[OT] Naufragio Costa Concordia


Domanda x MalboroLi. Su alcuni TG hanno detto che "foreranno" i serbatoi con delle apparecchiature speciali e che ci vorranno circa 10 giorni per "prelevare" tutto il carburante. E' reale? Cioè è reale la necessità di "bucare" (non esistono valvole esterne) e tutto quel tempo ?

Grazie in anticipo
Al TG1 è stato intervistato un ingegnere navale, dicendo che per la rimozione della nave potrebbe passare 1 anno.
 
Per la rimozione della nave (Corriere.it)
MILANO - Sarà l'olandese Smit, una delle più importanti imprese al mondo che si occupa di recupero di relitti, a occuparsi della Costa Concordia. Per ora il lavoro è tutto concentrato sul carburante dei serbatoi pieni della nave da crociera, all'incirca 2.400 tonnellate. «Ci vorranno almeno due settimane per completare questa operazione» spiegano i tecnici.
IL RECUPERO - Il passo dopo la bonifica per scongiurare un disastro ambientale all'Isola del Giglio sarà recuperare il relitto. Gli ingegneri della Smit stanno ancora valutando quale tecnica utilizzare, ma viste le condizioni la strada da percorrere sembra essere quella di raddrizzare la nave: «Va rimessa in verticale e messa in condizioni di galleggiare, e rimorchiata in cantiere, non c'è altro da fare» spiegano i tecnici che faranno il possibile per evitare la seconda opzione, ben più complicata e lunga, ovvero quella di smontare il transatlantico pezzo dopo pezzo. L'operazione è comunque molto complessa perché la nave è lunga 293 metri e pesa 114.500 tonnellate.

LA TECNICA - Per raddrizzare la Costa Concordia verranno prima di tutto temporaneamente «piantati» in mare enormi pali dalla parte opposta dell'inclinazione per poter avere una controspinta. A questo punto la nave sarà imbragata e sollevata con enormi paranchi con l'aiuto di cassoni galleggianti agganciati allo scafo. «Non sappiamo però se la nave avrà la forza di galleggiare» mettono in guardia i tecnici «e sarà fondamentale riparare la falla e mettere in moto le pompe per far fuoriuscire l'acqua». Per compensare i volumi di acqua che non escono dalla nave e dare una spinta allo scafo saranno ancorati sotto lo scafo grandi serbatoi. La Costa Concordia sarà quindi rimorchiata in cantiere e in base ai danni subiti sarà deciso se demolirla o restaurarla.

LA SMIT - La Smit di Rotterdam è stata fondata nel 1842 e oggi dispone di 400 navi di vario tipo. Nel 2001 si occupò del recupero del sottomarino russo «Kursk» e nel 2002 della bonifica delle cisterne della petroliera Prestige, affondata al largo delle coste della Galizia nel novembre 2002. Il greggio trasportato dalla Prestige fu invece recuperato dall'italiana Saipem. In Italia si è occupata della bonifica della petroliera Haven, affondata al largo di Arenzano (Genova) nel 1991.
 
Ma anche se riuscissero nella multi-impresa di 1) farla galleggiare 2) trainarla fino ad un cantiere (Genova?, Livorno?) e 3) ripararla. Brne, chi cavolo avrebbe poi il coraggio di riproporla a potenziali clienti? Costa immagino di no. Quindi verrebbe venduta a qualcuno. Qualcuno che sarebbe disposto a scommetterci sopra, ribattezzandola e rivendendo 7 giorni di "spensieratezza" su una nave affondata e in cui sono morte delle persone? Ma dai... Che la facessero a fette e riciclassero tutto il riciclabile, imho.
 
Costa crociere ha appena "scaricato" il comandante...a breve verra emesso comunicato
 
Ma stiamo scherzando,il fatto che sia una nave da crociera non ti può dare la possibilita di non seguire una rotta prefissata soprattutto considerando che si tratta di un canale di 5-6 miglia di larghezza in cui sono presenti secche e scogli affioranti vicino alla costa del Giglio. Se poi mi parli di show a Gennaio alle 21 di sera sinceramente rimango un pò stupito.

