Breve vacanza per trascorrere Capodanno a Londra. Nonostante abbia deciso all’ultimo, riesco a trovare posto con miglia sia all’andata che al ritorno, non male considerata l’alta stagione. L’andata sara’ con Swiss via Zurigo, il rientro direttamente con BA da LHR.
Si parte. Check-in senza particolari problemi. Al controllo passaporti invece una gentile signorina si mette a parlottare con l’agente senza curarsi minimamente della gente che e’ in fila. Dopo un paio di minuti mi girano le balle e le faccio notare che c’e’ gente che aspetta, al che lei replica “I’m airport staff, and you know, I’m in Kenya”. Come per dire, sono a casa mia e faccio quello che mi pare. Bene cosi’, con questa mentalita’ andrete sicuramente molto lontano.
Ancora meglio l’organizzazione dell’imbarco. L’uscita e’ la 14. Peccato che l’aereo e’ parcheggiato davanti alla 13, e al finger della 14 e’ invece attaccato un 767 KQ per la Cina, che ovviamente imbarca esattamente quando dovrebbe imbarcare il volo LX.
Vengo prelevato da un agente di terra che mi spiega la confusione e dice che dobbiamo attraversare l’uscita 13 dove un centinaio di cinesi sono ammassati per imbarcarsi. Raggiunto il finger, scopro che in realta’ l’aereo non e’ stato attaccato: bisogna scendere la rampa di scale, fare due passi sul tarmac, e risalire. Imbarco African-style, non c’e’ che dire.
LX293
Nairobi (NBO)-Zurigo (ZRH)
A/M: A330-300
Reg: HB-JHF
ETD: 00.20 (ATD 00.16)
ETA: 06.25 (ATA 06.32)
In the air: 00.35-06.25 (7h50)
Posto: 01A (poi 02K)
Load (F): 5/8
Il volo arriva da DAR dove originano 4 pax di F gia’ a bordo.
L’AV si presenta subito e indica che sono l’unico pax a salire a NBO e che se desidero posso sedermi dove voglio, riferendosi al fatto che la parte destra della cabina e’ vuota. Accetto e mi siedo al 2K.
servizio durante l’imbarco: Laurent Perrier Grand Siecle, amenity kit, ciabattine e pigiama (non fotografati).
Hot towel.
Pollo tandoori con chutney e grissini caldi.
Refill di Grand Siecle con noccioline (queste ultime appena uscite dal freezer, ma apprezzabile lo sforzo).
Vista della cabina. Interessante la camicia del 2D.
Push back in anticipo di qualche minuto a 00:16. Taxi insolitamente lungo, il comandante annuncia che dobbiamo attendere un volo in atterraggio. Ci allineiamo, e decolliamo alle 00:35. A questo punto o ho avuto una allucinazione, o ho visto rullare l’aereo appena atterrato, un 777 della Singapore Airlines (che non vola a NBO).
L’AV spiega che essendo un volo notturno il servizio e’ on demand e non dal carrello. Naturalmente si puo’ scegliere qualsiasi cosa dal menu che e’ assai ricco.
Tavolo apparecchiato per la cena. Peccato il triplo panino sia servito solo ex-ZRH.
Salmone Balik con blinis e sour cream.
Aragosta con salsa cocktail e un cornetto al sesamo. Strano accostamento e quantita’ di salsa un po’ sproporzionata rispetto al pesce.
Zuppa di butternut (tipo di zucca) con caprino. Molto buono il contrasto agrodolce.
Mi fermerei qui ma sarebbe un crimine non assaggiare i formaggi, che sono caricati in Svizzera anche per i voli in rientro.
Faccio portare via tutto e preparare il letto, siamo in volo da 1:30, non male.
Dormo assai comodamente da subito dopo la cena, sull’Etiopia
fino all’Austria, quando mancano circa 35min all’arrivo e il comandante fa il messaggio con cui sveglia tutta la cabina dormiente.
L’AV offre subito qualcosa da bere o una colazione rapida ma declino, ad eccezione di un caffe’. Faro’ con calma colazione in lounge.
Anche gli altri pax hanno saltato la colazione.
Atterriamo in orario alle 6:25 e attracchiamo alle 6:32 ma stranamente al molo D, con notevole vantaggio per chi ha connessioni in quanto evita il trenino dal molo E abitualmente usato per gli intercontinentali.
Prima una doccia rapida. Facilities non proprio spaziose, anzi, ho visto docce in palestre messe molto meglio.
Ottime invece le amenities Bulgari.
Colazione nella lounge a ZRH. A quest’ora il servizio e’ solo buffet.
Qualche foto alla lounge che nel frattempo si e’ completamente svuotata.
Vengo informato che il volo per LCY parte da un finger e quindi non c’e’ il trasporto in auto riservato solo per gli imbarchi ai remoti. Poco male.
LX460
Zurich (ZRH)-London City (LCY)
AM: Avro-100 (Jumbolino)
ETD: 08.45 (ATD 08.45)
ETA: 09.30 (ATA 09.17)
In the air: 08.53-09.15 (1h22)
Seat: 01F
Load (C): 2/4
Volo praticamente pieno. LX e’ un grosso operatore a LCY. Partiamo spaccando il minuto alle 8:45.
Aeroporto di Zurigo con la prima luce.
Austrian retro livery.
Deccolliamo dopo 7 minuti alle 8.52. Vedo alcuni A320 fare il de-icing ma per qualche motivo a noi ci viene risparmiato.
Colazione continentale servita in volo: brioches, formaggi, yoghurt, frutta, spremuta fresca, caffe’. Nella norma.
Secondo giro.
