SAGA: intervista al Presidente Laureti, il risanatore
Un disponibile e cordiale Laureti ci concede una lunga intervista per parlare del “suo” aeroporto. Professore d’Economia internazionale all’Università di Pescara e di Economia politica ed Economia internazionale all’Università di Bari, Laureti fa parte di una importante famiglia imprenditoriale attiva nel mercato del petrolio. Dal 2011 ricopre il ruolo di presidente della SAGA, la società che gestisce i servizi dell’Aeroporto d’Abruzzo, su indicazione dell’attuale Presidente della Regione Gianni Chiodi. Il Professore non si sottrae a nessuna domanda, consentendoci di toccare e analizzare tutti i principali temi riguardanti questa importante infrastruttura.
Professor Laureti, dalle prime sue dichiarazioni, risalenti ai primi giorni di presidenza della SAGA, ha parlato del raggiungimento dei 600mila passeggeri per il 2012, crede ancora che l’Aeroporto d’Abruzzo varcherà questa soglia?
Siamo a metà anno, abbiamo avuto qualche problema come ad esempio la cancellazione di alcuni voli, percui non posso sbilanciarmi. Sebbene nei primi mesi dell’anno il nostro aeroporto ha registrato un incremento di traffico del 14%, rispetto agli altri aeroporti nazionali di pari categoria che invece hanno chiuso i primi mesi dell’anno con un segno meno, da aprile in poi stiamo risentendo anche noi degli effetti della crisi economica. Tuttavia il calo dei passeggeri registrato in questi ultimi mesi è molto basso e questo ci consente ancora di avere un saldo positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Parla di crisi economica come causa del calo dei passeggeri ma l’Aeroporto d’Abruzzo in questi mesi si è visto cancellare parecchi voli stagionali e non (Toronto, Creta, Olbia, Catania ecc), non è possibile che anche queste cancellazioni abbiano influito sulla diminuzione del traffico passeggeri?
Si trattava di collegamenti charter per lo più estivi, operati da compagnie piccolissime e anche fallite (FlyOnair ndr). Questi sono “voletti” che portano pochi numeri. Il vero problema è la crisi che ha causato una riduzione di qualche punto percentuale sul riempimento degli aerei: il così detto coefficiente riempimento dei voli. 4-5 passeggeri in meno per ogni singolo aereo, moltiplicato per tutti i voli ed ecco che abbiamo registrato il calo di passeggeri.
A proposito di charter, questo tipo di traffico è pressoché zero da Pescara.
Abbiamo due problemi in questo Aeroporto: i charter e i cargo. Due settori che abbiamo il dovere di sviluppare. Sul fronte charter abbiamo aperto un tavolo di confronto con i principali Tour Operator d’Abruzzo e ci siamo dati appuntamento a dopo l’estate perché ormai per questa stagione era troppo tardi. Abbiamo però constatato che c’era la possibilità di aprire un volo per Sharm el Sheik dell’ultimo minuto. Per il 2013 ci sono altre possibilità ma il vero compito di commercializzazione e organizzazione spetta ai Tour Operator e non all’Aeroporto.
Sempre in tema charter, in due anni l’Aeroporto d’Abruzzo e l’indotto turistico della Regione hanno potuto godere dei benefici provenienti dall’accordo siglato dalla Regione con tour operator austriaci, che ha permesso a quasi ventimila turisti di visitare la regione. Questo accordo è ormai scaduto, ci saranno altre iniziative di questo tipo?
Quella è stata una bellissima iniziativa che dobbiamo all’assessore al turismo Di Dalmazio, che ho anche ringraziato in più occasioni. Per noi sarebbe molto auspicabile che queste iniziative venissero estese per gli anni venturi.
Per la situazione dei cargo?
Abbiamo anche qui istituito un tavolo di lavoro e stiamo iniziando a parlare con gli operator del settore. Vediamo che cosa succederà.
Anche qui non si sbilancia?
Perché qui non dipende da noi, noi possiamo solo stimolare i vettori ma poi sono loro che conoscono i clienti e il mercato.
Ancona però ha sottratto la UPS a Pescara, proponendo al corriere condizioni economiche più vantaggiose rispetto a quelle che aveva qui e un hangar che nello scalo abruzzese non aveva. Quindi l’aeroporto può incidere considerevolmente sulle decisioni del vettore.
