Turkish Airlines sta per piazzare un ordine da 100 narrow-body


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Turkish Air Seeks 100 Narrow-Body Jets After Ditching Jumbos
By Neil Denslow & Ercan Ersoy - Nov 28, 2012 2:35 PM GMT+0100


The carrier will receive 36 new narrow-bodies in the next two years and has outstanding orders for Boeing Co. 737s and Airbus SAS A320-family planes.
Turkish Airlines (THYAO) said it’s close to ordering 100 planes to provide short-haul links from Istanbul while scrapping plans to buy the biggest jumbo jets in favor of more modestly sized wide-body planes.

A single-aisle deal may be sealed this year or early next, Chief Executive Officer Temel Kotil said in an interview, adding that “all possibilities” are being considered. Airbus SAS (EAD) and Boeing Co. (BA) offer the A320 and 737, to be upgraded from 2015 and 2017, while Bombardier Inc. (BBD/B) is developing the CSeries model.

Turkish Airlines aims to expand its fleet to 350 planes by 2020 from 201 as Europe’s fifth-biggest carrier builds Istanbul into a hub for inter-continental flights. The company has backed off from an order for the Airbus A380 superjumbo or Boeing 747-8 after deciding more regular flights with the suppliers’ 777 and A330 wide-bodies are a better strategic fit, Kotil said today.

“Our biggest problem is the capacity and the frequency,” the CEO said. “We want to go to higher frequencies. The 777 is big enough.” Possible plans include switching daily services to cities including Chicago and Hong Kong to double-daily, he said.
The company’s chairman, Hamdi Topcu, said in an interview on June 21 that it was poised to order at least 15 A380s or 747s with a list price of $4 billion for delivery from 2014. Topcu said on Sept. 6 that a six-jet purchase remained possible.

Top Performer

Turkish Airlines, as Turk Hava Yollari AO is known, traded down 0.8 percent at 5 liras as of 2:16 p.m. in Istanbul. It has gained by 136 percent this year -- the biggest jump on the 31-member Bloomberg World Airlines Index (BWAIRL) behind U.S. Airways Group Inc. -- after nine-month passenger numbers rose 20 percent even as a sluggish global economy sapped industrywide growth.

The state-backed carrier remains in talks about deepening cooperation with Deutsche Lufthansa AG (LHA), Kotil said in Hong Kong, while declining to provide detail on what is being considered.

“It’s at an early stage and if I keep on talking about it it’s not helping on the agreement side,” he said. “Cooperation could be all aspects. The two companies know each other at the high-level and mid-level management.”

Turkish Air and Lufthansa, already partners in the Star Alliance and their SunExpress holiday-airline joint venture, are examining possibilities short of equity investments, Turkish Finance Minister Mehmet Simsek said this month.

Turkish Air expects to have about 80 long-haul aircraft by 2020, with the rest of the fleet being single-aisle, Kotil said. Some 15 777-300ERs were ordered last month, plus five options, which will “most likely” be exercised, according to the executive, together with 15 Airbus A330-300s.
The carrier, which flies to more countries than any other, will receive 36 new narrow-bodies in the next two years and has orders for further 737s and A320s beyond that, though not yet for the re-engined Max and neo versions.

(Bloomberg)
 
Molto saggi nel decidere di buttarsi sull'accoppiata 77W e 332/333 per il lungo raggio. Sono decisamente le macchine più redditizie in questo momento.


Poi se penso cos'era Turkish un ventennio fa'...., crescita pazzesca.
 
Interessante la decisione di non andare oltre il 77W (almeno per ora).
Probabilmente stimano l'aggravio di costo dovuto ad un aumento di frequenze con il triplo, complessivamente inferiore a quello dello switch sul 380 nelle rotte più affollate.
 
Interessante la decisione di non andare oltre il 77W (almeno per ora).
Probabilmente stimano l'aggravio di costo dovuto ad un aumento di frequenze con il triplo, complessivamente inferiore a quello dello switch sul 380 nelle rotte più affollate.

