Berlusconi propone tassa d'imbarco di 4 euro


Lasciando perdere ogni considerazione sul personaggio, qualsiasi modo di finanziamento della cosa pubblica che preferisca le tasse su un servizio (pagate da tutti nella stessa misura) alle imposte (proporzionali in base al reddito di ognuno) è di base iniquo e giustificabile solo in presenza di ragioni precise (es. limitare l'abuso di determinati prodotti o farne "scontare" la dannosità sociale, es. sostanze o produzioni inquinanti).
Introdurre l'ennesima tassa, per lo più su un settore già in grave difficoltà e nell'ambito di un macrosettore (quello del turismo) sul quale si dovrebbe ragionevolmente puntare per rilanciare l'economia, essendo uno dei pochi punti di forza del nostro paese, è nel migliore dei casi una stupidaggine, nel peggiore un disastro.
Mi astengo dal fare commenti politici sulle ragioni di queste dichiarazioni, visto che anche un bambino di 10 anni saprebbe vederne l'intento demagogico e strumentale e comunque non è questa la sede.
 
asessa, con tutto il bene che ti voglio, come si fa a non scivolare in politica, laddove invece che il punto di arrivo, dovrebbe essere il punto di partenza per recuperare risorse sottratte ai cittadini? se ne può parlare, con pacatezza di toni e d'animo? (anche se mordendosi le mani e la tastiera?)

Il problema è che quando si comincia a parlare di politica diventiamo tutti troppo ultras e ci si becca qualche denuncia...
 
Solo i ricchi viaggiano in aereo, il popolo viaggia in tradotta, o in terza classe, o sul calesse. Quindi è giusto tassare i ricchi.
 
Non sono d'accordo, poi essendo una tassa indiretta andrebbe a danneggiare in modo maggiore le categorie meno abbienti
 
Non sono d'accordo, poi essendo una tassa indiretta andrebbe a danneggiare in modo maggiore le categorie meno abbienti

In realtà non è proprio così, perchè devi considerare l'elasticità della domanda rispetto al prezzo.
Anzi, se teorizziamo che le categorie più abbienti sono quelle che viaggiano di più (biz e leisure), allora una tassa simile andrebbe a colpire principalmente loro.

EDIT
Più che parlare di equità, in questo caso bisognerebbe riflettere sull'opportunità: è opportuno tassare un settore già in crisi? Anche se questo ragionamento porterebbe dritti a: "e quale settore non è in crisi?".
 
Purtroppo è l'impostazione di fondo della politica (e non solo quella italiana, credetemi) ad essere sbagliata. Infatti spostare la tassazione da un bene (la casa) a un servizio (i viaggi), in ogni caso non migliora la stortura di fondo, ovvero la quantità di denaro "intermediata" dallo stato. Negli ultimi anni in Italia (senza distinzioni di destra o sinistra) nessuno ha fatto l'unica cosa che potrebbe portarci fuori dalla crisi, e migliorare anche il livello "etico", ovvero sottrarre risorse allo stato per lasciarle in mano a cittadini ed imprese. Da questo punto di vista la proposta è "neutrale".
Dal punto di vista della razionalità elettorale purtroppo ha molto senso, perché, a memoria, circa l'80 percento dei cittadini italiani abita in una casa di proprietà, mentre una percentuale sicuramente minore viaggia in aereo.
 
In realtà non è proprio così, perchè devi considerare l'elasticità della domanda rispetto al prezzo.
Anzi, se teorizziamo che le categorie più abbienti sono quelle che viaggiano di più (biz e leisure), allora una tassa simile andrebbe a colpire principalmente loro.

EDIT
Più che parlare di equità, in questo caso bisognerebbe riflettere sull'opportunità: è opportuno tassare un settore già in crisi? Anche se questo ragionamento porterebbe dritti a: "e quale settore non è in crisi?".

Provo a lanciare un sasso nello stagno. Che il settore sia in crisi lo vedono tutti, ma con una crisi di carattere "interno", che colpisce le compagnie nei loro Conti economici e nell'organizzazione aziendale.
Se però si guarda a quello che è la base imponibile del futuribile tributo, la crisi non c'è. Se la tassa è applicata sul numero di passeggeri, si tratta di un dato che nel 2012 vedrà solo una non rimarchevole flessione, essendo sostanzialmente stabile e suscettibile di essere facilmente recuperata una volta che ci sia anche solo una piccola ripresa dell'economia.
Non siamo, per intenderci, in situazioni quale quella dell'auto, dove la domanda è crollata.