Mi sarebbe piaciuto avere questi corrieri nell’aeroporto ma quando sono arrivato già non c’erano più.
Il collegamento Pescara-Toronto è stata la vittima per eccellenza tra le rotte cancellate in questa estate. La SAGA cosa ha fatto per mantenere questo volo. Ha trattato con la compagnia canadese? Ha proposto agevolazioni fiscali come avviene per altre compagnie che operano nello scalo (Ryanair, AirVallèee)?
È stato un fulmine a ciel sereno. Stavamo formando il nostro personale per preparare questo volo quando abbiamo ricevuto la comunicazione dall’azienda. Non ce l’aspettavamo proprio, è stata un semplice decisione interna, dettata da esigenze economiche della compagnia. Anche grazie all’intervento dei numerosi immigrati abruzzesi in Canada ci siamo attivati per riallacciare i rapporti con l’azienda e stiamo ora lavorando ad un ripristino dei collegamenti per l’estate 2013.
Anche qui solo un progetto o c’è qualcosa in più?
Solo un progetto, ne stiamo parlando.
La SAGA ha proposto alla compagnia come soluzione estrema di riunire il collegamento con Lamezia come avveniva fino a due anni fa?
Si, è la nostra proposta per il prossimo anno perché Lamezia sta subendo lo stesso calo dei passeggeri che aveva registrato Pescara.
In passato ha parlato di nuove rotte come Roma con Alitalia, la Sicilia o Mosca. A che punto sono le trattative?
Non vi sfugge niente eh?! Non è facile di questi tempi contattare compagnie… guardate costa sta succedendo alla Windjet.
L’anno scorso la Ryanair aveva proposto Trapani, a che punto siamo con questa trattativa?
Ryanair vuole semplicemente i soldi ed è per questo la SAGA non può muoversi da sola ma ha bisogno del sostegno della Regione.
Non crede che l’Aeroporto d’Abruzzo dipenda troppo da una sola compagnia aerea? Ryanair genera per Pescara più di un terzo dell’intero traffico aereo. Ci sono casi in Italia e Europa (vedi Alghero, Forlì) di aeroporti che si sono visti ricattare da Ryanair – “o aumentate i fondi o vi riduciamo i voli!” – Pescara può correre questo rischio?
Abbiamo un buon rapporto con Ryanair e ci hanno sempre dato il rispetto che meritiamo, siamo uno degli aeroporti con punte di efficienza tra i più elevati di tutto il loro network. È vero, Ryanair qui è quasi monopolista ed è nostra intenzione diversificare il traffico passeggeri tra più vettori. Ma bisogna ricordare che il nostro aeroporto ha un piccolo bacino di utenza, cosa che ci impedisce di attirare altri grandi vettori.
Però Ancona, qui vicino a noi, con bacino di utenza più o meno simile al nostro, annovera tre compagnie cargo e varie compagnie aeree.
Questo è vero ma Ancona nei primi quattro mese dell’anno è stato superato da Pescara per numero dei passeggeri (secondo gli ultimi dati passeggeri l’Aeroporto d’Ancona ha registrato un saldo maggiore rispetto all’Aeroporto d’Abruzzo ndr).
Parliamo di infrastrutture, fondi FAS ecc. L’ampliamento del terminal è ormai fermo da un anno mentre Carla Mannetti ( precedente Presidente SAGA ndr) indicava questa estate come termine per la conclusione dei lavori.
Questo è vero ma per il vecchio progetto. Negli ultimi mesi siamo riusciti ad ottenere nuovi fondi FAS, destinati a 3 aeree: pista, terminal e parcheggio multipiano. Stiamo discutendo ora se concludere il terminal secondo il vecchio progetto o sfruttare i nuovi fondi e realizzare un progetto più ambizioso.
Intanto l’Aeroporto d’Abruzzo è uno dei pochi in Italia che non ha un bar per i passeggeri in attesa di un volo.
Il vecchio progetto prevedere solo 4 box per negozi e bar, stiamo studiando la possibilità di realizzare un progetto più grande. Scioglieremo le riserve in autunno. D’altronde l’ampliamento del terminal non è l’unico dei nostri problemi: si pensi all’accessibilità dello scalo, come il raddoppio della tiburtina o i collegamenti con le linee interurbane dei bus.
