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matteoc
Guest
Dovrebbe svegliarsi storto tutto il CDA o come diavolo si chiama il comitato direttivo di un fondo d'investimento.Salverei questo post, perché è realmente uno dei rischi.
Dovrebbe svegliarsi storto tutto il CDA o come diavolo si chiama il comitato direttivo di un fondo d'investimento.Salverei questo post, perché è realmente uno dei rischi.
A me sembra che l'ultima volta il prezzo lo fece lui, visto che portò a casa il risultato con un euro in più.
Senza concorrenti, a parte il teatrino indiano che sbagliò indirizzo (e fu poi sbugiardato in sede di verifica).
Quello non era un regalo?
Con la promessa non scritta di vendere altre quote.
Ora questo sarà incavolato come un cobra.
A me Gamberale non è mai piaciuto, sia chiaro.
Cesare, cosa potrebbero fare?I dati sono negativi anzi catastrofici nessuno lo nega, ma cosa potrebbe fare SEA per invertire la rotta anche con un nuovo presidente? Putroppo al Comune paiono interessare solo i dividendi, della scellerata situazione aeroportuale milanese non hanno il minimo interesse. Forse se un giorno non arriveranno piu' i dividendi di SEA si sveglieranno a cambiare qualcosa...![]()
Guarda l'esempio del MXP-MIA di AZ, a MIA hanno preferito dare una destinazione in più di lungo raggio invece di portarsi a casa qualche utile extra, utili che magari gli sono pure rientrati dal giro d'affari generato.
Intanto ci sono stati per quasi 2 anni, è un po' quello che fa FR a trattativa privata ma che andrebbe fatto con un bando pubblico che garantisca la trasparenza e partecipazione.Non mi pare onestamente un grande esempio: finite le sovvenzioni, finiti i voli.
Direi che al contrario proprio il caso AZ-MIA illustra chiaramente l'inutilità strategica delle sovvenzioni da parte degli aeroporti. Se un volo è in perdita senza sovvenzioni, dovrai continuare a pagarlo in eterno. Secondo me SEA deve investire in qualità del servizio al cliente (sia linea aerea sia pax).Cesare, cosa potrebbero fare?
Ne butto li una ipotesi, che sicuramente andrebbe discussa, ma ritieni che sarebbe illogico investire una parte di tali utili per sovvenzionare l'apertura di un network di lungo raggio da MXP?
Guarda l'esempio del MXP-MIA di AZ, a MIA hanno preferito dare una destinazione in più di lungo raggio invece di portarsi a casa qualche utile extra, utili che magari gli sono pure rientrati dal giro d'affari generato.
Un bando fatto bene che destina X milioni di € commisurati a quello che viene richiesto, per aprire X destinazioni che vengono ritenute strategiche con X frequenze e X posti a bordo disponibili alla vendita ritieni che non potrebbe essere utile a MXP e Milano piuttosto che qualche soldino per il bilancio comunale?
Ovviamente non ci mettiamo la solita JFK che volano tutti, ma ci mettiamo destinazioni interessanti attualmente scoperte. Un network di lungo raggio poi si deve sostenere e l'incentivo economico a crearlo farà arrivare anche i voli di federaggio necessari o perlomeno lo sviluppo esponenziale di viaMilano. Se poi ci aggiungi anche la chiusura di LIN forse potresti pure ottenere qualcosa.
Certo che se l'attività è andare ogni tanto a raccontarci che tutto va bene direi che quel ruolo lo può ricoprire chiunque con uno stipendio di 5-10 volte minore.
Specialmente se il socio di maggioranza è pubblico che dovrebbe pensare a fornire un servizio prima che a fare utili.
Anche il tema di aeroporti e trasporti sta a cuore ai nostri lettori. Molti dalla Lombardia parlano del distino di Malpensa. Non è ora di rilanciare seriamente Malpensa rispetto a Linate, costi quel che costi ad Alitalia?
Chi fa questo ragionamento dovrebbe ricordare che fin dall'inizio il progetto era di creare la grande Malpensa, portandoci anche gran parte dei voli nazionali e internazionali di Linate. Ma la politica locale non ha voluto, e si è persa una grandissima occasione. Prima del fallimento della trattativa con Air France, si decise inoltre di trasferire una parte importante dei voli di Alitalia da Malpensa a Fiumicino. Ciò ha rafforzato Roma a discapito di Milano. Poi c'è stato il fallimento della vecchia Alitalia e la creazione della nuova Alitalia, che ha confermato la centralità di Fiumicino. Ora stiamo lavorando al nuovo Piano Aeroporti, che indicherà una serie di priorità, individuerà gli scali di interesse nazionale, ne ridurrà il numero complessivo e incoraggerà la creazione di sistemi aeroportuali.
Una non risposta, si limita a ricapitolare la storia passata, senza alcun accenno serio al futuro (perché richiamare il piano aeroporti non vuol dire al momento un bel tubo).a L'Inkiesta intervistano il super ministro Passera, tra le domande anche una prettamente in tema.
Mi sembra che rispetto a qualche mese fa (Cernobbio) Passera risponde non rispondendo, o meglio si limita a constatare qual è l'evoluzione del percorso degli scali milanesi e di Alitalia, e dello status quo.
Una risposta molto evasiva.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/intervista-passera-linkiesta#ixzz2CnNaFpl1
Ora questo sarà incavolato come un cobra.
A me Gamberale non è mai piaciuto, sia chiaro.
IO, pero' con la garanzia che nel consiglio di amministrazione ci sia l'imam di segrate che si presentaparliamoci in maniera onesta...c'è una persona una, su questo forum o che ne capisca vagamente di aviazione, che investirebbe mai in azioni SEA?
Al comune di Milano interessa molto poco il corso delle azioni dopo la quotazione; sono interessati solo a fare quanta più cassa possibile. Gamberale invece potrebbe prenderla male (come già sta accadendo, per altro).Ho il vago presentimento che il corso delle azioni SEA subirà una leggerissima caduta nei primi giorni di quotazione in Borsa scatenando un putiferio.
Magari non tutto il male verrà per nuocere e qualcuno finirà di far finta niente.
Comunque concordo: è veramente da pazzoidi investire in questo momento in una società come SEA.