[TR] West Coast adventures - FCO–PHL–LAX–LAS–SFO–PHL–FCO: il mio primo TR
[TR] WEST COAST ADVENTURES - FCO – PHL – LAX – LAS – SFO – PHL – FCO (il mio primo TR)
Ho approfittato del mio primo viaggio multi tratta nella East Coast americana per fare il mio primo Trip Report.
Sono bene accetti commenti ed eventuali critiche così da rendere migliore il prossimo TR che spero arrivi molto presto!
L’itinerario parte da Los Angeles dove Io e un mio amico staremo per tre giorni effettivi e dove incontreremo un nostro amico che è venuto a vivere qui, poi ci sposteremo a Las Vegas che sarà anche la base per le escursioni con auto a noleggio e minivan rispettivamente per la Death Valley ed il Grand Canyon. L’ultima tappa sarà San Francisco dove passeremo 3-4 giorni in giro per la città e in bicicletta sul Golden Gate Bridge per poi aimè affrontare il lungo viaggio di ritorno verso casa.
Ecco l’aereo che ci porterà fino a Philadelphia
vista del Leonardo Da Vinci dal satellite del T5
VOLO 1
flight: US AIRWAYS 719
depart: 11:20 AM FCO
arrive: 4:10 PM PHL
travel time: 9h 50m
meal: Lunch
aircraft: A330-300
cabin/seats: Coach (L) 37G
…e dopo poche decine di minuti dal decollo, ecco spuntare l’Argentario
foto un po’ sfocata ma che rende l’idea del paese di Giglio Porto e dell’altro “paese galleggiante” che non molto tempo fa ci si è arenato vicino, la Costa Concordia. Abbastanza impressionante direi.
Ecco che si comincia a passare dall’Italia alla Francia con le solite Alpi che sono sempre un gran bel vedere
Cime innevate
Mentre stiamo sorvolando la Francia ecco che arriva l’ora del rancio by US Airways che non mi dispiace considerando che siamo in economy
Questi cavolo di contenitori di plastica penalizzano molto il contenuto; ci vorrebbe un supplemento per l’utilizzo di piatti di “coccio”, non posso aspettare di fare i soldi ed andare in business o first class!
Il vinello era a parte e con la modica cifra di 5 o 6 euro, non ricordo, mi degusto questo merlot cileno che inaugura questo mio secondo viaggio verso le Americhe
Avevo letto su diversi forum recensioni non molto confortanti riguardo alla US Airways ma, forse complice la fortuna, mi sono ritrovato a volare su di un aereo che sembrava nuovo di pacca con un sistema di intrattenimento discreto e un servizio non male. Effettivamente però quello che si dice sulla non proprio avvenenza del personale di bordo è abbastanza vero; tutti in età diciamo di prepensionamento ma comunque gentilissimi e disponibilissimi. D'altronde non siamo mica in un night club in cerca di rimorchio!
Una panoramica dell’apparentemente nuovissimo aereomobile
Sorvolo sui ghiacci “quasi” polari
Eccoci qua, quasi arrivati al nostro scalo. Ora so anche dove è affondato il famoso bastimento “inaffondabile”.
Intanto passiamo di fianco a Boston
…e di fianco a questà città con tanto di centrale (forse nucleare) ben visibile dalle sue ciminiere
…isole collegate da ponti e inizio delle prime nuvole che purtroppo ci occulteranno totalmente la visuale di New York che invece tanto speravo di vedere; sarà per la prossima volta…
E dopo circa 9 ore e mezza di volo sull’Atlantico ecco che scorgiamo downtown Piladelphia… e il primo volo è andato.
Scesi all’aeroporto di Philadelphia svolgiamo le normali procedure di dogana all’ingresso degli Stati Uniti che non sono affatto lunghe, solo le classiche due o tre domande fatte da una funzionaria serena e quasi sorridente. Impronta digitale, foto e via che si parte per andare a recuperare la valigia che poco più avanti dovrà essere messa sul nastro appropriato per poi ritrovarla al LAX. Se si fa scalo in territorio americano è d’obbligo ritirare la valigia per poi rimetterla subito sul nastro di competenza appena passati i controlli; a PHL tutto ciò è stato semplicissimo e veloce con una marea di addetti che ti indicavano dove dovevi andare e su quale nastro dovevi mettere la valigia.
Uno scorcio sulla torre di controllo
Un po’ di nastri per raggiungere il gate d’imbarco
Terminal moderno e spazioso
Una piccola pausa per gustarci un bel philly cheese steak accompagnato da una Guinnes che ci fa da pranzo …o forse cena