Raddoppiare una strada per uno scalo di 500mila passeggeri o collegare l’aeroporto d’Abruzzo con Roma è per lei una priorità maggiore rispetto alla carenza di collegamenti con i centri turistici della regione (vedi la costa teramana, Vasto ecc) o la stessa aerea metropolitana? Per i voli serali mancano le coincidenze per la stessa città di Pescara, sul sito dell’aeroporto mancano perfino le indicazione del numero di bus da prendere della GTM dopo la rivoluzione delle linee.
Forse si il sito ha bisogno di un aggiornamento, ma stiamo pubblicizzando il transfer con Vasto e d’altronde l’aeroporto non può imporsi sulle scelte della GTM. Non siamo noi che decidiamo le corse.
Per il prossimo inverno il primo piano redatto da Ryanair per le rotte da Pescara vede cambi di orari su Bergamo e altre riduzioni di frequenza su altre rotte. Ne siete al corrente? Non crede che i nuovi orari per Bergamo influiranno negativamente sulle perfomance del volo Pescara-Linate, entrando direttamente in concorrenza con Alitalia che già in questi ultimi due anni ha visto calare drasticamente il numero di passeggeri? Non c’è il rischio che anche la compagnia di bandiera abbandoni lo scalo?
Si c’è questa possibilità. Stiamo parlando con Ryanair per gli orari del volo per Bergamo e abbiamo richiesto alla compagnia il ripristino della linea su Eindhoven dalla prossima estate.
Perché Eindhoven è stata sostituita con Dusseldorf un mese prima del suo avvio?
È stata una decisione della compagnia.
Ecco appunto, parlate di buoni rapporti con la compagnia irlandese ma dall’esterno sembra che le decisioni le prenda solo Ryanair: Eindhoven sostituita da Dusseldorf, Trapani sostituita con Verona. La SAGA, sembra, che sia più vittima che collaboratrice?
È una ricostruzione non molto difforme dalla realtà.
È vera la voce secondo cui la SAGA avrebbe proposto alla Ryanair il cambio di orario del volo per Cagliari, anche su pressione dei circoli sardi d’Abruzzo, ma la compagnia avrebbe ignorato la vostra richiesta.
Non mi risulta questa notizia.
La compagnia AirVallèe ha dato parecchi problemi ai passeggeri in questi mesi di operatività dei voli da/per Torino e Bucarest, ed è stata perfino redarguita da ENAC per i cambi di operativi e di programmi anche sui voli da/per Pescara. Firmerebbe di nuovo un contratto con questa compagnia?
Rispondo con un’altra domanda: Ci sono altre compagnie al posto dell’AirVallèe?
Ma non era meglio, allora, risparmiare o dirottare i fondi che avete versato ad AirVallèee per altre rotte e per altri operatori?
Non ci sono fondi per AirVallèe. Non funziona come Ryanair. C’è soltanto un contratto nel quale garantiamo un certo coefficiente di riempimento sui voli. Interveniamo solo se i passeggeri sono sotto una certa percentuale. Il contratto con la compagnia già c’era quando sono arrivato e siccome su Torino il coefficiente di riempimento era del 70% e quindi non gravava sulle casse di SAGA abbiamo esteso il contratto anche a Bucarest. Non mi sottraggo alla domanda ed è per questo dico che se ci fossero altre opportunità si potrebbe anche riparlare con AirVallèe per trovare altre soluzioni.
Come vede l’impegno attuale della Regione sull’aeroporto?
Ho chiesto in più occasioni a Chiodi di dedicarsi all’aeroporto dopo aver risanato la sanità. La risposta è stata positivissima anche se non si è ancora concretizzata. Tutte le decisioni sono state rimandate a settembre.
Come giudica il suo operato?