Il fatto che il canale sia di 5-6 miglia non significa che si debba passare per forza nel mezzo. A meno che non ci siano percorsi obbligati come qui sullo stretto di Messina dove le navi che vanno a nord passano vicino alla costa Calabra quelle che vanno a sud vicino a quella Sicula, ma qui le cose sono un poco particolari. Non mi sono spiegato passare vicino non significa andare contro non bisogna per forza stare nel mezzo del canale.... Quello che capisco è che in un canale di 6 miglia si scelga di passare ad 1 miglio dalla costa. Poi è chiaro che per qualche motivo si è andati troppo vicino: spacconata, errore, problema tecnico, scaroccio del vento, correnti, non sta a noi giudicarlo tantomeno abbiamo gli elementi per farlo.
Riguardo alla sicurezza della navigazione ti posso dire che sono un pendolare dello Stretto e che qualche tempo fa per puro caso ho perso l'ultima corsa del Segeta Jet.... quindi puoi capire che certe cose mi toccano e non le giudico alla leggera...



Citazione Originalmente inviato da VoloPoco Visualizza messaggio
Quello che non potrei accettare, se fosse vero, ma io non credo, è che il comandante abbia lasciato la nave prima dei passeggeri lasciando la nave in balia di se. Non credo che questo gesto si confaccia ad un professionista con diversi anni di servizio...
Ma li stai seguendo i post precedenti o i giornali,una delle poche cose certe è che il comandante abbia abbandonato la nave quando l'evacuazione non era ancora terminata.

Certo che li seguo....


Ciao
 
Comunicato delle 20.15

..Come già reso noto, la Magistratura, con cui Costa Crociere sta collaborando, ha disposto il fermo del Comandante, verso il quale sono state mosse gravi accuse. Sembra che il comandante abbia commesso errori di giudizio che hanno avuto gravissime conseguenze: la rotta seguita dalla nave è risultata troppo vicina alla costa, e sembra che le sue decisioni nella gestione dell’emergenza non abbiano seguito le procedure di Costa Crociere che sono in linea e, in alcuni casi vanno oltre, gli standard internazionali.

http://www.costacrociere.it/B2C/I/Info/concordia_statement.htm
 
Costa Crociere 'scarica' il comandante della nave Concordia, Francesco Schettino. In una lunga nota diffusa in serata, il gruppo, nel rendere noto che domani a Genova il presidente e amministratore delegato Pierluigi Foschi, terrà una conferenza stampa, ha rimarcato "errori di giudizio" da parte del comandante Schettino.

"Come tutti i comandanti della flotta - ha precisato la nota - il comandante Schettino ha partecipato ad un continuo programma di aggiornamento e addestramento ed ha superato positivamente tutte le verifiche di idoneità previste. Come già reso noto, la Magistratura, con cui Costa Crociere sta collaborando, ha disposto il fermo del Comandante, verso il quale sono state mosse gravi accuse. Sembra che il comandante abbia commesso errori di giudizio che hanno avuto gravissime conseguenze: la rotta seguita dalla nave è risultata troppo vicina alla costa, e sembra che le sue decisioni nella gestione dell'emergenza non abbiano seguito le procedure di Costa Crociere, che sono in linea e, in alcuni casi vanno oltre, gli standard internazionali".

La compagnia respinge le accuse, mosse da alcuni passeggeri, secondo cui la Concordia non avesse giubbotti salvataggio in misura sufficiente per tutti. "A bordo di Costa Concordia e di tutte le navi Costa - si legge nella nota - sono disponibili giubbotti di salvataggio, lance e zattere in numero superiore al massimo delle persone che possono essere ospitate dalla nave".

Non solo. Costa Crociere ricorda che "nelle lance sono presenti dotazioni di sicurezza, come riserve d'acqua e cibo, cassette medicinali e strumenti di segnalazione e comunicazione, che consentono di aspettare in sicurezza l'arrivo dei soccorsi".

Le lance sono oggetto di "scrupolose verifiche periodiche" da parte non solo del personale della nave ma anche degli organismi di certificazione. Parlare, dunque, di misure di sicurezza non rispettate, secondo Costa Crociere non è corretto. Come non è corretto parlare di equipaggio inadeguato a gestire l'emergenza: "Costa Crociere è fiera dell'impegno che i suoi dipendenti dedicano alla gestione della sicurezza degli ospiti. Tutti i membri di equipaggio dispongono di un certificato BST (Basic Safety Training), vengono formati e addestrati alla gestione di emergenze e ad assistere gli ospiti in caso di abbandono nave attraverso numerose esercitazioni".

