Mobilità per EN (linea ATR)


Riguarda l'Aeroporto di Trieste, ma soprattutto l'Air Dolomiti. Posto l'articolo de "il Piccolo" di oggi 18 Giugno 2013. Diciamo che quanto scritto lo si poteva anche immaginare. Per fortuna non peggiora la situazione, anzi.

Air Dolomiti “cacciata” Addio definitivo a Ronchi - Lufthansa, da ottobre, effettuerà direttamente i tre collegamenti con Monaco facendo cessare ogni rapporto tra la compagnia e l’aeroporto regionale - RONCHI DEI LEGIONARI. Air Dolomiti dice definitivamente addio a Ronchi dei Legionari. Ma i collegamenti con Monaco di Baviera, fortunatamente, sono salvi. Dal prossimo 27 ottobre, quando scatterà l’orario invernale del trasporto aereo, sarà Lufthansa (che controlla il 100% del vettore italiano) a volare tre volte al giorno sull’hub tedesco.

La compagnia membro della “Star Alliance” fondata nel 1997 assicurerà i collegamenti, in costante crescita, utilizzando i bigetto Canadair CRJ700 da 70 passeggeri e garantendo così due posti in più di quelli che rappresentano l’offerta attuale di Air Dolomiti che opera sulla tratta per Monaco di Baviera con gli ATR72.

Quello di Lufthansa - che già negli scorsi giorni ha fatto delle “apparizioni” all’aeroporto isontino con i suoi aerei - rappresenta il ritorno della livrea tedesca a Ronchi dei Legionari: la compagnia, negli ultimi anni, ha svolto infatti i collegamenti prima in partnership e poi come “proprietaria” con Air Dolomiti.

I suoi “legami” con l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia risalgono al 30 agosto del 1987 quando viene avviato il primo collegamento di linea internazionale gestito da una compagnia straniera, la DLT del gruppo Lufthansa, appunto, che inizia l’attività tra Ronchi dei Legionari e Monaco di Baviera con un Jetstream 31 da 18 posti.

Quindi, nel marzo del 1988, la sostituzione con un più capiente Embraer “Brasilia” da 30 posti e successivamente con un Fokker 50 da 50 passeggeri. È il 27 ottobre del 1993 quando Air Dolomiti, compagnia costituita nel 1989 dal gruppo siderurgico Leali, forte di un primo accordo che le permetterà un anno dopo di diventare “Partner of Luthansa”, subentra con i propri aeromobili ed il proprio personale sulla rotta.

Già da due anni, però, Air Dolomiti opera nel segmento del trasporto aereo interregionale con l’obiettivo di con l’obiettivo di sviluppare collegamenti dagli aeroporti di città d’affari o turistiche di media dimensione abitativa, non servite dai grandi vettori. Tra le prime rotte quelle che collegano Ronchi dei Legionari a Torino e Genova.

Quasi vent’anni dopo, e qualche mese dopo la chiusura di Lufthansa Italia, Air Dolomiti - che sembra subire pesantemente i tagli ed i ridimensionamenti decisi dalla “casa madre” che l’ha acquisita nel 2003 - esce dunque di scena. E lo fa dopo che, due anni fa, aveva trasferito la sede legale da via Senatore Antonio Tambarin all’aeroporto di Verona Villafranca.

Il futuro della compagnia che negli anni Novanta fece scuola per il prodotto offerto, anche a fronte delle “news”, viene vissuto con grande preoccupazione da personale e organizzazioni sindacali. Il pesante piano di ristrutturazione già noto colpisce prevalentemente il personale navigante, con 116 dipendenti in mobilità, 76 piloti e 40 assistenti di volo. Prevede inoltre, entro la fine del 2013, la dismissione di tutti gli attuali ATR72-500 (ne sono rimasti in servizio soltanto 4) e il posizionamento della flotta unicamente sui più capienti Embraer 195 da 120 posti. Velivoli troppo grandi per operare su rotte regionali come quella tra il Friuli Venezia Giulia e la Baviera.

Ma il timore dei dipendenti di Air Dolomiti, attualmente circa 700, è che la riduzione dell’organico e della flotta avviata dalla capogruppo Lufthansa sia solo il primo passo per arrivare a dismettere completamente il marchio. A quel punto il servizio svolto dal personale italiano passerebbe in mano a un’azienda tedesca, magari Germanwings che ha già intensificato la sua attività in Italia. A quel punto a lavorare sarebbe il personale tedesco. I vertici della compagnia, già nei mesi scorsi, ha cercato di fugare queste paure: «L’Italia rimane un mercato fondamentale per il futuro – ha detto il Ceo Michael Kraus - dove noi continueremo a investire. Dobbiamo renderci conto che il settore ci lancia nuove sfide e la concorrenza è molto forte. Air Dolomiti rimane una compagnia posizionata su una fascia di clientela medioalta, quindi lontana dal segmento low cost». Basterà a rassicurare i dipendenti?
 
mi pare, e spero di sbagliare, che la strategia di LH con le controllate sia quella di alleggerire il peso delle regional.
se LH subentra ad EN significa che EN e' di sicuro in razionalizzazione e non solo di flotta.
a questo punto mi posso aspettare anche una sostituzione definitiva con germanwings entro qualche anno sele condizioni di mercato non migliorassero...ma ripeto, spero di sbagliarmi.
 
mi pare, e spero di sbagliare, che la strategia di LH con le controllate sia quella di alleggerire il peso delle regional.

