Visto che ultimamente sono latitante su questo forum ho pensato che raccontare l’ultima vacanza era un buon modo per recuperare.
Il seguente TR riguarda un viaggio risalente ad Ottobre 2011,ma che un po’ mancanza di tempo ed un po’ per pigrizia (di più la seconda) ho deciso di fare solo ora .
Dopo vari rinvii dovuti a cause varie io e Dario (Fatamorgana sul forum) abbiamo deciso di fare una decina di giorni tra Canada ed USA in posti gia visitati da entrambi ma mai così avanti nella stagione, il che può essere un rischio, meteorologicamente parlando ma può offrire spunti fotografici un po’ diversi.La tariffa migliore che ho trovato da MXP è stata con BA,ovviamente via LHR , con destinazione YVR (Vancouver) con partenza il 24/10.Non avevo un gran buon ricordo del servizio di BA nelle precedenti occasioni in cui ci ho volato ma devo dire che in quest’ultima occasione l’ho trovato ulteriormente peggiorato! Soprattutto sulla tratta intercontinentale decisamente scarso, ma si sa che in generale la tendenza è questa più o meno per tutte le compagnie.Nulla da dire invece sul T5 di LHR che comunque avevo già visto nel 2008 e già allora mi aveva fatto una buona impressione.
Visto il transito di circa 3 ore e la casualità che gli aerei atterravano da ovest abbiamo potuto impegnare il tempo con qualche scatto agli atterraggi da 09L:
By
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Arrivati a Vancouver in serata ed in orario sullo schedulato dormiamo a Richmond , una città nelle vicinanze dell’aeroporto , dove sembra che circa il 100% della popolazione sia asiatica.
Come al solito una parte del tempo verrà dedicato allo spotting aeronautico e la mattina successiva , vista la bella giornata, ci si mette subito all’opera.YVR e’ un aeroporto interessante da questo punto di vista:sulla pista nord si possono fotografare sia gli atterraggi che i rullaggi a seconda di come viene utilizzata:
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Mentre al terminal sud è da poco stata attrezzata un’area per gli spotters con una pedana in cemento rialzata per evitare la rete:
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In più, nelle immediate vicinanze è presente anche il terminal degli idrovolanti ,come si sa diffusissimi da quelle parti:
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Del tutto casualmente a poche centinaia di metri dal terminal c’era pure quest’aquila solitaria impegnata a sbaffarsi un pesce in cima ad un palo dell’alta tensione:
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A Vancouver ero già stato due volte e Dario molte di più .Dovendo fare una classifica delle città più belle che ho visitato è sicuramente tra le prime, insieme forse a Roma e Buenos Aires, inoltre credo sia anche molto vivibile per chi ci abita.Per certi versi simile a San Francisco è costituita da una parte residenziale a sud ed una downtown che si affaccia sulla baia,la quale è attraversata da un lungo ponte che la collega alla parte nord.Il tutto è circondato da boschi e montagne raggiungibili in auto con poca strada
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Una delle zone più famose di Vancouver è Stanley park, che con i colori dell’autunno appare ancora più bello:
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Questi procioni si aggiravano per il parcheggio delle auto e quando mi sono avvicinato per fotografarli a momenti mi passavano tra le gambe:
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Il Lions gate collega la città con nord Vancouver:
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Terminata la visita partiamo alla volta degli USA con destinazione Seattle.
Pochi chilometri a sud di Vancouver c’è la frontiera ed i tempi di attesa , stimati in pochi minuti per canadesi ed americani ,sono invece , come al solito ,piuttosto lunghi per gli stranieri a causa della trafila burocratica e della lentezza estenuante degli impiegati di dogana …ma alla fine passiamo!
