L'Austria banna il 380 EK e nega l'aumento delle frequenze su VIE


Adoro, veramente adoro il liberismo a targhe alterne che si vede cosi' spesso in Mitteleuropa...
 
Forse, al contrario di SEA, hanno fatto due conti.
Ad un aumento di EK potrebbe corrispondere qualche defezione di altre compagnie, quindi preferiscono rimanere con la capienza attuale di EK.
Non penso si possa parlare di liberismo o meno, ma di convenienza. IMHO, ovviamente!
 
C'è qualche motivo tecnico per impedire l'utilizzo del 380 tipo VIE non è abilitata ad operarlo o è puro protezionismo?
 
Protezionismo ! Poi con il nuovo Terminal (ex-Sky Link) non hanno scuse per quanto riguarda le infrastrutture aeroportuali !
 
Quindi in sostanza EK non può ne aumentare la capacità inserendo il 380 ne aumentare le frequenze. Che vadano a farsi un giro in UK un paese capostipite delle liberalizzazioni che pur essendo il regno delle low cost e dove le compagnie medio orientali volano in massa, hanno comunque una signora compagnia come BA.
 
Quindi in sostanza EK non può ne aumentare la capacità inserendo il 380 ne aumentare le frequenze. Che vadano a farsi un giro in UK un paese capostipite delle liberalizzazioni che pur essendo il regno delle low cost e dove le compagnie medio orientali volano in massa, hanno comunque una signora compagnia come BA.

Paragonare Vienna a Londra, mi sembra un po' forzato
 
Forse, al contrario di SEA, hanno fatto due conti.
Ad un aumento di EK potrebbe corrispondere qualche defezione di altre compagnie, quindi preferiscono rimanere con la capienza attuale di EK.
Non penso si possa parlare di liberismo o meno, ma di convenienza. IMHO, ovviamente!

Si tratta di protezionismo puro e semplice, ed e' l'aspetto che mi piace di meno dell'Europa. Alcuni paesi possono, in tutta tranquillita', limitare o impedire l'accesso straniero ai propri mercati (Austria in questo caso, Germania per Emirates, Francia per il famoso affare Suez/EDF/Eni), o possono intervenire iniettando capitali nelle aziende statali (Italia con Alitalia, Francia con PSA o Air France, tutti con Airbus) mentre altri paesi devono per forza liberalizzare e eliminare le barriere, anche se questo significa la fine di compagnie nazionali (Malev, per esempio).
 
Quando la concorrenza è sleale(e non mi venite a dire che non è così) ed in più rischia di portare ad una riduzione di operatori e quindi di concorrenza, la scelta austriaca la condivido in pieno. In Europa ci siamo sottomessi a paesi che non hanno le stesse rigide regole sugli aiuti e sul lavoro...."ti piace vincere facile?" ...ora Noi siamo in crisi, loro hanno i soldi che prima avevamo noi

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Adesso i Emirati mettera il regime del visto per gli austriaci come ha fatto con il Canada, ha ha che fa anche rima
 
Sì.
Mi sembra di capire che le cose non vadano benissimo, con le liberalizzazioni in ambito ferroviario...
 
Perchè, com'è la situazione in casa Arriva&co?

Le ferrovie inglesi sono una m**************... molto lacunose sotto il profilo della velocità, dei prezzi, della concorrenza e in generale del servizio. Chiedono scusa un casino di volte, però.

Quando la concorrenza è sleale(e non mi venite a dire che non è così) ed in più rischia di portare ad una riduzione di operatori e quindi di concorrenza, la scelta austriaca la condivido in pieno. In Europa ci siamo sottomessi a paesi che non hanno le stesse rigide regole sugli aiuti e sul lavoro...."ti piace vincere facile?" ...ora Noi siamo in crisi, loro hanno i soldi che prima avevamo noi

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Ma che minestrone. Innanzitutto siamo noi, anzi sono i nostri governanti, a imporre tasse elevate sulle compagnie aeree, non gli arabi. Le compagnie tipo Emirates pagano i carburanti (che comprano da Chevron, Exxon, Saudi Aramco, Shell) agli stessi prezzi di Alitalia o altri, e se hanno sconti lo devono solo alla bravura di chi si occupa dell'hedging.

Il vantaggio delle compagnie aeree arabe sta nell'avere tasse più basse sul lavoro, che consente di offrire stipendi più bassi in termini assoluti ma concorrenziali in termini relativi, e in tasse d'accesso agli aeroporti più basse. Cose che, volendo, potremmo fare anche noi.
 
Sì.
Mi sembra di capire che le cose non vadano benissimo, con le liberalizzazioni in ambito ferroviario...

Scusa, non citandomi non ne avevo la certezza :)
Comunque le ferrovie inglesi, liberalizzate ormai da anni, sono il miglior esempio di inefficienza, costi altissimi per l'utenza, disservizi e risparmio fino all'ultimo penny sulla manutenzione (vedasi incidente di Paddington) che si possa immaginare, il tutto condito da prezzi stellari dei biglietti.