Smacherati 15 piloti in CIGS


Stato
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Cassa integrazione da 7mila euro al mese, ma lavoravano per altre compagnie aeree


La Finanza di Verona scopre 15 piloti e li denuncia per truffa
C'era chi guadagnava 336 mila euro come comandante




VERONA - Erano tutti in cassa integrazione. I competenti Istituti Previdenziali gli corrispondevano circa settemila euro al mese, pari approssimativamente all'80 per cento della loro ultima retribuzione: nonostante tutto continuavano a lavorare presso altre compagnie aeree. La Guardia di Finanza di Verona ha smascherato 15 piloti aerei che, sebbene beneficiassero di consistenti trattamenti previdenziali dalla compagnia aerea di appartenenza, quali ad esempio la Cassa Integrazione Guadagni Straordinari, l'Indennità di mobilità e il trattamento previdenziale dello speciale Fondo Trasporto Aereo, hanno ben pensato di farsi assumere da altre compagnie non italiane, tutte con sede principale presso paesi del Medio e dell'Estremo Oriente, con retribuzioni mensili pari mediamente a circa ottomila euro.


Dopo i primi casi accertati nel corso del 2011, le Fiamme Gialle di Verona, in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale hanno riscontrato ulteriori casi di piloti, tutti dipendenti di compagnie aree nazionali, indebiti percettori di trattamenti previdenziali. Tra il 2009 e il 2013 la truffa perpetrata ai danni dell'Inps ha permesso ai quindici soggetti di percepire indebitamente trattamenti previdenziali per circa 850.000 euro. L'indagine ha progressivamente comportato la denuncia dei 15 indebiti percettori alla competente Autorità Giudiziaria, interessando 8 Procure della Repubblica per le ipotesi di reato di indebita percezione di erogazione a danno dello Stato e di truffa ai danni dello Stato.


Fra questi il caso più eclatante è stato quello di un pilota che, per circa due anni, ha percepito la Cassa Integrazione da una compagnia aerea italiana per un totale di 175.000 euro e, contemporaneamente, ulteriori 161.000 euro da una compagnia aerea del Medio Oriente presso la quale era stato assunto in qualità di comandante.
 
spero bene che almeno
1. Debbano restituire tutti i soldi (con gli interessi)
2. Debbano pagare una (consistente) sanzione amministrativa
3. Gli venga tolta la CIGS immediatamente

Poi è da vedere anche se le cose stanno realmente come descritto nel quotidiano.
 
E' possibile levargli la licenza a sti fenomeni e mandarli in mezzo alla strada?
 
E' possibile levargli la licenza a sti fenomeni e mandarli in mezzo alla strada?

Non credo che sia una soluzione utile alla collettività: meglio attingere direttamente al conto in banca e alle proprietà sul territorio nazionale per recuperare tutto quanto hanno indebitamente percepito, più una consistente multa - eventualmente rateizzabile. Non va tolta loro la possibilità di lavorare, bisogna fare in modo che coi frutti del loro lavoro possano pagare multe da capogiro.
 
spero bene che almeno
1. Debbano restituire tutti i soldi (con gli interessi)
2. Debbano pagare una (consistente) sanzione amministrativa
3. Gli venga tolta la CIGS immediatamente

Poi è da vedere anche se le cose stanno realmente come descritto nel quotidiano.
Quoto.
In particolare anche l'ultima frase. Se, accertate le responsabilita', vi e' conferma di tutto allora che li mettessero pure alla pubblica gogna (dopo aver ripagato tutto fino all'ultimo centesimo con interessi).
 
non congestionate il server, che sicuramente md80, erpolemica & co. staranno cercando di postare.
 
Tutti i piloti Alitalia che conosco in CIGS svolgono un secondo lavoro pur percependo prima la cassa integrazione....nulla di nuovo.
 
Già è vergognoso che certe persone abbiano diritto alla cassa integrazione per 7 anni, se ci aggiungiamo che questi ne abusavano fa ancora più schifo. E magari questi sono anche dei sindacalisti convinti.
 
Tutti i piloti Alitalia che conosco in CIGS svolgono un secondo lavoro pur percependo prima la cassa integrazione....nulla di nuovo.

Mi dispiace attaccarti personalmente, ma se sei a conoscenza diretta di simili situazioni sarebbe un tuo dovere morale andarli a denunciare.
Altrimenti è vero che non ci sarà mai nulla di nuovo.

[oppure continua a far finta di nulla, ma non dirlo pubblicamente visto che parliamo di reati]
 
Tutti i piloti Alitalia che conosco in CIGS svolgono un secondo lavoro pur percependo prima la cassa integrazione....nulla di nuovo.

Ricordo che è attivo il numero gratuito di pubblica utilità 117, chiamando il quale è possibile segnalare al fisco le truffe dei cittadini ai danni della collettività. E' altresì possibile presentare presso un qualsiasi reparto della GdF uno degli appositi moduli per esposti e segnalazioni reperibili QUI.
 
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