Intervista al presidente Laureti, aeroporto d'Abruzzo


Bender

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9 Novembre 2005
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Pescara
SAGA: intervista al Presidente Laureti, il risanatore

Un disponibile e cordiale Laureti ci concede una lunga intervista per parlare del “suo” aeroporto. Professore d’Economia internazionale all’Università di Pescara e di Economia politica ed Economia internazionale all’Università di Bari, Laureti fa parte di una importante famiglia imprenditoriale attiva nel mercato del petrolio. Dal 2011 ricopre il ruolo di presidente della SAGA, la società che gestisce i servizi dell’Aeroporto d’Abruzzo, su indicazione dell’attuale Presidente della Regione Gianni Chiodi. Il Professore non si sottrae a nessuna domanda, consentendoci di toccare e analizzare tutti i principali temi riguardanti questa importante infrastruttura.

Professor Laureti, dalle prime sue dichiarazioni, risalenti ai primi giorni di presidenza della SAGA, ha parlato del raggiungimento dei 600mila passeggeri per il 2012, crede ancora che l’Aeroporto d’Abruzzo varcherà questa soglia?
Siamo a metà anno, abbiamo avuto qualche problema come ad esempio la cancellazione di alcuni voli, percui non posso sbilanciarmi. Sebbene nei primi mesi dell’anno il nostro aeroporto ha registrato un incremento di traffico del 14%, rispetto agli altri aeroporti nazionali di pari categoria che invece hanno chiuso i primi mesi dell’anno con un segno meno, da aprile in poi stiamo risentendo anche noi degli effetti della crisi economica. Tuttavia il calo dei passeggeri registrato in questi ultimi mesi è molto basso e questo ci consente ancora di avere un saldo positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Parla di crisi economica come causa del calo dei passeggeri ma l’Aeroporto d’Abruzzo in questi mesi si è visto cancellare parecchi voli stagionali e non (Toronto, Creta, Olbia, Catania ecc), non è possibile che anche queste cancellazioni abbiano influito sulla diminuzione del traffico passeggeri?
Si trattava di collegamenti charter per lo più estivi, operati da compagnie piccolissime e anche fallite (FlyOnair ndr). Questi sono “voletti” che portano pochi numeri. Il vero problema è la crisi che ha causato una riduzione di qualche punto percentuale sul riempimento degli aerei: il così detto coefficiente riempimento dei voli. 4-5 passeggeri in meno per ogni singolo aereo, moltiplicato per tutti i voli ed ecco che abbiamo registrato il calo di passeggeri.

A proposito di charter, questo tipo di traffico è pressoché zero da Pescara.
Abbiamo due problemi in questo Aeroporto: i charter e i cargo. Due settori che abbiamo il dovere di sviluppare. Sul fronte charter abbiamo aperto un tavolo di confronto con i principali Tour Operator d’Abruzzo e ci siamo dati appuntamento a dopo l’estate perché ormai per questa stagione era troppo tardi. Abbiamo però constatato che c’era la possibilità di aprire un volo per Sharm el Sheik dell’ultimo minuto. Per il 2013 ci sono altre possibilità ma il vero compito di commercializzazione e organizzazione spetta ai Tour Operator e non all’Aeroporto.

Sempre in tema charter, in due anni l’Aeroporto d’Abruzzo e l’indotto turistico della Regione hanno potuto godere dei benefici provenienti dall’accordo siglato dalla Regione con tour operator austriaci, che ha permesso a quasi ventimila turisti di visitare la regione. Questo accordo è ormai scaduto, ci saranno altre iniziative di questo tipo?
Quella è stata una bellissima iniziativa che dobbiamo all’assessore al turismo Di Dalmazio, che ho anche ringraziato in più occasioni. Per noi sarebbe molto auspicabile che queste iniziative venissero estese per gli anni venturi.

Per la situazione dei cargo?
Abbiamo anche qui istituito un tavolo di lavoro e stiamo iniziando a parlare con gli operator del settore. Vediamo che cosa succederà.

Anche qui non si sbilancia?
Perché qui non dipende da noi, noi possiamo solo stimolare i vettori ma poi sono loro che conoscono i clienti e il mercato.

