(AGI) - Palermo, 12 apr. - Da 10 a 6 anni e 8 mesi per il comandante, da 10 a 6 anni per il secondo pilota: ridotte in secondo grado, rispetto alla sentenza del Gup Vittorio Anania, le pene per il disastro dell Atr 72 della Tuninter, precipitato in mare, al largo di Capo Gallo, a Palermo, il 6 agosto 2005: il volo proveniva da Bari ed era diretto a Djerba. Morirono 16 persone e 23 rimasero ferite, alcune in maniera grave. La seconda sezione della corte d'appello di Palermo, presieduta da Daniele Marraffa, oggi ha riconosciuto le attenuanti generiche ai sette imputati, tutti tunisini, ritenuti responsabili di disastro e omicidio colposo plurimo, oltre che di lesioni colpose gravissime. La pena piu' alta e' toccata ancora una volta al comandante, Chafik Gharby, ritenuto il principale responsabile di quell improvvido ammaraggio dell aereo, rimasto senza carburante per il difettoso funzionamento di un apparecchio che avrebbe dovuto misurare il livello della benzina: al di la' delle gravi responsabilita' tecniche per questo malfunzionamento, tutte le perizie hanno dimostrato che il velivolo sarebbe potuto arrivare, semplicemente planando e sfruttando le correnti ascensionali, anche a motore spento fino a Punta Raisi.
Il comandante Gharby ha cosi' avuto 6 anni e 8 mesi; 6 anni li ha avuti il suo secondo, Ali Lassoued Kebaier. La stessa pena e' toccata al direttore generale della Tuninter Moncef Zouari e al direttore tecnico Zouheir Chetouane (che davanti al Gup avevano avuto entrambi nove anni). Cinque anni e 8 mesi ciascuno, con una riduzione rispetto agli otto anni del primo grado, sono stati inflitti infine al responsabile del reparto di manutenzione Zouehir Siala, al meccanico Nebil C