Thread Alitalia da Maggio 2013


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Non darei per scontato l'intervento di AF come invece si poteva presupporre un paio di anni fa. La stessa AF non naviga in buone acque (pur essendo in una situazione molto diversa) e come più volte ribadito anche dai suoi dirigenti il mercato italiano è importantissimo per la compagnia ma potrebbe essere presidiato anche senza l'acquisizione di Alitalia. Di certezze non ve ne sono , le ipotesi sono molteplici (tra cui quella del fondo di investimento cinese) ma tutte le mosse si decideranno dopo l'estate dove sarà necessario più che mai fare cassa. Gli arabi poi che vengono visti come la "manna dal cielo" non acquisiranno mai una compagnia se non gli viene dato garanzia di avere carta bianca o quasi (si scrive Jet Airways , Air Berlin, Air Seychelles e si legge Etihad che ha potere decisionale e detta la linea di sviluppo).

Da questo punto di vista ritengo che chi compra avrà carta bianca: è chiaro a tutti che non siamo nelle condizioni di fare la voce grossa o porre condizioni sulle scelte strategiche della futura compagnia.
E a mio avviso se AF non comprerà, lo farà solo se il nuovo padrone sarà qualcuno che ha direttamente o indirettamente un accordo/alleanza con lei.
Detto questo mi spingo oltre: a mio avviso sarà il compratore a porre alcune condizioni. Ad esempio: ci sarà una nuova bad company per scaricare i debiti?
 
Sicuramente Kenya nella sua affermazione dava per implicito che il cambiamento radicale debba avvenire nella cornice di una grande alleanza.
Così come scrivi tu, quello che mi domando (ma bisognerebbe essere indovini) è se vi siano delle concrete possibilità di riportare l'azienda in attivo in tempi non troppo lunghi, pur implementando misure di taglio del breve raggio e iniezione di aeromobili di LR e con un Partner forte.
Ovvero mi domando se AZ sia in grado di sostenersi e di remunerare i suoi azionisti nel mercato dell'aviazione del XXI secolo, così complesso e rischioso dal punto di vista finanziario.

Giuste domende.

Si dice che i soldi si guadagnano...dove ci sono!...purtroppo negli ultimi anni az ha speso tanti soldi per riconfigurare gli aerei (prima corto/medio raggio poi lungo raggio) e per migliorare il prodotto ed i servizi offerti...ad in parte ci è riuscita.
Quando finalmente il prodotto offerto aveva raggiunto un buon livello in grado di attrarre passeggeri è iniziata la crisi economica che, soprattutto in italia, ha ridotto il numero dei passeggeri...e qui, secondo me, il management az non ha saputo reagire con tempestività facendo le opportune scelte. Ad esempio, come già detto e ampiamente condiviso da tutti, spostare il baricentro dei ricavi dal domestico all'internazionale medio/lungo raggio (ovviamente con le risorse di cui disponeva) in modo, appunto di cercare di guadagnare soldi all'estero.
Ormai in italia, complice la crisi, ma anche la mentalità più comune e diffusa per cui con qualunque mezzo pubblico (aereo, treno ecc.) se si spende più di 30€ è un furto, penso sia veramente difficile riuscire a guadagnare.
 
Da questo punto di vista ritengo che chi compra avrà carta bianca: è chiaro a tutti che non siamo nelle condizioni di fare la voce grossa o porre condizioni sulle scelte strategiche della futura compagnia.
E a mio avviso se AF non comprerà, lo farà solo se il nuovo padrone sarà qualcuno che ha direttamente o indirettamente un accordo/alleanza con lei.
Detto questo mi spingo oltre: a mio avviso sarà il compratore a porre alcune condizioni. Ad esempio: ci sarà una nuova bad company per scaricare i debiti?
Kenya ha ragione su tutta la linea,

Ma stiamo attenti ad una cosa: il compratore se non come azionista di minoranza NON puo' necessariamente arrivare da fuori Europa.(vedi AFL con Malev o Czech)
Non gli sarebbe permesso, esattamente come avviene negli stati uniti.
Il cavaliere bianco quindi dovrebbe arrivare necessariamente dal nostro continente
AF , come gia' molti quotidiani francesi hanno gia' anticipato dovrebbe muoversi verso un piano di risanamento relativamente doloroso entro fine anno
Vedremo come si muovono, e' questione di pochi mesi
 
Kenya ha ragione su tutta la linea,

Ma stiamo attenti ad una cosa: il compratore se non come azionista di minoranza NON puo' necessariamente arrivare da fuori Europa.(vedi AFL con Malev o Czech)
Non gli sarebbe permesso, esattamente come avviene negli stati uniti.
Il cavaliere bianco quindi dovrebbe arrivare necessariamente dal nostro continente
AF , come gia' molti quotidiani francesi hanno gia' anticipato dovrebbe muoversi verso un piano di risanamento relativamente doloroso entro fine anno
Vedremo come si muovono, e' questione di pochi mesi

Corretto.