Ancona però ha sottratto la UPS a Pescara, proponendo al corriere condizioni economiche più vantaggiose rispetto a quelle che aveva qui e un hangar che nello scalo abruzzese non aveva. Quindi l’aeroporto può incidere considerevolmente sulle decisioni del vettore.
Mi sarebbe piaciuto avere questi corrieri nell’aeroporto ma quando sono arrivato già non c’erano più.

Il collegamento Pescara-Toronto è stata la vittima per eccellenza tra le rotte cancellate in questa estate. La SAGA cosa ha fatto per mantenere questo volo. Ha trattato con la compagnia canadese? Ha proposto agevolazioni fiscali come avviene per altre compagnie che operano nello scalo (Ryanair, AirVallèee)?
È stato un fulmine a ciel sereno. Stavamo formando il nostro personale per preparare questo volo quando abbiamo ricevuto la comunicazione dall’azienda. Non ce l’aspettavamo proprio, è stata un semplice decisione interna, dettata da esigenze economiche della compagnia. Anche grazie all’intervento dei numerosi immigrati abruzzesi in Canada ci siamo attivati per riallacciare i rapporti con l’azienda e stiamo ora lavorando ad un ripristino dei collegamenti per l’estate 2013.

Anche qui solo un progetto o c’è qualcosa in più?
Solo un progetto, ne stiamo parlando.

La SAGA ha proposto alla compagnia come soluzione estrema di riunire il collegamento con Lamezia come avveniva fino a due anni fa?
Si, è la nostra proposta per il prossimo anno perché Lamezia sta subendo lo stesso calo dei passeggeri che aveva registrato Pescara.

In passato ha parlato di nuove rotte come Roma con Alitalia, la Sicilia o Mosca. A che punto sono le trattative?
Non vi sfugge niente eh?! Non è facile di questi tempi contattare compagnie… guardate costa sta succedendo alla Windjet.
L’anno scorso la Ryanair aveva proposto Trapani, a che punto siamo con questa trattativa?

Ryanair vuole semplicemente i soldi ed è per questo la SAGA non può muoversi da sola ma ha bisogno del sostegno della Regione.
Non crede che l’Aeroporto d’Abruzzo dipenda troppo da una sola compagnia aerea? Ryanair genera per Pescara più di un terzo dell’intero traffico aereo. Ci sono casi in Italia e Europa (vedi Alghero, Forlì) di aeroporti che si sono visti ricattare da Ryanair – “o aumentate i fondi o vi riduciamo i voli!” – Pescara può correre questo rischio?
Abbiamo un buon rapporto con Ryanair e ci hanno sempre dato il rispetto che meritiamo, siamo uno degli aeroporti con punte di efficienza tra i più elevati di tutto il loro network. È vero, Ryanair qui è quasi monopolista ed è nostra intenzione diversificare il traffico passeggeri tra più vettori. Ma bisogna ricordare che il nostro aeroporto ha un piccolo bacino di utenza, cosa che ci impedisce di attirare altri grandi vettori.

Però Ancona, qui vicino a noi, con bacino di utenza più o meno simile al nostro, annovera tre compagnie cargo e varie compagnie aeree.
Questo è vero ma Ancona nei primi quattro mese dell’anno è stato superato da Pescara per numero dei passeggeri (secondo gli ultimi dati passeggeri l’Aeroporto d’Ancona ha registrato un saldo maggiore rispetto all’Aeroporto d’Abruzzo ndr).

Parliamo di infrastrutture, fondi FAS ecc. L’ampliamento del terminal è ormai fermo da un anno mentre Carla Mannetti ( precedente Presidente SAGA ndr) indicava questa estate come termine per la conclusione dei lavori.
Questo è vero ma per il vecchio progetto. Negli ultimi mesi siamo riusciti ad ottenere nuovi fondi FAS, destinati a 3 aeree: pista, terminal e parcheggio multipiano. Stiamo discutendo ora se concludere il terminal secondo il vecchio progetto o sfruttare i nuovi fondi e realizzare un progetto più ambizioso.

Intanto l’Aeroporto d’Abruzzo è uno dei pochi in Italia che non ha un bar per i passeggeri in attesa di un volo.
Il vecchio progetto prevedere solo 4 box per negozi e bar, stiamo studiando la possibilità di realizzare un progetto più grande. Scioglieremo le riserve in autunno. D’altronde l’ampliamento del terminal non è l’unico dei nostri problemi: si pensi all’accessibilità dello scalo, come il raddoppio della tiburtina o i collegamenti con le linee interurbane dei bus.

