Addio Lufthansa Italia, in Italia le attività solo con Air Dolomiti e Lufthansa


Il tuo ragionamento lo condivido, pero' realisticamente a questa storia dei LR io non c'ho mai creduto. Non avrebbero mai chiuso il rubinetto di pax LR per FRA e MUC da Milano, sarebbero stati dei folli solo a pensarlo.

Non si sarebbe trattato di chiudere i rubinetti perché, comunque, FRA e MUC sarebbero rimasti i grandi hub e a Milano si sarebbero aggiunte tramite magari 2/3 macchine LH stations nevralgiche come NYC, TYO, GRU e poi C/S con altre compagnie della stessa alleanza. Parlo ovviamente di fantaviazione perché nessuno sa con certezza se o meno ci fossero tali intenzioni.
 
Non si sarebbe trattato di chiudere i rubinetti perché, comunque, FRA e MUC sarebbero rimasti i grandi hub e a Milano si sarebbero aggiunte tramite magari 2/3 macchine LH stations nevralgiche come NYC, TYO, GRU e poi C/S con altre compagnie della stessa alleanza. Parlo ovviamente di fantaviazione perché nessuno sa con certezza se o meno ci fossero tali intenzioni.

Condivido che chi pensava potesse essere vero che LH investisse LR a MXP...ere piu' che fantaviazionscientifico.
IMHO MXP non diventerà mai piu' di quello che è (caso mai puo' downgradare) finche una compagnia non farà hub, generando massa critica e quindi dando supporto ai LR.
Solo un piccolo particolare: DL aveve MXP ATL (parliamo di ATL, chiamato in questo sito "il RE dei re") giornaliero. Dehubbing AZ, ora cerca di vivacchiare 4/5 volte a settimana...e credo che nessuno ci metterebbe la mano sul fuoco sul fatto che prima o poi venga levato.
Mancano i pax in transito e quindi qualsiasi mossa è a mio parere azzardata su MXP.
 
Lufthansa: "L'Italia sarà ancora decisiva"

Sull'hub milanese Lh ha poi dovuto guardarsi le spalle da altre insidie. "EasyJet ha messo in piedi un'offerta molto forte, basata su un pricing aggressivo che sulle rotte europee è stato premiante", sottraendo così anche la fetta di mass market che poteva entrare nel business del colosso tedesco.


hoibò ! questo con chi pensava di andare in concorrenza a MXP con Emirates ? con queste dichiarazioni ci sta semplicemente prendendo in giro , ne più ne meno


Certo che siamo decisivi: siamo il primo mercato dopo la Germania e Milano è dopo Londra e Parigi la città da dove partono il maggior numero di voli LH al giorno per cui noto che siamo strategici.

strategici per il loro guadagno di sicuro , sicuramente non viceversa
 
Ah credo di aver capito.......probabilmente erano quelle mail rassicuranti del 'la mission non cambia'


Si dava per certa anche la fine di Kraus, di Air Dolomiti e altre fesserie.
 
Solo un piccolo particolare: DL aveve MXP ATL (parliamo di ATL, chiamato in questo sito "il RE dei re") giornaliero. Dehubbing AZ, ora cerca di vivacchiare 4/5 volte a settimana...e credo che nessuno ci metterebbe la mano sul fuoco sul fatto che prima o poi venga levato.
Mancano i pax in transito e quindi qualsiasi mossa è a mio parere azzardata su MXP.

Quoto: quando AZ hubbava a MXP, Patrizia Ribaga e Delta stessa ribadivano con fermezza che il DL75 era il collegamento con le migliori performances del network europeo di Delta, ovviamente quando AZ è andata via la tratta ha subito i tagli previsti e le motivazioni sono palesi a tutti.
C'è chi dice che anche Air One ti dia la possibilità di fare scalo a MXP per andare, che ne so, a NY ma:
-se si prova a prenotare si trovano opzioni con scalo in andata di 40min e 7h al ritorno, quando, alla stessa cifra, su FCO si hanno, giustamente, connessioni "umane".
-molti volisono operati 1 volta al giorno, il che non garantisce una flessibilità di connessione a Malpensa
-la situazione ballerina di Air One mi farebbe pensare 10 volte prima di prenotare una connessione a Malpensa.
 