La cabina di J piu’ piccola al mondo: 1 fila.
Sempre belli i motori del Jumbolino, che tra poco iniziera’ ad uscire dalla flotta Swiss.
In Inghilterra splende il sole.
E c’e’ anche un fortissimo crosswind. Scendiamo in picchiata e fino all’ultimo ho la sensazione che il pilota sara’ costretto a riprendere quota.
Ma invece atterriamo alle 9:15 locali. Sullo sfondo i grattacieli di Canary Wharf.
La fauna di LCY.
Come sempre il Comandate e’ all’uscita a salutare i pax. Ne approfitto per congratularmi per l’atterraggio non facile, dice che a LCY e’ spesso cosi’ e la pista corta non aiuta.
Rispetto alle facilities da terzo mondo del T1 di Heathrow dove vola Swiss, LCY e’ un gioiellino. Nessuna fila per il controllo passaporti, attesa di neanche 5 minuti per i bagagli, priority tags che funzionano alla perfezione, e stazione della DLR a nemmeno 50 metri dal terminal.
Peccato che non funzioni una mazza, oggi, 30 dicembre: la Jubilee e’ interrotta da Waterloo in poi, la District arriva solo a Edgware Road e parecchie altre linee hanno severe delays o signal failures o altro ancora.
Puo’ sembrare paradossale, ma nonostante le difficolta’ del giorno (quasi 2 ore per arrivare da LCY a Green Park) poter viaggiare in sicurezza sui mezzi pubblici e’ come una liberta’ ritrovata.
L’OT di Londra non credo interessi a nessuno. Posto solo questa. Il proprietario di questa Porsche e’ un grande.
Segue toccata e fuga in Italia a trovare la famiglia.
Copione gia’ visto in passato: taxi per Paddington, tassinaro che mi offre la corsa direttamente a Heathrow per 65 pounds, Heathrow Express sempre piu’ caro (21 pounds ora) ma ineccepibile.
Check-in rapido al Terminal 5 di Heathow, cosi’ come il controllo sicurezza. Mi sembra che abbiano tolto quegli inutili nastri che facevano scorrere automaticamente le vaschette al controllo bagagli, senza neanche lasciarti neanche il tempo di raccogliere le tue cose (salvo fermarsi in extremis prima di sparire nel raccoglitore).
Passaggio alla Galleries First per un pranzo tardivo/cena anticipata. Essendo la mia prima visita dopo la discussa transizione a BaxterStorey, su cui vi esiste un thread di oltre 50 pagine su FlyerTalk, ero un po’ curioso.
Francamente le differenze sono minime, e l’offerta resta una delle migliori in Europa per una lounge di questo tipo. Certo non e’ proprio cibo gourmet, ma e’ assolutamente accettabile. I forumers di FT farebbero bene a farsi un giro nelle lounges AZ per mettere tutto in prospettiva!
Cena dal buffet: pollo freddo, cous cous, thai chicken curry, naan e formaggio.
Dessert dal menu: sticky toffee pudding con dulce de leche e gelato alla crema.
Anche qui, qualita’ non eccelsa ma certamente adeguata.
La famosa lampada-cavallo e’ stata impreziosita da un nastro BA.
BA558
London (LHR)-Roma (FCO)
A/M: A321-231
Reg: G-EUXE
ETD: 18.30 (ATD 19.13)
ETA: 21.55 (ATA 22.40)
In the air: 19.37-22.34 (1h57)
Posto: 06F
Load (Y): 95% circa
Al gate annunciano che il volo in ritardo: l’aereo e’ parcheggiato al gate ma manca il pilota che non e’ ancora arrivato da Bruxelles. Il ritardo di 20 minuti si trasformera’ in 45 minuti, senza recuperare nulla in volo. Anziche’ tornare nella lounge passeggio nel terminal, che nonostante i suoi limiti, e’ molto spazioso e gradevole.
Il volo non ha nulla di particolare da segnalare eccetto:
- tra i passeggeri vi e’ Epifani, puntualmente incravattato (siamo venerdi’ 3 gennaio, non credo viaggi per lavoro)
- in EuroTraveller un panino al prosciutto e formaggio sembra avere sostituito il famigerato Urban Wrap (ma avendo cenato in lounge passo)
- l’equipaggio e’ particolarmente scoglionato
- i bagagli iniziano ad uscire dopo 20 minuti esatti dall’atterraggio, un tempo rispettabilissimo (c’e’ da dire che a quell’ora non c’e’ grande movimento a FCO).
BA557
Roma(FCO)-London(LHR)
A/M: A321-231
Reg: G-EUXF
ETD: 18.45 (ATD 18.43)
ETA: 20.30 (ATA 20.40)
In the air: 18.58-2037 (2h39)
Posto: 02A
Load (C): 28/28
La ripartenza e’ 24h dopo. BA non ha coincidenze in giornata da FCO per Nairobi, bisogna trascorrere la notte a Londra. Per fortuna al check-in mi libero di tutti i bagagli (e sono tanti) che rivedro’ direttamente a NBO.
Lounge BA a FCO sempre triste assai, con offerta di snacks altrettanto povera.
Imbarco in orario, volo pieno al 100%. Stavolta sono in Club Europe, cabina di 7 file di 2-2 piena a tappo. Solo AZ non riesce a fare profitto su questa rotta si direbbe.
Anche questo volo nulla di particolare da segnalare. Cena con scelta tra pesce o mezze arabo con shish kebab (quest’ultimo molto buono), partiamo in anticipo ma arriviamo a LHR comunque in ritardo dopo aver fatto un paio di giri su South London.
Pietosa coda all’immigration al T5, mi infilo nella molto piu’ corta fila per Non-EU (nel frattempo hanno eliminato anche IRIS) pronto a difendere le mie ragioni con lo scassaxxglioni di turno di UKBA. Per fortuna non sono il solo EU in fila e l’agente non batte ciglio.