Raddoppiare una strada per uno scalo di 500mila passeggeri o collegare l’aeroporto d’Abruzzo con Roma è per lei una priorità maggiore rispetto alla carenza di collegamenti con i centri turistici della regione (vedi la costa teramana, Vasto ecc) o la stessa aerea metropolitana? Per i voli serali mancano le coincidenze per la stessa città di Pescara, sul sito dell’aeroporto mancano perfino le indicazione del numero di bus da prendere della GTM dopo la rivoluzione delle linee.
Forse si il sito ha bisogno di un aggiornamento, ma stiamo pubblicizzando il transfer con Vasto e d’altronde l’aeroporto non può imporsi sulle scelte della GTM. Non siamo noi che decidiamo le corse.

Per il prossimo inverno il primo piano redatto da Ryanair per le rotte da Pescara vede cambi di orari su Bergamo e altre riduzioni di frequenza su altre rotte. Ne siete al corrente? Non crede che i nuovi orari per Bergamo influiranno negativamente sulle perfomance del volo Pescara-Linate, entrando direttamente in concorrenza con Alitalia che già in questi ultimi due anni ha visto calare drasticamente il numero di passeggeri? Non c’è il rischio che anche la compagnia di bandiera abbandoni lo scalo?
Si c’è questa possibilità. Stiamo parlando con Ryanair per gli orari del volo per Bergamo e abbiamo richiesto alla compagnia il ripristino della linea su Eindhoven dalla prossima estate.

Perché Eindhoven è stata sostituita con Dusseldorf un mese prima del suo avvio?
È stata una decisione della compagnia.

Ecco appunto, parlate di buoni rapporti con la compagnia irlandese ma dall’esterno sembra che le decisioni le prenda solo Ryanair: Eindhoven sostituita da Dusseldorf, Trapani sostituita con Verona. La SAGA, sembra, che sia più vittima che collaboratrice?
È una ricostruzione non molto difforme dalla realtà.

È vera la voce secondo cui la SAGA avrebbe proposto alla Ryanair il cambio di orario del volo per Cagliari, anche su pressione dei circoli sardi d’Abruzzo, ma la compagnia avrebbe ignorato la vostra richiesta.
Non mi risulta questa notizia.

La compagnia AirVallèe ha dato parecchi problemi ai passeggeri in questi mesi di operatività dei voli da/per Torino e Bucarest, ed è stata perfino redarguita da ENAC per i cambi di operativi e di programmi anche sui voli da/per Pescara. Firmerebbe di nuovo un contratto con questa compagnia?
Rispondo con un’altra domanda: Ci sono altre compagnie al posto dell’AirVallèe?

Ma non era meglio, allora, risparmiare o dirottare i fondi che avete versato ad AirVallèee per altre rotte e per altri operatori?
Non ci sono fondi per AirVallèe. Non funziona come Ryanair. C’è soltanto un contratto nel quale garantiamo un certo coefficiente di riempimento sui voli. Interveniamo solo se i passeggeri sono sotto una certa percentuale. Il contratto con la compagnia già c’era quando sono arrivato e siccome su Torino il coefficiente di riempimento era del 70% e quindi non gravava sulle casse di SAGA abbiamo esteso il contratto anche a Bucarest. Non mi sottraggo alla domanda ed è per questo dico che se ci fossero altre opportunità si potrebbe anche riparlare con AirVallèe per trovare altre soluzioni.

Come vede l’impegno attuale della Regione sull’aeroporto?
Ho chiesto in più occasioni a Chiodi di dedicarsi all’aeroporto dopo aver risanato la sanità. La risposta è stata positivissima anche se non si è ancora concretizzata. Tutte le decisioni sono state rimandate a settembre.

Come giudica il suo operato?
Pensavo fosse meno difficile. Ma sono abituato a vincere le sfide che mi pongo ma non posso certo fare tutto da solo. L’Aeroporto è fondamentale per lo sviluppo dell’intera regione, deve diventare una priorità per l’amministratore regionale. L’aeroporto è un ingranaggio fondamentale per l’economia abruzzese.

http://www.il-cittadino.it/saga-intervista-al-presidente-laureti-il-risanatore-08-08-2012/
 
SAGA: intervista al Presidente Laureti, il risanatore

Partendo dal presupposto che, il fatto che si sia reso disponibile lo apprezzo,mi riserbo sul fatto che molte domande hanno avuto una risposta...direi molto evasiva.
Non me la sento ancora di giudicare(anche se raddoppiare la Tiburtina è una bagianata assurda,dovresti radere al suolo 4 km e passo di case:morto:) Laureti e il futuro,vediamo a Settembre che ci dice,sperando che per i nuovi voli non dobbiamo aspettare l'estate prossima.
 