Non ho letto tutto il 3ad, per cui quello che scrivo probabilmente è stato già detto...comunque anche ad Ancona c'è stato un "alleggerimento". I 3 voli giornalieri airdolomiti sono passati a 2, uno dei quali è effettuato direttamente da Lufthansa...
 
...domanda che mi sono sempre fatto...perchè con EN non è possibile fare il check in on line?
 
A partire dalla winter, facendo fede a quanto riportato dai GDS, Air Dolomiti non sarà più presente a GOA. Le attuali 3 frequenze giornaliere (2 rotazioni AT7 Air Dolomiti, una DH4 Augsburg) restano immutate, ma operate da LH Cityline con CR7.
 
A partire dalla winter, facendo fede a quanto riportato dai GDS, Air Dolomiti non sarà più presente a GOA. Le attuali 3 frequenze giornaliere (2 rotazioni AT7 Air Dolomiti, una DH4 Augsburg) restano immutate, ma operate da LH Cityline con CR7.

è dovuto al fatto che gli AT7 di EN saranno fuori dalla flotta entro fine ottobre, mentre sempre per la stessa data, Augsburg cesserà di esistere (contratto con LH termina, l'azienda va in liquidazione).
Quindi gli unici aeromobili in LH Regional con capacità comparabile sono i CR7 di CityLine.

Ad oggi EN ha solo più 4 ATR operativi (registrazioni I-AD CE/LJ/LT/LW).
 
Al via la mobilità per 34 lavoratori di Air Dolomiti
I sindacati chiedono di ricorrere a tutti gli ammortizzatori sociali

È partita l'ultima fase della ristrutturazione della flotta di Air Dolomiti, che dal 2012 ha portato la compagnia aerea a dismettere gli aeromobili Atr e ad operare con dieci jet Embraer 195 da 120 posti. La riorganizzazione, che lo scorso anno ha comportato la cassa integrazione straordinaria per 76 piloti e 40 assistenti di volo, si conclude ora con un ridimensionamento della forza lavoro nel reparto manutenzione. Nei giorni scorsi, infatti, è stata avviata una procedura di mobilità per 34 lavoratori dell'area tecnica.
«La compagnia si sta già adoperando con le rappresentanze sindacali con le quali ha aperto un dialogo costruttivo per trovare la soluzione migliore per la parte di personale tecnico, comunque minoritaria, che dovrà affrontare questo delicato momento», si legge in una nota di Air Dolomiti. «Tale decisione è una conclusione imprescindibile dovuta alla cessazione di un ramo d'azienda».
La preoccupazione dei lavoratori, però, è forte. «Le motivazioni di questa riorganizzazione dell'area tecnica sono la scelta dell'azienda di esternalizzare tutta l'attività di manutenzione, mantenendo solo l'attività minima necessaria di assistenza tecnica nella base di Verona», scrivono in un comunicato i rappresentanti della Rsu aziendale e della Fiom Cgil.
«Air Dolomiti intende porsi sul mercato con una struttura snella e flessibile, contenendo al massimo i costi di gestione e concentrandosi solo sul core business tipico di una compagnia aerea: è nostra opinione, invece, che così l'azienda abbia solo ridotto in modo drastico il proprio valore aggiunto, che era l'attività di manutenzione», sottolinea poi il comunicato dei rappresentanti della Rsu aziendale e della Fiom Cgil. La riorganizzazione in corso, secondo i rappresentanti dei lavoratori, avrà degli effetti negativi in primis sull'occupazione, con una grossa perdita di professionalità in termini di impiegati tecnici altamente qualificati, ma anche sull'indotto dell'aeroporto Catullo e dei comuni di Villafranca e Sommacampagna e limitrofi, dove gran parte del personale in esubero risiede.
Nel corso dell'ultimo incontro, venerdì, i sindacati hanno chiesto di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione: l'azienda si è detta disponibile a trovare una soluzione il più possibile condivisibile tra le parti. M.Tr.

http://www.larena.it/stories/Economia/655023_al_via_la_mobilit_per_34_lavoratori_di_air_dolomiti/