"Tutti i membri dell'equipaggio - ha precisato il Gruppo - fanno un'esercitazione di abbandono nave ogni due settimane". Il Gruppo ricorda infine di essersi adoperato fin dalle prime ore per evitare conseguenze di tipo ambientale, realizzando una barriera di contenimento attorno alla Concordia. "Costa Crociere è intervenuta immediatamente per impedire un potenziale impatto ambientale e sin dalla giornata di sabato si sta avvalendo della società leader al mondo nel settore, Smit & Salvage, con cui sta elaborando un piano di interventi". Il Gruppo esprime infine il suo "più profondo dolore per le sofferenze e porge le sue condoglianze alle famiglie delle vittime".(ANSA).
 
Ma anche se riuscissero nella multi-impresa di 1) farla galleggiare 2) trainarla fino ad un cantiere (Genova?, Livorno?) e 3) ripararla. Brne, chi cavolo avrebbe poi il coraggio di riproporla a potenziali clienti? Costa immagino di no. Quindi verrebbe venduta a qualcuno. Qualcuno che sarebbe disposto a scommetterci sopra, ribattezzandola e rivendendo 7 giorni di "spensieratezza" su una nave affondata e in cui sono morte delle persone? Ma dai... Che la facessero a fette e riciclassero tutto il riciclabile, imho.
Purtroppo devo quotarti nonostante abbia trascorso 4 crociere sulla Concordia. Mio figlio ha pianto e devo dire che anche a mia moglie è scappata qualche lacrima. Su quella nave avevamo dei bellissimi ricordi e volevamo tornarci per la quinta volta questa pasqua. Adesso cambieremo nave ma sempre con Costa andremo, credo con la gemella Costa Serena. Purtroppo dopo 17 crociere su 24 effettuate con Costa è difficile vedere la compagnia infangata in questo modo. Spero vivamente che la compagnia non perda la propria grinta e continui a fare felici migliaia e migliaia di passeggeri come ha fatto sino ad oggi anche se il futuro si preannuncia piuttosto pesante.
 
Purtroppo devo quotarti nonostante abbia trascorso 4 crociere sulla Concordia. Mio figlio ha pianto e devo dire che anche a mia moglie è scappata qualche lacrima. Su quella nave avevamo dei bellissimi ricordi e volevamo tornarci per la quinta volta questa pasqua. Adesso cambieremo nave ma sempre con Costa andremo, credo con la gemella Costa Serena. Purtroppo dopo 17 crociere su 24 effettuate con Costa è difficile vedere la compagnia infangata in questo modo. Spero vivamente che la compagnia non perda la propria grinta e continui a fare felici migliaia e migliaia di passeggeri come ha fatto sino ad oggi anche se il futuro si preannuncia piuttosto pesante.
Il danno d'immagine per Costa ci sarà ma non penso sarà così grande. Dubito che i prossimi clienti Costa saranno tutti degli imbecilli capaci di credere che domani un'altra nave possa incagliarsi, magari di nuovo al Giglio. E' come vedere l'incidente dell'AF e non prendere mai più Air France.

Sarebbe curioso sapere cosa è successo sulle altre navi Costa sparse in tutto il mondo appena saputa la notizia, e le reazioni degli ospiti.
 
Sarebbe curioso sapere cosa è successo sulle altre navi Costa sparse in tutto il mondo appena saputa la notizia, e le reazioni degli ospiti.

forum Crocieristi.it
Sezione diari di viaggio in crociera
Costa Deliziosa - Giro del Mondo - 28/12/2011

Ciao a tutti
Siamo giunti a Cartagena das Indias ma purtroppo non so se riusciremo a scendere, l'effetto ospedale raccontato da Linghia ha colpito anche noi, la bambina ha un po' di febbre e quindi è meglio restare a bordo tranquilli. Per fortuna ci eravamo già stati 2 anni fa' e questa rinuncia non pesa più di tanto.
Per il resto tutto bene, navigazione tranquilla, clima caldo umido, non possiamo lamentarci.
A presto