TK sta ora sposando la strategia di offrire, in futuro, più frequenze al giorno verso le grandi metropoli mondiali, usando w-b dalle dimensioni minori rispetto a e.g. 748/380.

Una strategia che potrebbe rivelarsi vincente e che amplierebbe cosi le possibilità di interconnessione su tutto il network.
 
In effetti se le rotte XXL sono un numero ridotto (probabile), è realistico pensare che sia antieconomico impostare una nuova linea di velivoli in flotta con un numero limitato di macchine.
Se i numeri dovessero dar ragione ai turchi, è prevedibile che più di una compagnia ne ripercorrerebbe le orme.
A medio termine, vedrei benissimo per TK il 787-10.
 
Ho pensato la stessa cosa. Tanto più che nei prossimi anni arriveranno il 787-10, il 350-1000 e il 77W. Tutte macchine che avvicineranno il costo per pax del 380 con una flessibilità immensamente superiore.
 
Mi pare ovvio che la strategia di TK sia più basata sul "frequenze e flessibilità" piuttosto che "capacità". Meglio volare tutti i giorni con un B739 su NBO che 3/4xw con A332, questo discorso mi sembra chiaro a tutti. Inoltre la fortuna di TK d'essere in posizione tale da poter servire parecchi mercati differenti con macchine piccole si è tramutata nella quadratura del cerchio ideale per poter assolvere alla strategia del quale parlavo prima.
Ci sono, però, due variabili da considerare: in primis la crescita esponenziale degli ultimi 6/7 anni non so quanto possa essere ripagata in visione di medio e lungo periodo; in secondo luogo l'Ataturk non è assolutamente pronto per affrontare la crescita dei prossimi anni, anche se si dovessero spostare diversi vettori a SAW. Il masterplan dei nuovo scalo di Istanbul per ora rimane sulla carta.
 
Ho pensato la stessa cosa. Tanto più che nei prossimi anni arriveranno il 787-10, il 350-1000 e il 77W. Tutte macchine che avvicineranno il costo per pax del 380 con una flessibilità immensamente superiore.

TK non ha un mercato per giustificare l'utilizzo del 380, probabilmente solo qualche rotta ma il gioco non ne vale la candela. La strategia è un'altra.
 
Ho pensato la stessa cosa. Tanto più che nei prossimi anni arriveranno il 787-10, il 350-1000 e il 77W. Tutte macchine che avvicineranno il costo per pax del 380 con una flessibilità immensamente superiore.

Solo tra qualche anno ci si renderà effettivamente conto del megaflop chiamato A380.
 
Ci sono, però, due variabili da considerare: in primis la crescita esponenziale degli ultimi 6/7 anni non so quanto possa essere ripagata in visione di medio e lungo periodo;

Si sta già ripagando nel momento contingente, dato che TK sta guadagnando sempre più quote di traffico in mercati chiave (e in alcuni emergenti, ignorati o quasi dalle europee). Inoltre, i dati economici relativi ai proventi derivati dai pax trasportati sono sempre più rosei.

Va considerato anche che TK sta guardando con crescente interesse il lucrativo mercato dell'ex-URSS. In Russia, avrebbero mercato per almeno altre 15-20 destinazioni da aggiungere nei prossimi 4-5 anni. Nel 2013, TK prevede di aver trasportato dalla sola Russia almeno 1 milione di passeggeri.
IST si trova in una posizione molto favorevole rispetto alla Russia e non richiede visti per i cittadini di questo paese, che possono transitare tranquillamente senza tante restrizioni.
Qualora venissero poi rivisti i bilaterali restrittivi col Kazakistan, un paese che oggi si trova fortemente legato con i due mondi di Russia e Turchia, si aprirebbero le porte ad un'altro ventaglio di città che vantano una domanda crescente sia in entrata, che in uscita dal paese.
 
