Accordo San Marino-Italia per l'utilizzo autonomo dell'aeroporto di Rimini


deepout83

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8 Gennaio 2008
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[c.s.]

Entra oggi in vigore il Protocollo sull’utilizzazione dell’aeroporto di Rimini-San Marino, firmato fra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica Italiana il 31 marzo 2000. Divengono così pertanto pienamente operative le disposizioni contenute nell’Accordo dell’11 giugno 1990, nonché nel protocollo del 31 marzo 2000, che ne regola l’attuazione. A darne notizia, in sede di conferenza stampa, il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, che ha espresso il proprio compiacimento per un accordo bilaterale in materia aeronautica dalle grandi potenzialità, che apre la porta ad azioni concrete, da concordarsi con le Autorità italiane, nazionali e locali, e “che ci permette, da oggi in poi, di progettare il futuro”.

La Mularoni ha tenuto a ringraziare l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile Italiana) e tutti coloro che hanno sostenuto il Paese in questo lungo percorso. Soddisfazione è stata espressa anche da parte italiana, in particolare dal Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, e dal Presidente di Aeradria, Massimo Masini. E’ auspicio di tutti che questo accordo possa raggiungere l’obiettivo di potenziare l’aeroporto di Miramare, slegandolo dalla stagionalità della Riviera.

Oggi – ha continuato Pietro Giacomini, Segretario Generale dell’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima – arriva a compimento un’attività partita nella seconda metà degli anni ‘80, formalizzata prima con l’accordo dell’11 giugno 1990, che ha sancito la denominazione di “Aeroporto Rimini-San Marino” e la possibilità di utilizzo dell’aeroporto “per le esigenze di traffico civile internazionale tra l’Italia e San Marino”, e poi con quello del 31 marzo 2000, successivamente integrato con l’intesa del 31 marzo 2009, firmata a San Marino dall’allora Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. Il Protocollo che oggi entra in vigore in seguito all’avvenuto espletamento delle procedure previste nei due Paesi garantisce innanzitutto la possibilità di utilizzo dell’aeroporto da parte di tutti i vettori aerei degli Stati riconosciuti da San Marino e dall’Italia, per il trasporto di passeggeri e merci. Stabilisce inoltre la possibilità, per gli aeromobili civili battenti bandiera sammarinese, di utilizzare l’aeroporto “come base di armamento nel rispetto delle disposizioni internazionalmente riconosciute per la sosta degli aeromobili negli aeroporti, nonché nelle zone destinate alle operazioni commerciali e in quella destinata allo stazionamento degli aeromobili in riparazione, in costruzione o in disarmo”. Dunque si apre l’opportunità per San Marino, d’intesa con le Autorità italiane, di sviluppare proprie linee internazionali, attivare compagnie aeree proprie, effettuare operazioni doganali, nel rispetto delle disposizioni comunitarie, ha spiegato Dennis Michelotti dell’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima. Dietro pagamento di un canone, è inoltre prevista la messa a disposizione, da parte dell’ENAC, di aree del sedime aeroportuale per un’eventuale aerostazione passeggeri, scalo merci, nonché aree di parcheggio coperte e scoperte.

Il Protocollo, che resta subordinato alla vigenza dell’Accordo del 1990, avrà “in ogni caso” durata quarantennale e potrà anche essere prorogato automaticamente di dieci anni in dieci anni.

L’art. 6 del Protocollo del 2000 prevede lo strumento delle consultazioni bilaterali, da attivarsi mediante la convocazione di un apposito gruppo di lavoro di cui San Marino provvederà a richiedere a breve la convocazione.

Naturalmente ogni iniziativa adottata ai sensi delle intese raggiunte in materia dovrà essere economicamente sostenibile, congiuntamente concordata e di interesse per la Repubblica di San Marino e per il circondario.

Repubblica di San Marino
SEGRETERIA DI STATO PER GLI AFFARI ESTERI, GLI AFFARI POLITICI, LE TELECOMUNICAZIONI E I TRASPORTI

Comunicato stampa

http://www.sanmarinonotizie.com/?p=41600

http://www.smtvsanmarino.sm/attualita/default.asp?id=35&id_n=67217
 
Dunque si apre l’opportunità per San Marino, d’intesa con le Autorità italiane, di sviluppare proprie linee internazionali, attivare compagnie aeree proprie, effettuare operazioni doganali, nel rispetto delle disposizioni comunitarie, ha spiegato Dennis Michelotti dell’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima. Dietro pagamento di un canone, è inoltre prevista la messa a disposizione, da parte dell’ENAC, di aree del sedime aeroportuale per un’eventuale aerostazione passeggeri, scalo merci,
Praticamente Emirates e l'aeroporto di Dubai hanno i giorni contati.
 
