Trattativa AZ / IV: perquisiti uffici WindJet e Alitalia


speedbird437

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Procura Catania apre inchiesta su cessione, non ci sono indagati

(ANSA) - CATANIA, 7 NOV - La guardia di finanza ha compiuto perquisizioni nelle sedi di Alitalia e Windjet nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla Procura di Catania sulla trattativa, poi fallita, avviata tra le due compagnie aeree. L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giovanni Salvi, allo stato non ha indagati. Il fascicolo e' aperto contro ignoti.
 
Re: Windjet: perquisiti uffici e Alitalia

Procura apre inchiesta su cessione
L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Catania, allo stato non ha indagati: fascicolo aperto contro ignoti

CATANIA - La Guardia di Finanza ha compiuto perquisizioni nelle sedi di Alitalia e Windjet nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla Procura di Catania sulla trattativa, poi fallita, avviata tra le due compagnie aeree. L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giovanni Salvi, allo stato non ha indagati. Il fascicolo è aperto contro ignoti.

INDAGINI PRELIMINARI - Le perquisizioni sono state eseguite questa mattina da militari della guardia di finanza di Catania. L'atto chiude la prima fase delle indagini preliminari avviate dalla scorsa estate dalla Procura etnea che si è mossa su due fronti. Il primo aspetto dell'inchiesta riguarda la denuncia sporta dai legali rappresentanti di Windjet nei confronti di Alitalia sulla gestione delle trattative per l'acquisto della compagnia aerea o di suoi assetti patrimoniali. Il secondo, che la magistratura ritiene autonomo ma allo stesso tempo collegato, punta a verificare se sussistano di reati nella gestione di Windjet e in particolare nella redazione della documentazione contabile.

DOCUMENTAZIONE SEQUESTRATA - Già il 29 agosto scorso la guardia di finanza aveva proceduto al sequestro di documentazione negli uffici di Windjet. «Le indagini - spiega il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi - sono in fase di accertamenti preliminari, finalizzati alla individuazione di responsabilità personali». Il magistrato «precisa» che «in riferimento a notizie di stampa circolate nei giorni passati, per i fatti denunciati in danno di Windjet non sono state effettuate, allo stato, iscrizioni nei confronti di noti». «La Procura della Repubblica - conclude il procuratore Salvi - segue costantemente e nell'ampiezza delle sue attribuzioni, anche di carattere civilistico, lo sviluppo della vicenda».

LA FUSIONE MANCATA - A porre fine alla possibile intesa, dopo un lungo tira e molla, era stata l'Alitalia. La compagnia aveva motivato la decisione dicendo che «nonostante la volontà di realizzare l'operazione», Wind Jet non era mai riuscita a rispettare le date e gli obblighi derivanti dai vari accordi firmati, «conferendo così all'operazione un profilo di rischio assolutamente imprevedibile ed inaccettabile nell'ottica di una gestione seria e responsabile».

fonte: corriere.it
 
L’amministratore delegato dell’Alitalia, Andrea Ragnetti, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per estorsione nei confronti della compagnia siciliana, Windjet.


Dopo il clamoroso fallimento delle trattative, di cui ancora non sono del tutto chiare le motivazioni, adesso trapelano delle indiscrezioni per cui Nino Pulvirenti, proprietario della Windjet, risulterebbe parte offesa mentre il vertice della Compagnia ex di bandiera sarebbe chiamato a rispondere di precise circostanze.


Dalla Procura di Catania le indiscrezioni non vengono confermate né smentite (e del resto è corretto che sia così), ma le indagini ci sono e sarebbero seguite dal dott. Alessandro Sorrentino e dalla dott.ssa Alessandra Tasciotta, due bravi Pubblici Ministeri ai quali il dott. Salvi ha affidato il delicato fascicolo.


Ad aprile, l’Alitalia cominciò le trattative per l’acquisizione di Windjet, che a metà agosto saltarono rovinosamente, causando la cassa integrazione per i dipendenti della compagnia siciliani e notevoli disagi, in termini fisici ed economici, per migliaia di viaggiatori.


L’Amministratore Delegato Ragnetti rilasciò diverse dichiarazioni sulle responsabilità, a suo dire, di Windjet, senza mai soffermarsi sulle condizioni che Alitalia offriva, o pretendeva; d’altro canto, Pulvirenti si barricò in un silenzio che non lasciava trapelare alcuna informazione.


Che in realtà l’Alitalia abbia posto delle condizioni inaccettabili?


Sta di fatto che la svolta clamorosa consisterebbe nella iscrizione del dirigente Alitalia nel Registro degli indagati per l’ipotesi grave di estorsione.


La magistratura etnea potrebbe a questo punto chiarire cosa è effettivamente successo nei mesi scorsi, per cui da un giorno all’altro la Windjet e le sue ricche tratte sono state cassate e redistribuite. Con quali criteri? A vantaggio di chi?


Domande che attendono una risposta, a tutela della Windjet, delle centinaia di lavoratrici e lavoratori ritrovatisi senza lavoro, dei siciliani costretti a dovere rinunciare ad un vettore fino a quel momento affidabile e vantaggioso.

sudpress
 
addirittura estorsore, gli ha piazzato una bomba davanti casa al collega catanese? Minacce notturne telefoniche? Tu i piccioli ce li devi daaaare, capiiiiisti :-P