Per i lavori stanno decidendo sul da farsi con i nuovi fondi FAS...Interessante quando Laureti dice un progetto più ambizioso...Speriamo bene...
 
Io vorrei capire meglio quando dice "Rispondo con un’altra domanda: Ci sono altre compagnie al posto dell’AirVallèe?".

Premesso che l'assoluta dipendenza da RYR non è una bestia nera, dato il bacino pescarese (che, con tutto il rispetto, non è Alghero) che proprio piccolo piccolo non è. Se RYR dovesse fare scherzi non è impensabile il subentro di un'altra LC in forze. Ma detto questo, mi vien da rispondere alla domanda sopra con un paio di nomi che, a quanto pare, vanno bene in Italia e vogliono espandersi. Easyjet e Volotea. La prima magari non entrerà finchè RYR sarà presente ma perchè non provarci? La seconda ha una base in un posto (VCE) che puo garantire, a parte un ottimo p2p (vedere traffico ferroviario veneto-abruzzo e veneto-molise/foggia), anche interessanti connessioni verso mezzo mondo.
 
Il vero problema è la crisi che ha causato una riduzione di qualche punto percentuale sul riempimento degli aerei: il così detto coefficiente riempimento dei voli. 4-5 passeggeri in meno per ogni singolo aereo, moltiplicato per tutti i voli ed ecco che abbiamo registrato il calo di passeggeri.

Il -10% sugli internazionali non si giustifica con la crisi economica e neppure con 4-5 passeggeri in meno a volo ... il calo c'è perchè mancano i collegamenti, vedi Toronto ...

A parte le giustificazioni, personalmente non vedo niente per il futuro ... nè sul fornte cargo, nè per le nuove rotte ...
 
Il -10% sugli internazionali non si giustifica con la crisi economica e neppure con 4-5 passeggeri in meno a volo ... il calo c'è perchè mancano i collegamenti, vedi Toronto ...

A parte le giustificazioni, personalmente non vedo niente per il futuro ... nè sul fornte cargo, nè per le nuove rotte ...

Sono d'accordo. Aeroporti medio/piccoli come quelli di Pescara o Ancona hanno volumi di traffico e numero di voli limitati. Basta cancellare qualche volo (specie magari Ryanair) rispetto alla stagione precedente ed ecco che arriva il segno meno nel calcolo percentuale. In altre parole, anche un solo volo cancellato incide in maniera molto maggiore su un piccolo aeroporto che su un hub, per ovvie ragioni matematiche.
 
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La compagnia AirVallèe ha dato parecchi problemi ai passeggeri in questi mesi di operatività dei voli da/per Torino e Bucarest, ed è stata perfino redarguita da ENAC per i cambi di operativi e di programmi anche sui voli da/per Pescara. Firmerebbe di nuovo un contratto con questa compagnia?
Rispondo con un’altra domanda: Ci sono altre compagnie al posto dell’AirVallèe?


C'è Volotea, Danube Wings, Darwin etc.
 
Io penso che il principale problema dell'Apt sia la dipendenza totale da Ryan Air .
E se Ryan Air se ne dovesse andare od imporre condizioni non accettabili, non sarà così facile sostituirla come è scritto più sopra , sempre a mio parere.
La Società dovrebbe innanzi tutto fare di tutto per ripristinare dei collegamenti con FCO o LIN tramite AZ o AP per "cominciare" a cambiare le carte in tavola.
Stare lì e lamentarsi per scelte fatte in Irlanda sulle destinazioni Ryan è aria fritta.
 
