Bologna continua a crescere anche in Gennaio, +9,7%. In salita anche in Febbraio +9,5


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9 Maggio 2013
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AEROPORTO MARCONI, OTTIMA PARTENZA 2014: A GENNAIO +9,7%
MA DESTA FORTISSIMA PREOCCUPAZIONE IL DECRETO “DESTINAZIONE ITALIA”

L’introduzione dell’obbligo di gara pubblica per concludere accordi con i vettori rischia di paralizzare il comparto del trasporto aereo nazionale, danneggiando anche l’Aeroporto di Bologna.

Partenza “col botto” per l’Aeroporto Marconi di Bologna: nel mese di gennaio, complice anche l’assenza di nevicate, i passeggeri sono aumentati del 9,7% sullo stesso mese del 2013, per un totale di 421.842 passeggeri. A crescere sono soprattutto i passeggeri su voli internazionali (+12,6%), ma segnali positivi arrivano anche dal mercato interno (+2,6%). Il trend positivo si sta confermando anche nelle prime settimane di febbraio, con un dato progressivo da inizio anno al 14 febbraio di una crescita del 9,5%.

Con gennaio, sono quattro i mesi consecutivi di crescita passeggeri fatti registrare dallo scalo bolognese ed è da maggio 2013 che il Marconi non arrivava a sfiorare la “doppia cifra” nelle percentuali di crescita. Si tratta di risultati particolarmente significativi, anche perché in controtendenza rispetto al trend dei maggiori aeroporti italiani, frutto dell’importante lavoro fatto in questi anni per rafforzare la presenza delle compagnie aeree già operanti su Bologna e per attrarre nuovi vettori al Marconi.

Ora, però la conversione in legge del Decreto Legge 145/2013 “Destinazione Italia”, nella parte in cui prevede l’introduzione dell’obbligo di gara pubblica per l’incentivazione dei vettori e di comunicazione agli Enti competenti della compagnia aerea aggiudicataria, rischia di ostacolare la crescita futura di scali come il Marconi, che non hanno mai messo in discussione i principi comunitari di pubblicità, trasparenza e non discriminazione, pubblicando sul proprio sito web le policy che consentono la parità di trattamento tra vettori, ma che verrebbero penalizzati dalla complessità, lunghezza e onerosità in termini economici ed organizzativi di una procedura concorsuale ad evidenza pubblica, unica nel suo genere a livello europeo.

“La concretizzazione dell’obbligo di gara pubblica – sottolinea il direttore generale dell’Aeroporto di Bologna Nazareno Ventola – rischia di paralizzare completamente il comparto del trasporto aereo nazionale, danneggiando irreparabilmente il Marconi e tutti gli altri aeroporti italiani, a vantaggio di quelli stranieri (che non hanno questo tipo di limitazioni) ed, al contempo, non sortendo alcun effetto positivo per i vettori in generale, per la compagnia di bandiera in particolare e nemmeno per i passeggeri italiani. Mentre tutti concordano che l’obiettivo strategico per il “Sistema Italia” dovrebbe essere la semplificazione dei meccanismi e delle procedure che regolano la vita delle imprese, nella pratica si introducono nuovi e pesanti fardelli con il solo effetto a tendere di favorire i sistemi nazionali concorrenti. Come azienda e come parte attiva dell’associazione di categoria metteremo in campo tutte le azioni necessarie per preservare la nostra capacità di competere “ad armi pari” in ottica globale, continuando a fornire collegamenti di eccellenza e connettività ai cittadini e al sistema delle imprese del nostro territorio”.

“E’ paradossale – conclude Ventola – che in nome di una presunta “regolazione” del trasporto aereo in Italia, si finiscano per penalizzare scali come il Marconi, capace negli ultimi sette anni di aumentare i passeggeri del 50% senza l’ausilio di sovvenzioni pubbliche e nel pieno rispetto della normativa comunitaria”.

Bologna, 17 febbraio 2014
L’UFFICIO STAMPA
 
L’obbligo di gara pubblica è davvero un'assurdità inaudita.
 