Mi espongo e vi scrivo l'idea che mi sono fatto già da tempo:
- 49% EY
- 25% AF
- 26% qualche socio italiano (es. Colaninno+banche) che può avere ancora interesse a stare in AZ o che per necessità viene cooptato.

Mi spiace ma non credo ai rumors dei cinesi.
 
In che senso usare gli stessi hub?
CDG e AMS. Dal punto di vista di EY, se cercasse dei punti intermedi in Europa dove smistare il traffico MO-Americhe che non serve in proprio da AUH, i due hub di AF-KL sopravanzerebbero FCO da ogni punto di vista. A partire dal numero di destinazioni servite da AF-KL.
Globalizzando il discorso, mi sembra immaginabile un'alleanza (più o meno intrisa di partecipazioni azionarie) che veda soprattutto DL negli USA, AFKL in Europa e EY in MO ed Asia integrare i rispettivi network in modo sinergico.
AZ non vedo come potrebbe trovare collocazione come ponte europeo in questo contesto. Ha pochi LR e FCO sarebbe il 3° hub europeo, tutt'altro che indispensabile alle altre grandi compagnie di questo risiko.
 
Kenya ha ragione su tutta la linea,

Ma stiamo attenti ad una cosa: il compratore se non come azionista di minoranza NON puo' necessariamente arrivare da fuori Europa.(vedi AFL con Malev o Czech)
Non gli sarebbe permesso, esattamente come avviene negli stati uniti.
Il cavaliere bianco quindi dovrebbe arrivare necessariamente dal nostro continente
AF , come gia' molti quotidiani francesi hanno gia' anticipato dovrebbe muoversi verso un piano di risanamento relativamente doloroso entro fine anno
Vedremo come si muovono, e' questione di pochi mesi

Se Etihad costituisse una società in Italia (la XXX Spa con il 51% o più delle azioni in mano a EY) potrebbe utilizzare questa società per prendere la maggioranza di Alitalia?
 
Se Etihad costituisse una società in Italia (la XXX Spa con il 51% o più delle azioni in mano a EY) potrebbe utilizzare questa società per prendere la maggioranza di Alitalia?
Assolutamente no!
non e' questione di forma, e sostanza pura esattamente come per il controllo delle banche
 
Che AZ abbia bisogno di "partner forte" è indubbio. Che possa essere AF invece mi pare più difficile, sia per la situazione della compagnia francese, sia perché sul ponte di comando ci sono già, e a quanto pare il loro apporto strategico non è stato dei più utili (qui diamo sempre per scontato che i francesi siano bravi a gestire una compagnia aerea, ma il loro track record degli ultimi anni non è esattamente esaltante).
Un azionista extracomunitario non potrebbe prendere più del 49%, ma può tranquillamente comandare - magari con un patto di sindacato con un'importante banca che ha tutti gli interessi a far andar bene il business Alitalia visto che ci ha messo un bel po' di soldi.
Se toccasse a me strutturare l'operazione farei così: la banca rileva (per una nocciolina, a questo punto) tutte le quote in circolazione, dopo di che l'assemblea delibera una ricapitalizzazione interamente riservata al nuovo socio, che così inserisce nella società un bel po' di liquidità (diciamo sui 300 mio), incrementata con un prestito soci (non proporzionale). Con i denari in cassa e le spalle coperte, via a un piano di ristrutturazione della flotta - meno NB (eventualmente in parte sostituiti da regional per il feederaggio) e più WB (usati in buon stato per non gravare troppo sul bilancio). Se il partner è industriale, possono anche esserci delle sinergie sia sul lato acquisti sia sul lato rotte.
Nota finale. Secondo me i dipendenti AZ devono sperare che non sia AF a comperare, perché in quel caso bye bye LR (salvo pochi collegamenti inevitabili, tipo NYC), poco cross country e tanto feed verso CDG, con una flotta (e una struttura centrale) molto inferiore a quella attuale.
 