Io penso che il principale problema dell'Apt sia la dipendenza totale da Ryan Air .
E se Ryan Air se ne dovesse andare od imporre condizioni non accettabili, non sarà così facile sostituirla come è scritto più sopra , sempre a mio parere.
La Società dovrebbe innanzi tutto fare di tutto per ripristinare dei collegamenti con FCO o LIN tramite AZ o AP per "cominciare" a cambiare le carte in tavola.
Stare lì e lamentarsi per scelte fatte in Irlanda sulle destinazioni Ryan è aria fritta.
Mi ritrovo qui a ripetere sempre le stesse cose : questa società di gestione NON è in grado di trattare con nessuna compagnia con un minimo di credibilità e non ne ha neanche i mezzi (economici soprattutto). AZ non si è mai interessata a questo scalo e certo non lo farà ora. Tra l' altro AZ non verrebbe certo a fare beneficenza!
 
Mi ritrovo qui a ripetere sempre le stesse cose : questa società di gestione NON è in grado di trattare con nessuna compagnia con un minimo di credibilità e non ne ha neanche i mezzi (economici soprattutto). AZ non si è mai interessata a questo scalo e certo non lo farà ora. Tra l' altro AZ non verrebbe certo a fare beneficenza!

Ritengo queste novità figlie del pepe nelle chapèt:D

Riprende quota il volo Pescara-Toronto
Trattativa con Alitalia per due nuove rotte internazionali e il rilancio dell'hangar
Antonio Fragassi Uscito dalla porta, il volo Pescara-Toronto rientra dalla finestra.


Non ora, ovviamente, visto che la compagnia Air Transat ha deciso lo stop quattro mesi fa, ma all'inizio del 2013. Parola di Lucio Laureti, presidente della Saga, a dir poco arrabbiato per le accuse rivoltegli dal gruppo del Pd alla Provincia, guidato da Antonio Di Marco. Questi ha disegnato un quadro a tinte fosche della situazione dell'aeroporto, a cominciare dal volo con Toronto soppresso a marzo: «Laureti dice il falso - attacca Di Marco - quando afferma che è stato soppresso anche il volo dell'Air Transat per Lamezia Terme. Abbiamo verificato con Assoaeroporti, fonte ufficiale, che il volo non è mai stato cancellato, ci ha rimesso invece solo Pescara e soprattutto la grande comunità degli abruzzesi che vivono a Toronto e che è costretta a fare scalo a Roma prima di tornare nella propria terra». Di Marco, inoltre, contesta a Laureti i dati sul trend del traffico passeggeri di qui a fine anno: «I numeri smentiscono Laureti perché dal +43 per cento di gennaio siamo crollati al +7 complessivo del primo semestre e di questo passo chiuderemo il 2012 col segno meno». Laureti prima si arrabbia, poi recupera l'aplomb e svela i piani della Saga: «Dopo la perdita del Pescara-Toronto non siamo stati a dormire, anzi, abbiamo tenuto vivo il rapporto con la compagnia e posso annunciare che il volo tornerà nel 2013. I numeri in calo e la crisi petrolifera non consentono all'Air Transat di fare due voli distinti settimanali in Italia. Per questo motivo vi sarà un collegamento unico Toronto-Pescara-Lamezia Terme». Nel frattempo, la Saga stringe i tempi con Alitalia per due progetti: «Il primo è attivare almeno altri due collegamenti internazionali attraverso triangolazioni di voli con gli scali romani, più Ciampino che Fiumicino, e di proporre, ovviamente, pacchetti turistici complessivi appetibili per il turista vero, quello che ci interessa maggiormente per fare incoming, cioè turismo in entrata. Il secondo progetto in ballo con Alitalia è ricucire il rapporto con AirOne Tecnique per recuperare l'hangar, fermo ormai da quattro anni».
 
Ritengo queste novità figlie del pepe nelle chapèt:D

Riprende quota il volo Pescara-Toronto
Trattativa con Alitalia per due nuove rotte internazionali e il rilancio dell'hangar
Antonio Fragassi Uscito dalla porta, il volo Pescara-Toronto rientra dalla finestra.