Pensavo fosse meno difficile. Ma sono abituato a vincere le sfide che mi pongo ma non posso certo fare tutto da solo. L’Aeroporto è fondamentale per lo sviluppo dell’intera regione, deve diventare una priorità per l’amministratore regionale. L’aeroporto è un ingranaggio fondamentale per l’economia abruzzese.
http://www.il-cittadino.it/saga-intervista-al-presidente-laureti-il-risanatore-08-08-2012/
Un disponibile e cordiale Laureti ci concede una lunga intervista per parlare del “suo” aeroporto. Professore d’Economia internazionale all’Università di Pescara e di Economia politica ed Economia internazionale all’Università di Bari, Laureti fa parte di una importante famiglia imprenditoriale attiva nel mercato del petrolio. Dal 2011 ricopre il ruolo di presidente della SAGA, la società che gestisce i servizi dell’Aeroporto d’Abruzzo, su indicazione dell’attuale Presidente della Regione Gianni Chiodi. Il Professore non si sottrae a nessuna domanda, consentendoci di toccare e analizzare tutti i principali temi riguardanti questa importante infrastruttura.
Professor Laureti, dalle prime sue dichiarazioni, risalenti ai primi giorni di presidenza della SAGA, ha parlato del raggiungimento dei 600mila passeggeri per il 2012, crede ancora che l’Aeroporto d’Abruzzo varcherà questa soglia?
Siamo a metà anno, abbiamo avuto qualche problema come ad esempio la cancellazione di alcuni voli, percui non posso sbilanciarmi. Sebbene nei primi mesi dell’anno il nostro aeroporto ha registrato un incremento di traffico del 14%, rispetto agli altri aeroporti nazionali di pari categoria che invece hanno chiuso i primi mesi dell’anno con un segno meno, da aprile in poi stiamo risentendo anche noi degli effetti della crisi economica. Tuttavia il calo dei passeggeri registrato in questi ultimi mesi è molto basso e questo ci consente ancora di avere un saldo positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Parla di crisi economica come causa del calo dei passeggeri ma l’Aeroporto d’Abruzzo in questi mesi si è visto cancellare parecchi voli stagionali e non (Toronto, Creta, Olbia, Catania ecc), non è possibile che anche queste cancellazioni abbiano influito sulla diminuzione del traffico passeggeri?
Si trattava di collegamenti charter per lo più estivi, operati da compagnie piccolissime e anche fallite (FlyOnair ndr). Questi sono “voletti” che portano pochi numeri. Il vero problema è la crisi che ha causato una riduzione di qualche punto percentuale sul riempimento degli aerei: il così detto coefficiente riempimento dei voli. 4-5 passeggeri in meno per ogni singolo aereo, moltiplicato per tutti i voli ed ecco che abbiamo registrato il calo di passeggeri.
A proposito di charter, questo tipo di traffico è pressoché zero da Pescara.
Abbiamo due problemi in questo Aeroporto: i charter e i cargo. Due settori che abbiamo il dovere di sviluppare. Sul fronte charter abbiamo aperto un tavolo di confronto con i principali Tour Operator d’Abruzzo e ci siamo dati appuntamento a dopo l’estate perché ormai per questa stagione era troppo tardi. Abbiamo però constatato che c’era la possibilità di aprire un volo per Sharm el Sheik dell’ultimo minuto. Per il 2013 ci sono altre possibilità ma il vero compito di commercializzazione e organizzazione spetta ai Tour Operator e non all’Aeroporto.
Sempre in tema charter, in due anni l’Aeroporto d’Abruzzo e l’indotto turistico della Regione hanno potuto godere dei benefici provenienti dall’accordo siglato dalla Regione con tour operator austriaci, che ha permesso a quasi ventimila turisti di visitare la regione. Questo accordo è ormai scaduto, ci saranno altre iniziative di questo tipo?
Quella è stata una bellissima iniziativa che dobbiamo all’assessore al turismo Di Dalmazio, che ho anche ringraziato in più occasioni. Per noi sarebbe molto auspicabile che queste iniziative venissero estese per gli anni venturi.
Per la situazione dei cargo?
Abbiamo anche qui istituito un tavolo di lavoro e stiamo iniziando a parlare con gli operator del settore. Vediamo che cosa succederà.
Anche qui non si sbilancia?
Perché qui non dipende da noi, noi possiamo solo stimolare i vettori ma poi sono loro che conoscono i clienti e il mercato.
Ancona però ha sottratto la UPS a Pescara, proponendo al corriere condizioni economiche più vantaggiose rispetto a quelle che aveva qui e un hangar che nello scalo abruzzese non aveva. Quindi l’aeroporto può incidere considerevolmente sulle decisioni del vettore.