L’obbligo di gara pubblica è davvero un'assurdità inaudita.
In effetti sarebbe meglio azzerare il tutto, solo che poi FR non la si "compra" e la doppia cifra è con il segno meno davanti.
Per le società aeroportuali più accorte è un evidente impedimento alle politiche di acquisizione pax e voli con FR, ma per una società aeroportuale accorta ce ne sono 3-4-5 che non lo sono. E' il solito discorso: per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno.
Inoltre il sistema di sovvenzioni più o meno pubbliche a FR in Italia aveva raggiunto livelli fuori controllo, oserei dire quasi autolesionistici, una forte limitazione provocherà un calo per gli aeroporti che non generano traffico se non sovvenzionato ma aiuteranno il mercato visto che dove c'è mercato i voli arrivano comunque.
 
Inoltre il sistema di sovvenzioni più o meno pubbliche a FR in Italia aveva raggiunto livelli fuori controllo, oserei dire quasi autolesionistici, una forte limitazione provocherà un calo per gli aeroporti che non generano traffico se non sovvenzionato ma aiuteranno il mercato visto che dove c'è mercato i voli arrivano comunque.

Tutto giusto.
 
Guardate che non c'è nessun divieto a sovvenzionare, viene solo posto in essere l'obbligo di farlo mediante bando pubblico. Non credo che FR avrebbe grossi problemi a portare comunque a casa gran parte delle rotte dove vola, vuoi perchè ha effettivamente dei costi molto bassi, vuoi perchè alcune tratte sarebbero molto onerose da operare per altri (es. BLQ-BVA). I problemi secondo me potrebbero essere di due tipi: la farraginosità e i tempi lunghi delle pratiche italiane e il rischio che compagnie più o meno disperate si offrano di fare le rotte sottocosto pur di lavorare e portare a casa qualche contributo.
Sarà poi decisivo il grado di libertà lasciato alle concessionarie nel definire il bando: se ad esempio venisse imposto che almeno il 30% dei pax dovesse essere in entrata in Italia (per sviluppare il turismo), le compagnie italiane sarebbero subito fuori gioco. E non credo che lo scopo di Letta fosse esattamente quello...
 
Lo scopo è cercare di arginare un sistema che ha preso la mano. Sostanzialmente si rende più complicato e costoso il processo per scoraggiarlo, si da più trasparenza perché sarà pubblico invece che a trattativa privata e essendo un bando pubblico possono partecipare tutte le compagnie.
Fra l'altro la continuità territoriale sarda dimostra come FR sia allergica ai bandi pubblici.

Se servirà a dare una ridimensionata al sistema ed a ridurre questo sistema malato tanto di guadagnato.
 
FR (e altri) non hanno potuto partecipare alla CT sarda a causa delle loro lacune, come l'assenza di sedili reclinabili e un pitch inferiore a 32'....
Per quanto riguarda il resto, i soldi verranno spesi comunque, magari l'aggiudicataria sarà la Cadavere Airlines di qualche remoto stato UE, che probabilmente per svolgere la tratta prenderà in lease-back un 732 dalla Zombie Airlines. Ed essendo sconosciute, viaggeranno desolatamente vuote, senza portare nemmeno un turista.
Ricordo che l'obbligo di bando riguarda le concessionarie, ma non mi pare sia stato vietato ai vari enti locali di finanziare la compagnia preferita.
D'altra parte si chiama legge anti FR, non legge anti spreco...
 
Quoto in pieno quello che scrive farfallina.
Si parte dal semplice fatto che gli APT sono per la maggior parte/totalità pubblici (o con partecipazione pubblica anche se dell'1%). Essendo enti con soldi pubblici, io pubblico cittadino devo e voglio/pretendo di conoscere se sono stati elargiti soldi miei/tuoi alla compagnia X per un importo di yyyy,yy euro e per operare z rotte con t voli settimanali per rotta, e questo lo pretendo. Poi le rotte che generano profitto si autosostengono, quelle invece che devono essere sovvenzionate mi sembrerebbe giusto partire dal dato che tu mi sovvenzioni di x euro il posto venduto perché il passeggere ha acquistato il biglietto e contemporaneamente ha noleggiato l'auto, ha preso 1 stanza d'albergo ecc, questo è sostenere il turismo.