Era ironico, pensando a tutte le compagnie che potrà aprire San Marino (32.000 abitanti), che dovendo collegare chissà quante destinazioni internazionali, potrebbero aver bisogno di un terminal dedicato in aggiunta a quello già presente a RMI.
Nemmeno Asimov sarebbe arrivato a tanto con la fantascienza.
 
ora sì che l'aeroporto di Rimini ha un senso. soprattutto, questo sarà una svolta per la politica estera di San Marino! per curiosità, lo Stato Italiano quanti soldi ha sprecato per sta minchiata? (do per scontato che ci siano state spese)
 
Caspita che commenti intelligenti!
Non credo sia costato niente allo stato italiano.
Mi dispiace che non esistano stati autonomi vicino ai vostri aeroporti..chissa magari se fate domanda all'ONU aboliscono San Marino....pori nu!
 
Stai tranquillo che ormai i soldi li portano tutti in Svizzera con grande beneficio per lo stato italiano..San Marino è stata torchiata ben bene, ironia della sorte da TRE monti, con tutti i risvolti "positivi" per l'economia locale(centinaia di disoccupati italiani chiusura aziende etc)
 
Era ironico, pensando a tutte le compagnie che potrà aprire San Marino (32.000 abitanti), che dovendo collegare chissà quante destinazioni internazionali, potrebbero aver bisogno di un terminal dedicato in aggiunta a quello già presente a RMI.
Nemmeno Asimov sarebbe arrivato a tanto con la fantascienza.

Invece credo che potrà essere molto importante per tutti gli aerei immatricolati T7- anche alla luce della nuova finanziaria folle.
 
Invece credo che potrà essere molto importante per tutti gli aerei immatricolati T7- anche alla luce della nuova finanziaria folle.

Questa è una frase intelligente.

Se dovesse aprire una compagnia aerea con bandiera sammarinese presso l' aeroporto di Rimini chi ne beneficerebbe di più?
Secondo me l' Italia. Dove prenderebbero i piloti? Le hostess? Ecc Ecc!
O preferisce qualcuno vedere gli aerei Ryan con la scritta Bye Bye Alitalia o Alitalia arrivederci?????
Io penso che se si uniscono forze, idee, e soprattutto intelligenza la possiamo mettere in quel posto alle compagnie straniere.
Però è più facile sputtanare SM ed intanto le compagnie in Italia chiudono.
 
Invece credo che potrà essere molto importante per tutti gli aerei immatricolati T7- anche alla luce della nuova finanziaria folle.
Come sono messi con l'emendamento che prevede il pagamento della tassa di lusso anche per gli aeromobili immatricolati all'estero, se sostano più di 48 ore sull'italico suolo?

Questa è una frase intelligente.

Se dovesse aprire una compagnia aerea con bandiera sammarinese presso l' aeroporto di Rimini chi ne beneficerebbe di più?
Secondo me l' Italia. Dove prenderebbero i piloti? Le hostess? Ecc Ecc!
O preferisce qualcuno vedere gli aerei Ryan con la scritta Bye Bye Alitalia o Alitalia arrivederci?????
Io penso che se si uniscono forze, idee, e soprattutto intelligenza la possiamo mettere in quel posto alle compagnie straniere.
Però è più facile sputtanare SM ed intanto le compagnie in Italia chiudono.

Certo, ma se domani qualcuno uscisse fuori con la Casale Monferrato Airline (come residenti se la gioca con SM) come la vedresti?
 
Come sono messi con l'emendamento che prevede il pagamento della tassa di lusso anche per gli aeromobili immatricolati all'estero, se sostano più di 48 ore sull'italico suolo?



Certo, ma se domani qualcuno uscisse fuori con la Casale Monferrato Airline (come residenti se la gioca con SM) come la vedresti?

Devono pagare la tassa come tutti i privati italiani e stranieri.

Cos'è che dici nella 2° domanda?
 
Come sono messi con l'emendamento che prevede il pagamento della tassa di lusso anche per gli aeromobili immatricolati all'estero, se sostano più di 48 ore sull'italico suolo?
...
Domanda a cui non è facile rispondere.
Mi sa che in base a qusto accordo, parte dell'aeroporto di Rimini non sarebbe più da considerare come territorio italiano, almeno per quanto riguarda il diritto aeronautico.
 
E' territorio italiano.
L' accordo prevede Rimini come base di armamento per vettori sammarinesi, quindi è altra cosa.
Ciao
 
E' territorio italiano.
L' accordo prevede Rimini come base di armamento per vettori sammarinesi, quindi è altra cosa.
Ciao

Non ne sono sicuro.
Se è base di armamento non sono in sosta su territorio italiano quindi non pago, in ogni cosa sarà più facile operare il leasing o altre forme per aggirare l'emendamento.
 
Non ne sono sicuro.
Se è base di armamento non sono in sosta su territorio italiano quindi non pago, in ogni cosa sarà più facile operare il leasing o altre forme per aggirare l'emendamento.

Sarebbe bello se fosse come dici te.
Cmq presto si saprà! C'è un incontro a breve bilaterale.....
 
Sarebbe bello se fosse come dici te.
Cmq presto si saprà! C'è un incontro a breve bilaterale.....
Già è la norma che l'aereo dove è base di armamento non paga la sosta per quello ritengo che un T7- in quell'aeroporto non è in sosta.