Lufthansa: "L'Italia sarà ancora decisiva"

"Con l'inaugurazione del nuovo hub di Berlino e l'arrivo dell'operativo estivo dimostreremo che l'interesse di Lufthansa per un bacino strategico come quello italiano non è affatto diminuito".


09/03/2012

Lh rilancia per l'estate con 61 nuove rotte

Dopo alcuni mesi di silenzio il vettore tedesco torna a parlare del mercato della Penisola per bocca di Jens Bischof, board member sales and revenue management di Lufthansa. E annuncia una nuova offensiva dopo l'uscita di scena di Lh Italia, anche se non entra ancora nei dettagli.

Bischof, inoltre, ripercorre la strada che ha portato alla cancellazione del brand dedicato al nostro mercato. "È stata una delle decisioni più difficili che abbiamo dovuto prendere dopo tre anni di attività - sottolinea -. Siamo ancora dispiaciuti perché ci credevamo, nell'importanza del marchio così come nell'avere un presidio su un mercato primario come quello italiano”.

Il manager prosegue spiegando poi quelli che sono stati i principali fattori che hanno comportato la chiusura: "La chiara strategia di Alitalia, sull'asse Milano–Roma ci ha impedito di guadagnare spazi a Linate – puntualizza Bischof – e il nostro impegno su Malpensa non è stato abbastanza attrattivo per un certo tipo di clientela”.

Sull'hub milanese Lh ha poi dovuto guardarsi le spalle da altre insidie. "EasyJet ha messo in piedi un'offerta molto forte, basata su un pricing aggressivo che sulle rotte europee è stato premiante", sottraendo così anche la fetta di mass market che poteva entrare nel business del colosso tedesco.

http://ttgitalia.it/stories/trasporti/74683_lufthansa_litalia_sar_ancora_decisiva/


Tutte motivazioni note stretti da AZ a LIN e U2 al T2.
Tutti i vettori vedono l'Italia come terra di conquista, anche chi ci ha già sbattuto il muso, vedremo delle belle!
 
Certo che siamo decisivi: siamo il primo mercato dopo la Germania e Milano è dopo Londra e Parigi la città da dove partono il maggior numero di voli LH al giorno per cui noto che siamo strategici.
Il progetto LHI sappiamo tutti perché è fallito: Mayrhuber ha voluto scontrarsi con l'italianità che non coincite mai con lungimiranza, almeno nel settore aeronautico; che Milano sia in mano alle low cost un motivo c'è, non c'è alternativa. Che poi piaccia relegare Milano a destinazione low cost è un altro par di maniche ma questa è una questione tutta italiana.

mi sa che siamo un po' fuori strada:

il dualismo LIN-MXP era cosa nota ai LH già prima di cominciare, come la presenza di AZ ed un governo a cui interessavano i 15000 posti a roma e i 35000 di indotto.
come era nota la presenza delle LC con cui, bene o male devono competere e devono farlo sempre, anzi ora vedono anche una competizione forte, fortissima sulle rotte verso l'oriente.
Ciò che è risultato decisivo nel fallimento dell'impresa è stata l'opposizione interna (come il nostro governo era preoccupato per i romani i loro era preoccupato per i propri, idem il sindacato che ha fatto di tutto per eviatre assunzioni a Milano) che non ha permesso di strutturare una compagnia competitiva a MXP
sarebbero serviti piloti pagati come in Italuia e non come in germania e FA pagati di conseguenza con base qua e non in trasferta.
Causa forti opposizioni interne non se ne è fatto nulla, quindi LH, non potendo competere sul prezzo ha cercato di competere in qualità, qualità che in periodo di crisi economica è passata essere un fattore secondario di scelta: ricordiamo cha la mia azienda (che fattura in modo imbarazzante) richiede di volare con la migliore tariffa sul mercato, LC incluse).
EZY ed AZ non sono state a guadare ed hanno lanciato il contrattacco che ha messo al muro LH
idem si sono lanciate le orientali, che facendoleva su costi di struttura più bassi hanno succhiato tutto quello che hanno potuto, tanto che oggi si vendono india, estremo oriente, cina ed altre destinazioni a 400€ private fare, chi mai potrebbe fare investimenticon quelle cifre in occidente.
queste compagnie non attaccato in germania dove c'è LH ben consolidata, ma hanno attaccato qua dove c'è un greenfield.
insomma, alla fine il mercato di Milano si è ben che saturato, in mano ad EZY e alle orientali ... non c'è posto per LH, quindi LH se ne è andata
 