Ci sarebbero, naturalmente, cali di domanda indotti dalla tassa, ma questo non sia credo facile quantificarli
 
Se non sbaglio era già da tempo tutto previsto ma a partire dal 2015, non dal 2013!!! Mi sembra che oggi ci sia, per il fondo speciale naviganti, una tassa x ogni pax imbarcato di 3 euro. Tale fondo, cesserà di esistere a partire dal 2015. Come tutti i balzelli che sono stati messi e mantenuti per decreto sulla benzina dalla Somalia, Irpinia fino all'ultimo terremoto dell'Emilia, è già previsto che lo stato non si lasci scappare l'occasione di incamerare anche questi tre euro. E perché già che ci siamo non aumentarla e farla diventare di 4 o 5 euro magari poco prima della scadenza naturale del fondo speciale naviganti? Ma questo non sarebbe dovuto accadere prima del 2015.......
 
Comunque, independentemente da tutto, il calcolo é sbagliato. I passeggeri trasportati nel 2011 in Italia sono stati 147.970.930. Moltiplicati per 4 euro sono 591.883.720 euro cioè il doppio di quanto stimato.
 
Così nessuna prenderà più alitalia,che fallirà di nuovo,e si creerano nuovi interessi per salvatori della patria ahahahah
***edit dell'amministrazione****
 
"ABOLIREMO L'IMU". "Secondo i nostri calcoli, dall'Imu arrivano 3,8 mln di Euro così coperti: 1,8 mld reperiti con una tassa dai giochi pubblici; 1 mld con aumento dell'accisa sui tabacchi lavorati; 241,2 mln con l'aumento delle imposte sulla produzione di birra e prodotti alcolici; 500 mln su riordino dei trasferimenti alle imprese; 258,8 mln come addizionali sui diritti di imbarco, ovvero con 4 euro a passeggero. Il nostro è un convincimento profondo. La casa è sacra non si tocca. E' un pilastro per ogni famiglia che vuole costruirsi un futuro".


Comunque tornando in tema una tassa sugli imbarchi oltre chi ci viaggia per necessità colpirà i turisti con conseguenze disastrose per la nostra economia!
Tanto le compagnie finiranno per farlo pesare all'atto dell'acquisto con risalto e scaricandosi le responsabilità di aver alzato i prezzi!
 
Ultima modifica:
Comunque, independentemente da tutto, il calcolo é sbagliato. I passeggeri trasportati nel 2011 in Italia sono stati 147.970.930. Moltiplicati per 4 euro sono 591.883.720 euro cioè il doppio di quanto stimato.

Quel numero (147 milioni) comprende partenze e arrivi, mentre l'imposta sarebbe solo sugli imbarchi. E in ogni caso, fare stime di gettito sui valori attuali, senza considerare i possibili effetti derivanti dall'aumento delle tariffe (né le previsioni di traffico per il periodo di applicazione dell'imposta, ivi inclusi i servizi alternativi, da Trenitalia in giù), non è corretto. Non hanno dignità superiore di cifre sparate a caso.
 
Comunque tornando in tema una tassa sugli imbarchi oltre chi ci viaggia per necessità colpirà i turisti con conseguenze disastrose per la nostra economia!
Tanto le compagnie finiranno per farlo pesare all'atto dell'acquisto con risalto e scaricandosi le responsabilità di aver alzato i prezzi!

A mio avviso il numero di passeggeri non calerà, o se calerà sicuramente non sarà per questo motivo. Immaginiamoci una coppia che vuole andare a farsi un weekend in qualsiasi luogo usando l'aereo; ecco io non penso che se un biglietto per 2 persone costi X questi ci vadano e se costi X+8 questi rinuncino al viaggio. L'unico caso sarebbe per chi viaggia con FR che vedrebbe "raddoppiato" il prezzo del biglietto in alcuni casi potrebbe rinunciare.
In ogni caso siamo di fronte all'ennesimo balzello che colpisce molto i turisti e che va aggiunto alle famigerate tasse di soggiorno che molti comuni fanno pagare per i soggiorni in hotel.
 
A mio avviso il numero di passeggeri non calerà, o se calerà sicuramente non sarà per questo motivo. Immaginiamoci una coppia che vuole andare a farsi un weekend in qualsiasi luogo usando l'aereo; ecco io non penso che se un biglietto per 2 persone costi X questi ci vadano e se costi X+8 questi rinuncino al viaggio. L'unico caso sarebbe per chi viaggia con FR che vedrebbe "raddoppiato" il prezzo del biglietto in alcuni casi potrebbe rinunciare.
In ogni caso siamo di fronte all'ennesimo balzello che colpisce molto i turisti e che va aggiunto alle famigerate tasse di soggiorno che molti comuni fanno pagare per i soggiorni in hotel.

4€ prezzo raddoppiato?
:D
 
Invece di tassare, perchè non controllare meglio i contributi spesi per le rotte? Forse il risparmio supera l'introito della tassa.... o no?