il piano assunzioni di aeromexico: niente negri, niente poveri


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23 Luglio 2010
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“Niente negri, niente poveri”: ecco i paletti della campagna assunzioni di Aeromexico
Sono le credenziali richieste dalla compagnia aerea messicana ai possibili nuovi assunti. La gaffe, scoperta da una blogger sudamericana, ha costretto la società a scusarsi pubblicamente, ma al contempo ha messo a nudo il razzismo dilagante nel Paese

di Luca Pisapia | 21 agosto 2013Commenti (66)
“Niente negri, niente poveri”: ecco i paletti della campagna assunzioni di Aeromexico


Le gaffes e il razzismo a propria insaputa non sono prerogativa italiana. E così la compagnia aerea Aeromexico, tra le più importanti dell’America Latina, colpevole di una campagna di assunzioni discriminatoria, ha incolpato l’agenzia pubblicitaria Catatonia, la quale a sua volta ha accusato una terza agenzia di casting sua sussidiaria. I fatti risalgono alla seconda settimana di agosto, quando la blogger messicana Tamara de Anda posta su Twitter la foto del prospetto di assunzione di Aeromexico, che invita i messicani dalla pelle scura ad astenersi da fare domanda. “No morenos” saranno presi in considerazione, è scritto. Nessuno dalla pelle scura, in un paese dove su una popolazione di poco più di 100 milioni, il 60% è meticcia e il 20% è amerinda, discendente dai nativi americani. E a Città del Messico la percentuale di amerindi sale al 30%.

Il primo tweet di Tamara de Anda, quando è incappata nella notizia, ha avuto in poche ore oltre 400 retweet, tanto che ha deciso di dedicare alla notizia un post specifico sul proprio blog, che ha avuto immediata diffusione virale. Le conseguenze, come racconta lei stessa, sono che è stata tempestata da chiamate da un numero sconosciuto e, quando ha risposto, le è stato detto che ci sarebbero state conseguenze legali per aver reso pubbliche informazioni confidenziali. Ma le compagnie coinvolte, dopo aver cercato di nascondere la notizia con le minacce, sono state sovrastate dalla sua diffusione in Rete. Tanto che, dopo una settimana, sono state costrette a pubblicare scuse ufficiali, pur cercando di scaricar la responsabilità tra di loro: Aeromexico si è scusata per il “il tono discriminatorio” della campagna affidata a Catatonia, che a sua volta si è scusata per il linguaggio utilizzato dall’agenzia di casting cui aveva passato la pratica.

Ma in un paese in cui politici, accademici, professionisti e i personaggi dello spettacolo tendono sempre più ad avere la pelle chiara, a confronto con la massa di lavoratori che ha – ed è rappresentata con – la pelle più scura, la selezione razziale di Aeromexico non poteva limitarsi a escludere i messicani moreno. E, infatti, nel prosieguo si è fatta esplicitamente classista. Coloro che vogliono fare domanda di assunzione per la compagnia aerea, è scritto nel prospetto, devono infatti sembrare “Polanco”, dal nome del quartiere bene della capitale messicana. Una zona come potrebbero essere i Parioli a Roma dove, come scrive Tamara de Anda sul suo blog “i padroni di casa hanno la pelle più chiara, e chi ci lavora come servitù più scura”.

Come scrive sempre la blogger, l’orribile campagna pubblicitaria ha avuto almeno il merito di riaprire la delicata questione razziale in Messico. Un paese dove “fuori dai programmi governativi, dalle Ong e dalle campagne per il turismo folkloristico, nell’immaginario collettivo messicano le persone scure di pelle e gli indigeni non esistono, sono cancellate completamente, a meno che non siano vestite coi costumi tradizionali”. E come hanno notato molti commentatori, con l’equazione “simili a Polanco e non scuri di pelle”, Aeromexico ha finalmente reso esplicito come il razzismo sia sempre stato, e sia tuttora, non solo una semplice e becera attitudine ma una vera e propria forma di conflitto di classe, che parte dai piani superiori.

twitter: @ellepuntopi


http://www.ilfattoquotidiano.it/201...lla-campagna-assunzioni-di-aeromexico/687971/
 
"...ha costretto la società a scusarsi pubblicamente, ma al contempo ha messo a nudo il razzismo dilagante nel Paese"...????

Ma dove? In quale stato?
Non ho mai assistito a fenomeni spiacevoli, qui la parola "razzismo" non sanno nemmeno cosa voglia significare, non sto scherzando.
 
