[semi OT] Sncf punta a 500mila pax per il nuovo Tgv Milano-Parigi


AZ209

Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,944
71
Londra.
Sncf punta a 500 mila passeggeri per il nuovo Tgv Milano-Parigi

Italia mercato strategico. Da Torino 40% del traffico

TORINO – Mille passeggeri al giorno e un tasso di riempimento dei convogli del 90%, con un raddoppio di fatto del numero di clienti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A un mese dall’inizio della nuova avventura italiana, dopo la conclusione della joint venture in Artesia con Trenitalia, la Societé Nationale des Chemins de Fer (Sncf), la compagnia del trasporto ferroviario francese, è già pronta a stilare un primo bilancio dell’operazione Tgv – tre treni quotidiani diurni su entrambe le direttrici della linea Milano-Parigi, in contrapposizione al servizio solo notturno offerto dalle Fs - e a darsi un obiettivo che sa tanto di sfida: raggiungere la soglia dei 500 mila passeggeri in un anno. Un target ambizioso, che richiederà ulteriori margini di crescita e di miglioramento rispetto ai numeri definiti già “molto confortanti” presentati oggi in pompa magna al Museo del Risorgimento di Torino. Che pur non essendo il terminal sul territorio italiano è uno snodo fondamentale su cui la compagnia transalpina punta molto, scommettendo sulle relazioni storiche e sulla contiguità territoriale tra il Piemonte e la Francia, in particolare la regione di Lione.

IL TRENO E I SUOI FAN - «Abbiamo già introdotto molte innovazioni e nuovi servizi ai passeggeri – spiega Barbara Dalibard, executive manager della business unit di Sncf Voyages –. L’esperienza di viaggio farà la differenza e crediamo che sempre più persone si orienteranno verso il treno negli spostamenti a medio e lungo raggio in Europa». Quello di M.me Dalibard non è solo un auspicio ed è più di una semplice sensazione: una ricerca condotta dall’università Cà Foscari di Venezia sui viaggiatori della linea conferma la propensione della maggioranza di loro (60%)a continuare ad utilizzare il treno anche per i tragitti di lunga percorrenza. E questo per la comodità di viaggio, per la possibilità di svolgere contemporaneamente attività di svago o di lavoro, per il vantaggio logistico di partire e arrivare nel cuore delle città, senza bisogno di ulteriori trasferimenti.

CONCORRENZA ALL’AEREO - Per contro, dicono gli intervistati, quando la scelta cade su mezzi alternativi - gli aerei in particolare – la motivazione va cercata nella maggiore velocità del viaggio nel suo complesso ma anche nel costo che in molti casi, prendendo in considerazione le tariffe promo o quelle delle compagnie low cost, risulta più competitivo. «Stiamo lavorando anche a questo – conferma Dalibard -: abbiamo previsto politiche tariffarie aggressive, prezzi flessibili e offerte competitive. Come ad esempio quella dei 25 euro a tratta della formula ‘Mini’ che tra il 16 e il 29 gennaio sarà fissa per tutti per mettere a quanti più viaggiatori possibile di scoprire i vantaggi nel nostro servizio». Per accattivare il viaggiatore sono stati inoltre rifatti gli interni dei convogli, disegnati dallo stilista Christian Lacroix, e migliorati i servizi di confort a bordo.

LE ATTESE DEL MERCATO LIBERO - Madame Dalibard non si sbilancia su ulteriori progetti di espansione della Sncf in Italia, dove già può contare sulla partecipazione azionaria alla Ntv di Montezemolo, e non si considera necessariamente in gara con Trenitalia e i suoi partner. «Siamo molto pragmatici, puntiamo a fare bene quello che già facciamo - taglia corto la top manager, approdata alla Sncf dopo una lunga carriera ad alto livello nelle telecomunicazioni -. Abbiamo appena dato il via ad un progetto complesso ed è su questo che adesso dobbiamo concentrarci. Guardiamo con rispetto alle iniziative dei nostri competitor. E siamo attenti alle nuove opportunità che di volta in volta si aprono. Del resto le liberalizzazioni interessano molto anche gli stessi utenti». Lo evidenzia anche l’indagine di Cà Foscari, che parla del treno come di un “facilitatore” nei collegamenti in Europa, da cui emerge che la stragrande maggioranza degli interpellati (80%) si aspetta solo vantaggi e benefici da processi di apertura dei mercati. In particolare per quanto riguarda prezzi e flessibilità delle tariffe, ma anche sul fronte della frequenza dei collegamenti.