Mi sarebbe piaciuto avere questi corrieri nell’aeroporto ma quando sono arrivato già non c’erano più.
Il collegamento Pescara-Toronto è stata la vittima per eccellenza tra le rotte cancellate in questa estate. La SAGA cosa ha fatto per mantenere questo volo. Ha trattato con la compagnia canadese? Ha proposto agevolazioni fiscali come avviene per altre compagnie che operano nello scalo (Ryanair, AirVallèee)?
È stato un fulmine a ciel sereno. Stavamo formando il nostro personale per preparare questo volo quando abbiamo ricevuto la comunicazione dall’azienda. Non ce l’aspettavamo proprio, è stata un semplice decisione interna, dettata da esigenze economiche della compagnia. Anche grazie all’intervento dei numerosi immigrati abruzzesi in Canada ci siamo attivati per riallacciare i rapporti con l’azienda e stiamo ora lavorando ad un ripristino dei collegamenti per l’estate 2013.
Anche qui solo un progetto o c’è qualcosa in più?
Solo un progetto, ne stiamo parlando.
La SAGA ha proposto alla compagnia come soluzione estrema di riunire il collegamento con Lamezia come avveniva fino a due anni fa?
Si, è la nostra proposta per il prossimo anno perché Lamezia sta subendo lo stesso calo dei passeggeri che aveva registrato Pescara.
In passato ha parlato di nuove rotte come Roma con Alitalia, la Sicilia o Mosca. A che punto sono le trattative?
Non vi sfugge niente eh?! Non è facile di questi tempi contattare compagnie… guardate costa sta succedendo alla Windjet.
L’anno scorso la Ryanair aveva proposto Trapani, a che punto siamo con questa trattativa?
Ryanair vuole semplicemente i soldi ed è per questo la SAGA non può muoversi da sola ma ha bisogno del sostegno della Regione.
Non crede che l’Aeroporto d’Abruzzo dipenda troppo da una sola compagnia aerea? Ryanair genera per Pescara più di un terzo dell’intero traffico aereo. Ci sono casi in Italia e Europa (vedi Alghero, Forlì) di aeroporti che si sono visti ricattare da Ryanair – “o aumentate i fondi o vi riduciamo i voli!” – Pescara può correre questo rischio?
Abbiamo un buon rapporto con Ryanair e ci hanno sempre dato il rispetto che meritiamo, siamo uno degli aeroporti con punte di efficienza tra i più elevati di tutto il loro network. È vero, Ryanair qui è quasi monopolista ed è nostra intenzione diversificare il traffico passeggeri tra più vettori. Ma bisogna ricordare che il nostro aeroporto ha un piccolo bacino di utenza, cosa che ci impedisce di attirare altri grandi vettori.
Però Ancona, qui vicino a noi, con bacino di utenza più o meno simile al nostro, annovera tre compagnie cargo e varie compagnie aeree.
Questo è vero ma Ancona nei primi quattro mese dell’anno è stato superato da Pescara per numero dei passeggeri (secondo gli ultimi dati passeggeri l’Aeroporto d’Ancona ha registrato un saldo maggiore rispetto all’Aeroporto d’Abruzzo ndr).
Parliamo di infrastrutture, fondi FAS ecc. L’ampliamento del terminal è ormai fermo da un anno mentre Carla Mannetti ( precedente Presidente SAGA ndr) indicava questa estate come termine per la conclusione dei lavori.
Questo è vero ma per il vecchio progetto. Negli ultimi mesi siamo riusciti ad ottenere nuovi fondi FAS, destinati a 3 aeree: pista, terminal e parcheggio multipiano. Stiamo discutendo ora se concludere il terminal secondo il vecchio progetto o sfruttare i nuovi fondi e realizzare un progetto più ambizioso.
Intanto l’Aeroporto d’Abruzzo è uno dei pochi in Italia che non ha un bar per i passeggeri in attesa di un volo.
Il vecchio progetto prevedere solo 4 box per negozi e bar, stiamo studiando la possibilità di realizzare un progetto più grande. Scioglieremo le riserve in autunno. D’altronde l’ampliamento del terminal non è l’unico dei nostri problemi: si pensi all’accessibilità dello scalo, come il raddoppio della tiburtina o i collegamenti con le linee interurbane dei bus.