Una piccola sosta ad Everett è doverosa: Il piazzale appare traboccante di aerei e come al solito non se ne muove uno, in particolare diversi b748 pronti per la consegna ed un gran numero di B787…ben lontani dalla consegna:
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Le due volte precedenti in cui ero stato a Seattle non ero mai riuscito a fotografe lo space needle... era ora di rimediare:
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A Seattle all’indomani il tempo è brutto (mi avrebbe stupito il contrario) e ci rechiamo all’aeroporto con poca convinzione per tentare qualche scatto. Stranamente esce un occhiata di sole e giusto il tempo di immortalare qualche DHC-8 special colors dell’Alaska dal parcheggio dipendenti UA ed arriva un signore molto gentile , che molto gentilmente ci invita ad andarcene:
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.Passiamo il resto della mattinata tra Renton ed il Boeing field senza alcun successo fotografico perciò mi consolo con i treni e qualche immagine di Seattle autunnale:
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Per quanto mi riguarda lo scopo primario di questa vacanza era un’escursione nella parte sud-est dello stato di Washington in una zona chiamata “Palouse” .Obbiettivamente pochi turisti capitano da quelle parti,anche perché non sono altro che coltivazioni che si estendono a perdita d’occhio su di una superficie ondulata e disseminata di fattorie.Molti anni fa lessi qualcosa al riguardo su di un libro di tecnica fotografica e da allora ho sempre avuto l’idea di fare una capatina, prima o poi, da quelle parti e questa vacanza è stata l’occasione, anche se a dire il vero la stagione migliore (fotograficamente parlando) sarebbe la primavera.
Perciò ,vista la giornata che nel frattempo volgeva al bello a pomeriggio inoltrato lasciamo Seattle in direzione est con l’idea di raggiungere la cittadina di Pasco in serata.
Dirigendosi verso l’interno dello stato di WA lungo l’interstate 90 le montagne lasciano il posto alla pianura ed il boschi ai campi coltivati:
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Dopo una notte passata a Pasco ci spingiamo più ad est quasi al confine con l’Idaho, ma purtroppo il tempo si è alquanto deteriorato rispetto al giorno prima e ,con mio sommo disappunto ,le possibilità di buone foto si riducono alquanto.
Girovagando ci imbattiamo in una scolaresca in visita ad una fattoria con annesso un negozio di prodotti tipici.Come si può notare Halloween e’ vicina:
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Nonostante il grigiore qualche spunto si trova lo stesso:
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Dopo un lungo ed infruttuoso peregrinare alla ricerca di una zona sufficientemente rialzata per avere una visione d’insieme del paesaggio, ci imbattiamo quasi casualmente in una specie di montagna che per qualche scherzo geologico si innalza tra le colline . Dalla cima la visuale è questa…certo col sole il colpo d’occhio sarebbe stato migliore:
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La notte la trascorriamo nella città più grande della zona dal curioso nome di Walla Walla.
Prima di partire avevamo pianificato anche una visitina in Oregon e perciò decidiamo di raggiungere Portland seguendo il Columbia river, che segna per molti chilometri il confine tra i due stati.
Il sole è di nuovo splendente ed i paesaggi abbastanza originali:in particolare lungo il percorso del fiume su entrambe le sponde corrono due linee ferroviarie merci con un intenso traffico. Sarebbe stato bello spendere una giornata intera a alla ricerca di qualche immagine ferroviaria , ma il tempo,si sa, è tiranno:
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Prima di Portland si erge il monte Hood , il più alto dello stato,dal cui ghiacciaio scendono numerosi corsi d’acqua attraverso la fitta foresta che caratterizza quella zona .Anche qui si possono immortalare cascate e scorci suggestivi senza allontanarsi troppo dall’autostrada…
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…dopo di che raggiungiamo Portland , non prima della consueta visita spotteristica all’aeroporto:
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Il traffico non era entusiasmante perciò ci consoliamo con una una succulenta cena fuori città:
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La costa dell’Oregon è abbastanza famosa per le sue scogliere , i fari, e le dune di sabbia a ridosso del mare . Sarebbe stato interessante percorrerla in tutta la sua lunghezza fino al confine con la California,ma anche i questo caso, per ragioni di tempo non è stato possibile e ci siamo limitati a raggiungere il Pacifico a Cannon Beach , una cittadina turistica nella parte settentrionale dello stato ad un paio d’ore d’auto da Portland:
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Una volta tanto la giornata uggiosa è stata d’aiuto…l’ideale per questo genere di foto:
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…dopo di che torniamo verso Seattle.
Giusto il tempo di un giretto al mercato la mattina seguente.
Anche in questo caso ci si rende conto che Halloween è nell’aria:non si nota molto ma il venditore ha un coltello finto “piantato” nel cranio da una tempia all’altra:
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La vacanza è quasi finita perciò torniamo a Vancouver dove ci attende il il volo di ritorno.