Il passeggero che da Brindisi o Bari si reca a Torino o Bergamo o Roma per tornare a casa sua, magari prendendo l'autobus a 5 euro e tornando a casa sua, o andando da parenti ed amici, non è generatore di turismo serio. Andare in una città per turismo significa a mio modesto parere spendere almeno 50 euro al giorno per persona tra albergo/mezzi pubblici/pizzerie, ma almeno 50 euro rimanendo molto ma molto bassi come importo. (Beato chi ci riesce)
Saluti
 
Ho volato recentemente da BLQ dopo tanti anni.
Ho trovato un apt bello e funzionale, ingrandito come si deve e come serve. Sono rimasto favorevolmente colpito.
Unica nota dolente la lounge, vergognosa ma con il fast track.
Per il resto complimenti.
 
Quoto in pieno quello che scrive farfallina.
Si parte dal semplice fatto che gli APT sono per la maggior parte/totalità pubblici (o con partecipazione pubblica anche se dell'1%). Essendo enti con soldi pubblici, io pubblico cittadino devo e voglio/pretendo di conoscere se sono stati elargiti soldi miei/tuoi alla compagnia X per un importo di yyyy,yy euro e per operare z rotte con t voli settimanali per rotta, e questo lo pretendo. Poi le rotte che generano profitto si autosostengono, quelle invece che devono essere sovvenzionate mi sembrerebbe giusto partire dal dato che tu mi sovvenzioni di x euro il posto venduto perché il passeggere ha acquistato il biglietto e contemporaneamente ha noleggiato l'auto, ha preso 1 stanza d'albergo ecc, questo è sostenere il turismo.

Il passeggero che da Brindisi o Bari si reca a Torino o Bergamo o Roma per tornare a casa sua, magari prendendo l'autobus a 5 euro e tornando a casa sua, o andando da parenti ed amici, non è generatore di turismo serio. Andare in una città per turismo significa a mio modesto parere spendere almeno 50 euro al giorno per persona tra albergo/mezzi pubblici/pizzerie, ma almeno 50 euro rimanendo molto ma molto bassi come importo. (Beato chi ci riesce)
Saluti

Concordo pienamente in linea di principio. Anche con quanto scritto da Farfallina.
Aggiungo che su JP4 di Febbraio c'è un articolo sulla nuova linea guida che la Commissione EU emanerà prossimamente riguardo i finanziamenti/sovvenzioni pubbliche agli aeroporti. L'ho letto e, pur ammettendo la mia ignoranza in ambito, sembrerebbe un lavoro di buon senso aggiornato con le recenti "mode". Stabilisce giustamente delle distinzioni che vanno a riferirsi ai singoli casi, pur stabilendo paletti a questi finanziamenti e precise condizioni dimostrabili. Il tutto va visto con la logica, comunque ed in ogni caso, del ritorno dell'investimento entro i 2 anni (mi sembra di aver capito ... parlano anche di periodo decennale, ma devo andarmi a rivedere meglio riguardo a cosa). Se ciò verrà recepito immediatamente da tutti gli stati europei, penso che sarà un buon passo avanti. Ma è la mia opinione.

Per rimanere in tema, BLQ mi sembra rientrare nella risicata classifica italiana di aeroporti di riferimento di città/realtà territoriali medio-grandi gestiti da società serie e che chiudono i bilanci in attivo (come Venezia Bergamo e Pisa, per esempio). Non so se nel caso bolognese, la base Ryan sia sovvenzionata da soli ed esclusivi bilanci aeroportuali oppure tramite finanziamento pubblico locale girato alla società di gestione. Anche a questo riguardo, sarebbero da fare dei distinguo tra le varie realtà italiane ... ecco perché dico che gli esempi sono risicati.
BLQ sembra aver trovato il "giusto mezzo" tra traffico linea tradizionale che si autofinanzia, traffico linea low-cost sovvenzionato e traffico charter. Vero è che Bologna e l'Emilia sono realtà industriali, sociali, turistiche ... economiche, insomma, di un certo rilievo. Non tutti hanno questa "fortuna" (da qui i distinguo).
 
BLQ non prende sovvenzioni pubbliche, si autofinanzia con le proprie entrate.
Ma è chiaro che lo scopo della legge non è quello di aumentare la trasparenza (avete presente di chi stiamo parlando?), ma solo quello di indebolire il principale concorrente di AZ.
 