----dopo poco un'altro messaggio----
Ciao a tutti
Qui da ieri sera non si fa che parlare della tragedia del Concordia, l'ambiente a bordo è " tirato". I membri dell'equipaggio pensano ai loro compagni ed amici, alcuni dei quali hanno cambiato di nave a Savona dalla Deliziosa al Concordia spesso per questioni di visto USA... Certo è una tragedia per tutti! Speriamo che i dispersi si facciano vivi alle autorità e che il bilancio non si aggravi!
Vi ringrazio per gli auguri a mia figlia, che oggi sembra essere quasi guarita.
A presto
 
Saro' fuori dal coro ma, in un sistema globale di prenotazioni non credo che il danno di immagine sara' così grande. Sicuramente in Italia ma all' estero fra qualche settimana nessuno si ricordera' piu' nulla.

Sono all'estero e perfino qua in Colombia è in prima pagina da 2 giorni e i giornali ricalcano pedissequamente le notizie dei "colleghi" italiani, con il contenuto che ben puoi immaginare...
 
Sono all'estero e perfino qua in Colombia è in prima pagina da 2 giorni e i giornali ricalcano pedissequamente le notizie dei "colleghi" italiani, con il contenuto che ben puoi immaginare...

Non lo metto in dubbio, ma per costa non credo le ripercussioni saranno così pesanti sul lungo periodo. Qui nell'est ( e' anche vero che sono due giorni di "guerriglia" civile in Romania). Ma la notizia ormai e' già quasi scomparsa, in Israele pure, ormai scorre solo sui titoli.
 
Purtroppo devo quotarti nonostante abbia trascorso 4 crociere sulla Concordia. Mio figlio ha pianto e devo dire che anche a mia moglie è scappata qualche lacrima. Su quella nave avevamo dei bellissimi ricordi e volevamo tornarci per la quinta volta questa pasqua. Adesso cambieremo nave ma sempre con Costa andremo, credo con la gemella Costa Serena. Purtroppo dopo 17 crociere su 24 effettuate con Costa è difficile vedere la compagnia infangata in questo modo. Spero vivamente che la compagnia non perda la propria grinta e continui a fare felici migliaia e migliaia di passeggeri come ha fatto sino ad oggi anche se il futuro si preannuncia piuttosto pesante.
Costa Crociere è leader in Europa e fa parte del più grande gruppo mondiale, direi che passeranno la questione abbastanza serenamente, ovviamente aldilà della tragedia delle vittime. Alla fine da quello che emerge dalle informazioni attribuite alla capitaneria di porto e alla magistratura non si profilano problemi tecnici alla nave, l'equipaggio ha fatto il suo dovere, le uniche ombre si sono rivolte sul Comandante in primis e sul Primo Ufficiale, della cui posizione però non si sa molto e quindi potrebbe essere molto più leggera di quella del Comandante.
La posizione del Comandante, già scaricato anche da Costa, è molto grave se verranno confermate le informazioni fornite in prima istanza dalle istituzioni, dal fatto che non ha lanciato il may day anzi ha minizzato parlando di guasto ad un generatore e soprattutto dal momento che testimoni lo posizionano a terra fin dai primi istanti, addirittura si parla di 3 telefonate da lui ignorate della capitaneria che gli ordinava di tornare al suo posto. Altri ufficiali hanno però svolto il suo compito a testimonianza che bene o male sono state evacuate oltre 4200 persone in due ore. Sta poi emergendo la storia del Commissario di Bordo salvato oggi dopo due giorni che avrebbe aiutato i pax fino all'ultimo rimanendo ferito mentre era tornato a verificare che nessuno fosse rimasto a bordo.

Insomma, Costa non ci sta facendo una brutta figura, nemmeno sull'equipaggio sono poi uscite cose particolari, c'è chi parla di cuochi ad evacuare i pax non sapendo che il personale può avere queste funzioni, c'è chi parla del caos (penso che chiunque di noi avrebbe una strizza super dopo una cosa del genere e il caos è normale, bene o male non è successo nulla di grave), c'è chi parla degli annunci del comandante che minimizzava e suggeriva di tornare in cabina e la posizione del comandante è l'unica o quasi negativa nella storia.

Infine sta facendo una bella figura anche la macchina dei soccorsi italiana, la capitaneria, i vigili del fuoco e la magistratura.
 