Il masterplan dei nuovo scalo di Istanbul per ora rimane sulla carta.

La stampa turca riporta ogni giorno che si sta lavorando a ritmo piuttosto serrato per realizzare il nuovo megahub ad Arnavutkoy a tempo record. A breve, dovrebbero essere ufficializzati gli espropri ed i bandi di gara per la sua realizzazione.

Dalle ultime news, si apprende anche di un progetto per collegamento metro diretto superveloce con piazza Taksim in 15-20 minuti. Non so quanto sarebbero contenti però i centinaia di taxisti turchi che campano col traffico pax verso IST.
 
Mi pare ovvio che la strategia di TK sia più basata sul "frequenze e flessibilità" piuttosto che "capacità". Meglio volare tutti i giorni con un B739 su NBO che 3/4xw con A332, questo discorso mi sembra chiaro a tutti. Inoltre la fortuna di TK d'essere in posizione tale da poter servire parecchi mercati differenti con macchine piccole si è tramutata nella quadratura del cerchio ideale per poter assolvere alla strategia del quale parlavo prima.
Ci sono, però, due variabili da considerare: in primis la crescita esponenziale degli ultimi 6/7 anni non so quanto possa essere ripagata in visione di medio e lungo periodo; in secondo luogo l'Ataturk non è assolutamente pronto per affrontare la crescita dei prossimi anni, anche se si dovessero spostare diversi vettori a SAW. Il masterplan dei nuovo scalo di Istanbul per ora rimane sulla carta.


A causa della posizione di IST, TK ha il vantaggio incolmabile rispetto a tutti gli altri players non solo europei ma anche rispetto alle big three del golfo di riuscire a coprire coi 738 e 739 tutta l'Europa, la Russia, tutto il medio oriente ed una gran bella fetta di Africa.

Sono milioni e milioni di €€ di economie su rotte e scali dove il 332 sarebbe assolutamente esagerato.
 
Si sta già ripagando nel momento contingente, dato che TK sta guadagnando sempre più quote di traffico in mercati chiave (e in alcuni emergenti, ignorati o quasi dalle europee). Inoltre, i dati economici relativi ai proventi derivati dai pax trasportati sono sempre più rosei.

Va considerato anche che TK sta guardando con crescente interesse il lucrativo mercato dell'ex-URSS. In Russia, avrebbero mercato per almeno altre 15-20 destinazioni da aggiungere nei prossimi 4-5 anni. Nel 2013, TK prevede di aver trasportato dalla sola Russia almeno 1 milione di passeggeri.
IST si trova in una posizione molto favorevole rispetto alla Russia e non richiede visti per i cittadini di questo paese, che possono transitare tranquillamente senza tante restrizioni.
Qualora venissero poi rivisti i bilaterali restrittivi col Kazakistan, un paese che oggi si trova fortemente legato con i due mondi di Russia e Turchia, si aprirebbero le porte ad un'altro ventaglio di città che vantano una domanda crescente sia in entrata, che in uscita dal paese.

Ora, parlo di medio e lungo periodo dove, le crescite serrate da boom economico hanno sempre mostrato il lato della medaglia negativo. Spero ovviamente di sbagliarmi.
TK fa bene ad inserirsi in quel mercato anche perché dall'Europa c'è ben poco e molte volte passare per Mosca e molto meno da San Pietroburgo allunga e di parecchio la strada senza contare che molte volte gli scali a Mosca durano secoli.
 
A causa della posizione di IST, TK ha il vantaggio incolmabile rispetto a tutti gli altri players non solo europei ma anche rispetto alle big three del golfo di riuscire a coprire coi 738 e 739 tutta l'Europa, la Russia, tutto il medio oriente ed una gran bella fetta di Africa.

Sono milioni e milioni di €€ di economie su rotte e scali dove il 332 sarebbe assolutamente esagerato.