Trascorro la notte nello Sheraton anonimo di Heathrow e la mattina dopo vado direttamente al controllo sicurezza ma la carta d’imbarco fa il classico beep. “Please go back to Visa check”. Vado al banco dedicato, dove l’agente si studia il mio passaporto e mi chiede se ho il visto o se intendo prenderlo all’arrivo. Stessa domanda dell’agente a FCO il giorno prima, alla quale rispondo allo stesso modo e cioe’ che purtroppo ho il visto da residente. Vengo rispedito alla sicurezza dove stavolta passo senza storie.
Mi dirigo nella CCR attraverso quella nota in gergo come Millionaire’s door per andare a fare colazione. Prima mi accerto che i bagagli vengano effettivamente caricati sul BA65. L’addetto dopo qualche minuto mi dice che e’ tutto ok.
La CCR non ha un buffet ma solo servizio su richiesta, o nella lounge, o nella zona ristorante approntata con queste altissime partizioni.
Tavolo
Brioche, yoghurt greco e miele.
Egg benedict.
Esecuzione ok.
Vista dalla Concorde Terrace.
I potenziali acquirenti della lampada cavallo devono rivolgersi a questi
La CCR e’ abbastanza piena ma lo staff mi sembra piu’ proattivo a attento rispetto ad altre visite.
Il volo per NBO oggi imbarca ai remoti dal Gate 10 al piano terra.
BA65
London Heathrow (LHR)-Nairobi (NBO)
AM: B777-236ER
Reg: G-VIIS
ETD: 10.25 (ATD 10.32)
ETA: 21.50 (ATA 21.45)
In the air: 10.52-21.40 (7h52)
Il volo e’ operato dai Mixed Fleet le cui AV si riconoscono subito da quella specie di bombetta orrenda che portano in testa. Il CSM mi accompagna al posto e poi se ne va aggiungendo che tornera’ a presentarsi piu’ tardi.
La F di BA ha per ogni posto un piccolo guardaroba individuale che trovo molto comodo anche se ci stanno a malapena la giacca, le scarpe e poco altro.
Nel frattempo l’AV offre bevande, amenity kits, pigiama e pantofoline.
Nuovi amenity kits, diversi uomo/donna. Non ci sono la mascherina, i tappi per le orecchie e le calzette. Comunque essendo un volo diurno non servono.
Sempre lo stesso invece il pigiama.
Hot towel, l’unica di tutto il volo.
Le prime impressioni dei Mixed Fleet sembrano confermare i luoghi comuni: eta’ media sui 30 e qualcosa e usciti direttamente dal cast di TOWIE. Servizio attento e cordiale ma che ha quel qualcosa di un po’ improvvisato.
Qualche foto della cabina. 14 posti di F sono tantini, dubito BA riesca sempre a riempirli. Su questo volo siamo in 6 (io piu’ 5 ultra settantenni). Un pilota in divisa si sistema all’1A.
Lasciamo lo stand con un lieve ritardo e iniziamo il lungo taxi per la 27R. Le foto a causa del doppio vetro e dell’angolazione della poltrona non sono granche’.
Balena inglese, sgraziata assai.
Yo mate x 2.
Conto almeno 5 WB di AA tutti con la nuova livrea.
Appena arrivato dall’altra parte del globo.
Saltiamo un paio di aerei in attesa tra cui un 340 Kuwait Airways per JFK e decolliamo alle 9.52 locali.
Si e’ detto e scritto tutto sulla F di BA e non c’e’ molto da aggiungere, tranne che
1) sul 777 mi sembra vi sia piu’ spazio rispetto al 747
2) la trovo estremamente scomoda in posizione “lounge”: non essendo dotata di poggiapiedi, si puo’ solo abbassare il buddy seat a quest’altezza, ed e’ l’unica soluzione possibile
In volo viene puntualmente a presentarsi il CSD, anche lui un ragazzetto di quelli che ti aspetteresti di trovare in coda al negozio Apple a comprare l’ultimo modello di iPhone. Spiega che il servizio e’ individuale e che basta indicare quello che si vuole all’AV. In effetti poco dopo si presenta l’AV dopo essersi data una passata con il rossetto davanti a tutti e prende gli ordinativi per le bevande e per il pranzo, compreso l’orario al quale si vuole mangiare.
Prendo un po’ di tempo e scelgo di pranzare alle 12.45; nel frattempo sorseggio un po’ di Grand Siecle che pero’ viene portato direttamente dal galley anziche’ essere versato al posto (come si dovrebbe).
L’AV spiega che ci sono stati problemi con il catering e che molti dei piatti del menu non corrispondono a quello che e’ effettivamente caricato.
Sarebbe in tutta franchezza stato meglio se avesse spiegato i piatti a voce anziche’ presentarti sto coso. Avrei scelto il pesce se non fosse che “haddock, mash, veg” sembra uno dei ready meals di Delia Smith.
Scelgo invece il filetto, chiedendo che venga scaldato il meno possibile nella speranza possa essere servito al sangue. Ricevo dall’AV la solita risposta e cioe’ che la carne e’ precotta a terra ma che fara’ del suo meglio.
Anche i vini sono sballati, scelgo un Pinot Noir sudafricano incuriosito dalla provenienza (un villaggetto a circa un’ora da Cape Town dove veniva organizzato un grosso festival di musica elettronica e dove, ovviamente qualche anno fa, ho trascorso due capodanni di fila). Ottima scelta, in ogni caso.