alla fine il mercato di Milano si è ben che saturato, in mano ad EZY e alle orientali ... non c'è posto per LH, quindi LH se ne è andata

non escluderei poi FR, che numericamente porta sull'area Milanese ancora più pax di Easyjet e che ha contribuito in modo ancora più forte al forte abbassamento delle tariffe, soprattutto sul domestico, costringendo AZ a svendere da LIN e rendendo di fatto l'aereo più economico del treno, il che è tutto dire....
 
Non mi torna una cosa su FR: si sostiene che non prenda "sovvenzioni" da BGY, quindi sulle rotte che sono in sovrapposizione con quelle AZ da LIN, in che modo recupera il contante? Mi sembra strano che CIA, BVA, MAD o BCN per dirne alcune Tirino fuori il grano...
 
da TTG

“È stata una delle decisioni più difficili della nostra storia degli ultimi anni”. Jens Bischof, board member sales and revenue managment di Lufthansa, non ne fa più un mistero. Il colosso dell’aviazione tedesca esce allo scoperto nella piazza berlinese dell’Itb e racconta, per la prima volta a TTG, le ragioni che hanno spinto la compagnia a cancellare il marchio dedicato al nostro mercato. Un progetto fortemente voluto dall’headquarter di Francoforte che nella coda d’anno del 2008, con il capitolo Alitalia tutto in divenire, tra chiusura della vecchia compagnia e apertura della nuova, tra un debito milionario e il cambio di poltrona delle alte sfere, sperava di occupare un ruolo nel mercato italiano che stava venendo a mancare.

Il progetto
E così è arrivato un dispiego di forze imponente, l’apertura di una sede milanese e il posizionamento di nuove macchine battezzate con i nomi delle principali città italiane. Un’avventura partita nel febbraio 2009 con le prime rotte verso le capitali europee e il tentativo di intercettare la grossa fetta del traffico sull’asse Milano-Roma.
Ed è stata proprio questa operazione a causare la prima crepa nel progetto Lufthansa Italia. Il troppo periferico hub di Malpensa si è rivelato poco attraente per il segmento business in volo tra le due città italiane e il ritorno alla carica di Az intenzionata a non cedere spazi sulla direttrice ha fatto il resto. “La chiara strategia di Alitalia sull’asse Milano - Roma ci ha impedito di guadagnare slot su Linate - conferma Bischof - e il nostro impegno su Malpensa non è stato abbastanza attrattivo per un certo tipo di clientela”.

La fine dei giochi, ritorno a Francoforte
Sull’hub milanese un’altra insidia ha minato lo sviluppo di Lh Italia. “easyJet è stata in grado di mettere in piedi un’offerta molto forte - prosegue Bischof -, fondata su pricing aggressivo che, in particolare sulle rotte europee, è stato premiante per loro”, andando quindi a sottrarre anche la componente di traffico mass market che poteva far gola alla compagnia tedesca. Caro fuel, aerei non propriamente pieni e costi di personale, macchine e tasse da sostenere sono stati gli altri elementi decisivi per la chiusura del marchio Italia, dopo quasi tre anni di attività, annunciata nel maggio 2011 e avvenuta con l’ingresso dello schedule winter lo scorso ottobre. “Noi ci credevamo - conclude il manager -, è stata una decisione sofferta. Ma altrettanto lungimirante e razionale. A livello economico e finanziario, la sola possibile”.
 
Ciò che è risultato decisivo nel fallimento dell'impresa è stata l'opposizione interna (come il nostro governo era preoccupato per i romani i loro era preoccupato per i propri, idem il sindacato che ha fatto di tutto per eviatre assunzioni a Milano) che non ha permesso di strutturare una compagnia competitiva a MXP

Senza essere più realisti del re, ha chiuso per una seria di concause, la principale della quale è stato il fatto che la risposta del mercato è stata molto al di sotto di quella che immaginavano, come peraltro ammettono senza problemi.
Sostenere che abbiano chiuso perchè non hanno avuto modo di pagare i piloti un po' di meno fa ridere. Il nodo sindacale tra l'altro era quasi completamente risolto al momento della chiusura.