Non ora, ovviamente, visto che la compagnia Air Transat ha deciso lo stop quattro mesi fa, ma all'inizio del 2013. Parola di Lucio Laureti, presidente della Saga, a dir poco arrabbiato per le accuse rivoltegli dal gruppo del Pd alla Provincia, guidato da Antonio Di Marco. Questi ha disegnato un quadro a tinte fosche della situazione dell'aeroporto, a cominciare dal volo con Toronto soppresso a marzo: «Laureti dice il falso - attacca Di Marco - quando afferma che è stato soppresso anche il volo dell'Air Transat per Lamezia Terme. Abbiamo verificato con Assoaeroporti, fonte ufficiale, che il volo non è mai stato cancellato, ci ha rimesso invece solo Pescara e soprattutto la grande comunità degli abruzzesi che vivono a Toronto e che è costretta a fare scalo a Roma prima di tornare nella propria terra». Di Marco, inoltre, contesta a Laureti i dati sul trend del traffico passeggeri di qui a fine anno: «I numeri smentiscono Laureti perché dal +43 per cento di gennaio siamo crollati al +7 complessivo del primo semestre e di questo passo chiuderemo il 2012 col segno meno». Laureti prima si arrabbia, poi recupera l'aplomb e svela i piani della Saga: «Dopo la perdita del Pescara-Toronto non siamo stati a dormire, anzi, abbiamo tenuto vivo il rapporto con la compagnia e posso annunciare che il volo tornerà nel 2013. I numeri in calo e la crisi petrolifera non consentono all'Air Transat di fare due voli distinti settimanali in Italia. Per questo motivo vi sarà un collegamento unico Toronto-Pescara-Lamezia Terme». Nel frattempo, la Saga stringe i tempi con Alitalia per due progetti: «Il primo è attivare almeno altri due collegamenti internazionali attraverso triangolazioni di voli con gli scali romani, più Ciampino che Fiumicino, e di proporre, ovviamente, pacchetti turistici complessivi appetibili per il turista vero, quello che ci interessa maggiormente per fare incoming, cioè turismo in entrata. Il secondo progetto in ballo con Alitalia è ricucire il rapporto con AirOne Tecnique per recuperare l'hangar, fermo ormai da quattro anni».
Fermo da 4 anni?
 
Ritengo queste novità figlie del pepe nelle chapèt:D

Riprende quota il volo Pescara-Toronto
Trattativa con Alitalia per due nuove rotte internazionali e il rilancio dell'hangar
Antonio Fragassi Uscito dalla porta, il volo Pescara-Toronto rientra dalla finestra.


Non ora, ovviamente, visto che la compagnia Air Transat ha deciso lo stop quattro mesi fa, ma all'inizio del 2013. Parola di Lucio Laureti, presidente della Saga, a dir poco arrabbiato per le accuse rivoltegli dal gruppo del Pd alla Provincia, guidato da Antonio Di Marco. Questi ha disegnato un quadro a tinte fosche della situazione dell'aeroporto, a cominciare dal volo con Toronto soppresso a marzo: «Laureti dice il falso - attacca Di Marco - quando afferma che è stato soppresso anche il volo dell'Air Transat per Lamezia Terme. Abbiamo verificato con Assoaeroporti, fonte ufficiale, che il volo non è mai stato cancellato, ci ha rimesso invece solo Pescara e soprattutto la grande comunità degli abruzzesi che vivono a Toronto e che è costretta a fare scalo a Roma prima di tornare nella propria terra». Di Marco, inoltre, contesta a Laureti i dati sul trend del traffico passeggeri di qui a fine anno: «I numeri smentiscono Laureti perché dal +43 per cento di gennaio siamo crollati al +7 complessivo del primo semestre e di questo passo chiuderemo il 2012 col segno meno». Laureti prima si arrabbia, poi recupera l'aplomb e svela i piani della Saga: «Dopo la perdita del Pescara-Toronto non siamo stati a dormire, anzi, abbiamo tenuto vivo il rapporto con la compagnia e posso annunciare che il volo tornerà nel 2013. I numeri in calo e la crisi petrolifera non consentono all'Air Transat di fare due voli distinti settimanali in Italia. Per questo motivo vi sarà un collegamento unico Toronto-Pescara-Lamezia Terme». Nel frattempo, la Saga stringe i tempi con Alitalia per due progetti: «Il primo è attivare almeno altri due collegamenti internazionali attraverso triangolazioni di voli con gli scali romani, più Ciampino che Fiumicino, e di proporre, ovviamente, pacchetti turistici complessivi appetibili per il turista vero, quello che ci interessa maggiormente per fare incoming, cioè turismo in entrata. Il secondo progetto in ballo con Alitalia è ricucire il rapporto con AirOne Tecnique per recuperare l'hangar, fermo ormai da quattro anni».
Altro bel concentrato di cavolate...su tutte AZ che mette voli internazionali con triangolazioni con CIA!