Precisamente alle 12:30 il tavolo viene apparecchiato.
Stuzzichino di petto di quaglia.
Zuppa di zucca e patata dolce.
Molto buona anche la scelta di pane.
Aberdeen Angus… speriamo bene.
Non proprio quello che speravo, ma apprezzabile lo sforzo.
Dolce lamponi e rabarbaro.
Siamo qui. Chiedo una pausa di un’ora per il formaggio e inizio a vedere The Butler.
Nel mezzo del film l’AV chiede se sono pronto per l’ultima portata, e mi serve formaggi pre-impiattati con tre (!) chicchi d’uva, chutney, matzos e biscotti.
A mio parere la GB ha tra i migliori formaggi d’Europa anche se sono poco conosciuti e ancora meno esportati. BA serve invece solo formaggi francesi, di questi quattro, due sono assolutamente anonimi, molto buoni gli altri.
Finito il servizio l’equipaggio sparisce completamente.
Ad un certo punto riesco ad intercettare il CSD e chiedo un espresso. Si scusa profusamente e dice che hanno problemi con la macchina, ma che avrebbe provato a farmi un caffe’ filtrato “molto forte”. Risultato: meh.
Fuori il sole e’ andato.
Posto 01A vuoto.
“Signori e Signori stiamo sorvolando il Sud Sudan, sull’orlo di una guerra civile. Sulla vostra destra, in lontananza, la CAR dove e’ in corso anche li’ una guerra civile. Tra breve, sulla vostra sinistra invece, la Somalia, dove la guerra dura da oltre vent’anni”. Che continente senza speranza.
Esattamente 1.5 ore prima dell’arrivo viene servito l’afternoon tea.
Tramezzini buoni.
Scones prima…
… e dopo.
E nel caso in cui il livello di zuccheri non fosse ancora alle stelle, altri dolcetti.
Ormai siamo quasi arrivati.
Ci siamo. L’Airshow interattivo mi gusta molto.
Atterriamo con 10 minuti di anticipo e parcheggiamo poco dopo. L’AV annuncia che arrivi e partenze, dopo l’incendio lo scorso agosto, sono completamente separati e quindi i passeggeri in transito hanno un bus separato sottobordo.
I pax di F vengono fatti scendere prima ma poi aspettiamo che il bus si riempa quindi serve a poco. Nella hall purtroppo al controllo passaporti devono ancora smaltire il volo KQ da Parigi e la fila rapidamente raggiunge l’esterno. L’ultima follia keniota prevede la rilevazione delle impronte digitali a tutti i passeggeri in arrivo senza tuttavia avere personale in grado di effettuare l’operazione in maniera efficiente. Il risultato e’ che nonostante sia tra i primi pax sbarcati a mettermi in fila l’operazione richiede circa 50 minuti.
Finito questo calvario che ti fa venire voglia di tornare indietro e risalire sul volo BA in partenza per Londra, i bagagli erano fortunatamente gia’ sul nastro.
A quest’ora la Mombasa Road e’ libera e il percorso per il quartieri a nord della capitale richiede appena mezz’ora (sono 3-4 ore nei momenti peggiori).
Chiudo con un po’ di OT keniota, per gli amanti del genere.
Migrazione verso il Serengeti.
Senza ombra di dubbio l’animale piu’ brutto in natura.
Giovane leone solitario.
Mamma, due piccoli, e cena…
Elephant porn
Ancora elefanti
Hippos… anche questi non poco sgraziati!
Mamma e tre piccoli.
per finire, paesaggi africani
Ciao, BGW.
Si parte. Check-in senza particolari problemi. Al controllo passaporti invece una gentile signorina si mette a parlottare con l’agente senza curarsi minimamente della gente che e’ in fila. Dopo un paio di minuti mi girano le balle e le faccio notare che c’e’ gente che aspetta, al che lei replica “I’m airport staff, and you know, I’m in Kenya”. Come per dire, sono a casa mia e faccio quello che mi pare. Bene cosi’, con questa mentalita’ andrete sicuramente molto lontano.
Ancora meglio l’organizzazione dell’imbarco. L’uscita e’ la 14. Peccato che l’aereo e’ parcheggiato davanti alla 13, e al finger della 14 e’ invece attaccato un 767 KQ per la Cina, che ovviamente imbarca esattamente quando dovrebbe imbarcare il volo LX.
Vengo prelevato da un agente di terra che mi spiega la confusione e dice che dobbiamo attraversare l’uscita 13 dove un centinaio di cinesi sono ammassati per imbarcarsi. Raggiunto il finger, scopro che in realta’ l’aereo non e’ stato attaccato: bisogna scendere la rampa di scale, fare due passi sul tarmac, e risalire. Imbarco African-style, non c’e’ che dire.
LX293
Nairobi (NBO)-Zurigo (ZRH)
A/M: A330-300
Reg: HB-JHF
ETD: 00.20 (ATD 00.16)
ETA: 06.25 (ATA 06.32)
In the air: 00.35-06.25 (7h50)
Posto: 01A (poi 02K)
Load (F): 5/8
Il volo arriva da DAR dove originano 4 pax di F gia’ a bordo.
L’AV si presenta subito e indica che sono l’unico pax a salire a NBO e che se desidero posso sedermi dove voglio, riferendosi al fatto che la parte destra della cabina e’ vuota. Accetto e mi siedo al 2K.
servizio durante l’imbarco: Laurent Perrier Grand Siecle, amenity kit, ciabattine e pigiama (non fotografati).