C’e’ pero ancora un po’ di tempo per lo spotting , ed al terminal sud troviamo questo bel 732 della Canadian North completo di gravel kit:
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Dario ovviamente mi trascina di nuovo al terminal degli idrovolanti… dove lui fotografa gli idrovolanti ed io qualsiasi altro genere di volatili :
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Chiudo con quest’altra imagine di Vancouver ormai completamente immersa nei colori autunnali:
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Spero sia stato di gradimento
ciao
Il seguente TR riguarda un viaggio risalente ad Ottobre 2011,ma che un po’ mancanza di tempo ed un po’ per pigrizia (di più la seconda) ho deciso di fare solo ora .
Dopo vari rinvii dovuti a cause varie io e Dario (Fatamorgana sul forum) abbiamo deciso di fare una decina di giorni tra Canada ed USA in posti gia visitati da entrambi ma mai così avanti nella stagione, il che può essere un rischio, meteorologicamente parlando ma può offrire spunti fotografici un po’ diversi.La tariffa migliore che ho trovato da MXP è stata con BA,ovviamente via LHR , con destinazione YVR (Vancouver) con partenza il 24/10.Non avevo un gran buon ricordo del servizio di BA nelle precedenti occasioni in cui ci ho volato ma devo dire che in quest’ultima occasione l’ho trovato ulteriormente peggiorato! Soprattutto sulla tratta intercontinentale decisamente scarso, ma si sa che in generale la tendenza è questa più o meno per tutte le compagnie.Nulla da dire invece sul T5 di LHR che comunque avevo già visto nel 2008 e già allora mi aveva fatto una buona impressione.
Visto il transito di circa 3 ore e la casualità che gli aerei atterravano da ovest abbiamo potuto impegnare il tempo con qualche scatto agli atterraggi da 09L:
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Arrivati a Vancouver in serata ed in orario sullo schedulato dormiamo a Richmond , una città nelle vicinanze dell’aeroporto , dove sembra che circa il 100% della popolazione sia asiatica.
Come al solito una parte del tempo verrà dedicato allo spotting aeronautico e la mattina successiva , vista la bella giornata, ci si mette subito all’opera.YVR e’ un aeroporto interessante da questo punto di vista:sulla pista nord si possono fotografare sia gli atterraggi che i rullaggi a seconda di come viene utilizzata:
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Mentre al terminal sud è da poco stata attrezzata un’area per gli spotters con una pedana in cemento rialzata per evitare la rete:
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In più, nelle immediate vicinanze è presente anche il terminal degli idrovolanti ,come si sa diffusissimi da quelle parti:
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Del tutto casualmente a poche centinaia di metri dal terminal c’era pure quest’aquila solitaria impegnata a sbaffarsi un pesce in cima ad un palo dell’alta tensione:
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A Vancouver ero già stato due volte e Dario molte di più .Dovendo fare una classifica delle città più belle che ho visitato è sicuramente tra le prime, insieme forse a Roma e Buenos Aires, inoltre credo sia anche molto vivibile per chi ci abita.Per certi versi simile a San Francisco è costituita da una parte residenziale a sud ed una downtown che si affaccia sulla baia,la quale è attraversata da un lungo ponte che la collega alla parte nord.Il tutto è circondato da boschi e montagne raggiungibili in auto con poca strada
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Una delle zone più famose di Vancouver è Stanley park, che con i colori dell’autunno appare ancora più bello:
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Questi procioni si aggiravano per il parcheggio delle auto e quando mi sono avvicinato per fotografarli a momenti mi passavano tra le gambe:
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Il Lions gate collega la città con nord Vancouver:
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Terminata la visita partiamo alla volta degli USA con destinazione Seattle.
Pochi chilometri a sud di Vancouver c’è la frontiera ed i tempi di attesa , stimati in pochi minuti per canadesi ed americani ,sono invece , come al solito ,piuttosto lunghi per gli stranieri a causa della trafila burocratica e della lentezza estenuante degli impiegati di dogana …ma alla fine passiamo!