Arrivati al gate l’addetta chiama l’imbarco per il nostro volo che aimè verrà operato con un ben più scomodo A320 che per un viaggio di più di 6 ore risulta sicuramente meno confortevole di un WB
Il “valigiaro” imbarca i bagagli
Cielo plumbeo su PHL
In lontananza si scorge la downtown
VOLO 2
flight: US AIRWAYS 1403
depart: 05:55 PM PHL
arrive: 09:06 PM LAX
travel time: 6h 11m
meal: Market Place (servizio a pagamento)
aircraft: A320
cabin/seats: Coach (L) 23F
Aereo stracolmo. Decollo…
Molte nubi sulla East Cost
Pich nella media ma non comodissimo per un volo di questa durata; durante queste 6 ore e passa mi rigirerò in tutte le posizioni possibili e immaginabili.
La safety dell’A320
Dopo molte nubi e qualche scorcio delle praterie della East Cost ecco iniziare la parte decisamente più arida della zona Ovest
Fiume con un andamento non di certo lineare
In mezzo al nulla ogni tanto compaiono grosse faglie e canyon…
…fino a sorvolare il Canyon per eccellenza che da quassù sembra finto!
Altra veduta del Grand Canyon
…anche nel deserto c’è la neve!
Questo dovrebbe essere il Lake Mead formato dallo sbarramento della celeberrima Hoover Dam che purtroppo scorgeremo solamente di striscio durante l’escursione al Grand Canyon in minivan.
Le luci di Las Vegas che ritroveremo tra qualche giorno
Ed ecco che inizia il sorvolo sulla sterminata Los Angeles, molti mi avevano detto di quanto è estesa questa città ma forse solo passandoci sopra in questo modo ci si rende conto di quante luci ti passano sotto
Dall’altro lato dell’aereo sicuramente la vista sarebbe stata anche migliore
Una quantità incredibile di campi da baseball che spiccano per luminosità tra i reticolati di strade e isolati
Finalmente dopo più di 17 ore di viaggio atterriamo in California! E subito riesco a vedere dal vivo il gigante dei cieli in versione australiana che si riposa prima di riattraversare il Pacifico
La famosa e inconfondibile struttura del LAX che se non sbaglio è la sala controllo dell’aeroporto
Arrivati fuori dell’aeroporto aspettiamo il nostro amico che è venuto a vivere qui (beato lui) e andiamo dritti verso l’albergo con un taxi. Breve giro intorno al quartiere koreano lungo il Willshire Boulevard, cenetta che lo stomaco non percepisce ancora come tale e poi a nanna.
Piccolo OT su LA
Ecco la vista dalla stanza del Willshire Hotel di LA
Albergo con posizione molto strategica ma anche un bel po’ datato. Arredamento scarno e TV a tubo catodico ma per il resto nulla da eccepire.
La Walt Disney Music Concert Hall
Un curioso monumento davanti al museo di arte moderna fatto con i rottami di diversi tipi di aerei
Il grattacielo più alto di LA
Un altro modo di volare a Los Angeles
L’immancabile passeggiata sulla Walk of Fame
Leggero pasto all’Hard Rock Cafè di Hollywood con il Jumbo Combo: quasi 3000 calorie di benessere!!!
Hollywood
LA Brea Tar & Pits; una pozza di catrame nel bel mezzo della città
Appena si arriva a Beverly Hills si capisce subito che aria tira
Il molo di Santa Monica con le atmosfere da Baywatch
La colorata ed animata Venice Beach
Lad Griffith Observatory si può ammirare un panorama sicuramente indimenticabile
Downtown
Vista a perdita do’occhio… non c’è che dire!
[TR] WEST COAST ADVENTURES - FCO – PHL – LAX – LAS – SFO – PHL – FCO (il mio primo TR)
Ho approfittato del mio primo viaggio multi tratta nella East Coast americana per fare il mio primo Trip Report.
Sono bene accetti commenti ed eventuali critiche così da rendere migliore il prossimo TR che spero arrivi molto presto!
L’itinerario parte da Los Angeles dove Io e un mio amico staremo per tre giorni effettivi e dove incontreremo un nostro amico che è venuto a vivere qui, poi ci sposteremo a Las Vegas che sarà anche la base per le escursioni con auto a noleggio e minivan rispettivamente per la Death Valley ed il Grand Canyon. L’ultima tappa sarà San Francisco dove passeremo 3-4 giorni in giro per la città e in bicicletta sul Golden Gate Bridge per poi aimè affrontare il lungo viaggio di ritorno verso casa.
Ecco l’aereo che ci porterà fino a Philadelphia