Hot towel.

Pollo tandoori con chutney e grissini caldi.

Refill di Grand Siecle con noccioline (queste ultime appena uscite dal freezer, ma apprezzabile lo sforzo).

Vista della cabina. Interessante la camicia del 2D.

Push back in anticipo di qualche minuto a 00:16. Taxi insolitamente lungo, il comandante annuncia che dobbiamo attendere un volo in atterraggio. Ci allineiamo, e decolliamo alle 00:35. A questo punto o ho avuto una allucinazione, o ho visto rullare l’aereo appena atterrato, un 777 della Singapore Airlines (che non vola a NBO).

L’AV spiega che essendo un volo notturno il servizio e’ on demand e non dal carrello. Naturalmente si puo’ scegliere qualsiasi cosa dal menu che e’ assai ricco.
Tavolo apparecchiato per la cena. Peccato il triplo panino sia servito solo ex-ZRH.

Salmone Balik con blinis e sour cream.

Aragosta con salsa cocktail e un cornetto al sesamo. Strano accostamento e quantita’ di salsa un po’ sproporzionata rispetto al pesce.


Zuppa di butternut (tipo di zucca) con caprino. Molto buono il contrasto agrodolce.

Mi fermerei qui ma sarebbe un crimine non assaggiare i formaggi, che sono caricati in Svizzera anche per i voli in rientro.

Faccio portare via tutto e preparare il letto, siamo in volo da 1:30, non male.

Dormo assai comodamente da subito dopo la cena, sull’Etiopia


fino all’Austria, quando mancano circa 35min all’arrivo e il comandante fa il messaggio con cui sveglia tutta la cabina dormiente.

L’AV offre subito qualcosa da bere o una colazione rapida ma declino, ad eccezione di un caffe’. Faro’ con calma colazione in lounge.

Anche gli altri pax hanno saltato la colazione.
Atterriamo in orario alle 6:25 e attracchiamo alle 6:32 ma stranamente al molo D, con notevole vantaggio per chi ha connessioni in quanto evita il trenino dal molo E abitualmente usato per gli intercontinentali.
Prima una doccia rapida. Facilities non proprio spaziose, anzi, ho visto docce in palestre messe molto meglio.

Ottime invece le amenities Bulgari.

Colazione nella lounge a ZRH. A quest’ora il servizio e’ solo buffet.



Qualche foto alla lounge che nel frattempo si e’ completamente svuotata.




Vengo informato che il volo per LCY parte da un finger e quindi non c’e’ il trasporto in auto riservato solo per gli imbarchi ai remoti. Poco male.
LX460
Zurich (ZRH)-London City (LCY)
AM: Avro-100 (Jumbolino)
ETD: 08.45 (ATD 08.45)
ETA: 09.30 (ATA 09.17)
In the air: 08.53-09.15 (1h22)
Seat: 01F
Load (C): 2/4
Volo praticamente pieno. LX e’ un grosso operatore a LCY. Partiamo spaccando il minuto alle 8:45.
Aeroporto di Zurigo con la prima luce.