Una piccola sosta ad Everett è doverosa: Il piazzale appare traboccante di aerei e come al solito non se ne muove uno, in particolare diversi b748 pronti per la consegna ed un gran numero di B787…ben lontani dalla consegna:
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Le due volte precedenti in cui ero stato a Seattle non ero mai riuscito a fotografe lo space needle... era ora di rimediare:
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A Seattle all’indomani il tempo è brutto (mi avrebbe stupito il contrario) e ci rechiamo all’aeroporto con poca convinzione per tentare qualche scatto. Stranamente esce un occhiata di sole e giusto il tempo di immortalare qualche DHC-8 special colors dell’Alaska dal parcheggio dipendenti UA ed arriva un signore molto gentile , che molto gentilmente ci invita ad andarcene:
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.Passiamo il resto della mattinata tra Renton ed il Boeing field senza alcun successo fotografico perciò mi consolo con i treni e qualche immagine di Seattle autunnale:
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Per quanto mi riguarda lo scopo primario di questa vacanza era un’escursione nella parte sud-est dello stato di Washington in una zona chiamata “Palouse” .Obbiettivamente pochi turisti capitano da quelle parti,anche perché non sono altro che coltivazioni che si estendono a perdita d’occhio su di una superficie ondulata e disseminata di fattorie.Molti anni fa lessi qualcosa al riguardo su di un libro di tecnica fotografica e da allora ho sempre avuto l’idea di fare una capatina, prima o poi, da quelle parti e questa vacanza è stata l’occasione, anche se a dire il vero la stagione migliore (fotograficamente parlando) sarebbe la primavera.
Perciò ,vista la giornata che nel frattempo volgeva al bello a pomeriggio inoltrato lasciamo Seattle in direzione est con l’idea di raggiungere la cittadina di Pasco in serata.
Dirigendosi verso l’interno dello stato di WA lungo l’interstate 90 le montagne lasciano il posto alla pianura ed il boschi ai campi coltivati:
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Dopo una notte passata a Pasco ci spingiamo più ad est quasi al confine con l’Idaho, ma purtroppo il tempo si è alquanto deteriorato rispetto al giorno prima e ,con mio sommo disappunto ,le possibilità di buone foto si riducono alquanto.
Girovagando ci imbattiamo in una scolaresca in visita ad una fattoria con annesso un negozio di prodotti tipici.Come si può notare Halloween e’ vicina:
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Nonostante il grigiore qualche spunto si trova lo stesso:
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Dopo un lungo ed infruttuoso peregrinare alla ricerca di una zona sufficientemente rialzata per avere una visione d’insieme del paesaggio, ci imbattiamo quasi casualmente in una specie di montagna che per qualche scherzo geologico si innalza tra le colline . Dalla cima la visuale è questa…certo col sole il colpo d’occhio sarebbe stato migliore:
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La notte la trascorriamo nella città più grande della zona dal curioso nome di Walla Walla.
Prima di partire avevamo pianificato anche una visitina in Oregon e perciò decidiamo di raggiungere Portland seguendo il Columbia river, che segna per molti chilometri il confine tra i due stati.
Il sole è di nuovo splendente ed i paesaggi abbastanza originali:in particolare lungo il percorso del fiume su entrambe le sponde corrono due linee ferroviarie merci con un intenso traffico. Sarebbe stato bello spendere una giornata intera a alla ricerca di qualche immagine ferroviaria , ma il tempo,si sa, è tiranno:
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Prima di Portland si erge il monte Hood , il più alto dello stato,dal cui ghiacciaio scendono numerosi corsi d’acqua attraverso la fitta foresta che caratterizza quella zona .Anche qui si possono immortalare cascate e scorci suggestivi senza allontanarsi troppo dall’autostrada…
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…dopo di che raggiungiamo Portland , non prima della consueta visita spotteristica all’aeroporto:
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La costa dell’Oregon è abbastanza famosa per le sue scogliere , i fari, e le dune di sabbia a ridosso del mare . Sarebbe stato interessante percorrerla in tutta la sua lunghezza fino al confine con la California,ma anche i questo caso, per ragioni di tempo non è stato possibile e ci siamo limitati a raggiungere il Pacifico a Cannon Beach , una cittadina turistica nella parte settentrionale dello stato ad un paio d’ore d’auto da Portland:
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…dopo di che torniamo verso Seattle.
Giusto il tempo di un giretto al mercato la mattina seguente.
Anche in questo caso ci si rende conto che Halloween è nell’aria:non si nota molto ma il venditore ha un coltello finto “piantato” nel cranio da una tempia all’altra:
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La vacanza è quasi finita perciò torniamo a Vancouver dove ci attende il il volo di ritorno.
C’e’ pero ancora un po’ di tempo per lo spotting , ed al terminal sud troviamo questo bel 732 della Canadian North completo di gravel kit:
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Dario ovviamente mi trascina di nuovo al terminal degli idrovolanti… dove lui fotografa gli idrovolanti ed io qualsiasi altro genere di volatili :
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