Paolo, con 300 mil di euro non ci paghi nemmeno le noccioline...
Infatti ho detto 300 più prestito soci più alienazione di un (bel) po' di NB. Dopodiché, se i conti operativi sono in ordine, gli investimenti in flotta non sono enormi, tenendo conto che gli a/m si possono prendere il leasing (come del resto già sta facendo AZ e come fanno tutte le compagnie).
Alla fine (non è una battuta) non è l'assenza di mezzi finanziari a contare, ma la presenza di mezzi dirigenti (cit.)
 
Un azionista extracomunitario non potrebbe prendere più del 49%, ma può tranquillamente comandare - magari con un patto di sindacato con un'importante banca che ha tutti gli interessi a far andar bene il business Alitalia visto che ci ha messo un bel po' di soldi..
No controllo e governance devono rimanere in Europa
sul resto sono perfettamente d'accordo
 
Comunque, ammesso che AZ3.0 (fatemela chiamare così) nasca senza debiti, la capitalizzazione dovrà essere di almeno 1 mld (andandoci stretti), tenuto conto che il nuovo business plan stabilirà il pareggio più o meno a 3 anni. E nel frattempo eroderai inevitabilmente un pò di capitale.
 
CDG e AMS. Dal punto di vista di EY, se cercasse dei punti intermedi in Europa dove smistare il traffico MO-Americhe che non serve in proprio da AUH, i due hub di AF-KL sopravanzerebbero FCO da ogni punto di vista. A partire dal numero di destinazioni servite da AF-KL.
Globalizzando il discorso, mi sembra immaginabile un'alleanza (più o meno intrisa di partecipazioni azionarie) che veda soprattutto DL negli USA, AFKL in Europa e EY in MO ed Asia integrare i rispettivi network in modo sinergico.
AZ non vedo come potrebbe trovare collocazione come ponte europeo in questo contesto. Ha pochi LR e FCO sarebbe il 3° hub europeo, tutt'altro che indispensabile alle altre grandi compagnie di questo risiko.

Ma l'open - sky Europa Usa non riguarda appunto vettori UE e americani? Penso che se EY volesse operare own metal sulla CDG/AMS-NYC per esempio dovrebbe farlo in regime di V libertà o sbaglio? Non penso che i governi sarebbero propensi a modifiche del bilaterale soprattutto in Francia dove la tutela verso AF è molto alta. Penso che un vettore mediorientale possa essere interessato ad un vettore europeo per gestire il pregiato traffico sopra l'atlantico. Etihad inoltre vuole espandersi molto velocemente ma non ha le macchine per farlo attualmente . Possedere "solo" il 49% di Alitalia non penso potrebbe essere un problema se al comando ci sta comunque EY (esattamente come avviene per Air Berlin ad esempio). Ad ogni modo questi per ora sono solo ipotesi di fantaviazione.
 
Infatti ho detto 300 più prestito soci più alienazione di un (bel) po' di NB. Dopodiché, se i conti operativi sono in ordine, gli investimenti in flotta non sono enormi, tenendo conto che gli a/m si possono prendere il leasing (come del resto già sta facendo AZ e come fanno tutte le compagnie).
Alla fine (non è una battuta) non è l'assenza di mezzi finanziari a contare, ma la presenza di mezzi dirigenti (cit.)
non fai cassa cedendo avion non tuoi, gli unici dove az e' legal owner sono gli md82 che non valgono nulla(e un 767).
i conti operativi dato l'ebit non danno margini, quindi anche li ci sono problemi
secondo me , ma forse qui hai piu' ragione mancano tutte e due, finanza e uomini che la governino adeguatamente
 
ma del miliardino di debito accumulato ne risponderà qualcuno o finirà a taralluci e vino come al solito?!
 
non fai cassa cedendo avion non tuoi, gli unici dove az e' legal owner sono gli md82 che non valgono nulla(e un 767).
i conti operativi dato l'ebit non danno margini, quindi anche li ci sono problemi
secondo me , ma forse qui hai piu' ragione mancano tutte e due, finanza e uomini che la governino adeguatamente
Sono (almeno in parte) del gruppo (le famose o famigerate APC), anche se gravati da finanziamenti ipotecari. Comunque, a IMHO, l'unico modo per risollevare la baracca è un cambio radicale di flotta (e quindi di network)
 
ma del miliardino di debito accumulato ne risponderà qualcuno o finirà a taralluci e vino come al solito?!
Ammettendo che gli asset valgano più o meno la stessa cifra (avviamento compreso) ne rispondono i soci che vedono il valore del loro investimento ridotto a zero.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.