Austrian retro livery.

Deccolliamo dopo 7 minuti alle 8.52. Vedo alcuni A320 fare il de-icing ma per qualche motivo a noi ci viene risparmiato.
Colazione continentale servita in volo: brioches, formaggi, yoghurt, frutta, spremuta fresca, caffe’. Nella norma.

Secondo giro.

La cabina di J piu’ piccola al mondo: 1 fila.

Sempre belli i motori del Jumbolino, che tra poco iniziera’ ad uscire dalla flotta Swiss.

In Inghilterra splende il sole.

E c’e’ anche un fortissimo crosswind. Scendiamo in picchiata e fino all’ultimo ho la sensazione che il pilota sara’ costretto a riprendere quota.

Ma invece atterriamo alle 9:15 locali. Sullo sfondo i grattacieli di Canary Wharf.

La fauna di LCY.

Come sempre il Comandate e’ all’uscita a salutare i pax. Ne approfitto per congratularmi per l’atterraggio non facile, dice che a LCY e’ spesso cosi’ e la pista corta non aiuta.
Rispetto alle facilities da terzo mondo del T1 di Heathrow dove vola Swiss, LCY e’ un gioiellino. Nessuna fila per il controllo passaporti, attesa di neanche 5 minuti per i bagagli, priority tags che funzionano alla perfezione, e stazione della DLR a nemmeno 50 metri dal terminal.
Peccato che non funzioni una mazza, oggi, 30 dicembre: la Jubilee e’ interrotta da Waterloo in poi, la District arriva solo a Edgware Road e parecchie altre linee hanno severe delays o signal failures o altro ancora.
Puo’ sembrare paradossale, ma nonostante le difficolta’ del giorno (quasi 2 ore per arrivare da LCY a Green Park) poter viaggiare in sicurezza sui mezzi pubblici e’ come una liberta’ ritrovata.
L’OT di Londra non credo interessi a nessuno. Posto solo questa. Il proprietario di questa Porsche e’ un grande.

Segue toccata e fuga in Italia a trovare la famiglia.
Copione gia’ visto in passato: taxi per Paddington, tassinaro che mi offre la corsa direttamente a Heathrow per 65 pounds, Heathrow Express sempre piu’ caro (21 pounds ora) ma ineccepibile.
Check-in rapido al Terminal 5 di Heathow, cosi’ come il controllo sicurezza. Mi sembra che abbiano tolto quegli inutili nastri che facevano scorrere automaticamente le vaschette al controllo bagagli, senza neanche lasciarti neanche il tempo di raccogliere le tue cose (salvo fermarsi in extremis prima di sparire nel raccoglitore).
Passaggio alla Galleries First per un pranzo tardivo/cena anticipata. Essendo la mia prima visita dopo la discussa transizione a BaxterStorey, su cui vi esiste un thread di oltre 50 pagine su FlyerTalk, ero un po’ curioso.
Francamente le differenze sono minime, e l’offerta resta una delle migliori in Europa per una lounge di questo tipo. Certo non e’ proprio cibo gourmet, ma e’ assolutamente accettabile. I forumers di FT farebbero bene a farsi un giro nelle lounges AZ per mettere tutto in prospettiva!
Cena dal buffet: pollo freddo, cous cous, thai chicken curry, naan e formaggio.

Dessert dal menu: sticky toffee pudding con dulce de leche e gelato alla crema.

Anche qui, qualita’ non eccelsa ma certamente adeguata.
La famosa lampada-cavallo e’ stata impreziosita da un nastro BA.


BA558
London (LHR)-Roma (FCO)
A/M: A321-231
Reg: G-EUXE
ETD: 18.30 (ATD 19.13)
ETA: 21.55 (ATA 22.40)
In the air: 19.37-22.34 (1h57)
Posto: 06F
Load (Y): 95% circa
Al gate annunciano che il volo in ritardo: l’aereo e’ parcheggiato al gate ma manca il pilota che non e’ ancora arrivato da Bruxelles. Il ritardo di 20 minuti si trasformera’ in 45 minuti, senza recuperare nulla in volo. Anziche’ tornare nella lounge passeggio nel terminal, che nonostante i suoi limiti, e’ molto spazioso e gradevole.