Quoto in pieno quello che scrive farfallina.
Si parte dal semplice fatto che gli APT sono per la maggior parte/totalità pubblici (o con partecipazione pubblica anche se dell'1%). Essendo enti con soldi pubblici, io pubblico cittadino devo e voglio/pretendo di conoscere se sono stati elargiti soldi miei/tuoi alla compagnia X per un importo di yyyy,yy euro e per operare z rotte con t voli settimanali per rotta, e questo lo pretendo. Poi le rotte che generano profitto si autosostengono, quelle invece che devono essere sovvenzionate mi sembrerebbe giusto partire dal dato che tu mi sovvenzioni di x euro il posto venduto perché il passeggere ha acquistato il biglietto e contemporaneamente ha noleggiato l'auto, ha preso 1 stanza d'albergo ecc, questo è sostenere il turismo.

Il passeggero che da Brindisi o Bari si reca a Torino o Bergamo o Roma per tornare a casa sua, magari prendendo l'autobus a 5 euro e tornando a casa sua, o andando da parenti ed amici, non è generatore di turismo serio. Andare in una città per turismo significa a mio modesto parere spendere almeno 50 euro al giorno per persona tra albergo/mezzi pubblici/pizzerie, ma almeno 50 euro rimanendo molto ma molto bassi come importo. (Beato chi ci riesce)
Saluti
Infatti, non esiste che aziende spesso partecipate pubbliche facciano contratti con FR a trattativa privata mantenendo segreti i termini per esempio.
 
BLQ non prende sovvenzioni pubbliche, si autofinanzia con le proprie entrate.
Ma è chiaro che lo scopo della legge non è quello di aumentare la trasparenza (avete presente di chi stiamo parlando?), ma solo quello di indebolire il principale concorrente di AZ.
Non concordo, un bando pubblico, con tutti i limiti se vengono fatti male, offre comunque più trasparenza.
Poco tempo fa passò su questi schermi che FR incasserebbe dagli enti locali italiani attraverso gli aeroporti una cifra attorno ai 100 milioni di € annui. Per me andrebbero sospesi, anche se dovesse chiudere una decina di aeroporti o certi aeroporti FR oriented riducano sensibilmente il loro traffico, anche perché le varie U2, VY ecc dimostrano che si può fare traffico e low cost anche senza sovvenzioni stile FR.
 
Ho volato recentemente da BLQ dopo tanti anni.
Ho trovato un apt bello e funzionale, ingrandito come si deve e come serve. Sono rimasto favorevolmente colpito.
Unica nota dolente la lounge, vergognosa ma con il fast track.
Per il resto complimenti.
Si, stanno migliorando molto perché dopo l'arrivo di FR era diventato un carnaio.
La lounge mi sa che è una delle cose che è rimasta più indietro nel restyling, ma a conclusione dovrebbe migliorare anche lei.
 
Non concordo, un bando pubblico, con tutti i limiti se vengono fatti male, offre comunque più trasparenza.
Poco tempo fa passò su questi schermi che FR incasserebbe dagli enti locali italiani attraverso gli aeroporti una cifra attorno ai 100 milioni di € annui. Per me andrebbero sospesi, anche se dovesse chiudere una decina di aeroporti o certi aeroporti FR oriented riducano sensibilmente il loro traffico, anche perché le varie U2, VY ecc dimostrano che si può fare traffico e low cost anche senza sovvenzioni stile FR.

Quoto.
E' mai possibile che tanto per citare alcuni, ma il discorso vale per tutti (nessuno escluso).
Torino - Sagat (Prov. Torino 5%)
Aerop. Bologna - Comune di Bologna 16,7%
Pisa -SAT (Prov. Pisa 9%)
Palermo - Gesap -(Com. Palermo 31%)
Alghero - Reg. Sardegna 80%
Bergamo - SACBO (Com. Bergamo 13,8%)
ADR Roma - (Reg. Lazio 1,3%); ecc ecc ecc
solo per citarne alcuni, con enti pubblici a campione. Questa gente gestisce soldi pubblici e non si conoscono gli incentivi dei nostri soldi alla compagnia xx.?
Per me non è giusto. Ok il finanziamento ma dimostrami il ritorno economico, e quanti soldi dai, a chi, e per quali servizi.
Discorso diverso per chi gestisce una struttura privata, mette in ballo i suoi capitali, a quel punto il mercato comanda e regola.
 
Scusate, so che non ha alcun nesso col discorso: il volo FR o Wizzair (non ricordo bene) per Budapest da BLQ è stato chiuso oppure è stagionale?