Riporto due link ad articoli si ShippingOnLine, la parte pubblica del sito de l'Avvisatore Marittimo, foglio dedicato agli operatori.
Il primo riguarda il rischo che la nave possa spostarsi se cambiano le condizioni meteomarine e raggiungere uno "scalino" che si trova a 30 metri più al largo, dopo il quale la profondità del mare è 70 m. http://shippingonline.ilsecoloxix.i.../AOB6wjgB-rischia_concordia_inabissarsi.shtml
Il secondo da per scontrato che la Concordia verrà demolita
http://shippingonline.ilsecoloxix.i...15/AOPcbigB-concordia_navighera_relitto.shtml

Ecco i testi:

15 gennaio 2012
Isola del Giglio
La Concordia rischia di inabissarsi

Isola del Giglio - Appoggiata su un fondale di 37 metri ma con il rischio di scivolare fino a 70 metri di profondità, e dunque inabissarsi completamente. I sopralluoghi dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera hanno consentito di stabilire quale sia la situazione della Costa Concordia, naufragata la sera del 13 gennaio al largo dell’isola del Giglio. Al momento la nave si trova inclinata di novanta gradi, con la murata di dritta completamente sommersa. La prua appoggia su un fondale di sabbia e alghe, mentre la parte poppiera della nave si è fermata su un basamento di roccia. A circa 30 metri da questa zona però, i sub hanno individuato una sorta di scalino, al termine del quale la profondità raggiunge i 70 metri. Il rischio, al momento non escludibile, è che se dovessero peggiorare le condizioni meteomarine, la nave potrebbe scivolare all’indietro e raggiungere così lo scalino. E a quel punto potrebbe proseguire la sua corsa, raggiungendo i 70 metri e inabissandosi. È questo il motivo per cui, al momento, le ricerche nelle zone della Concordia completamente invase dell’acqua stanno procedendo con la massima cautela: il rischio è che uno spostamento improvviso della nave possa coinvolgere i sub impegnati in quel momento nelle ricerche.

Un altro momento critico sarà rappresentato dallo svuotamento delle cisterne di carburante. La Guardia Costiera ha emesso una diffida nei confronti della Costa Crociere, chiedendo che vengano al più presto rimosse le circa 2.500 tonnellate di carburante presenti nei serbatoi. Quando questa operazione verrà eseguita, però, bisognerà contestualmente attuarne altre per evitare che l’alleggerimento della nave possa comprometterne la già precaria stabilità.
(non firmato)

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15 gennaio 2012
Da gigante a relitto
Addio alla Concordia, non navigherà mai più

Genova - Commercialmente parlando è già un relitto. Anche se agli occhi di chi la guarda appare ancora intatta nel suo scafo bianco coricato in mare, Costa Concordia ha finito di portare turisti in giro per il mondo con l’incidente del Giglio. Gli armatori decideranno, con ogni probabilità, di «rimuovere il relitto», anziché «salvare la nave»: un tecnicismo assicurativo per dire che la Concordia è da buttare. Al di là dell’ampio squarcio sul fondo, che potrebbe essere riparato, le cabine sono allagate e l’impianto elettrico è a bagno nell’acqua salata da quasi due giorni: ripristinare questi due elementi costerebbe più che ricostruirli nuovi. Il valore dei danni, insomma, supera il valore coperto dalle polizze assicurative gestite sul mercato internazionale dal broker di Costa, la Aon Insurance. Costata 700 milioni di euro e anni di lavoro nei cantieri navali di Sestri Ponente, questo palazzone di lusso datato 2006 oggi è assicurato per circa 500 milioni di dollari. Tanto sarà rimborsato a Carnival per la perdita totale, corpo e macchine, di questa sfortunata unità di navigazione.