Eh appunto colleghi Africa, Europa, Medio Oriente ed Asia Centrale con narrow. Quello che ho detto!
 
Secondo le ultime indiscrezioni, TK è interessata a piazzare ordini per :

A320 Neo
737 MAX / 739ER

Sul lungo raggio stanno trattando pare anche per l'A350 family.

Le nuove generazioni di aa/mm in arrivo rimpiazzeranno quelle uscenti : 734/737/343.

A mio avviso, sarebbe anche interessante se la compagnia si dotasse di aa/mm Embraer 175/190 per coprire un range di rotte (domestiche, Balcani, Mediterraneo, Caucaso, Kazakistan e Medio Oriente) di corto e medio raggio più sottili, ma potenzialmente molto redditizie.

TK sta infatti tenendo anche trattative con Embraer e Bombardier.
 
Turkish Airlines Plans March Decision on 100-Plane Order

Turkish Airlines (THYAO) plans to decide next month on an order for about 100 single-aisle planes as the state-controlled carrier links more destinations to win transit passengers and increases short-haul services from Istanbul.

“We are working hard on the decision” as the carrier considers models available, Chairman Hamdi Topcu said in an interview today during a tour by journalists of the company’s flight-training center in Istanbul. Turkish Airlines will also probably buy another five twin-aisle Airbus SAS A330-300s, adding to a current order for 15, he said.

The airline, formally known as Turk Hava Yollari AO, outlined plans in November for the single-aisle aircraft purchase. The carrier is working to expand its fleet by about 70 percent to 350 planes in 2023, it said today. That includes purchases of wide-body jets for use on routes aimed at luring transfer traffic between Europe and Asia away from Air France- KLM Group (AF), Deutsche Lufthansa AG and British Airways. (IAG)


Boeing Co. (BA)
, the world’s biggest planemaker, plans to offer an upgraded version of its best-selling 737 single-aisle airliner in 2017, two years after Toulouse, France-based Airbus SAS (EAD) is scheduled to release a re-engined version of its competing A320. Bombardier Inc. (BBD/B) is developing the CSeries model in an effort to break the Boeing-Airbus duopoly.


Turkish Airlines plans to operate 226 planes by the end of this year, Topcu said. He didn’t specify any models or manufacturers that the carrier is looking at for the 100-plane order. Chief Executive Officer Temel Kotil said in November that “all possibilities” are being considered.


After Topcu spoke about the expanded order for larger planes, the company said it will buy two A330-300s in 2014 and has options to take delivery of three in 2015 and 2016.


Turkish Airlines may sell bonds in international markets to help finance plane purchases, Kotil told reporters today.

“We are going to get a rating first of all,” the CEO said. “We don’t know the type of bonds nor the timing.”

http://www.bloomberg.com/news/2013-02-01/turkish-airlines-plans-march-decision-on-100-plane-order.html
 
Non so quanto sarebbero contenti però i centinaia di taxisti turchi che campano col traffico pax verso IST.

Al governo turco, non gliene importa nulla dei tassisti, o di qualsiasi altra lobby. Qualche anno fa sull'arteria principale di Istanbul, la E5, la facevano da padroni gli autisti dei dolmuş, una specie di taxi collettivi. Un giorno il governo ha deciso di costruire una sorta di metropolitana su bus nelle corsie centrali della E5, l'hanno realizzata in una manciata di mesi, e poco dopo l'apertura hanno vietato il traffico dei dolmuş sulla E5. Una tradizione lunga decenni, l'E5 intasata giorno e notte dai dolmuş, è stata eradicata in un battito di ciglia. Gli autisti di dolmuş sono stati invitati, con le buone e con le cattive, a cercarsi altri terreni di caccia.
I tassisti istanbuliti (moltissimi dei quali lo fanno come secondo lavoro, o sono pensionati in carriera) se ne faranno una ragione anche loro.