Raddoppiare una strada per uno scalo di 500mila passeggeri o collegare l’aeroporto d’Abruzzo con Roma è per lei una priorità maggiore rispetto alla carenza di collegamenti con i centri turistici della regione (vedi la costa teramana, Vasto ecc) o la stessa aerea metropolitana? Per i voli serali mancano le coincidenze per la stessa città di Pescara, sul sito dell’aeroporto mancano perfino le indicazione del numero di bus da prendere della GTM dopo la rivoluzione delle linee.
Forse si il sito ha bisogno di un aggiornamento, ma stiamo pubblicizzando il transfer con Vasto e d’altronde l’aeroporto non può imporsi sulle scelte della GTM. Non siamo noi che decidiamo le corse.
Per il prossimo inverno il primo piano redatto da Ryanair per le rotte da Pescara vede cambi di orari su Bergamo e altre riduzioni di frequenza su altre rotte. Ne siete al corrente? Non crede che i nuovi orari per Bergamo influiranno negativamente sulle perfomance del volo Pescara-Linate, entrando direttamente in concorrenza con Alitalia che già in questi ultimi due anni ha visto calare drasticamente il numero di passeggeri? Non c’è il rischio che anche la compagnia di bandiera abbandoni lo scalo?
Si c’è questa possibilità. Stiamo parlando con Ryanair per gli orari del volo per Bergamo e abbiamo richiesto alla compagnia il ripristino della linea su Eindhoven dalla prossima estate.
Perché Eindhoven è stata sostituita con Dusseldorf un mese prima del suo avvio?
È stata una decisione della compagnia.
Ecco appunto, parlate di buoni rapporti con la compagnia irlandese ma dall’esterno sembra che le decisioni le prenda solo Ryanair: Eindhoven sostituita da Dusseldorf, Trapani sostituita con Verona. La SAGA, sembra, che sia più vittima che collaboratrice?
È una ricostruzione non molto difforme dalla realtà.
È vera la voce secondo cui la SAGA avrebbe proposto alla Ryanair il cambio di orario del volo per Cagliari, anche su pressione dei circoli sardi d’Abruzzo, ma la compagnia avrebbe ignorato la vostra richiesta.
Non mi risulta questa notizia.
La compagnia AirVallèe ha dato parecchi problemi ai passeggeri in questi mesi di operatività dei voli da/per Torino e Bucarest, ed è stata perfino redarguita da ENAC per i cambi di operativi e di programmi anche sui voli da/per Pescara. Firmerebbe di nuovo un contratto con questa compagnia?
Rispondo con un’altra domanda: Ci sono altre compagnie al posto dell’AirVallèe?
Ma non era meglio, allora, risparmiare o dirottare i fondi che avete versato ad AirVallèee per altre rotte e per altri operatori?
Non ci sono fondi per AirVallèe. Non funziona come Ryanair. C’è soltanto un contratto nel quale garantiamo un certo coefficiente di riempimento sui voli. Interveniamo solo se i passeggeri sono sotto una certa percentuale. Il contratto con la compagnia già c’era quando sono arrivato e siccome su Torino il coefficiente di riempimento era del 70% e quindi non gravava sulle casse di SAGA abbiamo esteso il contratto anche a Bucarest. Non mi sottraggo alla domanda ed è per questo dico che se ci fossero altre opportunità si potrebbe anche riparlare con AirVallèe per trovare altre soluzioni.
Come vede l’impegno attuale della Regione sull’aeroporto?
Ho chiesto in più occasioni a Chiodi di dedicarsi all’aeroporto dopo aver risanato la sanità. La risposta è stata positivissima anche se non si è ancora concretizzata. Tutte le decisioni sono state rimandate a settembre.
Come giudica il suo operato?
Pensavo fosse meno difficile. Ma sono abituato a vincere le sfide che mi pongo ma non posso certo fare tutto da solo. L’Aeroporto è fondamentale per lo sviluppo dell’intera regione, deve diventare una priorità per l’amministratore regionale. L’aeroporto è un ingranaggio fondamentale per l’economia abruzzese.
http://www.il-cittadino.it/saga-intervista-al-presidente-laureti-il-risanatore-08-08-2012/