"...ha costretto la società a scusarsi pubblicamente, ma al contempo ha messo a nudo il razzismo dilagante nel Paese"...????

Ma dove? In quale stato?
Non ho mai assistito a fenomeni spiacevoli, qui la parola "razzismo" non sanno nemmeno cosa voglia significare, non sto scherzando.

CONFERMO in pieno!!! E aggiungo, bellissimo paese il México ;)
Soliti pregiudizi e stereotipi... :sconfortato:
 
Bellissimo paese...occhio solo a non pestare i piedi ai narcotrafficanti.
Per me i problemi di razzismo ci sono eccome, come un po in tutto il Sud America dove a farne le spese sono soprattutto gli indigeni e quelli con la carnagione più scura e da quel che so il Messico non fa eccezione.
In effetti quando presi Aeromexico
a bordo erano tutti più bianchi di me, ma sono sicurissimo fosse un caso, perché il Messico é l'unico paese al mondo esente da razzismo.
 
Bellissimo paese...occhio solo a non pestare i piedi ai narcotrafficanti.
Per me i problemi di razzismo ci sono eccome, come un po in tutto il Sud America dove a farne le spese sono soprattutto gli indigeni e quelli con la carnagione più scura e da quel che so il Messico non fa eccezione.
In effetti quando presi Aeromexico
a bordo erano tutti più bianchi di me, ma sono sicurissimo fosse un caso, perché il Messico é l'unico paese al mondo esente da razzismo.

Il tuo post mi inquieta, e non poco. In particolare raccomandi di non pestare i piedi ai narcotrafficanti.
Mi domando: ma una persona per bene come può venire a contatto con 'categorie merceologiche' della specie che citi?
 
Accidenti: l'ironia questa sconosciuta...

P.s Quindi se tu ti reputi una persona " per bene" é sufficiente voltarsi dall'altra parte e nascondere la polvere sotto il tappeto? Credo non sia il mio intervento ad essere inquietante.
 
CONFERMO in pieno!!! E aggiungo, bellissimo paese il México ;)
Soliti pregiudizi e stereotipi... :sconfortato:

Vorria saper dove ti vivi, perche veramente questa volta mi tocca star sulla stessa pagina con il mio nemico storico, il diverso CaravelleAZ?

Peggio del Mexico non xe ciapa nessuno porca. EDIT ADMIN
 
Ultima modifica da un moderatore:
Vorria saper dove cazzo ti vivi, perche veramente questa volta mi tocca star sulla stessa pagina con il mio nemico storico, il diverso CaravelleAZ?

Peggio del Mexico non xe ciapa nessuno porca. Se te lo vedi da Cancun o Puerto Vallarta allora si che ti xe el svegio del turno. Zio canea


Quoto...
Io forse sono un pò "di parte", visto che l' unica città in cui sono stato è Ciudad Juarez, che penso sia il peggio del peggio, però non ci tornerei assolutissimamente!
Poi sicuramente le località turistiche saranno bellissime e tranquillissime, ma non penso ci si possa basare su queste per giudicare un paese...
 
Accidenti: l'ironia questa sconosciuta...

P.s Quindi se tu ti reputi una persona " per bene" é sufficiente voltarsi dall'altra parte e nascondere la polvere sotto il tappeto? Credo non sia il mio intervento ad essere inquietante.

Mi scuso, ma non haï messo le faccine, e il post non sembrava affatto ironico.
Il ps e' fuori luogo.
 
Io non so quanto voi conosciate il messico, ma conosco molta gente li, ci sono andato spesso e vi dico la mia: purtroppo il Messico, come molti paesi dell'area centro e sudamericana, e' un posto dove serpeggia un razzismo ed un classismo molto forte: in altre parole, i ricchi sono separati dai poveri, e salvo eccezioni i ricchi sono piu' bianchi degli altri, e non vogliono mischiarsi. Un vero messicano appena vede qualcun un altro messicano per strada (e non parlo quando lo vedono in vacanza a Roma o a New York, ma quando lo vedono da loro) sanno benissimo di che classe sociale e' l'altra persona, e credetemi non hanno molta voglia di mischiarvici. Non mi stupisce che in una aerolinea vogliano scegliere persone di una determinata classe. In pratica, vogliono mantenere una immagine elitaria del trasporto aereo.