Il volo non ha nulla di particolare da segnalare eccetto:
- tra i passeggeri vi e’ Epifani, puntualmente incravattato (siamo venerdi’ 3 gennaio, non credo viaggi per lavoro)
- in EuroTraveller un panino al prosciutto e formaggio sembra avere sostituito il famigerato Urban Wrap (ma avendo cenato in lounge passo)
- l’equipaggio e’ particolarmente scoglionato
- i bagagli iniziano ad uscire dopo 20 minuti esatti dall’atterraggio, un tempo rispettabilissimo (c’e’ da dire che a quell’ora non c’e’ grande movimento a FCO).
BA557
Roma(FCO)-London(LHR)
A/M: A321-231
Reg: G-EUXF
ETD: 18.45 (ATD 18.43)
ETA: 20.30 (ATA 20.40)
In the air: 18.58-2037 (2h39)
Posto: 02A
Load (C): 28/28
La ripartenza e’ 24h dopo. BA non ha coincidenze in giornata da FCO per Nairobi, bisogna trascorrere la notte a Londra. Per fortuna al check-in mi libero di tutti i bagagli (e sono tanti) che rivedro’ direttamente a NBO.
Lounge BA a FCO sempre triste assai, con offerta di snacks altrettanto povera.
Imbarco in orario, volo pieno al 100%. Stavolta sono in Club Europe, cabina di 7 file di 2-2 piena a tappo. Solo AZ non riesce a fare profitto su questa rotta si direbbe.
Anche questo volo nulla di particolare da segnalare. Cena con scelta tra pesce o mezze arabo con shish kebab (quest’ultimo molto buono), partiamo in anticipo ma arriviamo a LHR comunque in ritardo dopo aver fatto un paio di giri su South London.
Pietosa coda all’immigration al T5, mi infilo nella molto piu’ corta fila per Non-EU (nel frattempo hanno eliminato anche IRIS) pronto a difendere le mie ragioni con lo scassaxxglioni di turno di UKBA. Per fortuna non sono il solo EU in fila e l’agente non batte ciglio.
Trascorro la notte nello Sheraton anonimo di Heathrow e la mattina dopo vado direttamente al controllo sicurezza ma la carta d’imbarco fa il classico beep. “Please go back to Visa check”. Vado al banco dedicato, dove l’agente si studia il mio passaporto e mi chiede se ho il visto o se intendo prenderlo all’arrivo. Stessa domanda dell’agente a FCO il giorno prima, alla quale rispondo allo stesso modo e cioe’ che purtroppo ho il visto da residente. Vengo rispedito alla sicurezza dove stavolta passo senza storie.
Mi dirigo nella CCR attraverso quella nota in gergo come Millionaire’s door per andare a fare colazione. Prima mi accerto che i bagagli vengano effettivamente caricati sul BA65. L’addetto dopo qualche minuto mi dice che e’ tutto ok.
La CCR non ha un buffet ma solo servizio su richiesta, o nella lounge, o nella zona ristorante approntata con queste altissime partizioni.

Tavolo

Brioche, yoghurt greco e miele.

Egg benedict.

Esecuzione ok.

Vista dalla Concorde Terrace.


I potenziali acquirenti della lampada cavallo devono rivolgersi a questi

La CCR e’ abbastanza piena ma lo staff mi sembra piu’ proattivo a attento rispetto ad altre visite.
Il volo per NBO oggi imbarca ai remoti dal Gate 10 al piano terra.
BA65
London Heathrow (LHR)-Nairobi (NBO)
AM: B777-236ER
Reg: G-VIIS
ETD: 10.25 (ATD 10.32)
ETA: 21.50 (ATA 21.45)
In the air: 10.52-21.40 (7h52)
Il volo e’ operato dai Mixed Fleet le cui AV si riconoscono subito da quella specie di bombetta orrenda che portano in testa. Il CSM mi accompagna al posto e poi se ne va aggiungendo che tornera’ a presentarsi piu’ tardi.
La F di BA ha per ogni posto un piccolo guardaroba individuale che trovo molto comodo anche se ci stanno a malapena la giacca, le scarpe e poco altro.
Nel frattempo l’AV offre bevande, amenity kits, pigiama e pantofoline.

Nuovi amenity kits, diversi uomo/donna. Non ci sono la mascherina, i tappi per le orecchie e le calzette. Comunque essendo un volo diurno non servono.

Sempre lo stesso invece il pigiama.

Hot towel, l’unica di tutto il volo.

Le prime impressioni dei Mixed Fleet sembrano confermare i luoghi comuni: eta’ media sui 30 e qualcosa e usciti direttamente dal cast di TOWIE. Servizio attento e cordiale ma che ha quel qualcosa di un po’ improvvisato.
Qualche foto della cabina. 14 posti di F sono tantini, dubito BA riesca sempre a riempirli. Su questo volo siamo in 6 (io piu’ 5 ultra settantenni). Un pilota in divisa si sistema all’1A.




Lasciamo lo stand con un lieve ritardo e iniziamo il lungo taxi per la 27R. Le foto a causa del doppio vetro e dell’angolazione della poltrona non sono granche’.
Balena inglese, sgraziata assai.

Yo mate x 2.

Conto almeno 5 WB di AA tutti con la nuova livrea.

Appena arrivato dall’altra parte del globo.

Saltiamo un paio di aerei in attesa tra cui un 340 Kuwait Airways per JFK e decolliamo alle 9.52 locali.