vista del Leonardo Da Vinci dal satellite del T5

VOLO 1
flight: US AIRWAYS 719
depart: 11:20 AM FCO
arrive: 4:10 PM PHL
travel time: 9h 50m
meal: Lunch
aircraft: A330-300
cabin/seats: Coach (L) 37G
…e dopo poche decine di minuti dal decollo, ecco spuntare l’Argentario

foto un po’ sfocata ma che rende l’idea del paese di Giglio Porto e dell’altro “paese galleggiante” che non molto tempo fa ci si è arenato vicino, la Costa Concordia. Abbastanza impressionante direi.

Ecco che si comincia a passare dall’Italia alla Francia con le solite Alpi che sono sempre un gran bel vedere

Cime innevate

Mentre stiamo sorvolando la Francia ecco che arriva l’ora del rancio by US Airways che non mi dispiace considerando che siamo in economy

Questi cavolo di contenitori di plastica penalizzano molto il contenuto; ci vorrebbe un supplemento per l’utilizzo di piatti di “coccio”, non posso aspettare di fare i soldi ed andare in business o first class!


Il vinello era a parte e con la modica cifra di 5 o 6 euro, non ricordo, mi degusto questo merlot cileno che inaugura questo mio secondo viaggio verso le Americhe

Avevo letto su diversi forum recensioni non molto confortanti riguardo alla US Airways ma, forse complice la fortuna, mi sono ritrovato a volare su di un aereo che sembrava nuovo di pacca con un sistema di intrattenimento discreto e un servizio non male. Effettivamente però quello che si dice sulla non proprio avvenenza del personale di bordo è abbastanza vero; tutti in età diciamo di prepensionamento ma comunque gentilissimi e disponibilissimi. D'altronde non siamo mica in un night club in cerca di rimorchio!


Una panoramica dell’apparentemente nuovissimo aereomobile

Sorvolo sui ghiacci “quasi” polari

Eccoci qua, quasi arrivati al nostro scalo. Ora so anche dove è affondato il famoso bastimento “inaffondabile”.

Intanto passiamo di fianco a Boston

…e di fianco a questà città con tanto di centrale (forse nucleare) ben visibile dalle sue ciminiere

…isole collegate da ponti e inizio delle prime nuvole che purtroppo ci occulteranno totalmente la visuale di New York che invece tanto speravo di vedere; sarà per la prossima volta…

E dopo circa 9 ore e mezza di volo sull’Atlantico ecco che scorgiamo downtown Piladelphia… e il primo volo è andato.

Scesi all’aeroporto di Philadelphia svolgiamo le normali procedure di dogana all’ingresso degli Stati Uniti che non sono affatto lunghe, solo le classiche due o tre domande fatte da una funzionaria serena e quasi sorridente. Impronta digitale, foto e via che si parte per andare a recuperare la valigia che poco più avanti dovrà essere messa sul nastro appropriato per poi ritrovarla al LAX. Se si fa scalo in territorio americano è d’obbligo ritirare la valigia per poi rimetterla subito sul nastro di competenza appena passati i controlli; a PHL tutto ciò è stato semplicissimo e veloce con una marea di addetti che ti indicavano dove dovevi andare e su quale nastro dovevi mettere la valigia.