Assicurazioni e armatore stabiliranno il sistema più economico per rimuoverla e rottamarla. I periti valuteranno se convenga rimetterla in galleggiamento e trainarla o se, come più probabile, tagliarla e portarla via a pezzi con le chiatte. Di certo l’attività della Concordia finisce qui. A fronte delle responsabilità armatoriali che stanno emergendo, l’inglese P&I, il Protection & Indemnity Club di Londra, si farà carico della rimozione del relitto e della demolizione, e degli altri oneri derivanti dalla responsabilità armatoriale, dal rimpatrio dell’equipaggio al rimborso dei bagagli persi al risarcimento ai feriti e ai parenti delle vittime. Se ci fossero danni ambientali il P&I coprirebbe anche quelli, ma a quanto sembra nemmeno un litro delle oltre 2.200 tonnellate di carburante chiuso nelle cisterne si è riversato in mare. Non è questo che farà la differenza. Il drammatico incidente della Concordia al Giglio è giudicato, in termini di danni per la compagnia, «enorme». Centinaia di milioni di dollari . Dollari che le assicurazioni (a loro volta riassicurate) sborseranno, ma che nel bilancio dell’americana Carnival, l’azionista di controllo (100%) di Costa, si trasformerà in un incremento percentuale a due cifre dei premi pagati.

Se è stata previdente, la compagnia è anche assicurata rispetto alla perdita di profitto che questo disastro produrrà, ma rispetto al danno di immagine nessuna compagnia di assicurazione interverrà: rientra nel rischio imprenditoriale e minaccia di essere un conto salato. A 24 ore dall’incidente si fa dunque la conta dei danni, ma già entrano in azione le squadre speciali accorse dal Nord Europa ieri mattina all’alba. Al recupero del carburante imprigionato nella nave sta lavorando la Smit Salvage di Rotterdam, un colosso attivo nel settore dal 1842 e rappresentato in Italia dalla genovese Cambiaso Risso. Professionisti di alto livello: gente che ha operato sulla bonifica del relitto della Haven (1991, Arenzano); che ha recuperato il sommergibile nucleare Kursk affondato nel mare di Barents nel 2000; che ha salvato la portacontainer Msc Chitra in India. Sette tra ingegneri, sommozzatori e tecnici sono sbarcati sul posto ieri mattina: è l’emergency team della Smit, sono in costante contatto con gli ingegneri navali dell’ufficio tecnico di Rotterdam, che da là opera sulla base delle informazioni e dei disegni trasmessi. Sarà utilizzata la tecnologia Hot Tapping, una tecnica che permette di forare la lamiera di una cisterna e, contestualmente, risucchiare il combustibile anche in profondità.

L’operazione richiederà qualche giorno o forse qualche settimana di tempo, dipenderà dai punti di accesso individuati. Il costo dell’intervento può raggiungere anche qualche milione di dollari, in funzione delle variabili (persone, mezzi di supporto, nave cisterna, condizioni meteo) coinvolte. All’operazione collaboreranno i rimorchiatori della Neri di Livorno, all’opera insieme alla Smit. L’intervento di ripristino è dunque cominciato in quello che - stimano gli esperti - in termini economici si rivelerà uno dei disastri maggiori degli ultimi dieci anni.

Gilda Ferrari
shipping@ilsecoloxix.it
 
Concordo con MalboroLi che il crew nel suo complesso abbia gestito bene la cosa: ha portato la nave su bassi fondali, ha fatto evacuare 4000 persone in poche ore con il buio e la nave sbandata... .

Quoto te a caso perche' comunque vedo che sono stati in molti altri a parlare di 4000 evacuati dal crew...

...pero' a me risulta che sulla nave erano 3200 passeggeri e 1000 (circa) di personale Costa
se (come penso) tutto l'equipaggio in questi casi ha il dovere di assistere i passeggeri prima di mettersi in salvo a sua volta,
(come si vanta di aver fatto la fotografa di bordo) il rapporto e' di circa 1:3...

E mi pare che le ultime decine/centinaia di passeggeri abbiano lasciato la nave ben oltre le 2 ore dall'impatto
(e non sono poi tanto sicuro che queste persone rimaste fossero solo crew, anzi....)

In campo aereonautico, il rapporo crew/pax e' 1:50, eppure sono certificati a far evacuare l'aeromobile in una manciata di minuti.
(vabbe' in un aereo non devi andare a cercare la gente nella loro cabina, ma era solo per fare un confronto con i tempi)

Non ci vedo poi tutto questo merito nella gestione complessiva dell'evacuazione.
Piuttosto una cosa giusta e' stata la scelta del comandante di "spiaggiare" la nave a 30 metri dalla costa,
e la fortuna di avere buone condizioni meteo quella notte, che hanno sicuramente permesso una cosi alta % di passeggeri salvi.