Si e’ detto e scritto tutto sulla F di BA e non c’e’ molto da aggiungere, tranne che
1) sul 777 mi sembra vi sia piu’ spazio rispetto al 747
2) la trovo estremamente scomoda in posizione “lounge”: non essendo dotata di poggiapiedi, si puo’ solo abbassare il buddy seat a quest’altezza, ed e’ l’unica soluzione possibile

In volo viene puntualmente a presentarsi il CSD, anche lui un ragazzetto di quelli che ti aspetteresti di trovare in coda al negozio Apple a comprare l’ultimo modello di iPhone. Spiega che il servizio e’ individuale e che basta indicare quello che si vuole all’AV. In effetti poco dopo si presenta l’AV dopo essersi data una passata con il rossetto davanti a tutti e prende gli ordinativi per le bevande e per il pranzo, compreso l’orario al quale si vuole mangiare.
Prendo un po’ di tempo e scelgo di pranzare alle 12.45; nel frattempo sorseggio un po’ di Grand Siecle che pero’ viene portato direttamente dal galley anziche’ essere versato al posto (come si dovrebbe).

L’AV spiega che ci sono stati problemi con il catering e che molti dei piatti del menu non corrispondono a quello che e’ effettivamente caricato.
Sarebbe in tutta franchezza stato meglio se avesse spiegato i piatti a voce anziche’ presentarti sto coso. Avrei scelto il pesce se non fosse che “haddock, mash, veg” sembra uno dei ready meals di Delia Smith.

Scelgo invece il filetto, chiedendo che venga scaldato il meno possibile nella speranza possa essere servito al sangue. Ricevo dall’AV la solita risposta e cioe’ che la carne e’ precotta a terra ma che fara’ del suo meglio.
Anche i vini sono sballati, scelgo un Pinot Noir sudafricano incuriosito dalla provenienza (un villaggetto a circa un’ora da Cape Town dove veniva organizzato un grosso festival di musica elettronica e dove, ovviamente qualche anno fa, ho trascorso due capodanni di fila). Ottima scelta, in ogni caso.

Precisamente alle 12:30 il tavolo viene apparecchiato.

Stuzzichino di petto di quaglia.

Zuppa di zucca e patata dolce.

Molto buona anche la scelta di pane.

Aberdeen Angus… speriamo bene.

Non proprio quello che speravo, ma apprezzabile lo sforzo.

Dolce lamponi e rabarbaro.

Siamo qui. Chiedo una pausa di un’ora per il formaggio e inizio a vedere The Butler.


Nel mezzo del film l’AV chiede se sono pronto per l’ultima portata, e mi serve formaggi pre-impiattati con tre (!) chicchi d’uva, chutney, matzos e biscotti.

A mio parere la GB ha tra i migliori formaggi d’Europa anche se sono poco conosciuti e ancora meno esportati. BA serve invece solo formaggi francesi, di questi quattro, due sono assolutamente anonimi, molto buoni gli altri.
Finito il servizio l’equipaggio sparisce completamente.

Ad un certo punto riesco ad intercettare il CSD e chiedo un espresso. Si scusa profusamente e dice che hanno problemi con la macchina, ma che avrebbe provato a farmi un caffe’ filtrato “molto forte”. Risultato: meh.

Fuori il sole e’ andato.

Posto 01A vuoto.

“Signori e Signori stiamo sorvolando il Sud Sudan, sull’orlo di una guerra civile. Sulla vostra destra, in lontananza, la CAR dove e’ in corso anche li’ una guerra civile. Tra breve, sulla vostra sinistra invece, la Somalia, dove la guerra dura da oltre vent’anni”. Che continente senza speranza.

Esattamente 1.5 ore prima dell’arrivo viene servito l’afternoon tea.

Tramezzini buoni.

Scones prima…

… e dopo.

E nel caso in cui il livello di zuccheri non fosse ancora alle stelle, altri dolcetti.
Ormai siamo quasi arrivati.

Ci siamo. L’Airshow interattivo mi gusta molto.


Atterriamo con 10 minuti di anticipo e parcheggiamo poco dopo. L’AV annuncia che arrivi e partenze, dopo l’incendio lo scorso agosto, sono completamente separati e quindi i passeggeri in transito hanno un bus separato sottobordo.
I pax di F vengono fatti scendere prima ma poi aspettiamo che il bus si riempa quindi serve a poco. Nella hall purtroppo al controllo passaporti devono ancora smaltire il volo KQ da Parigi e la fila rapidamente raggiunge l’esterno. L’ultima follia keniota prevede la rilevazione delle impronte digitali a tutti i passeggeri in arrivo senza tuttavia avere personale in grado di effettuare l’operazione in maniera efficiente. Il risultato e’ che nonostante sia tra i primi pax sbarcati a mettermi in fila l’operazione richiede circa 50 minuti.
Finito questo calvario che ti fa venire voglia di tornare indietro e risalire sul volo BA in partenza per Londra, i bagagli erano fortunatamente gia’ sul nastro.
A quest’ora la Mombasa Road e’ libera e il percorso per il quartieri a nord della capitale richiede appena mezz’ora (sono 3-4 ore nei momenti peggiori).
Chiudo con un po’ di OT keniota, per gli amanti del genere.







Migrazione verso il Serengeti.



Senza ombra di dubbio l’animale piu’ brutto in natura.



Giovane leone solitario.

Mamma, due piccoli, e cena…





Elephant porn





Ancora elefanti





Hippos… anche questi non poco sgraziati!



Mamma e tre piccoli.





per finire, paesaggi africani





Ciao, BGW.