F
flyboy
Guest
Iniziamo l’OT. Fatta agevolmente la dogana, attraversiamo la strada e ci rechiamo al pontile dove prenderemo un motoscafo che ci condurrà alla nostra meta finale.
Rifacciamo velocemente il controllo passaporti in uscita e partiamo.
In poco più di 15 minuti arriviamo al molo di Anguilla.
Di nuovo immigration in entrata e poi prendiamo un taxi che in 5 minuti ci porta al nostro hotel. La hall è oscena, come potete vedere.
Ci dirigiamo al check in.
Ecco la mia camera.
Oltre al welcome drink nella hall c’è ad attendermi torta e dolcetti in camera. Davvero buoni!
E questo è il bagno.
Andiamo subito a vedere la spiaggia, mentre tramonta il sole e non c’è anima viva in giro.
Foto della spiaggia di giorno. I colori sono fantastici, c’era sempre molto vento. Tuttavia non dava fastidio, anzi, mitigava il caldo.
La spiaggia era semideserta. C’era pochissima gente.
La nostra struttura da lontano.
Sembra un sommergibile, ma è uno yacht stupendo, che è rimasto ormeggiato qui davanti a noi per due giorni.
Ancora mare.
Il lounge bar dell’hotel, dove si gode un tramonto spettacolare.
Il mare visto dal lounge bar.
Discesa al molo privato dell’hotel.
Ancora un po’ di mare.
Eccoci al tramonto.
Piscina di notte.
E questa è la colazione.
Ingresso.
Frutta fresca sempre squisita.
Dolci buonissimi.
Ampia scelta di cereali e yogurt.
Salmone delizioso.
Omelette fatte sul momento. Dopo ho scoperto che c’era il supplemento di 20 US$ (NB: non ho sbagliato a digitare il numero, purtroppo!). Stavo per svenire quando mi hanno portato the bill. Mortacci loro…..
E’ ora di andar via, purtroppo. Torniamo a St. Maarten, stavolta con il battello di linea, poiché abbiamo l’hotel in territorio francese.
Ciao Anguilla!
Eccoci in arrivo a St. Marteen.
Abbondano le piccole barche proletarie
Il nostro battello.
Arriviamo al porto di Marigot.
Ecco la dogana.
Questa è la baia dove passeremo i prossimi giorni.
Il nostro hotel.
Iguana ovunque.
Ecco la stanza….
…ed il bagno.
E questa è la spiaggia, con un po’ più gente rispetto ad Anguilla.
Dedicato a Padre Ronald….
Ancora qualche foto della baia.
Ci spostiamo per la cena a Grand Case, dove ci dicono ci siano ottimi ristoranti.
Qualche foto del luogo.
Lui sta per atterrare. Siamo vicini al piccolo aeroporto di Grand Case L’Espérance da dove partono alcuni voli per le isole.
Tramonto a Grand Case.
Qui finisce il mio OT. So di aver deluso Padre Ronald, ma per punizione reciterò 4 pater, ave e gloria. A breve la seconda parte!

Rifacciamo velocemente il controllo passaporti in uscita e partiamo.

In poco più di 15 minuti arriviamo al molo di Anguilla.

Di nuovo immigration in entrata e poi prendiamo un taxi che in 5 minuti ci porta al nostro hotel. La hall è oscena, come potete vedere.

Ci dirigiamo al check in.

Ecco la mia camera.


Oltre al welcome drink nella hall c’è ad attendermi torta e dolcetti in camera. Davvero buoni!

E questo è il bagno.

Andiamo subito a vedere la spiaggia, mentre tramonta il sole e non c’è anima viva in giro.



Foto della spiaggia di giorno. I colori sono fantastici, c’era sempre molto vento. Tuttavia non dava fastidio, anzi, mitigava il caldo.

La spiaggia era semideserta. C’era pochissima gente.



La nostra struttura da lontano.

Sembra un sommergibile, ma è uno yacht stupendo, che è rimasto ormeggiato qui davanti a noi per due giorni.

Ancora mare.

Il lounge bar dell’hotel, dove si gode un tramonto spettacolare.


Il mare visto dal lounge bar.

Discesa al molo privato dell’hotel.

Ancora un po’ di mare.



Eccoci al tramonto.





Piscina di notte.

E questa è la colazione.

Ingresso.

Frutta fresca sempre squisita.

Dolci buonissimi.

Ampia scelta di cereali e yogurt.

Salmone delizioso.

Omelette fatte sul momento. Dopo ho scoperto che c’era il supplemento di 20 US$ (NB: non ho sbagliato a digitare il numero, purtroppo!). Stavo per svenire quando mi hanno portato the bill. Mortacci loro…..


E’ ora di andar via, purtroppo. Torniamo a St. Maarten, stavolta con il battello di linea, poiché abbiamo l’hotel in territorio francese.

Ciao Anguilla!



Eccoci in arrivo a St. Marteen.

Abbondano le piccole barche proletarie




Il nostro battello.

Arriviamo al porto di Marigot.


Ecco la dogana.

Questa è la baia dove passeremo i prossimi giorni.

Il nostro hotel.



Iguana ovunque.

Ecco la stanza….

…ed il bagno.

E questa è la spiaggia, con un po’ più gente rispetto ad Anguilla.


Dedicato a Padre Ronald….

Ancora qualche foto della baia.





Ci spostiamo per la cena a Grand Case, dove ci dicono ci siano ottimi ristoranti.

Qualche foto del luogo.


Lui sta per atterrare. Siamo vicini al piccolo aeroporto di Grand Case L’Espérance da dove partono alcuni voli per le isole.

Tramonto a Grand Case.






Qui finisce il mio OT. So di aver deluso Padre Ronald, ma per punizione reciterò 4 pater, ave e gloria. A breve la seconda parte!
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