Uno scorcio sulla torre di controllo

Un po’ di nastri per raggiungere il gate d’imbarco

Terminal moderno e spazioso

Una piccola pausa per gustarci un bel philly cheese steak accompagnato da una Guinnes che ci fa da pranzo …o forse cena

Arrivati al gate l’addetta chiama l’imbarco per il nostro volo che aimè verrà operato con un ben più scomodo A320 che per un viaggio di più di 6 ore risulta sicuramente meno confortevole di un WB

Il “valigiaro” imbarca i bagagli

Cielo plumbeo su PHL

In lontananza si scorge la downtown

VOLO 2
flight: US AIRWAYS 1403
depart: 05:55 PM PHL
arrive: 09:06 PM LAX
travel time: 6h 11m
meal: Market Place (servizio a pagamento)
aircraft: A320
cabin/seats: Coach (L) 23F
Aereo stracolmo. Decollo…

Molte nubi sulla East Cost

Pich nella media ma non comodissimo per un volo di questa durata; durante queste 6 ore e passa mi rigirerò in tutte le posizioni possibili e immaginabili.

La safety dell’A320

Dopo molte nubi e qualche scorcio delle praterie della East Cost ecco iniziare la parte decisamente più arida della zona Ovest

Fiume con un andamento non di certo lineare

In mezzo al nulla ogni tanto compaiono grosse faglie e canyon…

…fino a sorvolare il Canyon per eccellenza che da quassù sembra finto!

Altra veduta del Grand Canyon

…anche nel deserto c’è la neve!

Questo dovrebbe essere il Lake Mead formato dallo sbarramento della celeberrima Hoover Dam che purtroppo scorgeremo solamente di striscio durante l’escursione al Grand Canyon in minivan.

Le luci di Las Vegas che ritroveremo tra qualche giorno

Ed ecco che inizia il sorvolo sulla sterminata Los Angeles, molti mi avevano detto di quanto è estesa questa città ma forse solo passandoci sopra in questo modo ci si rende conto di quante luci ti passano sotto

Dall’altro lato dell’aereo sicuramente la vista sarebbe stata anche migliore

Una quantità incredibile di campi da baseball che spiccano per luminosità tra i reticolati di strade e isolati

Finalmente dopo più di 17 ore di viaggio atterriamo in California! E subito riesco a vedere dal vivo il gigante dei cieli in versione australiana che si riposa prima di riattraversare il Pacifico

La famosa e inconfondibile struttura del LAX che se non sbaglio è la sala controllo dell’aeroporto

Arrivati fuori dell’aeroporto aspettiamo il nostro amico che è venuto a vivere qui (beato lui) e andiamo dritti verso l’albergo con un taxi. Breve giro intorno al quartiere koreano lungo il Willshire Boulevard, cenetta che lo stomaco non percepisce ancora come tale e poi a nanna.
Piccolo OT su LA
Ecco la vista dalla stanza del Willshire Hotel di LA

Albergo con posizione molto strategica ma anche un bel po’ datato. Arredamento scarno e TV a tubo catodico ma per il resto nulla da eccepire.

La Walt Disney Music Concert Hall

Un curioso monumento davanti al museo di arte moderna fatto con i rottami di diversi tipi di aerei

Il grattacielo più alto di LA

Un altro modo di volare a Los Angeles

L’immancabile passeggiata sulla Walk of Fame

Leggero pasto all’Hard Rock Cafè di Hollywood con il Jumbo Combo: quasi 3000 calorie di benessere!!!

Hollywood

LA Brea Tar & Pits; una pozza di catrame nel bel mezzo della città

Appena si arriva a Beverly Hills si capisce subito che aria tira

Il molo di Santa Monica con le atmosfere da Baywatch

La colorata ed animata Venice Beach

Lad Griffith Observatory si può ammirare un panorama sicuramente indimenticabile

Downtown

Vista a perdita do’occhio… non c’è che dire!
