Secondo me e' necessario "see the bigger picture" (non so come tradurlo) e non accanirsi contro Ryanair.
Prima di tutto riguardo i contributi previdenziali. Non mi sento di dare la colpa a Ryanair. La cosa sbagliata e' che all'interno dell'Unione Europea ci siano queste differenze fiscali, quando poi c'e' la libera circolazione di beni, servizi e persone. E' questa la causa della distorsione della concorrenza. Se una societa' si puo' basare dove c'e' una tassazione minore ed e' poi libera di offrire i suoi servizi anche negli altri stati, sarebbe stipida se facesse il contrario. Anche molte compagnie di leasing aereo sono basate in Irlanda.
Secondo, i contributi dati a Ryanair per operare i voli. L'errore e' che non ci sia trasparenza in questi contributi e che non vengano offerti a chiunque voglia operare un volo per una destinazione che altrimenti non sarebbe operata. Non vedo problemi nel fatto che siano le provincie a dare il contributo, anche se sarebbe piu' opportuno che altri enti (come quelli turistici) contribuissero. Prendiamo il caso di Verona e dei 16 euro a passeggero. Se questo passeggero spende almeno 76 euro in Italia, questi soldi rientrano attraverso l'IVA (che se non sbaglio in Italia e' al 21% - sono abituato al 7% in Florida

). E se questo passeggero spende piu' di 76 euro lo Stato ci guadagna. Non solo, ma si mette in moto l'economia. Quindi forse il contributo dovrebbe essere solo dato per i passeggeri inbound, anche se quelli outbound spenderanno comunque qualcosa.
non e' facile distinguire tra passeggeri inbound ed outbound per una compagnia low-cost, in quanto spesso i biglietti sono one-way... certo, si puo' fare un po' scelta sui voli, pero' (oltre ad assegnare i contributi, se sul serio andassero assegnati, senza preconcetti e quindi a chiunque possa offrire lo stesso servizio... OK, so che e' difficile discutere questo punto, in quanto cosa intendiamo per "stesso servizio"?): ad esempio, ho preso qualche anno fa un volo Bari-Malta per quattro spiccoli, cosi per fare un salto a Malta (non previsto) ed approffittando delle tariffe basse. Che utilita' porta alla Puglia un simile volo? Zero. Certo, si offrono piu' opportunita' ai Pugliesi di andare in vacanza a basso costo (con ritorno di popolarita' ed elettorale, me ne rendo conto), ma in tempi di vacche magre in cui non si possono finanziare piu' servizi ben piu' importanti, non credo che bisogni investire soldi pubblici per i fortunati che possono andarsene in vacanza, seppure a basso costo, a Malta (nuovamente, molti diranno che cosi si da' la possibilita' di viaggiare a chi non puo' permetterselo: ribatto, e' questa la priorita' di un ente pubblico, nello stesso tempo in cui si chiede ad un anziano di pagare un ticket piu' alto per ottenere una prestazione sanitaria o si tagliano contributi sociali ad altre categorie bisognose? Certamente sapete la risposta).
Non so ora se il volo per Malta fa parte di quelli sovvenzionati... ma come dire, c'e' molto da lavorare in tal senso.
per il resto, sono d'accordo, perche' FR deve godere di regole diverse dagli altri? E' una questione di equita' e giustizia. poi, se la societa', in virtu' dei suoi costi bassi (e.g. servizi di bordo minimi ed a pagamento, flotta mono-aeromobile, bagaglio e tutto il resto a pagamento, etc.) riesci comunque a garantire un servizio a prezzi piu' bassi per il consumatore finale, ben vengano i suoi voli, che davvero offrono possibilita' di viaggiare anche a chi non puo' permettersi di volare in altro modo, ed aumentano l'accessibilita' del nostro territorio (ed alla fine la soddisfazione degli utenti... )
my two cents...
EDIT: EY460, in realta' quello che paghi al 7% (io pago invece l'8.75%) non e' l'IVA, che non esiste negli USA, ma la sales tax, una tassa locale, direttamente incamerata dagli enti locali americani, e che contribuisce a finanziare il loro funzionamento (e metodo di distorsione dell'economie e delle citta', in ricerca del quale, per esempio, molte cittadine hanno snaturato la loro struttura, forma ed abitabilita' attirando tanti car dealers, gas stations ed altri grossi esercizi commerciali decisamente bruttini, ma che generano tanta cassa nei loro bilanci). non sono un esperto, ma credo che invece in Italia l'IVA, come da te giustamente menzionato al 21% sulla maggior parte dei beni, sia incamerata direttamente dallo stato centrale come Imposta sul Valore Aggiunto a carico del consumatore finale.