi vogliono rimanere uniti. Per gestire queste cose servono molti banchi check-in, e i banchi costano...

Esistono già compagnie leisure come Air Transat che mettono a disposizione dei clienti tariffe veramente vantaggiose (un tempo era possibile fare Lamezia-Toronto-Lamezia con 360€, non so se è ancora possibile), ma siamo comunque lontani dal low cost così come lo intendiamo nel medio raggio.

Ma cosa dici? Catering? IFE? Su delle rotte leisure low-cost se la gente puo' risparmiare 200-300 euro ed andare per dire in Tailandia con un costo molto contenuto, stai tranquillo che un mare di gente si porta il panino da casa, rinuncia al vino e il film se lo guarda sull'iPad. Questa e' proprio la rivoluzione che le LCC hanno portato sui cieli di Europa (e molte major a suo tempo non capirono). Ora potrebbe arrivare sul lungo.

Sono invece d'accordo con te sul discorso dei costi. Un esempio lampante che mi viene in mente e' nelle rotte verso i Caraibi, dove Southwest si sta recentemente espandendo molto: la stessa compagnia si e' sentita in dovere di spiegare sul loro sito perche' le loro tariffe, a parita' di distanza, non sono cosi scontate per i voli internazionali e non si trovano tariffe a $69 o $99 come per i loro voli nazionali: per esempio, su un volo di medio raggio domestico, SW paga molto spesso 20-25 dollari tra tasse e tariffe aeroportuali, mentre secondo i loro dati nella maggior parte delle rotte internazionali le stesse tasse volano a circa 100 dollari (ma qui conta anche il costo delle strutture per l'immigration e customs americana, molto pesante)...
 
Se l'aereo è a costo zero e valore di rivendita zero, puoi fare dei voli simil charter nei periodi di picco della domanda, quando i prezzi sono remunerativi e tenerli al prato nella brutta stagione, come appunto fanno Ryanair e easyJet d'inverno. In Germania però non deve essere facile far lavorare gli equipaggi solo pochi mesi l'anno.

infatti credo che ci hai preso, e sara' probabilmente questo il tipo di business che faranno. Non simil charter, ma linea ma senza un uso esagerato delle macchine. Il maggior numero di posti a bordo (con pitch minore e servizi minori), se venduti, dovrebbe compensare per i piu' alti costi operativi.
 
Ok. Mi trovo in sintonia con voi; allargando il ragionamento immagino anche io quanto dite. Anche se al momento, la vedo come un tentativo per sondare il terreno ed usare le macchine ferme.
In futuro si vedrà. Certo è che se al momento non lo ha ancora fatto Ryan, mi viene da pensare.
 
Ma cosa dici? Catering? IFE? Su delle rotte leisure low-cost se la gente puo' risparmiare 200-300 euro ed andare per dire in Tailandia con un costo molto contenuto, stai tranquillo che un mare di gente si porta il panino da casa, rinuncia al vino e il film se lo guarda sull'iPad.

Mi sembra esagerato far pagare il catering e l'IFE 200-300€. E scatta una domanda: può una compagnia aerea trasportare passeggeri per più di 5-6 ore senza offrire alcun tipo di catering gratuito? Non esistono norme che obbligano le compagnie ad offrire dei pasti se il volo supera le tot ore di durata?

Tapatalk
 
Chiedo venia, ma io non capisco ... a livello di concetto, proprio.
Col termine "low-cost" generalmente ci si riferisce all'intera struttura aziendale progettata e gestita secondo politiche di contenimento e "stress" dei costi; ragion per cui Ryan (esempio) è strutturata coerentemente con questa ottica e, tra le varie, ha deciso di utilizzare un aeromobile particolarmente efficiente ed economico. Giusto?
Col termine "low-fare" ci si riferisce al listino prezzi e quindi alle tariffe offerte al cliente.
Come fa LH, che non ha struttura low-cost ad offrire voli low-cost utilizzando per giunta velivoli tutt'altro che economici nella gestione come l'A340 e il B747? Capirei un B787 o un A350.
Immagino che ci si riferisca, quindi, a tariffe promozionali su un limitato e determinato target di destinazioni e lo si faccia passare per offerta low-cost tanto perché va di moda e quindi ciò carpisce l'attenzione del consumatore. Si fa leva sul fatto che la maggior parte del pubblico medio non distingua concettualmente i due termini (= pressapochismo e ignoranza) ... mondi separati!
Scusate l'intervento.

Hai perfettamente ragione, a meno che non creino una compagnia ad hoc o usino Germanwings
 
Mi sembra esagerato far pagare il catering e l'IFE 200-300€. E scatta una domanda: può una compagnia aerea trasportare passeggeri per più di 5-6 ore senza offrire alcun tipo di catering gratuito? Non esistono norme che obbligano le compagnie ad offrire dei pasti se il volo supera le tot ore di durata?

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Appena volato da BUC a DWC con W6 e per quanto avessi i "reserved seat" o qualcosa del genere (in pratica ero nelle tre prime file dell'aereo) gratis non hanno portato nemmeno un bicchier d'acqua...
 
E scatta una domanda: può una compagnia aerea trasportare passeggeri per più di 5-6 ore senza offrire alcun tipo di catering gratuito? Non esistono norme che obbligano le compagnie ad offrire dei pasti se il volo supera le tot ore di durata?

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Scatta anche a me una domanda: ma tu in generale quando hai fame o hai sete, entri in un negozio e compri quello che vuoi oppure muori di stenti aspettando che qualcuno ti offra qualcosa aggratis?
O ancora, quando vai in autostrada ti aspetti che il casellante ti rifocilli a babbo morto?
Se non c'è da bere e/o da mangiare la gente si attrezza, punto.
 
Non esistono norme che obbligano le compagnie ad offrire dei pasti se il volo supera le tot ore di durata?

.....i voli interni USA non danno pasti.... un banale volo est cost - Hawaii è un volo interno USA...

lo scorso agosto ho preso un IAD - HNL con United, 10 ore e mezza di volo, nemmeno un cioccolatino... (ovviamente a pagamento potevi avere box con cibo freddo)

dato che è quasi impensabile rinunciare al bagaglio da stiva, al catering e all'IFE.

molti voli transatlantici di compagnie major non hanno l'ife.....non troppo tempo fa ho fatto un FRA-SFO, oltre 12 ore di volo, su un 747 senza nessun IFE, per il bagaglio se guardi compagnie come jetstar, che fa voli ad esempio di 10 ore (melburne-honolulu) nella tariffa base non comprende il bagaglio ( ne tantomeno il catering free)