Cosa tocca leggere ancora oggi.
Il problema di AZ sul lungo non è mai stato il load factor. Mai.
Gli aerei erano sempre pieni. Sempre.
Il problema era che potevi anche mettere la gente in piedi o sulle ali ma il volo era sempre e comunque in perdita.
Il perchè di questo paradosso lo sapete meglio di me, voi che ci lavorate.
Ma voi pensate veramente che aprendo rotte a rotta di collo la situazione migliorerebbe?
Oggi NON C'È PIÙ SPAZIO per altri vettori globali. L'ultimo treno è passato da un pezzo. E non ne sono previsti altri, ne ora ne mai! Sei un vettore satellite ormai. Ringrazia di avere ancora voli intercontinentali e prega che qualcuno ti compri.
Il resto è fantacalcio: una cosa divertente ma lontana mille anni luce dalla realtà.
Ding dong, svegliamoci.
Niente di personale contro TW 843, che forse a causa dell’eta’ ha solo conosciuto l’Italia da retrocessione e l’Alitalia dei perdenti, ma cosa ci tocca leggere!
Se Mattei avesse avuto un simile complesso di inferiorita’ l’ENI non sarebbe mai esistita, se l’AD di Turkish Airlines l’avesse pensata cosi, TY non sarebbe diventata in pochi anni quello che e’ oggi.
Chi diventa grande lo fa perche’ pensa di riuscirci anche quando tutto e tutti ti dicono che non ci riuscirai.
Nessuno pretende che AZ diventi una compagnia a livello di AF, BA, LH in pochi anni ma solo che sia piu’ ambiziosa e faccia utili crescendo. Gli utili, lo riconiscono tutti, si fanno sul lungo raggio, ove AZ non riesce per mancanza di coraggio neppure a consolidare le rotte profittevoli (BUE, GRU).
Nel modesto piano Fenice era prevista Seul entro il 2012 e Sansavini ha appena annunciato che non sara’ aperta ne’ quest’anno ne’ nel 2013,
Potremmo scommettere che nell’Alitalia del 2012 amministrata da Don Abbondio ci saranno tanti che diranno “Questa rotta non s’ha da aprire, ne’ oggi ne’ mai”.
Ne medio raggio non solo non riesce a crescere ma vende, per tappare le falle del bilancio, perfino gli slot su Heathrow.
Parlare di societa’ che puo’ solo ambire ad essere un satellite, in un Paese di 6o milioni di abitanti e con un reddito pro capite ancora da Paese benestante denota un complesso di inefriorita’ che in fondo e’ proprio quello di cui hanno sofferto i dirigenti AZ da Velani in poi.
Rubando le parole a Maurizio Pratto per AZ ci vorrebbe l’esorcista, non per liberarla dal malocchio, che non esiste, ma per liberarla da un complesso di inferiorita’ che esiste, ha contagiato molti in AZ e che metterebbe paura anche al miglior psicoterapeuta.