ASPETTANDO L’ALTA VELOCITA’ - I problemi da risolvere sono ancora molti, a partire dal varo di un’effettiva alta velocità. Nel tratto fra Milano e Torino, ad esempio, i Tgv viaggiano ancora sulla vecchia linea, non essendo omologati per quella nuova. E la linea veloce tra Torino e Lione è ancora lontana dall’essere realtà. Fra le due città è stato però attivato un collegamento che permette l’andata e ritorno in giornata, un servizio particolarmente apprezzato in chiave business ma anche in funzione turistica, visto che sono stati confermati gli stop a Oulx e Bardonecchia e, di conseguenza, la liason diretta tra la Francia e le stazioni sciistiche piemontesi.

APERTURE PIEMONTESI - Le istituzioni piemontesi – Regione, Provincia e Comune – al di là delle differenze di colore politico mostrano di gradire il corteggiamento dei francesi: «Per noi – commenta Barbara Bonino, assessore regionale ai Trasporti – questa linea è fondamentale. Abbiamo sempre detto che sarebbe stato illogico escludere il Piemonte dall’alta velocità con la Francia». «Noi siamo il leader europeo dell’alta velocità – fa notare ancora Barbara Dalibard – e intendiamo rimanere il player di riferimento in Europa per questo settore. E proprio in funzione di questo obiettivo, l’Italia costituisce un mercato molto strategico in termini di sviluppo di business. Il territorio piemontese, nello specifico, per noi è uno snodo molto importante: il collegamento con Torino rappresenta, infatti, il 35-40% del traffico con la Francia».
19 gennaio 2012 | 17:55

http://www.corriere.it/cronache/12_...gi_3276eeaa-42bb-11e1-8207-8bde7a1445db.shtml
 
Considerando tutti i voli disponibili da Milano a Parigi compresi molti low cost il treno con oltre 7 ore di percorrenza mi sembra totalmente fuori mercato
 
Considerando tutti i voli disponibili da Milano a Parigi compresi molti low cost il treno con oltre 7 ore di percorrenza mi sembra totalmente fuori mercato

Facendo una media senza approffittare di particolari offerte costa 60 euro in seconda e 80 in prima solo andata e ci impieghi 7 ore e passa.
 
Chiedo agli esperti: se il TGV dovesse arrivare a viaggiare su vere linee ad alta velocita', quale potrebbe essere il tempo di percorrenza teorico tra Milano e Parigi.
In altre parole: per una clientela business, sarebbe mai competitivo nei confronti dell'aereo, anche ipotizzando che il giorno in cui la Torino-Lione sara' pronta tutti i voli da Milano partiranno da MXP?

Lo so... anch'io mi sto rotolando per terra per quello che ho appena detto, ma stiamo parlando a livello ipotetico.
 
Milano-Parigi
Duomo-Les Halles

TGV
tempo 7h30 minuti totali (10 min Duomo-PG // 7h viaggio // 10 min Gare De Lyon-Chatelet + 10 minuti di tempi morti)

RYANAIR
tempo 6h40 minuti totali (10 min Duomo-Centrale, 10 min attesa, 1h bus per Bergamo, 1h30 attesa, 1h30 volo, 30 min attesa e sbarco, 1h30 bus, 20 min metro)

ALITALIA/AIRFRANCE LIN-CDG
tempo 4h30 min totali (30 min Duomo-Linate, 1h30 attesa, 1h30 volo, 30 min attesa e sbarco, 30 min metro) su Orly +15 minuti

EASYJET MXP-CDG
tempo 5h10 min totali (10 min Duomo-Centrale, 10 min attesa, 50 min bus x MXP T2, 1h30 attesa, 1h30 volo, 30 min attesa e sbarco, 30 min metro)


tra TGV e RYANAIR vince da centro a centro il TGV perchè non ci sono sbattimenti inutili...

a causa dei lavori al Frejus, i tempi del TGV si sono allungati, ma la tratta è percorribile senza AV in 6h40min, con l'AV MI-TO si ridurrebbe di 30 minuti, tirando qua e la penso che si potrebbe fare in 6 ore, via AV MI-TO, ma il costo per l'ERMTS (il sistema di segnalamento delle alta velocità italiane) è proibitivo su treni non predisposti, quindi è piu verosimile che NTV apra nel futuro i Milano-Parigi via AV
 
ALITALIA/AIRFRANCE LIN-CDG
tempo 4h30 min totali (30 min Duomo-Linate, 1h30 attesa, 1h30 volo, 30 min attesa e sbarco,

Sinceramente direi troppi 30' per LIN, troppi 90' min di attesa, il tempo di volo "secco" (visto che già calcoli 30' di attesa e sbarco) non è mai superiore a 1h5min.
 
Se da Milano il TGV non è ancora competitivo da Torino invece il discorso cambia, 5h 30 centro-centro comincia ad essere un tempo paragonabile a quello dei voli, tutto compreso
 
Milano è tappezzata di cartelloni con la pubblicità del TGV per Parigi. In offerta a 25€