E' triste, ma la cosa e' stata confermata da tante persone. Un mio caro amico, manager affermato in una multinazionale americana, mi ha detto che per lungo tempo la famiglia di origine di sua moglie non voleva accettarlo per via delle sue umili origini (p.s. oggi lui e' molto piu' di successo di sua moglie) e del suo essere "scuro". Quando gli ho fatto notare che primo era una stronxxata dire una cosa del genere, e secondo che volendo essere pignoli neanche sua moglie era bianca, lui mi ha fatto notare che sua moglie era un po' meno scura di lui. In questi paesi, purtroppo, valgono anche questo cose, come la "gradazione" di colori della pelle per distinguere bianchi (ricchi) da indios, meticci, etc.

Cosa confermata da diversi altri colleghi e amici messicani. Sono sereni, sorridenti, affettuosi, ma a parte narcotraffico e criminalita' il loro paese ha ancora tanti altri problemi, tra cui razzismo/classismo. Ovviamente chi fa il turismo a Cancun e "ama" questo paese, probabilmente queste cose non le vede e grida a preconcetti di noi italiani...
 
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E' triste, ma la cosa e' stata confermata da tante persone. chi fa il turismo a Cancun e "ama" questo paese, probabilmente queste cose non le vede e grida a preconcetti di noi italiani...

Non conosco il Messico, non mi attira e non ci sono mai stato nonostante forti "pressioni" della mia ragazza.
Quello che dici te e' certamente vero, ed è' lo stesso in tanti altri paesi meno lontani.
Spesso le rotte turistiche tradiscono realtà ben distanti.
Il Marocco dove adesso lavoro e' esattamente lo stesso, sembra un paradiso agli occhi di molti turisti ma nasconde una realtà ben diversa.
 
In effetti, vivendo con un italo-peruviano, queste cose non sono molto distanti dalla realtà. Normalmente il ceto alto delle società ispano-americane ha un colore della pelle chiaro mentre gli scuri sono tacciati come indios e molte volte i giudizi su questi individui vanno ben'oltre al semplice "sudaca" che gli spagnoli davano e danno a coloro proveniente dal "nuovo mondo". Settimana scorsa ero a Barcellona con amici colombiani, tra i quali una cara amica che nel sangue porta anche geni svedesi, che mi raccontava dell'assoluta fobia che hanno i ragazzi sudamericani sull'abbronzatura, visto che mi chiedevo perché mettessero protezioni altissime seppur scuri di carnagione, tutto questo per evitare di scurirsi troppo e "assomigliare" a un indios.
 
Io non so quanto voi conosciate il messico, ma conosco molta gente li, ci sono andato spesso e vi dico la mia: purtroppo il Messico, come molti paesi dell'area centro e sudamericana, e' un posto dove serpeggia un razzismo ed un classismo molto forte: in altre parole, i ricchi sono separati dai poveri, e salvo eccezioni i ricchi sono piu' bianchi degli altri, e non vogliono mischiarsi. Un vero messicano appena vede qualcun un altro messicano per strada (e non parlo quando lo vedono in vacanza a Roma o a New York, ma quando lo vedono da loro) sanno benissimo di che classe sociale e' l'altra persona, e credetemi non hanno molta voglia di mischiarvici. Non mi stupisce che in una aerolinea vogliano scegliere persone di una determinata classe. In pratica, vogliono mantenere una immagine elitaria del trasporto aereo.

E' triste, ma la cosa e' stata confermata da tante persone. Un mio caro amico, manager affermato in una multinazionale americana, mi ha detto che per lungo tempo la famiglia di origine di sua moglie non voleva accettarlo per via delle sue umili origini (p.s. oggi lui e' molto piu' di successo di sua moglie) e del suo essere "scuro". Quando gli ho fatto notare che primo era una stronxxata dire una cosa del genere, e secondo che volendo essere pignoli neanche sua moglie era bianca, lui mi ha fatto notare che sua moglie era un po' meno scura di lui. In questi paesi, purtroppo, valgono anche questo cose, come la "gradazione" di colori della pelle per distinguere bianchi (ricchi) da indios, meticci, etc.

Cosa confermata da diversi altri colleghi e amici messicani. Sono sereni, sorridenti, affettuosi, ma a parte narcotraffico e criminalita' il loro paese ha ancora tanti altri problemi, tra cui razzismo/classismo. Ovviamente chi fa il turismo a Cancun e "ama" questo paese, probabilmente queste cose non le vede e grida a preconcetti di noi italiani...


Nonostante ci abbia lasciato un pezzo di cuore (e due di fegato), la tua analisi rispecchia lo stesso Paese che ho visto anche io.

Dunque (tentando di rimanere IT), pur non potendomi dire d'accordo con Aeromexico posso capire perchè hanno agito in questo modo. E non rimango sorpreso più di tanto.