in questo caso mi sembra un ottimo investimento per la CDP: si tratta di fare un finanziamento (con relativi interessi) ad un ente locale (esattamente tra gli scopi della CDP, mi sembra) che e' ben garantito in quanto il Comune di Roma + Roma Capitale hanno un accordo solido con lo Stato centrale e un piano di rientro concordato. In poche parole, i soldi che ci mette la CDP li rivedra' con gli interessi (che ovviamente pagano i cittadini in tasse).
Diverso il caso di AZ, in quanto in quel caso CDP comprerebbe quote diventando un socio azionario: in pratica si accollerebbe un rischio finanziario molto forte, considerate anche le prospettive non proprio rosee, a quanto pare.
A mio parere vedrei sinceramente meglio un intervento di FS-Trenitalia: non sarebbe una partecipazione finanziaria ma industriale, e se il management attuale di FS-TI (che ha dimostrato di sapere come muoversi) ritenesse AZ un buon investimento con prospettive di successo (considerata anche la bassa valutazione di cui si parla) be' io sinceramente li lascerei fare, in quanto potrebbero portare a casa un bel successo.
Ovviamente questo nello scenario in cui FS-TI vede delle strategie e sinergie (per esempio, con una integrazione FS-TI/AZ/EY, in modo da avere integrazione aereo-ferro in Italia, gestione lungimerante e sviluppo MR e LR con management serio). Se invece l'eventuale interesse di FS-TI e' solo il frutto di pressioni politiche, allora che Dio ce ne scampi.
Mah, a me sono proprio le modalità del "li rivedrà" che mi incuriosiscono.
Se le cifre dell'indebitamento della Capitale fossero confermate, se non sbaglio, sembrerebbero maggiori del debito di diversi stati sovrani.
http://www.ilmondo.it/finanza/2012-...ore-assoluto-quello-dei-tedeschi_161140.shtml
(e manca l'Albania che per il 2011 dichiarò 5,8 mld €).
Poi, se la garanzia finale del prestito pubblico CDP al comune fosse il patrimonio nazionale, anch'esso mi pare gravato da un debito mica da nulla.
Mi incuriosiva solo l'impossibilità di finanziare l'azienda privata in deficit, ma non il comune, tutto qua.